Pasquale Baylón

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San Pasquale Baylón
Apparizione dell'eucaristia a san Pasquale Baylon, Bernardo López Piquer, 1811; Museo di belle arti di Valencia
 

Religioso minorita

 
NascitaTorrehermosa, 16 maggio 1540
MorteVillarreal, 17 maggio 1592 (52 anni)
Venerato daChiesa cattolica
Beatificazione29 ottobre 1618 da papa Paolo V
Canonizzazione16 ottobre 1690 da papa Alessandro VIII
Santuario principaleSantuario di San Pasquale Baylón a Villarreal
Ricorrenza17 maggio
AttributiOstensorio (sorretto da un angelo o in forma di apparizione), saio francescano, gregge e bastone da pastore, in ginocchio ai piedi della Madonna del Pozzo
Patrono diDiocesi di Segorbe-Castellón de la Plana, Villarreal, Furore, Laviano, Stio, Terre Roveresche, Torrehermosa, Cappelle sul Tavo, co-patrono di Napoli

Pasquale (Pascual) Baylón Yubero (Torrehermosa, 16 maggio 1540Villarreal, 17 maggio 1592) è stato un religioso e mistico spagnolo dell'Ordine dei Frati Minori Alcantarini, proclamato santo da papa Alessandro VIII nel 1690.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato il 16 maggio 1540, giorno di Pentecoste (in spagnolo Pascua de Pentecostés, da cui il nome di Pasquale), da Martino e Isabella Jubera, in una famiglia di umili condizioni, da fanciullo fu garzone di un allevatore di pecore. Manifestò sin da piccolo la sua vocazione spirituale trascorrendo le lunghe ore del pascolo del gregge in meditazione e preghiera. Imparò a leggere da autodidatta esercitandosi sui libri di preghiere.

A 18 anni chiese l'ammissione al noviziato presso il convento di Santa Maria di Loreto della congregazione dei Frati Minori aderenti alla riforma di san Pietro d'Alcantara, ma riuscì ad esserne ammesso solo due anni dopo. Nel frattempo, lavorando presso il ricco allevatore Martino Garcia, che lo aveva preso a ben volere, rifiutò l'offerta di quest'ultimo di divenire suo erede.

Il 2 febbraio 1564 fece la professione solenne dei voti come frate converso. Fu per anni addetto al servizio di portineria, anche nei conventi di Játiva e Valenza.

L'eucaristia fu il centro della sua vita spirituale. Pur essendo illetterato, seppe difendere coraggiosamente la sua fede, soprattutto riguardo l'eucaristia, rischiando anche la vita durante un difficile viaggio che, nel 1576, fu incaricato di compiere fino a Parigi, attraversando la Francia calvinista dell'epoca.

Dopo il viaggio Pasquale scrisse una raccolta di sentenze per comprovare la reale presenza di Gesù Cristo nell'eucaristia e il potere divino trasmesso al papa.

Morì il 17 maggio 1592, il giorno dopo del suo 52º compleanno, nel convento del Rosario a Villarreal, anche a causa delle frequenti mortificazioni corporali alle quali si sottoponeva.

Culto[modifica | modifica wikitesto]

Venne proclamato beato il 29 ottobre 1618 da papa Paolo V, canonizzato nel 1690 da papa Alessandro VIII. È festeggiato il 17 maggio. Nel 1897 papa Leone XIII lo proclamò patrono delle opere eucaristiche e dei congressi eucaristici.

Le sue spoglie, che si veneravano a Villarreal, furono profanate e disperse durante la guerra civile spagnola (1936-39); in parte furono successivamente recuperate nel 1952. Attualmente sono principalmente conservate presso il santuario dedicato al santo a Villarreal.

Iconografia[modifica | modifica wikitesto]

San Pasquale è raffigurato spesso nell'atto di adorare l'ostensorio e con accanto un gregge.

Nell'iconografia il santo inoltre è stato rappresentato, insieme a san Pietro d'Alcántara, in ginocchio ai piedi della Madonna del Pozzo; questo perché a partire dalla metà del Settecento i frati alcantarini, presenti nel sud Italia, erano impegnati nella diffusione del culto della Madonna del Pozzo di Capurso, abbinando i due maggiori santi dell'ordine alla Vergine del Pozzo diffondevano il culto in ogni posto dove erano presenti.

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