Paul Keres

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Paul Keres nel 1969

Paul Keres (in russo Пауль Петрович Керес?, Paul' Petrovič Keres; IPA: [ˈpɑu̯l ˈkeres]; Narva, 7 gennaio 1916Helsinki, 5 giugno 1975) è stato uno scacchista sovietico, estone di nascita.

Grande Maestro, autore di libri sull'argomento e universalmente considerato come uno dei più forti tra coloro che non hanno conquistato il titolo di campione del mondo, se non il più forte. Per lui venne coniato il titolo di "Eterno Secondo", che dopo la sua morte sarà appannaggio di Viktor Korčnoj.

Dal 1937 al 1941 studiò matematica presso l'università di Tartu. Morì a 59 anni per un attacco di cuore a Helsinki mentre stava tornando in Estonia di ritorno da Vancouver in Canada, dove aveva appena vinto il locale torneo.

Gli esordi[modifica | modifica wikitesto]

Imparò a giocare dal padre, dal fratello maggiore e dai quotidiani locali. Divenne campione dell'Estonia nel 1935 e fino al 1937 partecipò a decine di tornei in Europa. Keres fu invitato al torneo di Semmering-Baden 1937, che vinse davanti a Ruben Fine, Capablanca, Reshevsky e Eliskases.

Nel 1938 vinse il torneo AVRO (nei Paesi Bassi) davanti a Reuben Fine, Michail Botvinnik, Aleksandr Alechin, Samuel Reshevsky, Max Euwe, José Raúl Capablanca e Salo Flohr. Questo successo gli avrebbe consentito di sfidare Alechin, l'allora campione del mondo in carica, ma l'inizio della Seconda guerra mondiale non lo permise. A causa della morte di Alechin nel 1946 si dovette organizzare un torneo per l'assegnazione del titolo, che ebbe luogo appena nel 1948. In esso Keres si piazzò al terzo posto; campione divenne Botvinnik.

Le difficoltà col regime sovietico[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1920 fino al 1939 l'Estonia è stata uno Stato indipendente, ma nel 1940 venne occupata dall'Armata Rossa, e dal 1941 al 1944 fu occupata dalla Germania nazista. Nel 1944 l'Armata Rossa riuscì a rioccuparla e rimase parte dell'URSS fino all'indipendenza, ottenuta nell'agosto del 1991.

Sia prima che durante il periodo di occupazione tedesca Keres partecipò a vari tornei in tutta Europa. Quando nel 1944 l'Armata Rossa riuscì a sconfiggere i tedeschi egli tentò di fuggire all'estero. Le autorità sovietiche dell'epoca lo misero sotto inchiesta sospettandolo di attività controrivoluzionarie ed egli temette per la propria vita.

Riuscì però ad evitare la deportazione in Siberia (ciò che invece avvenne per Vladimirs Petrovs, uno scacchista lettone che poi morì nel 1943 di infezione polmonare nel gulag di Kotlas), ma la sua carriera almeno all'inizio fu ostacolata. Su di lui vi fu, per molti anni, l'ombra di quell'episodio e la gerarchia scacchistica del paese, per il fatto che non fosse di origine russa, non lo vedeva di buon occhio. Solamente la sua bravura riuscì a farlo tornare ai vertici; dal 1950 in poi gli venne permesso di viaggiare in tutto il mondo e di partecipare a moltissimi tornei, nei quali ottenne eccellenti risultati.

Nella prefazione ad un libro a lui dedicato, il GM islandese Friðrik Ólafsson scrisse nel 1995: La sua vita è sempre stata strettamente interconnessa col destino dell'Estonia, e penso a quanto avrebbe voluto veder attuato questo storico evento (l'indipendenza dell'Estonia nel 1991) quando il suo Paese ha visto l'alba della libertà.[1]

Principali risultati[modifica | modifica wikitesto]

Keres vinse il Campionato sovietico di scacchi tre volte (nel 1947, 1950 e 1951); per sei volte partecipò al torneo dei candidati per il titolo di campione del mondo di scacchi.

Vinse quattro volte il Campionato estone (nel 1935, 1942, 1943 e 1945).

Partecipò a ben dieci Olimpiadi (le prime tre per l'Estonia, le altre con la squadra dell'URSS): Varsavia 1935, Stoccolma 1937, Buenos Aires 1939, Helsinki 1952, Amsterdam 1954, Mosca 1956, Monaco 1958, Lipsia 1960, Varna 1962 e Tel Aviv 1964. Ottenne l'eccellente risultato complessivo del 75,9% (+85 =44 -12). Vinse 12 medaglie d'oro (7 di squadra e 5 individuali), una d'argento (di squadra) e due di bronzo (di squadra).

