Paolo Negro

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Disambiguazione – Se stai cercando lo scrittore e giornalista, vedi Paolo Negro (scrittore).
Paolo Negro
Negro alla Lazio nella stagione 1995-1996
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 182 cm
Peso 73 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex difensore)
Termine carriera 2011 - giocatore
Carriera
Giovanili
1986-1988Chiampo
1988-1990Brescia
Squadre di club1
1989-1990Brescia0 (0)
1990-1992Bologna49 (0)
1992-1993Brescia26 (1)
1993-2005Lazio264 (19)
2005-2007Siena50 (4)
2010-2011Cerveteri7 (1)
Nazionale
1990-1994Bandiera dell'Italia Italia U-2110 (2)
1994-2000Bandiera dell'Italia Italia8 (0)
Carriera da allenatore
2010-2011Cerveteri
2012-2014Zagarolo
2015LatinaPrimavera
2016-2017Voluntas Spoleto
2017-2020CragnottiEsordienti
2020-2021FrosinoneU-16
2021SienaColl. tecnico
2021Siena
2022-2023SienaColl.tec. U-19
2023Bandiera dell'Uganda Uganda
Palmarès
 Europei di calcio Under-21
Oro Francia 1994
 Europei di calcio
Argento Belgio-Paesi Bassi 2000
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 29 settembre 2023

Paolo Negro (Arzignano, 16 aprile 1972) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore.

È il calciatore con il maggior numero di presenze nelle competizioni internazionali con la maglia della Lazio: 64.

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Difensore impiegato prevalentemente nella zona destra della difesa a quattro, era un giocatore forte fisicamente, disciplinato sotto il profilo tattico, bravo nei colpi di testa e nelle conclusioni dalla distanza.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Gli inizi: Brescia, Bologna e ancora Brescia[modifica | modifica wikitesto]
Negro con la maglia del Bologna nella stagione 1991-1992.

Cresce calcisticamente nel Brescia dove viene trasformato da attaccante in fluidificante[1] e nel 1990 passa al Bologna, con cui debutta in serie A il 28 ottobre 1990 in Genoa-Bologna 0-0 ed esordisce nelle coppe europee in Zagłębie Lubin-Bologna 0-1 valida per l'andata dei trentaduesimi di finale di Coppa UEFA.

Nella stagione 1992-1993 torna a Brescia e realizza la sua prima rete nella massima serie, aprendo al 12' le marcature di Brescia-Sampdoria 3-1, incontro valevole per l'ultima giornata di campionato disputata il 6 giugno 1993.

Lazio[modifica | modifica wikitesto]

Ceduto alla Lazio nella stagione 1993-1994 per 4 miliardi di lire,[2] si afferma come terzino destro titolare. Per dieci stagioni consecutive segna almeno una rete in campionato; nell'annata 1994-1995, la prima sotto la guida del tecnico boemo Zdeněk Zeman in cui la Lazio conclude il campionato con il migliore attacco a quota 69,[1] segna 4 reti. Nel campionato di calcio di serie A 2000-2001, è protagonista di una sfortunata autorete nel derby capitolino del 17 dicembre, che regala la vittoria ai giallorossi, poi vincitori del tricolore a fine stagione.[3]

Rimane alla Lazio per dodici stagioni consecutive, indossando anche la fascia da capitano dopo la partenza di Alessandro Nesta avvenuta nell'estate del 2002.[4] Colleziona in totale 376 presenze e 24 reti, quarto nella graduatoria assoluta dietro Radu (412), Favalli (401) e Wilson (392).[5]

Con Giuseppe Favalli e Guerino Gottardi è il calciatore più titolato della storia della Lazio, con 8 trofei conquistati in maglia biancazzurra (uno Scudetto, 3 Coppe Italia, 2 Supercoppe italiane, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa UEFA).

Siena e Cerveteri[modifica | modifica wikitesto]

Nella stagione 2005-2006 passa al Siena con cui gioca due campionati di serie A, contribuendo alla salvezza dei toscani, al termine dei quali non gli viene però rinnovato il contratto e nell'estate del 2007 viene svincolato. Rimane così inattivo per circa 3 anni, ma nel 2010 torna in campo con la formazione laziale del Cerveteri.

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Negro (in piedi, terzo da sinistra) in nazionale maggiore nel 1999

Con l'Under-21 ha giocato 10 partite mettendo a segno 2 reti e conquistando il titolo di campione d'Europa nel 1994.

