Paracheirodon axelrodi

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Neon cardinale
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Infraphylum Gnathostomata
Superclasse Osteichthyes
Classe Actinopterygii
Ordine Characiformes
Sottordine Characoidei
Famiglia Characidae
Genere Paracheirodon
Specie P. axelrodi
Nomenclatura binomiale
Paracheirodon axelrodi
(Schultz, 1956)
Gruppo di P. axelrodi in acquario

Il neon cardinale (Paracheirodon axelrodi (Schultz, 1956)) è un pesce d'acqua dolce appartenente alla famiglia Characidae.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Proviene dagli affluenti di Rio negro e Orinoco[1]. È comune nei torrenti presso Porto Velho (locus typicus[2]) e si trova soprattutto nei corsi d'acqua che scorrono nelle foreste. È stato introdotto in Suriname[3].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il corpo è sottile e allungato, gli occhi grandi. Il dorso è grigio pallido, con una linea orizzontale ampia azzurro elettrico, talvolta con sfumature verdi[3], che dall'occhio arriva fino alla pinna caudale. Gola e ventre sono rosso rubino, le pinne trasparenti. Il dimorfismo sessuale non è molto evidente, ma il più delle volte le femmine esibiscono un corpo più grosso rispetto al maschio. Raggiunge una lunghezza massima di 2,5 cm[1].

Simile a Paracheirodon innesi, dal quale si distingue per il ventre completamente rosso.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

È una specie che forma gruppi anche molto ampi[1].

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

La sua dieta è composta da vermi[4], copepodi e larve di insetti (Chironomidae)[3].

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

È oviparo e la fecondazione è esterna. Non ci sono cure verso le uova[5].

Acquariofilia[modifica | modifica wikitesto]

È allevato comunemente negli acquari a partire dal 1970[3], anche se quasi tutti gli esemplari in commercio provengono dalla cattura in natura perché non si riproduce frequentemente in cattività[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d (EN) Paracheirodon axelrodi, su FishBase. URL consultato il 20 agosto 2014.
  2. ^ Fisch-Muller, S., p. 152.
  3. ^ a b c d Jan H.A. Mol, p. 274.
  4. ^ (EN) Food items reported for Paracheirodon axelrodi, su FishBase. URL consultato il 20 agosto 2014.
  5. ^ (EN) Reproduction of Paracheirodon axelrodi, su FishBase. URL consultato il 20 agosto 2014.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Fisch-Muller, S., Loricariidae-Ancistrinae (Armored catfishes), in Roberto E. Reis, Sven O. Kullander, Carl J. Ferraris (a cura di), Check List of the Freshwater Fishes of South and Central America, Porto Alegre, EDIPUCRS, 2003.
  • (EN) Jan H.A. Mol, The Freshwater Fishes of Suriname, BRILL, 2012.

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