Paolo Arnaboldi

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Don Paolo Arnaboldi

Paolo Arnaboldi (Cernusco sul Naviglio, 18 aprile 1914Roma, 11 aprile 1998) è stato un presbitero e teologo italiano, fondatore del movimento Fraterno Aiuto Cristiano FAC e iniziatore del pensiero filosofico realismo dinamico.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Paolo Maria Arnaboldi nacque a Cernusco sul Naviglio nel 1914. Entrò nell’Istituto Missionario Salesiano di Ivrea nel 1927. Proseguì gli studi teologici e venne ordinato sacerdote nel 1943. Nel 1948 venne destinato all’insegnamento della teologia morale presso l’Istituto Salesiano di Monteortone (PD)[1]. Coinvolgendo un gruppo di laici della locale parrocchia, che in seguito diverrà l'associazione pubblica di fedeli “La Santa Famiglia di Nazareth”, incominciò il Movimento Fraterno Aiuto Cristiano F.A.C. (FAC) nel maggio del 1948[2]. Trovò il determinante sostegno spirituale e attivo appoggio materiale in don Giovanni Calabria[3]. Lo incontrò in numerose visite a San Zeno in Monte a Verona fino alla scomparsa del fondatore dell’Opera Don Calabria nel 1954[4]. In seguito don Luigi Pedrollo, il primo successore di don Calabria alla direzione dell’Opera, divenne padre spirituale di don Arnaboldi. Il Movimento FAC ebbe rapida e capillare diffusione in tutta Italia e in alcune diocesi in Spagna e in Brasile. Alcuni suoi testi furono tradotti in portoghese e spagnolo. In quegli anni incontra e avvia una duratura condivisione di riflessioni teologiche, filosofiche e metafisiche con Tommaso Demaria contribuendo allo sviluppo del realismo dinamico. Fu coautore con Tommaso Demaria di alcuni dei primi testi del realismo dinamico. Negli anni cinquanta collaborò attivamente con padre Riccardo Lombardi “il microfono di Dio”[5], che volle inserirlo come relatore nei suoi corsi per un “Mondo Migliore”[6]. Negli anni sessanta il Movimento Fraterno Aiuto Cristiano conta su una sede a Velate di Varese[7] ove si tengono corsi per sacerdoti e laici e si redigono testi del FAC e sul realismo dinamico. Partecipano anche numerosi vescovi. L’esortazione a vivere l’amore cristiano in prima persona e a manifestarlo con le opere è riassunto nei titoli dei testi e nei motti del FAC: Incontro vivo con Gesù vivo. Negli anni sessanta rafforza la sua relazione con Giacomino Costa che aderisce al Movimento FAC[8]. Arnaboldi, Costa e Demaria sono organizzatori e relatori a corsi per industriali e dirigenti a Rapallo e sviluppano con il contributo di Costa le tematiche economiche del realismo dinamico[9]. Negli stessi anni Ugo Sciascia viene coinvolto dai tre sulle tematiche del realismo dinamico e ne diviene a sua volta sviluppatore e promotore[10]. Con il concreto sostegno di Costa nel 1971 viene inaugurata la nuova sede del FAC a Roma che diviene subito un centro di formazione e preghiera frequentato da laici, sacerdoti e vescovi. Vi si tengono anche i corsi sul realismo dinamico tenuti da Tommaso Demaria. Affiancano e sostengono don Arnaboldi anche altri sacerdoti, tra i quali don Lorenzo Cretti[11] e laici tra cui Maria Costa[1]. Negli anni novanta la malattia ridusse via via il contributo pastorale di don Arnaboldi che fu coadiuvato da Giovanni dal Masso e poi dal vescovo Diego Bona[12] alla guida della “Santa Famiglia di Nazaret” e del FAC[13]. Don Paolo Arnaboldi morì a Roma l’11 aprile 1998.

Don Giovanni Calabria e le origini del FAC[modifica | modifica wikitesto]

Nel maggio 1948 don Paolo Arnaboldi è a Monteortone in provincia di Padova presso l’istituto salesiano dove insegna teologia morale. Collabora anche con la locale parrocchia. Constata che nella parrocchia si fa la comunione tutte le mattine “ma ci sono famiglie che muoiono di fame!” C’è quindi una pratica religiosa osservante, tuttavia incapace di vivere l’amore evangelico che in quella realtà del dopoguerra doveva esprimersi anche con fatti concreti per aiutare quei fratelli parrocchiani che vivevano in grave disagio. Con un piccolo gruppo di parrocchiani che avevano letto ed erano rimasti ispirati dalle opere di don Giovanni Calabria, “Apostolica vivendi forma” (1945) e “Amare” (1946) avvia un movimento sotto il nome di Fraterno Aiuto Cristiano F.A.C.(FAC)[3]. Fin dall’inizio il FAC porta a don Arnaboldi “grossi problemi … molto lavoro e non pochi fastidi…”. Sente il bisogno di una guida spirituale, di un consiglio autorevole che lo orienti nella nuova impresa. Due mesi dopo un confratello salesiano lo presenta a don Giovanni Calabria. È il 7 luglio 1948. Riferendosi a don Giovanni Calabria Arnaboldi annota “Ho incontrato un santo”. Da quel momento continua in ogni occasione successiva a registrare con attenzione le parole e il contenuto di quanto don Calabria gli riferisce. Nella cronaca redatta da don Luigi Pedrollo, il sacerdote fidato collaboratore di don Calabria e suo primo successore alla guida dell’opera, sono registrati diversi incontri di don Arnaboldi con don Calabria presso San Zeno in Monte a Verona. Arnaboldi annota che più frequentemente è don Calabria che gli telefona o gli scrive. Le parole di don Calabria lasciano un segno permanente in don Arnaboldi che lo riconosce come il “faro che indica la rotta”, “la radice del FAC”. Annota frasi di don Calabria che lo sorprendono ma anche lo convincono: “Dio fa tutto, caro don Paolo … e noi facciamo il resto” e altre che sintetizzano l’anima del FAC “il FAC è Gesù e Gesù è il FAC”. In un'occasione è don Calabria stesso che si reca da don Arnaboldi per comunicargli importanti messaggi spirituali e incoraggiamento a diffondere il movimento FAC in Italia, all’estero, ovunque...[4].