Ha esordito in Nazionale maggiore a Palermo il 16 novembre 1994 in Italia-Croazia 1-2 e in tutto ha collezionato 8 presenze, con una partecipazione (e una presenza) all'Europeo 2000.

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Nel dicembre 2010 viene chiamato alla sua prima esperienza da allenatore, sulla panchina del Cerveteri, squadra nella quale aveva concluso la carriera di calciatore. Nel gennaio 2012 diventa allenatore dello Zagarolo, formazione di Serie D.[6]

Il 10 dicembre 2012 inizia a frequentare a Coverciano il corso di abilitazione per il master di allenatori professionisti Prima Categoria-UEFA Pro.[7]

Il 5 gennaio 2015 viene nominato nuovo allenatore della primavera del Latina, sostituendo Mark Iuliano diventato allenatore della prima squadra[8]. Il 24 febbraio lascia la panchina della squadra pontina per motivi strettamente personali[9]. Dal 12 luglio 2016 viene nominato nuovo allenatore della Voluntas Spoleto, squadra che condurrà fino a febbraio 2017, quando verrà infatti esonerato.

Il 1º settembre 2017 viene ufficializzato il suo nuovo incarico come allenatore della squadra di categoria Esordienti della neonata associazione sportiva Cragnotti FC.[10], rispondendo alla chiamata di Massimo Cragnotti, figlio di Sergio, presidente del secondo scudetto laziale[11] Nell'estate 2020 diventa teccnico dell'Under 18 del Frosinone, mentre nella stagione successiva entra nello staff di Alberto Gilardino come viceallenatore del Siena. Il 15 dicembre 2021 viene promosso nuovo tecnico del Siena, in Serie C.[12] Dopo due settimane, il 29 dicembre 2021, viene esonerato e sostituito da Pasquale Padalino.[13] Nel gennaio del 2022 affianca Gill Voria, come collaboratore tecnico dell'under 19 del club bianconero. Con la mancata iscrizione ai campionati del Siena rimane svincolato nell'agosto 2023.

Il 29 settembre 2023, firma un contratto da ct con la nazionale dell'Uganda.[14] Il 2 novembre successivo però, viene sostituito da Paul Put.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Presenze e reti nei club[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1989-1990 Bandiera dell'Italia Brescia B 0 0 CI 0 0 - - - - - - 0 0
1990-1991 Bandiera dell'Italia Bologna A 23 0 CI 3 0 CU 5 1 - - - 31 1
1991-1992 B 26 0 CI 2 0 - - - - - - 28 0
Totale Bologna 49 0 5 0 5 1 - - 59 1
1992-1993 Bandiera dell'Italia Brescia A 26 1 CI 0 0 - - - - - - 26 1
1993-1994 Bandiera dell'Italia Lazio A 23 1 CI 1 0 CU 2 0 - - - 26 1
1994-1995 A 32 4 CI 8 3 CU 8 1 - - - 48 8
1995-1996 A 31 1 CI 4 0 CU 4 0 - - - 39 1
1996-1997 A 27 3 CI 3 0 CU 4 0 - - - 34 3
1997-1998 A 28 2 CI 10 0 CU 9 0 - - - 47 2
1998-1999 A 21 3 CI 4 0 CdC 3 0 SI 0 0 28 3
1999-2000 A 26 2 CI 5 0 UCL 10 1 SU 1 0 42 3
2000-2001 A 24 1 CI 3 0 UCL 5 0 SI 0 0 32 1
2001-2002 A 16 1 CI 4 0 UCL 5 0 - - - 25 1
2002-2003 A 19 1 CI 3 0 CU 6 0 - - - 28 1
2003-2004 A 13 0 CI 1 0 UCL 3 0 - - - 17 0
2004-2005 A 4 0 CI 1 0 CU 4 0 SI 1 0 10 0
Totale Lazio 264 19 47 3 63 2 2 0 376 24
2005-2006 Bandiera dell'Italia Siena A 30 1 CI 1 0 - - - - - - 31 1
2006-2007 A 20 3 CI 0 0 - - - - - - 20 3
Totale Siena 50 4 1 0 - - - - 51 4
Totale carriera 389 24 53 3 68 3 2 0 512 30

