Patricia Neal

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Patricia Neal nel 1952
Statuetta dell'Oscar Oscar alla miglior attrice 1964

Patsy Louise Neal (Packard, 20 gennaio 1926Edgartown, 8 agosto 2010) è stata un'attrice statunitense.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Patricia Neal crebbe a Knoxville, nel Tennessee, e studiò dizione e recitazione alla Northwestern University, dove ebbe come compagni di studi Cloris Leachman, Paul Lynde, Charlotte Rae, Charlton Heston, Martha Hyer e Agnes Nixon. Trasferitasi a New York, debuttò a Broadway nella pièce The Voice of the Turtle e nel 1947 vinse il Tony Award come migliore attrice drammatica non protagonista per Another Part of the Forest. Il suo debutto sul grande schermo risale al 1949, anno in cui apparve in tre film: La sposa rubata di David Butler, Cuore solitario di Vincent Sherman, e La fonte meravigliosa di King Vidor.

Sul set di quest'ultimo film, la Neal ebbe come partner Gary Cooper, più anziano di lei di 25 anni. I due attori si innamorarono e nel 1951 Cooper si separò dalla moglie Veronica Balfe con l'intenzione di sposare la Neal, ma poi non chiese mai il divorzio, si riconciliò con la moglie e la relazione con la Neal si concluse. In seguito, l'attrice avrebbe detto di Gary Cooper: «Era un uomo incredibilmente attraente. Anche brillante, sebbene alcune persone non la pensino così»[senza fonte].

Patricia Neal con Vincent Sherman e Wilkie Cooper sul set di Cuore solitario

La Neal proseguì con successo la propria carriera cinematografica, interpretando film quali Le foglie d'oro (1950) di Michael Curtiz, Tre segreti (1950) di Robert Wise, il celeberrimo capolavoro di fantascienza Ultimatum alla Terra (1951) di Robert Wise, Corriere diplomatico (1952) di Henry Hathaway, il capolavoro di Elia Kazan Un volto nella folla (1957), Colazione da Tiffany (1961) di Blake Edwards, in cui era la matura rivale in amore della protagonista Audrey Hepburn, entrambe legate a George Peppard. Nel 1954 interpretò in Italia il film La tua donna di Giovanni Paolucci, accanto a Massimo Girotti. Con il ruolo di Alma Brown nel drammatico Hud il selvaggio (1963) di Martin Ritt, accanto a Paul Newman e Melvyn Douglas, ottenne il premio Oscar alla miglior attrice.

Nel 1953 sposò lo scrittore britannico Roald Dahl,[1] autore de I Gremlins (1943) e di altri celebri libri per bambini, tra cui La fabbrica di cioccolato (1964). Dal matrimonio nacquero cinque figli, Ophelia, Tessa (oggi sceneggiatrice), Theo e Lucy. Un'altra figlia, Olivia Twenty, nata il 20 aprile 1955, morì il 17 novembre 1962, a sette anni, per complicazioni da morbillo. Nel febbraio del 1965, prima dell'uscita suo ultimo film Prima vittoria di Otto Preminger, la trentanovenne attrice fu colpita da diversi ictus, proprio mentre era in attesa della nascita di Lucy. Restò in coma per 21 giorni, ma riprese conoscenza e la bambina nacque sana. Semiparalizzata e incapace di parlare, grazie a un intensivo programma di riabilitazione presso il Fort Sanders Regional Medical Center di Knoxville (che dal 1978 porta il suo nome), con una tenacia e una forza di volontà che commossero l'America, riuscì a riprendersi. Ricordando, la Neal disse: «Ero testarda, ecco tutto».

Nel 1967 le fu offerto il ruolo di Mrs. Robinson in Il laureato di Mike Nichols, ma rinunciò poiché non aveva ancora terminato il proprio percorso riabilitativo, e la parte andò ad Anne Bancroft. Ripresasi, ottenne una nuova candidatura all'Oscar per il film La signora amava le rose (1968) di Ulu Grosbard, e continuò a recitare sia al cinema che in tv, ottenendo tre candidature agli Emmy, gli Oscar della televisione americana. Successivamente apparve nei film Casablanca Passage (1979) di J. Lee Thompson e Storie di fantasmi (1981) di John Irvin, ove recitò nuovamente con Melvyn Douglas. Tra i suoi ultimi lavori da ricordare la miniserie televisiva Heidi (1993), in cui interpretò la nonna cieca di Peter, e i film La fortuna di Cookie (1999) di Robert Altman e Flying by (2009) di Jim Amatulli, il suo ultimo film. Nel 1981 la sua storia e la sua lotta divenne un film televisivo, The Patricia Neal Story, in cui fu impersonata da Glenda Jackson. Nel 1986 fu premiata con il Women's International Center (WIC) Living Legacy Award, mentre nel 1988 pubblicò l'autobiografia, dal titolo As I Am: An Autobiography.

Nel 1983 divorziò da Roald Dahl dopo trent'anni di matrimonio. Lui si risposò lo stesso anno con un'amica della Neal, Felicity Ann d'Abreu Crosland[2]. Tra i loro sette nipoti, c'è anche la modella e attrice Sophie Dahl, figlia di Tessa. Dopo la pubblicazione nel 2006 di una biografia scritta da Stephen Michael Shearer, Patricia Neal: An Unquiet Life, nel 2007 l'attrice fu premiata con il Lifetime Achievement Award all'annuale SunDeis Film Festival presso la Brandeis University, dove fu anche proiettato il film Un volto nella folla. Malata di cancro ai polmoni, Patricia Neal morì l'8 agosto 2010 a 84 anni nella sua casa di Edgartown, nella zona di Martha's Vineyard (Massachusetts).

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Nel film La fonte meravigliosa

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatrici italiane[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Cento anni di Roald Dahl, su Il Post, 13 settembre 2016. URL consultato il 16 aprile 2023.
  2. ^ D. Sturrock, Storyteller: The Authorized Biography of Roald Dahl, New York (2010), p. 520.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Oscar alla miglior attrice Successore
Anne Bancroft
per Anna dei miracoli
1964
per Hud il selvaggio
Julie Andrews
per Mary Poppins
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