Don Calabria diede appoggio concreto al FAC tramite l’edizione di libri e di opuscoli informativi, scrisse la prefazione al libro di Arnaboldi “Famiglia di Dio” 1952, citò il FAC nella corrispondenza con altri sacerdoti e vescovi, presentò il FAC ai parroci di Verona e istituì presso San Zeno in Monte il “Coordinamento FAC Antonio Rosmini”. Don Giovanni Calabria fu beatificato a Verona da Giovanni Paolo II nel 1988 e canonizzato santo della chiesa Cattolica nel 1999.

Don Luigi Pedrollo[modifica | modifica wikitesto]

Luigi Pedrollo (San Gregorio di Veronella 31 dicembre 1888 – Verona 16 febbraio 1986) fu il primo successore di San Giovanni Calabria come Superiore Generale “Casante”  della Congregazione dei Poveri Servi della Divina Provvidenza P.S.D.P.

Nacque a San Gregorio di Veronella (provincia di Verona, diocesi di Vicenza) nel 1888. Nei primi anni di degli studi di teologia conobbe San Giovanni Calabria, rimanendo conquistato dal suo ideale di santità. Venne ordinato sacerdote il 28 luglio 1912 e, dopo alcuni incontri e una lunga corrispondenza epistolare con don Calabria, entrò nella sua Opera il 24 agosto 1914 facendo propri i suoi ideali di fede, di abbandono alla Provvidenza, di amore al prossimo ed ai poveri. Per quasi quarant’anni fu il suo primo collaboratore. Il 3 marzo 1955 venne eletto “Casante” dell’Opera, suo primo successore[14].

Conobbe don Arnaboldi in occasione delle sue visite. Questi ne conservò la corrispondenza, annotò le presenze, gli incontri, e anche molte delle esortazioni che don Giovanni Calabria rivolse al movimento FAC e che comunicò a don Pedrollo stesso anche in occasioni distinte. Collaborò con don Calabria alla stesura delle Costituzioni dell’Istituto. Dopo la morte di don Calabria nel 1955 don Luigi Pedrollo ne divenne il primo successore come Superiore Generale ( "Casante") della Congregazione dei Poveri Servi della Divina Provvidenza (P.S.D.P.)[15]. Fu dopo don Calabria il padre spirituale di don Paolo Arnaboldi. Ebbe molti meriti nella Congregazione dei P.S.D.P.: il primo quello di adoperarsi con profonda convinzione per la fedeltà all’ispirazione originaria dell’Opera. Inoltre si adoperò, tra l’altro, per la fondazione dell’Ospedale Geriatrico di Negrar nel 1958, l’avvio delle missioni nel 1959, il patrocinio alla fondazione della Pia Unione delle Missionarie dei Poveri. Morì il 16 febbraio 1986 a San Zeno in Monte. Nel 2018 il vescovo di Verona promosse l'avvio della sua causa di beatificazione e di canonizzazione[16].

Gli epistolari[modifica | modifica wikitesto]

Gli archivi dell’Opera don Calabria presso San Zeno in Monte, hanno conservato gli epistolari tra don Giovanni Calabria e don Paolo Arnaboldi. Sono presenti anche alcune lettere tra don Calabria, Clive Staples Lewis e don Paolo Arnaboldi. Don Calabria dopo aver letto il romanzo “Lettere di Berlicche” di C.S. Lewis avviò un importante epistolario in latino con lo scrittore teologo anglicano. Tema conduttore di queste lettere è l’ecumenismo tra religioni e nel caso specifico tra la religione cristiana cattolica e la anglicana. Don Calabria esortò don Arnaboldi a scrivere della sua esperienza spirituale a C.S. Lewis. Arnaboldi scrisse in italiano a mano. C.S. Lewis non conoscendo bene l’italiano e leggendo con difficoltà la grafia della lettera di Arnaboldi chiese aiuto a don Calabria per interpretarne il contenuto. Arnaboldi scambiò altre lettere con C.S. Lewis, una decina circa, che non sono state conservate[17]. Dopo la morte di don Calabria, don Luigi Pedrollo continuò lo scambio epistolare con C.S. Lewis. È stato conservato anche il corposo epistolario tra don Pedrollo e don Arnaboldi, oltre 200 lettere di contenuto spirituale e teologico.

