San Paterniano

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Paterniano)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
San Paterniano
Dipinto di san Paterniano in Carinzia
 

Vescovo

 
NascitaFano, 275 circa
MorteFano, 13 novembre 360
Venerato daChiesa cattolica
Santuario principaleBasilica di San Paterniano in Fano
Ricorrenza10 luglio
Patrono diFano, Cervia, Grottammare, Scheggia e Pascelupo

Paterniano, o Patrignano (Fano, 275 circa – Fano, 13 novembre 360), fu molto probabilmente il primo vescovo di Fano, ed è venerato dalla Chiesa cattolica come santo e protettore di Fano, Grottammare e Cervia. La festa religiosa in suo onore si celebra il 10 luglio.

Agiografia[modifica | modifica wikitesto]

Di lui non si hanno notizie certe. La Vita Sancti Paterniani, tramandataci attraverso un codice del XII secolo (Codice Nonantolano, Archivio del Capitolo di Fano) è leggendaria e presumibilmente poco attendibile. Vi si narra che Paterniano, nato a Fano verso il 275, fu dapprima eremita presso Fano, quindi abate di un monastero e successivamente eletto vescovo della città, ove avrebbe pontificato per oltre quarant'anni, morendo il 13 novembre 360.

Culto[modifica | modifica wikitesto]

La memoria liturgica di san Paterniano è riportata nel Martirologio Romano alla data del 12 luglio:

«A Fano nelle Marche, san Paterniano, vescovo.»

La città e la diocesi di Fano, Fossombrone, Cagli e Pergola lo festeggiano il 10 luglio, anniversario del trasferimento delle sue reliquie nella basilica a Lui dedicata nel centro storico.

Le leggende devozionali relative ai "prodigi" sul suo sepolcro fecero estendere rapidamente il suo culto, oggi diffuso nelle Marche, Romagna, Veneto, Toscana, Umbria e Dalmazia. Molti paesi (si dice 32) lo hanno scelto patrono e molte località portano il suo nome (San Paterniano e San Patrignano). Le sue reliquie si venerano a Fano, nella Basilica a lui dedicata, e a Cervia, nella cattedrale (femore). Una reliquia è conservata anche nell'omonima chiesetta in Umbria nei pressi di Cammoro, ove la leggenda vuole che il santo abbia soggiornato in eremitaggio durante uno dei suoi viaggi a Roma.

A Grottammare, nella chiesa di sant'Agostino è murata un'epigrafe con l'iscrizione «HIC REQ.ESCIT COP BEATI PATNIANI»: l'epigrafe proviene dalla chiesa rurale di S. Paterniano, nel territorio dello stesso comune, oggi scomparsa.

In località Caminate di Fano si trova una grotta, scelta dalle prime comunità cristiane come luogo di riunione e di preghiera, conosciuta come Grotta di San Paterniano. Secondo la tradizione, fu usata come rifugio dal santo nel periodo delle persecuzioni dell'imperatore Diocleziano. In realtà si tratta di una struttura di età romana appartenente a una villa rustica e probabilmente utilizzata come cisterna per la raccolta dell'acqua o un deposito di granaglie. L'ambiente caratterizzato da una pianta a T, è costituito da ciottoli fluviali e da frammenti di laterizi legati con malta e calce.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Romina Vitali, La grotta di San Paterniano tra storia e leggenda, Pesaro, Magma, 1998, p. 63.
  • Alessandra Mingardi, La Festa del Patrono: San Paterniano, in Le Feste di Cervia, Ravenna, Longo Editore Ravenna, 1999, p. 81, ISBN 88-8063-208-6.
  • Don Giuseppe Ceccarelli, I vescovi delle diocesi di Fano, Fossombrone, Cagli e Pergola - Cronotassi, Fano, Fondazione Cassa di Risparmio di Fano, 2005, p. 42.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Fano Successore
- 314 - 348/360 -