Prese parte a tre campionati europei a squadre: Vienna 1957 (+1 -0 =4), Oberhausen 1961 (+4 -0 =4) e Kapfenberg 1970 (+5 -0 =0). Nella sua lunga carriera riuscì a superare o eguagliare tutti i più grandi maestri. La valutazione di Keres usando il sistema "Chessmetrics" lo ha posto, con 2 755 punti, al settimo posto al mondo in un arco di 20 anni, dal 1944 al 1963, periodo in cui fu al suo massimo livello.

Candidato al titolo mondiale[modifica | modifica wikitesto]

Keres prese parte, dal 1948 al 1965, a sei cicli di qualificazione per il campionato del mondo.

Vittorie di torneo[modifica | modifica wikitesto]

Sono riportati i tornei in cui Keres si classificò 1º oppure = 1º.

Anno Torneo / Campionato Cl. Punti
Campionato juniores dell'Estonia
8/9
Campionato juniores dell'Estonia
9/9
Campionato juniores dell'Estonia
11½ /12
Campionato assoluto dell'Estonia
=1º
6½ /9
Torneo di Bad Nauheim
=1º
6½ /9
Torneo di Margate (Inghilterra)
=1º
7,5 /9
Torneo di Ostenda
=1º
6 /9
Torneo di Praga
10 /11
Torneo di Semmering-Baden
9 /14
Torneo AVRO nei Paesi Bassi
=1º
11 /14
Torneo di Margate
7 ½/9
Torneo di Buenos Aires
=1º
8 ½/11
Campionato dell'Estonia
15/15
Torneo di Poznań
5/5
Campionato dell'Estonia
8/11
Torneo di Madrid
13/14
Torneo di Salisburgo
=1º
7½/10
Riga, Torneo dei Paesi Baltici
10/11
Campionato dell'Estonia open
13/14
Tbilisi, Campionato della Georgia open
18/19
Leningrado, 15º Campionato URSS
14/19
Torneo training di Pärnu
9½/13
Mosca, 18º Campionato URSS
11½/17
Torneo di Szczawno-Zdrój
14½/19
Mosca, 19º Campionato URSS
12/17
Torneo di Budapest
12½/17
Campionato open dell'Estonia
18/19
Torneo di Hastings 1954/55
=1º
7/9
Torneo di Pärnu
10/11
Torneo di Mar del Plata
15/17
Torneo di Santiago del Cile
6/7
Torneo di Hastings 1957/58
7½/9
Pärnu, torneo dei Paesi Baltici
12/15
Torneo di Zurigo
9/11
Los Angeles, 1a Piatigorsky Cup
=1º
8½/14
Torneo di Wijk aan Zee
=1º
11½/15
Torneo di Buenos Aires
=1º
12½/17
Torneo di Hastings 1964/65
8/9
Torneo di Mariánské Lázně
=1º
11/15
Torneo di Stoccolma
8/9
Torneo di Bamberga
12/15
Torneo di Budapest
10/15
Torneo di Tallinn
=1º
11½/15
Torneo di Tallinn
10½/15
Torneo open di Vancouver
8½/10

Risultato complessivo con alcuni Grandi Maestri[modifica | modifica wikitesto]

Sono riportati solo i risultati di partite ufficiali (giocate in torneo o match).
Nota: le partite col segno + sono state vinte da Keres.

Contributi alla teoria delle aperture[modifica | modifica wikitesto]

Dei suoi contributi alla teoria delle aperture si ricordano:

  • l'attacco Keres nella variante Scheveningen della Difesa Siciliana: 1. e4 c5 2. Cf3 d6 3. d4 cxd4 4. Cxd4 Nf6 5. Cc3 e6 6. g4
  • la Difesa Keres nel gambetto di Donna: 1. d4 d5 2. c4 Af5
  • un suo sistema di gioco nella variante chiusa della partita Spagnola: 1. e4 e5 2. Cf3 Nc6 3. Ab5 a6 4. Aa4 Nf6 5.0-0 Ae7 6. Te1 b5 7. Ab3 d6 8. c3 0-0 9. h3 Ca5 (var. Čigorin) 10. Ac2 c5 11.d4 Cd7
  • una variante della difesa Steinitz differita della Spagnola: 1. e4 e5 2. Cf3 Cc6 3. Ab5 a6 4. Aa4 d6 (dif. Steinitz differita)5.c4
  • un sistema di gioco nella Partita Inglese: 1. c4 e5 2. Cc3 Cf6 3.g3

Keres era un grande conoscitore dei finali, ed anche un cultore della studistica: compose egli stesso circa 70 studi scacchistici; un suo studio vinse un primo premio in un concorso del 1947. Oltre a un libro di analisi delle sue partite, uno sul mediogioco e un altro sui finali, diede il suo contributo alla prima edizione dell'Enciclopedia jugoslava delle aperture (ECO), che uscì nel 1974 poco prima della sua morte.