Il FAC e la “Santa Famiglia di Nazaret”[modifica | modifica wikitesto]

Il Fraterno Aiuto Cristiano, scrive don Paolo Arnaboldi si ispira a una volontà a vivere il Vangelo “sine glossa” (senza interpretazioni) facendo ciò che Gesù nei vangeli chiede di fare. Fac! In latino evangelico è l’imperativo del verbo fare e in italiano: fai! Nel libro “Il Fac non è un’opera caritativa è una rivoluzione d’amore del 1977 si trova sintetizzata l’ispirazione del FAC in alcune frasi attribuite a Gesù nei vangeli. “Va e anche tu fa lo stesso” (“Vade et tu fac similiter”). (Lc 10, 25-37). “Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli”. (Mt 7, 21). “In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a Me”. (Mt 25, 31-40)[18]. Anche dopo la morte di don Calabria[19] nel 1954 il movimento si diffuse rapidamente e raggiunse centinaia di parrocchie[20] in tutta Italia e all’estero in Spagna e Brasile. Veicolo di questa diffusione fu anche la partecipazione di don Arnaboldi ai corsi “Per un mondo migliore” chiamato come collaboratore da padre Riccardo Lombardi[21]. Padre Lombardi fu un predicatore gesuita capace di raccogliere folle di anche 50.000 partecipanti ai suoi sermoni tenuti in prossimità delle elezioni politiche italiane del 1948 in cui esortava a votare per il partito cattolico[22]. Papa Pio XII, che negli anni aveva tenuto sotto osservazione l’operato del gesuita, il 10 febbraio 1952 lancia un proclama radiofonico “per un mondo migliore” voluto da padre Lombardi che fonda l’omonimo movimento. Padre Lombardi forma un gruppo di animazione comunitaria (presente oggi in Italia e in una trentina di paesi del mondo) per l’annuncio del Vangelo e chiama Paolo Arnaboldi a tenere corsi nello spirito e con il metodo del FAC[23] a sacerdoti e laici in tutta Italia[24]. La collaborazione durerà fino alla fine degli anni 50. La diffusione del FAC non è priva di difficoltà ed alcune delusioni per don Arnaboldi. Nel 1955 presenta il FAC all’allora arcivescovo di Milano Giovanni Battista Montini chiedendone l’approvazione[25]. Il FAC al tempo aveva organizzato la sua sede presso Villa del Sorriso a Velate di Varese. Montini, siamo in epoca precedente al Concilio Vaticano II che sancirà importanti cambiamenti, è ligio alle leggi canoniche ed alla gerarchia ed organizzazione ecclesiastica. I movimenti nati da iniziative spontanee non sono contemplati e dovrebbero semmai nascere dalla iniziativa dei vescovi o dei pontefici. C’è inoltre il timore per l’attività promiscua di uomini e donne, laici e sacerdoti e la preoccupazione che creino confusione nelle attività già preordinate per le parrocchie[26]. Esprimendo rammarico e pur riconoscendo i meriti e le buone azioni del FAC in particolare nell’attivare le parrocchie e nell’educare i fedeli ad amorevoli opere di carità, Montini nega l’approvazione[27]. L'approvazione giungerà più tardi. L’Associazione pubblica di fedeli “La Santa Famiglia di Nazareth”, fondata da don Paolo Arnaboldi e animatrice del FAC sarà eretta canonicamente con Decreto del Vescovo di Porto-S.Rufina in data 12 maggio 1988[28]. I corsi a Velate di Varese per l’”Incontro Vivo con Gesù vivo” formano centinaia di sacerdoti e laici. Molti, tornati alla parrocchia di origine avviano iniziative di carità spesso proprio sotto il nome di “Fraterno Aiuto Cristiano”[29]. Si trova testimonianza di aiuto a famiglie disagiate[30][31], assistenza medica gratuita[32], distribuzione di farmaci[33], distribuzione di cibi[34] e alimenti per bisognosi[35], raccolta di occhiali usati[36], di beni di conforto per i carcerati[37], raccolta di indumenti[38], distribuzione di indumenti, beni per eventi calamitosi come la alluvione del Polesine[39], raccolta di fondi per attività assistenziali[40], proiezioni cinematografiche per beneficenza[41][42], raccolta fondi per il sostegno delle attività liturgiche e parrocchiali, corsi di formazione gratuiti[43], donazioni per alluvionati[44], lasciti di fedeli[45][46], premi della bontà[47], …. Le testimonianze sono distribuite territorialmente in tutta Italia: Lazio, Piemonte, Veneto, Lombardia, Puglia[48], Sicilia…. Nel 1971 Giovanni Battista Montini divenuto Papa Paolo VI fa istituire alla CEI la CARITAS[49].L’opera ha funzione preminentemente pedagogica per educare e formare i cattolici all’esercizio della carità: “per favorire l'attuazione del precetto evangelico dell'amore nella comunità ecclesiale italiana in forme consone ai tempi e ai bisogni, in vista dello sviluppo integrale dell'uomo, con particolare attenzione alle persone e alle comunità in situazione di difficoltà" (art. 1 statuto)[50]. Il primo presidente della Caritas è mons. Giovanni Nervo che ne diviene poi vice presidente e copre altri ruoli restando in carica fino al 1986. Mons. Nervo volle confermare a don Arnaboldi che la Caritas attinse molto dalla esperienza del FAC[13].Alcune delle attività caritatevoli avviate dal FAC confluirono nelle Caritas locali[51]. Anche dopo la scomparsa di Arnaboldi nel 1998 il FAC continua la sua opera presso la Casa Nazareth di Roma.