Cronologia presenze e reti in nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
16-11-1994 Palermo Italia Bandiera dell'Italia 1 – 2 Bandiera della Croazia Croazia Qual. Euro 1996 -
21-12-1994 Pescara Italia Bandiera dell'Italia 3 – 1 Bandiera della Turchia Turchia Amichevole - Ingresso al 54’ 54’
25-3-1995 Salerno Italia Bandiera dell'Italia 4 – 1 Bandiera dell'Estonia Estonia Qual. Euro 1996 -
16-12-1998 Roma Italia Bandiera dell'Italia 6 – 2 Bandiera delle World Stars World Stars Amichevole - Ingresso al 40’ 40’
28-4-1999 Zagabria Croazia Bandiera della Croazia 0 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
5-6-1999 Bologna Italia Bandiera dell'Italia 4 – 0 Bandiera del Galles Galles Qual. Euro 2000 -
9-6-1999 Losanna Svizzera Bandiera della Svizzera 0 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 2000 -
19-6-2000 Eindhoven Italia Bandiera dell'Italia 2 – 1 Bandiera della Svezia Svezia Euro 2000 - 1º turno -
Totale Presenze 8 Reti 0

Statistiche da allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche aggiornate al 29 dicembre 2021.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie Piazz.
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
2016-2017 Bandiera dell'Italia Spoleto Ecc. 30+1 15 9+1 6 CI-Ecc. 3 0 1 2 - - - - - - - - - - 34 15 11 8 44,12
dic. 2021 Bandiera dell'Italia Siena C 2 0 0 2 CI-C - - - - - - - - - - - - - - 2 0 0 2 &&0,00 Sub., Eson.
Totale carriera 33 15 10 8 3 0 1 2 - - - - 36 15 11 10 41,67

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]
Lazio: 1999-2000
Lazio: 1997-1998, 1999-2000, 2003-2004
Lazio: 1998, 2000
Competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]
Lazio: 1998-1999
Lazio: 1999

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

1994

Individuale[modifica | modifica wikitesto]

1999-2000

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere Ordine al merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bocchio, Tosco, pp. 133-134.
  2. ^ Panini, p. 10.
  3. ^ Roma campione d’Italia: 20 anni fa lo scudetto piratesco e picaresco nato da un’umiliazione e da un pomeriggio di ordinaria contestazione, su ilfattoquotidiano.it.
  4. ^ Negro ricorda con amarezza: “Usato come barriera umana, sarei rimasto a vita nella Lazio”, su lalaziosiamonoi.it, 5 gennaio 2014.
  5. ^ Campionati, Coppe e Record, su sslazio.it. URL consultato il 28 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2009).
  6. ^ Paolo Negro è il nuovo allenatore dell'US ZAGAROLO, su uszagarolo.it (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2012).
  7. ^ Master Uefa a Coverciano: iscritti anche Stramaccioni e Inzaghi, su calciomercato.com, 5 ottobre 2012.
  8. ^ Paolo Negro nuovo allenatore Latina Primavera, su uslatinacalcio.it, 5 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 5 gennaio 2015).
  9. ^ UFFICIALE: Latina, via Negro. Chiappini nuovo allenatore della Primavera, su tuttomercatoweb.com, 24 febbraio 2015.
  10. ^ La famiglia Cragnotti torna nel calcio, in Sportal.it, 4 settembre 2017. URL consultato il 5 settembre 2017.
  11. ^ Prima uscita Esordienti/Pulcini contro la Scuola Calcio ASA. - Cragnottifc.it [collegamento interrotto], in Cragnottifc.it, 21 ottobre 2017. URL consultato il 5 dicembre 2017.
  12. ^ Guida tecnica affidata a Paolo Negro, vice Franco Paleari, su acnsiena.it, 15 dicemobre 2021. URL consultato il 15 dicembre 2021 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2021).
  13. ^ Pasquale Padalino nuovo tecnico dell’Acn Siena, su acnsiena.it, 29 dicemobre 2021. URL consultato il 29 dicembre 2021 (archiviato dall'url originale il 29 dicembre 2021).
  14. ^ https://www.gazzettaregionale.it/nazionali/2023/09/27/news/paolo-negro-ricomincia-dall-africa-sara-il-nuovo-ct-dell-uganda-150538/
  15. ^ Negro Sig. Paolo- Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana, su quirinale.it. URL consultato il 1º gennaio 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Sandro Bocchio e Giovanni Tosco, Dizionario della grande Lazio, Roma, Newton Compton Editori, 2000.
  • Calciatori ‒ La raccolta completa Panini 1961-2012, vol. 10 (1993-1994), Modena, Panini, 9 luglio 2012.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]