Pau (Italia)

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Pau
comune
(ITSC) Pàu
Pau – Stemma
Pau – Bandiera
Pau – Veduta
Pau – Veduta
Chiesa S. Giorgio
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Sardegna
Provincia Oristano
Amministrazione
SindacoAlessia Valente (lista civica) dal 26-10-2020
Territorio
Coordinate39°47′29.96″N 8°48′06.05″E / 39.791655°N 8.80168°E39.791655; 8.80168 (Pau)
Altitudine315 m s.l.m.
Superficie13,82 km²
Abitanti268[1] (31-1-2024)
Densità19,39 ab./km²
Comuni confinantiAles, Palmas Arborea, Santa Giusta, Villa Verde
Altre informazioni
Cod. postale09090
Prefisso0783
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT095040
Cod. catastaleG379
TargaOR
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Nome abitanti(IT) pauesi
(SC) pauesus
Patronosan Giorgio
Giorno festivo23 aprile
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Pau
Pau
Pau – Mappa
Pau – Mappa
Posizione del comune di Pau all'interno della provincia di Oristano
Sito istituzionale

Pau è un comune italiano di 268 abitanti[1] della provincia di Oristano in Sardegna. È situato nell'area geografica denominata Alta Marmilla, sul versante occidentale del massiccio vulcanico del Monte Arci.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio comunale vasto 1.408 ettari, ha una forma quasi rettangolare e confina con Ales (a Sud e a Ovest) Villa Verde (a Est) e Palmas Arborea (a Nord). La massima altitudine si raggiunge con Genna Spina (732 metri), l'abitato sorge a circa 310 m s.l.m.

Il territorio è caratterizzato da una morfologia dolce, bruscamente e scenograficamente interrotta da alte scarpate di origine vulcanica. Oltre alla ricchezza del paesaggio vulcanico, ai punti panoramici sul Campidano di Oristano, ma anche sulle Giare di Gesturi e Siddi, stupisce la varietà di paesaggi rurali. A Pau ogni viottolo e ogni sentiero, conducono il visitatore in un mondo antico, animato dal rumore delle greggi e delle tante e ricche sorgenti, dove l'uomo vive e lavora in equilibrio naturale.

L'ossidiana[modifica | modifica wikitesto]

Il piccolo centro della Marmilla viene considerato a tutti gli effetti il "paese dell'ossidiana", vista la presenza diffusa su tutto il territorio di questa particolare e rara pietra di origine vulcanica.

Famosa per la sua unicità è la Scaba Crobina, menzionata già da La Marmora. Sa Scaba crobina letteralmente significa "Il sentiero corvino (nero)". Si trova a pochi chilometri dal centro abitato, all'interno del Parco Naturale del Monte Arci. Istituito di recente, il Museo Comunale dell'Ossidiana ospita fedeli riproduzioni di antichi utensili in ossidiana.

Ad oggi l'ossidiana ha acquisito un nuovo valore meno storico, ma più commerciale: infatti centri di lavorazione di questa pietra si trovano sul territorio, dedicati soprattutto alla creazione artigianale di gioielli incastonati in oro e di preziosi, molto ricercati perché unici nella bellezza della colorazione naturale della pietra vulcanica.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

I numerosi siti archeologici del territorio e le officine per l'estrazione e la lavorazione dell'ossidiana, testimoniano la presenza dell'uomo nel territorio fin dai tempi più antichi. Nelle località Su Pizzu de sa Campana, presso la chiesetta di Santa Prisca, si trovano le vestigia di un antico villaggio.

Nel Medioevo appartenne al Giudicato di Arborea, e fece parte della curatoria di Parte Usellus. Alla caduta del giudicato (1420) entrò a far parte del Marchesato di Oristano, e alla definitiva sconfitta degli arborensi (1478) passò sotto il dominio aragonese e fu incorporato nell'Incontrada di Parte Montis, occupato dalle truppe del feudatario di Quirra Berengario Bertran Carroz, che sposando Eleonora Manriquez ne ottenne ufficialmente dal re il controllo fino all'estinzione dei Bertran Carroz nel 1511.

Nel 1603 fu incorporato nel marchesato di Quirra, feudo prima dei Centelles fino al 1670, poi dei Català e infine (dal 1766) degli Osorio de la Cueva. Il paese fu riscattato agli ultimi feudatari nel 1839, con la soppressione del sistema feudale.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone del comune di Pau sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 31 maggio 1999.[3]

«Stemma di azzurro, alla quercia d'oro, sradicata nella campagna erbosa di verde, a tre pernici variopinte al naturale, ferme in punta, una accanto all'altra. Ornamenti esteriori da Comune.»

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]

Boschi di lecci e sughero primeggiano nell'intero territorio comunale, laddove la mano dell'uomo non è intervenuta a modificare il terreno impiantando vigneti e frutteti.

L'intero territorio montano fa parte del Parco Naturale del Monte Arci, che cura la salvaguardia della faunistica mineralogica tradizionale. Numerosi sentieri, utilizzati un tempo da cacciatori e pastori, permettono oggi di visitare il monte nei suoi aspetti più nascosti, scoprendo ad ogni passo le meraviglie naturali.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[4]

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]

La variante del sardo parlata a Pau è il campidanese occidentale.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
31 maggio 2015 26 ottobre 2020 Franceschino Serra Lista civica "Insieme in democrazia" Sindaco
26 ottobre 2020 in carica Alessia Valente Lista civica "Per Pau insieme in democrazia" Sindaco

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 gennaio 2024.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Pau, decreto 1999-05-31 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su dati.acs.beniculturali.it. URL consultato il 17 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2021).
  4. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN148301583 · BNF (FRcb121837436 (data)
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