Le origini del realismo dinamico[modifica | modifica wikitesto]

Gli aspetti teologici ed ecclesiologici[modifica | modifica wikitesto]

Il realismo dinamico origina da una profonda riflessione sulla reale natura della chiesa alla luce di pubblicazioni quali la enciclica “Mystici Corporis” di Pio XII del 29 giugno 1943 che nella introduzione riporta:” La dottrina sul Corpo Mistico di Cristo che è la Chiesa (cfr. Col. 1, 24), dottrina attinta originariamente al labbro stesso del Redentore…invita tutti gli uomini mossi dal divino Spirito a studiarla e, illuminando la loro mente, fortemente li spinge a quelle opere salutari che corrispondono ai suoi precetti….”[52]. Arnaboldi e Demaria, entrambi sacerdoti salesiani, incoraggiati a studiare e ad agire come Pio XII invita a fare iniziano un dialogo che affronta la natura ontologica, dell’essere, il “cos’è”, l'ente del Corpo Mistico di Cristo che è la Chiesa. In questo loro rapporto dialettico, Arnaboldi e Demaria constatano che le categorie di ente che la tomistica scolastica classica propone[53], descrive bene in astratto la Chiesa come ente di relazione, ma poco descrive la chiesa vista come Corpo Mistico concreto. Serve una nuova categoria di ente, non statico inteso come già fatto nella sua essenza, già esistente in natura, ma un ente dinamico che meglio si adatti alla speciale realtà non esistente in natura, non deterministica, ma in continua ed attivistica costruzione nello spazio e nel tempo dall’agire umano[54]. La persona che agisce attivisticamente per la costruzione del Corpo Mistico che è la Chiesa[55], è libera, esercita il proprio libero arbitrio, sceglie cosa vuole fare e cosa vuole diventare ma diviene anche persona cellula, parte di un organismo, impersonale (questo organismo dinamico non è una persona), non sostanziale (non è fatto di sostanza), tuttavia visto come concreto ed esistente nella realtà storica. Sul tema Arnaboldi e Demaria firmano assieme il testo Cristianesimo e realtà sociale (1959)[56].

La realtà storica laica e profana[modifica | modifica wikitesto]

La visione del Corpo Mistico come ente o meglio come organismo dinamico, era valida per il mondo sacro e religioso. Arnaboldi e Demaria scoprirono che anche nella realtà storica laica e profana erano realmente esistenti enti dinamici ed organismi dinamici come la famiglia o l’impresa industriale. Demaria definisce nelle sue lezioni l’impresa industriale come il primo ente dinamico della storia profana (non sacra)[57]. Molti industriali, dirigenti, imprenditori e consulenti aziendali, parteciparono ad incontri, a loro dedicati curati dall’ UCID a Rapallo e presso le sedi FAC tenuti da Arnaboldi, Demaria e poi da Giacomino Costa, Ugo Sciascia e altri. Di molti di questi incontri furono pubblicati gli atti a partire dal 1958[58]. Demaria disse che gli imprenditori i dirigenti ed i consulenti aziendali erano quelli che meglio comprendevano il realismo dinamico e sapevano come tradurlo in azione. Più volte don Arnaboldi chiese a Demaria di scrivere quanto diceva, di ripetere con parole più chiare e comprensibili il frutto di quelle riflessioni[59]. Demaria le espose nella metafisica realistico dinamica e nella filosofia realistico dinamica. Sulla difficoltà di lettura dei testi del realismo dinamico don Arnaboldi, uomo di concreta azione pastorale esercitata al FAC, disse al Demaria professore di filosofia, di aver letto come “espiazione per i propri peccati” la sua trilogia[60] composta da Ontologia realistico dinamica (1975)[61], Metafisica della realtà storica. La realtà storica come ente dinamico (1975)[62], La realtà storica come superorganismo dinamico: dinontorganismo e dinontorganicismo (1975)[63].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Paolo Arnaboldi, Famiglia di Dio, Prefazione di don Giovanni Calabria, Verona, Casa buoni fanciulli, 1952.
  • Paolo Arnaboldi, I FAC intimi femminili, A cura del FAC, Velate di Varese, Villa Sorriso di Maria, 1956.
  • Paolo Arnaboldi, Il FAC nelle parrocchie piccole, Velate di Varese, Villa Sorriso di Maria, 1956.
  • Paolo Arnaboldi, Maria: Piccole pratiche, esperienze del movimento FAC nel settore mariano / a cura del FAC, Velate di Varese, Villa Sorriso di Maria, 1956.
  • Paolo Arnaboldi, La passio catholica / a cura del FAC, Velate di Varese, Villa Sorriso di Maria, 1956.
  • Paolo M. Arnaboldi, A servizio della pastorale parrocchiale, Velate di Varese, FAC, 1958.
  • Paolo Arnaboldi, Tommaso Demaria, Il cristiano di fronte alla rivoluzione industriale e al divenire storico, convegno di Rapallo, 3-6 gennaio 1958. A cura dell'UCID, Verona, Scuola tipografica Casa Buoni Fanciulli, 1958.
  • Paolo Arnaboldi, Organizzazione e apostolato, Velate di Varese: edizione FAC, 1959
  • Paolo Arnaboldi, Tommaso Demaria, Cristianesimo e realtà sociale, Velate di Varese, Edizioni Villa Sorriso di Maria, 1959.
  • Paolo Arnaboldi, Tommaso Demaria, Impegno cristiano di fronte alla politica ed economia, convegno di Rapallo 3-6 gennaio 1959 / a cura della UCID, Verona, Scuola grafica Casa Buoni Fanciulli, 1959
  • Giacomo Costa, Paolo Arnaboldi, Tommaso Demaria, Per la rieducazione all'amore cristiano nel campo economico-sociale: per una valida teoria della pratica e una adeguata pratica della teoria, Atti del convegno: Per la rieducazione all'amore cristiano tra le aziende, tenutosi a Rapallo nel 1964 e atti del convegno: Programmazione economico-sociale e amore cristiano, tenutosi a Rapallo nel 1965., Genova, Crovetto, 1965.
  • Paolo Arnaboldi, Tommaso Demaria, Le leve segrete che dominano il mondo, convegno di Rapallo per imprenditori e dirigenti 3-6 marzo 1966, Velate di Varese, FAC, 1966.
  • Paolo Arnaboldi, Tommaso Demaria, Ugo Sciascia, Società in trasformazione e trasformazione dell'uomo, convegno di Rapallo per imprenditori e dirigenti, 7-10 marzo 1968, Velate di Varese, FAC, 1968.
  • Paolo M. Arnaboldi, L'amore, Roma, FAC, s.d
  • Paolo M. Arnaboldi, A servizio della pastorale parrocchiale: Alla luce e nello spirito del Concilio ecumenico vaticano 2, Velate di Varese, Fac, 1967
  • Paolo M. Arnaboldi, Incontri vivi con Gesù vivo, Velate di Varese, FAC, 1968
  • Paolo M. Arnaboldi, Tommaso Demaria, Bruno Morini, I consigli pastorali diocesani e parrocchiali: alla luce di una pastorale organico-dinamica, Velate di Varese, FAC, 1970
  • Paolo M. Arnaboldi, La passione di Gesù : ero presente anch'io....È spirato poco fa!, Velate di Varese, FAC, 1974
  • Paolo M. Arnaboldi, 2: Le tentazioni, Velate di Varese, FAC, 1975
  • Paolo M. Arnaboldi,... Imparate da me che sono mite ed umile di cuore... (Mt. 11, 29), Roma, FAC, 1987
  • Don Paolo Arnaboldi, Amore, una parola piena di Dio, Roma, Tipolit. Trullo, 2002

