Pasquale Giannattasio

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Pasquale Giannattasio
Pasquale Giannattasio nel 1969-70
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 174 cm
Peso 74 kg
Atletica leggera
Specialità Velocità
Termine carriera 1978
Record
100 m 10"26 (1967)
Carriera
Società
1961-1977Fiamme Gialle
Nazionale
1963-1967Bandiera dell'Italia Italia22
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Giochi europei indoor 1 0 0
Giochi del Mediterraneo 2 1 0

Per maggiori dettagli vedi qui

 

Pasquale Giannattasio (Giffoni Valle Piana, 15 gennaio 1941Roma, 2 marzo 2002) è stato un velocista italiano, detentore del record nazionale dei 100 m piani dal 1967 al 1972.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1961 entrò nelle Fiamme Gialle per meriti sportivi.[1]

Vinse tre titoli italiani consecutivi sui 100 m piani, dal 1965 al 1967, e uno in staffetta. Sempre nel 1967 eguagliò il record italiano dei 100 metri piani di Livio Berruti, due volte nello stesso giorno, a Città del Messico, con 10"26.

Giannattasio fu primatista italiano anche nella 4×100 m, nel 1964 ad Annecy, insieme a Berruti, Ottolina e Preatoni. Ventidue volte azzurro, prese parte ai Giochi olimpici di Tokyo, dove fu settimo in finale nella 4×100 m con Berruti, Ottolina e Preatoni. Due anni dopo, agli Europei di Budapest, fu ottavo in finale nei 100 m piani.

Raggiunse un risultato ancora migliore nel 1967 ai Giochi europei indoor di Praga, vincendo il titolo continentale dei 50 m piani con 5"7. Altri risultati di prestigio Giannattasio li ottenne ai Giochi del Mediterraneo: nel 1963 fu oro in staffetta e nel 1967 ancora primo nella 4×100 m e secondo nei 100 m piani. Terminata l'attività agonistica divenne tecnico, prima nel settore giovanile, quindi seguendo i migliori velocisti delle Fiamme Gialle, tra cui Alfonso Di Guida, Antonio Ullo a Carlo Simionato.[1]

Morì nel 2002 a causa di un arresto cardiaco.[1]

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Anno Manifestazione Sede Evento Risultato Prestazione Note
1963 Giochi del Mediterraneo Bandiera dell'Italia Napoli 4×100 m   Oro 40"1
1964 Giochi olimpici Bandiera del Giappone Tokyo 4×100 m 39"5
1966 Europei Bandiera dell'Ungheria Budapest 100 m piani 20"1
1967 Giochi europei indoor Bandiera della Cecoslovacchia Praga 50 m piani   Oro 5"7
Giochi del Mediterraneo Bandiera della Tunisia Tunisi 100 m piani   Argento 10"6
4×100 m   Oro 40"6

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2003 gli è stato dedicato il nome dell'ex Stadio Stella Polare di Ostia, dove giocano i Marines Lazio, il Rugby Ostia e una rappresentativa ostiense di atletica leggera, la Lyceum Roma XIII.

Nel 2008 gli è stata intitolata la nuova tribuna coperta dello stadio comunale del suo paese natio Giffoni Valle Piana.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Giorgio Lo Giudice, Addio Giannattasio, un grande dello sprint, su gazzetta.it, 3 marzo 2002.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]