Peg o' My Heart (film 1919)

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Peg o' My Heart
Titolo originalePeg o' My Heart
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1919
Durata55 min circa
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,33 : 1
film muto
Generecommedia, drammatico
RegiaWilliam C. de Mille
Soggettodalla commedia di J. Hartley Manners
SceneggiaturaOlga Printzlau [1]
Casa di produzioneFamous Players-Lasky Corporation
Interpreti e personaggi

Peg o' My Heart è un film muto del 1919 diretto da William C. de Mille. Basata sul lavoro teatrale di J. Hartley Manners, la storia racconta di Peg, figlia di poveri agricoltori irlandesi che va ad abitare presso dei nobili parenti inglesi e lì si innamora di un aristocratico. Manners, il commediografo, contestò alla Famous Players-Lasky Corporation di aver introdotto nel plot nuovi elementi assenti dalla sua commedia, inclusi quelli legati alla propaganda filo-irlandese e quelli che si richiamavano all'Antonio e Cleopatra di Shakespeare[1].

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Peg O'Connell viene mandata in Inghilterra dai suoi nobili parenti inglesi che però la trattano freddamente con sufficienza. L'unica consolazione per la ragazza che si sente sola e trascurata, è l'amore per Gerald, il vicino di casa. Peg, alla fine, decide di tornare in Irlanda, ma Gerald la seguirà, convincendola a diventare sua moglie.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film fu prodotto dalla Famous Players-Lasky Corporation.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

A quanto pare, il film venne realizzato nell'estate del 1918, ma in seguito a una disputa legale tra J. Hartley Manners e l'impresario teatrale Oliver Morosco, la Corte Suprema vietò alla Famous-Lasky la distribuzione del film[2].

Differenti versioni[modifica | modifica wikitesto]

La commedia di J. Hartley Manners, che si ispira a una popolare canzone di Alfred Bryan e Fred Fisher, fu portata sullo schermo in tre diverse versioni:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b AFI, su afi.com. URL consultato il 24 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 29 marzo 2014).
  2. ^ The American Film Institute Catalog, pag. 707

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) The American Film Institute Catalog, Features Films 1911-1920, University of California Press, 1988 ISBN 0-520-06301-5
  • Paolo Cherchi Usai e Lorenzo Codelli (a cura di), L'eredità DeMille, Edizioni Biblioteca dell'Immagine, Pordenone 1991

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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