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Don Paolo Arnaboldi, su Movimento FAC. URL consultato il 12 gennaio 2020.
  2. ^ Calabria, Giovanni, Saint, 1873-1954., Squizzato, Luciano. e Morelli, Patrizia., Una gioia insolita : lettere tra un prete cattolico e un laico anglicano, 1. ed. italiana, Jaca Book, 1995, ISBN 88-16-30297-6, OCLC 34809584. URL consultato il 12 gennaio 2020.
  3. ^ a b Gadili, Mario., San Giovanni Calabria : biografia ufficiale, San Paolo, 1999, pp. 341-343, ISBN 88-215-3968-7, OCLC 45291698. URL consultato il 12 gennaio 2020.
  4. ^ a b Paolo Arnaboldi, Don Giovanni Calabria ed il FAC, in L'Amico, n. 45, 1974, pp. 4-10.
  5. ^ Anniversario. Riccardo Lombardi, il «microfono di Dio» per un mondo migliore, su avvenire.it, 14 dicembre 2019. URL consultato il 12 gennaio 2020.
  6. ^ GIACOMO Vescovo, Apostoli per un mondo migliore, in Gazzetta d'Asti, 26 marzo 1954, p. 1.
    «Mercoledì 7 Aprile avremo fra noi uno dei principali collaboratori di P. Lombardi, il salesiano Don Arnaboldi, ideatore del Fac — (fraterno aiuto cristiano)»
  7. ^ Bressan, Luca, e Maffeis, Angelo, 1960-, Montini : arcivescovo di Milano, ISBN 978-88-382-4428-5, OCLC 968195413. URL consultato il 12 gennaio 2020.
  8. ^ Giovanni Costa e Giuseppe Siri, Mio fratello Giacomino, Pinerolo, Editrice Alzani & C., 1978, p. 5,35.
    «...Posso attestare che questa è una biografia "vera". L'affetto fraterno, naturalissimo, la letteratura, l'enfasi qui non hanno certo alterata la verita....»
  9. ^ Paolo Arnaboldi, Tommaso Demaria e Giacomo Costa, Per la rieducazione all'amore cristiano nel campo economico-sociale: per una valida teoria della pratica e una adeguata pratica della teoria. Atti del convegno: Per la rieducaziaone all'amore cristiano tra le aziende, tenustosi a Rapallo nel 1964 e atti del convegno: Programmazione economico-sociale e amore cristiano, tenutosi a Rapallo nel 1965, Genova, Crovetto, 1965.
  10. ^ Tommaso Demaria, Ugo Sciascia, Paolo Arnaboldi, Società in trasformazione e trasformazione dell'uomo: convegno di Rapallo per imprenditori e dirigenti, 7-10 marzo 1968, Velate di Varese, FAC, 1968.
  11. ^ Lorenzo Cretti, La quarta navigazione : realtà storica e metafisica organico-dinamica/Prefazione prof. Mauro Mantovani e Postfazione del prof. Mario Toso, Verona, Tipografia Novastampa, 2004.
  12. ^ diocesiportosantarufina.it. URL consultato il 12 gennaio 2020.
  13. ^ a b Maria Costa, Comunicazioni FAC, su yumpu.com, pp. 2-4. URL consultato il 12 gennaio 2020.
  14. ^ Giovanni, Calabria, <santo., Squizzato, Luciano. e Morelli, Patrizia., Una gioia insolita : lettere tra un prete cattolico e un laico anglicano, Nuova ed, Jaca Book, 2017, pp. 25-27, ISBN 978-88-16-37171-2, OCLC 1085651924. URL consultato il 12 gennaio 2020.
  15. ^ Redazione, I funerali a Negrar del sacerdote e dei suoi aiutanti, in Corriere della Sera, 26 maggio 1959, p. 6.
    «don Luigi Pedrollo superiore generale dei Poveri Servi della Divina Provvidenza (don Calabria)»
  16. ^ Don Luigi Pedrollo verso la gloria degli altari, su Verona Fedele. URL consultato il 12 gennaio 2020.
  17. ^ Giovanni, Calabria, <santo., Squizzato, Luciano. e Morelli, Patrizia., Una gioia insolita : lettere tra un prete cattolico e un laico anglicano, Nuova ed, Jaca Book, 2017, pp. 261-262, ISBN 978-88-16-37171-2, OCLC 1085651924. URL consultato il 12 gennaio 2020.
  18. ^ Paolo Arnaboldi, IL FAC NON E’ UN’OPERA CARITATIVA E’ RIVOLUZIONE D’AMORE, VI, Velate di Varese, FAC – Villa Sorriso di Maria, 1977.
  19. ^ DON CALABRIA:umile e grande (PDF), in Bollettino Salesiano, n. 3, 1955. URL consultato il 12 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2020).
    «In questi ultimi anni fu di grande incitamento e conforto al nostro Don Paolo Arnaboldi