Una partita di Keres[modifica | modifica wikitesto]

Keres – Alechin, pos. dopo 22. ...Db4
abcdefgh
8
c8 re del nero
d8 torre del nero
b7 pedone del nero
c7 pedone del nero
d7 alfiere del nero
h7 pedone del nero
a6 pedone del nero
f6 torre del nero
b4 donna del nero
c4 pedone del bianco
f4 pedone del nero
d3 donna del bianco
f3 cavallo del bianco
a2 pedone del bianco
b2 pedone del bianco
f2 pedone del bianco
g2 pedone del bianco
h2 pedone del bianco
c1 re del bianco
d1 torre del bianco
e1 torre del bianco
8
77
66
55
44
33
22
11
abcdefgh

Paul Keres - Aleksandr Alechin (Margate 1937, 7º turno)

1.e4 e5 2.Cf3 Cc6 3.Ab5 a6 4.Aa4 d6 (difesa Steinitz differita) 5.c4!? (var. Keres) Ad7 6.Cc3 g6 7.d4 Ag7 8.Ae3 Cf6 9.dxe5 dxe5 (era migliore 9...Cxe5) 10.Ac5! Ch5 11.Cd5 Cf4 12.Cxf4 exf4 13.e5 g5 14.Dd5! Af8 (se 14...g4, 15.e6! con attacco) 15.Axf8 Txf8 16.0-0-0 De7 17.Axc6 Axc6 18.Dd3 Ad7 19.Cxg5! 0-0-0 20.Cf3 f6 21.exf6 Txf6 (se 21....Dxf6 22.Dd4) 22.The1 Db4 (Vedi diagramma)
23.Dxd7+!, 1-0.[3]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

La moneta da 2 euro commemorativi emessa nel 2016 dedicata a Paul Keres.
Una banconota da cinque corone estoni, con l'effigie di Paul Keres.
Più di 100.000 estoni parteciparono ai suoi funerali a Tallinn nel 1975.
La Banca Centrale Estone lo onorò effigiandolo sulla banconota da 5 corone estoni. È stato l'unico scacchista a ricevere questo onore sino al 2018, quando Tigran Petrosyan è stato raffigurato su quella da 2000 dram armeni.[4]
La città di Tallinn, capitale dell'Estonia, gli ha dedicato una statua e, alla sua morte, gli venne intitolato l'annuale torneo internazionale di scacchi.
La città di Vancouver ospita annualmente il "Paul Keres Memorial Chess Tournament".
Nel 1995 il governo dell'Estonia fece pubblicare il libro Paul Keres - Photographs and Games, contenente 1 994 partite giocate da Keres, con la data di ogni partita e un'ampia documentazione fotografica, presentato dalla moglie, Maria Keres.
Per commemorarne il centesimo anniversario della nascita, nel 2016 l'Estonia emette una moneta commemorativa da 2 euro con l'effigie di Paul Keres ed alcuni elementi legati al mondo degli scacchi.

Opere letterarie[modifica | modifica wikitesto]

  • Come giocare i finali di pedoni e pezzi leggeri, Mursia, 1988.
  • Come giocare i finali di pezzi pesanti, Mursia, 1988.
  • Indagini sulla scacchiera, Prisma Editori, 1989.
  • Partite scelte, vol. 1, Caissa Italia, 2008.
  • Partite scelte, vol. 2, Caissa Italia, 2009.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ "Paul Keres, Photographs and Games", ed. Demerlen 1995, pag. 16.
  2. ^ "The Penguin Encyclopedia of Chess", ed. Penguin Books, pag. 235.
  3. ^ La partita su chessgames
  4. ^ (EN) Tigran Petrosian honoured on new bill, su en.chessbase.com. URL consultato il 12 marzo 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Paolo Bagnoli, Paul Keres, Edizioni Scacco!, 1978
  • (EN) Hendrik Olde, Paul Keres - Photographs and Games, Demerlen Ed., 1995.
  • (EN) Egon Varnusz, Paul Keres Best Games, Vol. 1: Closed Games, Cadogan Press, 1987.
  • (EN) Harry Golombek, The Penguin Encyclopedia of Chess, Penguin Books, 1981.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN7432247 · ISNI (EN0000 0000 8354 031X · Europeana agent/base/148315 · LCCN (ENn82093714 · GND (DE118721925 · BNE (ESXX915057 (data) · BNF (FRcb121744871 (data) · J9U (ENHE987007299125005171 · CONOR.SI (SL7823459 · WorldCat Identities (ENlccn-n82093714