    nell'Opera del Fraterno Aiuto Cristiano (FAC), come fu sempre largo di incoraggiamento ai giovani salesiani che ricorrevano a lui per consiglio, partendone con l'anima inondata di

    pace e di serenità .»
  20. ^ CORSI PER L'ESTATE (PDF), su famiglienumerose.org.
    «Il Movimento Fac Centro Nazareth. Nato nel 1948 grazie ad un'intuizione del salesiano don

    Paolo Arnaboldi, e diffusosi ben presto in centinaia di parrocchie in tutta Italia, trova la sua radice profonda

    nel Vangelo.»
  21. ^ La storia di padre Riccardo Lombardi - Chiesa in Italia, su ANSA.it, 12 maggio 2018. URL consultato il 12 gennaio 2020.
  22. ^ Sesto S. Giovanni: parla padre Lombardi, su Archivio Storico Luce. URL consultato il 12 gennaio 2020.
  23. ^ Giacomo Cannonero Vescovo, Apostoli per un mondo migliore. Perché la Parrocchia diventi una efficiente Comunità cristiana, in Gazzetta d'Asti, 2 aprile 1954, p. 1.
    «Daremo il primo avvio alla crociata per il

    mondo migliore: avremo fra noi uno dei più validi e zelanti collaboratori di P. Lombardi: Don Arnaboldi, salesiano, ideatore del FAC (Fraterno aiuto cristiano)....Don Arnaboldi avrà una giornata pienissima, particolarmente intensa: dopo la meditazione e le istruzioni ai Sacerdoti, che saranno seguite da fraterna discussione, terrà un'adunanza speciale alle ore 18, per i Parroci e Vicecurati della Città e poi alla sera (ore 21) un'altra adunanza per i Dirigenti Diocesani di Az. Catt., i Dirigenti delle Associazioni Cittadine di A. C. dei Confratelli della S. Vincenzo, delle Dame di carità, dei Laureati, Maestri Cattolici ecc... Come vedete, non si risparmia: sente l’impegno apostolico di aiutarci a fare delle nostre Parrocchie, secondo il monito del Santo Padre, « una efficiente Comunità cristiana, una vera

    famiglia di cuori e di anime »»
  24. ^ Giacomo Vescovo, 21 - 22 - 23 ottobre “Tregiorni” Pastorale In preparazione alle missione diocesana a «Corpo Mistico» - Intervento di D. Arnaboldi, in La gazzetta di Asti, 9 ottobre 1959, p. 1.
  25. ^ Don Paolo Arnaboldi, Pro memoria sul movimento FAC indirizzato all'Arcivescovo di Milano Giovan Battista Montini, in Archivio Storico Diocesano di Milano, Archivio della segreteria dell'arcivescovo Montini, 8 maggio 1955.
  26. ^ Giovan Battista Montini, Lettera a Don Paolo Arnaboldi, in Archivio Storico Diocesano di Milano, Archivio della segreteria dell'arcivescovo Montini, 5 settembre 1957.
  27. ^ Giovan Battista Montini, Lettera a Don Paolo Arnaboldi, in Archivio Storico Diocesano di Milano, Archivio della segreteria dell'arcivescovo Montini, 19 giugno 1958.
  28. ^ Associazione Santa Famiglia di Nazareth, su Movimento FAC. URL consultato il 12 gennaio 2020.
  29. ^ Parla l'inventore del centro sociale «Fraterno aiuto cristiano» Don Belle: «Io, prete partigiano sto con i poveri» (PDF), in L'Unità, 31 agosto 1993.
  30. ^ Una ondata di generosità per la bimba morta nella fredda soffitta, in La Stampa, 14 dicembre 1960, p. 2.
    «La famiglia era assistita dalla Conferenza di S. Vincenzo e dall'Opera Maternità e Infanzia; e inoltre riceveva soccorsi dall'Eca e dal «Fraterno aiuto cristiano». Sta di fatto, però, che la situazione economica era disperala: la donna, ....»
  31. ^ È morto don Rampone, parroco dei poveri., in La Stampa, 25 febbraio 1992, p. 39.
    «La consapevolezza di essere alla guida di una «parrocchia di poveri», con una forte componente di operai, immigrati, e anziani, alla Casa di riposo, lo spinse ad attivare nel 1956 il «Fac» (Fraterno aiuto cristiano), organizzazione per l'assistenza alle famiglie bisognose.»
  32. ^ IGIENE E SANITÀ', in Stampa Sera, 28 maggio 1980, p. 21.
    «7) Assistenza medica e farmaceutica gratuita: Piccole Serve del S. Cuore di Gesù (visite e assistenza a domicilio), viale Catone 29, t. 652.271. Fuori zona più vicino: Fraterno Aiuto Cristiano F.A.C., via Napione 43, t. 875.458.»
  33. ^ La zia pazza ha costretto i familiari al suicidio, su archiviolastampa.it, 27 novembre 1952. URL consultato il 12 gennaio 2020.
    «... le medicine erano fornite gratuitamente dalla associazione « Fraterno aiuto cristiano».»
  34. ^ Il Melograno - Varie - l'angelo dei poveri si è spento, su ilmelogranoitalia.it. URL consultato il 12 gennaio 2020.
  35. ^ Pranzo a 150 poveri, su archiviolastampa.it, 19 marzo 1952. URL consultato il 12 gennaio 2020.
    «Pranzo di San Giuseppe offerto a 150 poveri Nel locali della parrocchia della Madonna degli Angeli, in via Carlo Alberto angolo via Cavour, viene offerto oggi un pranzo a 150 poveri. L'iniziativa è stata presa, in occasione della festa di San Giuseppe, dall'associazione del « Fraterno aiuto cristiano ».»
  36. ^ Donate gli occhiali usati, in La Stampa, 3 febbraio 2000, p. 33.
  37. ^ Sigarette per i carcerali, in Stampa Sera, 4 dicembre 1952, p. 2.
    «Il < Fraterno aiuto cristiano » ha collocato nelle tabaccherie e In altri locali pubblici delle scatole per la raccolta di sigarette che verranno consegnate per la distribuzione al cappellano delle carceri, Padre Buggero. (Foto Moisio)»
  38. ^ Canelli: raccolta indumenti usati, in La Stampa, 28 ottobre 2001, p. 40.
  39. ^ La prima autocolonna pronta per il Polesine, in Stampa Sera, 20 novembre 1951.
    «Ne aggiungiamo oggi altri di particolare significato. « il fraterno aiuto cristiano » della parrocchia di San Francesco da Paola, che unisce tutte le opere cattoliche di carità, ha già raccolto, in collaborazione con la Conferenza universitaria di San Vincenzo, scarpe soprabiti vestiti biancheria coperte materassi viveri e medicinali per un valore di circa tre milioni.»
  40. ^ Rubati in chiesa i soldi per i poveri, in Stampa Sera, 30 marzo 1961, p. 2.
    «Rubati in chiesa i soldi per i poveri I ladri hanno fatto saltare le serrature di notte. I poveri della parrocchia di Mostra Signora della Pace sono stati derubati delle offerte destinate alla distribuzione di concreti aluti In occasione delle feste di Pasqua: questa notte 1 ladri hanno scassinato le cassette per elemosine della chiesa ed hanno svuotata quella In cui si stavano raccogliendo le buste del Fraterno aiuto cristiano.»
  41. ^ La Stampa - Consultazione Archivio, su archiviolastampa.it, 28 giugno 1950, p. 2. URL consultato il 12 gennaio 2020.
    «StampaSera - numero 151 Mattinata benefica. Per Iniziativa del Fraterno Aiuto Cristiano della Parrocchia di Santa Giulia, domani alle ... sarà proiettato al cinema Astori « Torna a casa Lassy ».»
  42. ^ La Stampa - Consultazione Archivio, su archiviolastampa.it, 21 aprile 1950. URL consultato il 12 gennaio 2020.
    «Domenica, alle ore ..., all'Astor , proiezione del film «Governante rubacuori » (signor Belvedere) a favore dal Fraterno aiuto Cristiano di S.ta Giulia»
  43. ^ Corso di dattilografia, in La gazzetta del mezzogiorno, 26 gennaio 1975, p. 5.
    «Corso di dattilografia A cura del Fac (Fraterno aiuto cristiano) da mercoledì 29 gennaio alle 15,30, avrà inizio un corso accelerato di dattilografia. Per informazioni...»
  44. ^ La sottoscrizione: raccolte lire 247.429.320, in La Stampa, 9 novembre 1968, p. 5.
    «Un rapido, immediato aiuto agii alluvionati del Piemonte La sottoscrizione: raccolte lire 247.429.320 Tra le offerte cospicue: Giulia Devoto Falck, 5 milioni; società Pogliano dei fratelli Pogliano, 2 milioni e mezzo; dirigenti e dipendenti del Toro Assicurazioni, 2 milioni - L'esempio delle scu... Fraterno Aiuto Cristiano (Fac) Parrocchia Gesù Adolescente 200.000»
  45. ^ La Stampa - Consultazione Archivio, su archiviolastampa.it. URL consultato il 12 gennaio 2020.
  46. ^ BENEFICENZA, in La gazzetta del mezzogiorno, 14 novembre 1963, p. 4.
  47. ^ Premi della Bontà a Vercelli, in La Stampa, 9 dicembre 1955.
  48. ^ COSTITUITO IL MOVIMENTO del Fraterno Aiuto Cristiano, in La gazzetta del mezzogiorno, 10 gennaio 1961, p. 10.
  49. ^ Caritas Italiana - dal 1971 al 1999, su caritas.it. URL consultato il 12 gennaio 2020.
  50. ^ Caritas Italiana - Statuto, su caritas.it. URL consultato il 12 gennaio 2020.
  51. ^ Medici Corsi di italiano e coop. Al fratello africano serve questo, in Stampa Sera, 26 febbraio 1992, p. 5.
    «Impegno ed esperienze che proseguono, nel sociale, la lunga tradizione caritativa del «Fraterno aiuto cristiano» voluto da don Riva - il parroco di un tempo, ancora molto amato e ricordato dalla gente - e ora confluito nella Caritas, qui estremamente operativa e concreta.»
  52. ^ Mystici Corporis Christi (29 giugno 1943) | PIO XII, su vatican.va. URL consultato il 12 gennaio 2020.
  53. ^ Tommaso Demaria, Cosa si intende per metafisica statica?, in MID videoregistrazioni, 1980. URL consultato il 13 gennaio 2020.
    «La metafisica classica da Aristotele a Platone, rifatta poi da San Tommaso è stata strumento della teologia. Gli strumenti elaborati non servivano alla elaborazione della metafisica dinamica. La metafisica statica si occupa infatti degli enti in natura rerum, ma non serve alla realtà dinamica.»
  54. ^ Tommaso Demaria, Cosa si intende per metafisica realistico dinamica?, in MID videoregistrazioni, Verona, 1980. URL consultato il 12 gennaio 2020.
    «La prassi esige lo strumento realistico di indagine dinamico, la sua mancanza provoca l'assenza di metafisica dinamica, che a sua volta provoca l'assenza dell'ideoprassi. Di conseguenza anche i cattolici sono stati impossibilitati all'impegno con tutti i disastri conseguenti, perché la storia avrebbe appreso un altro corso. Per la vita religiosa Cristo basta, ma non basta per il mondo profano.»
  55. ^ Tommaso Demaria, Quale è stato il primo ente dinamico della storia?, in MID videoregistrazione, Verona, 1980. URL consultato il 12 gennaio 2020.
  56. ^ Paolo Arnaboldi, Tommaso Demaria, Cristianesimo e realtà sociale, Velate di Varese, Edizioni Villa Sorriso di Maria, 1959.
  57. ^ Tommaso Demaria, Il primo organismo dinamico della storia, in MID videoregistrazioni, Verona, 1980. URL consultato il 12 gennaio 2020.
    «La rivoluzione industriale è il primo ente dinamico della storia rivelato dall'impresa industriale, il primo anello della catena. Questa richiesta della storia ha dato luogo a molti studi economici ma a nessuno studio dell'organismo che la sostiene: questo ha steso un velo sulla nuova realtà e dato luogo alla risposta economico-capitalista ed economico marxista.»
  58. ^ Paolo Arnaboldi, Tommaso Demaria, Il cristiano di fronte alla rivoluzione industriale e al divenire storico: convegno di Rapallo, 3-6 gennaio 1958. A cura dell'UCID, Verona, Scuola tipografica Casa Buoni Fanciulli, 1958..
  59. ^ Tacconi, Giuseppe., La persona e oltre : soggettività personale e soggettività ecclesiale nel contesto del pensiero di Tommaso Demaria, LAS, 1996, ISBN 88-213-0340-3, OCLC 36549738. URL consultato il 12 gennaio 2020.
  60. ^ Mantovani, Mauro., Pessa, Alberto. e Riggi, Oliviero., Oltre la crisi : prospettive per un nuovo modello di sviluppo : il contributo del pensiero realistico dinamico di Tommaso Demaria, LAS, cop. 2011, ISBN 978-88-213-0808-6, OCLC 878790703. URL consultato il 12 gennaio 2020.
  61. ^ Tommaso Demaria, Ontologia realistico-dinamica, Bologna, Costruire, 1975..
  62. ^ Tommaso Demaria, Metafisica della realtà storica. La realtà storica come ente dinamico, Bologna, Costruire, 1975..
  63. ^ Tommaso Demaria, La realtà storica come superorganismo dinamico: dinontorganismo e dinontorganicismo, Bologna, Costruire, 1975.

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