Pallamaglio

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Illustrazione di pallamaglio in una rivista inglese del 1891

La pallamaglio è un antico gioco all'aperto, originario di Napoli[1], che ha dato origine a numerosi sport moderni, come il golf, il croquet, l'hockey nelle sue varianti e il polo[2].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Uno dei più antichi accenni al gioco della pallamaglio, e alla sua origine napoletana, è di Anton Francesco Grazzini, detto il Lasca[3]. Tale opinione fu ripresa in tempi più recenti dal medico Gerolamo Mercuriale di Forlì[4]. La pallamaglio viene inoltre citata in un elenco di giochi popolari napoletani nella commedia il Candelaio (1582) di Giordano Bruno[5]. La data di prima emersione del gioco nel Regno di Napoli è probabilmente individuabile nel XII secolo[2].

Diffusosi da Napoli in tutta Italia, il gioco travalicò i confini della penisola, prendendo piede prima in Francia sotto il nome di palle malle e poi in Irlanda. Giunto in Inghilterra nel XVII secolo, vi fu localmente denominato pall mall[2].

Nato probabilmente come gioco popolare, la pallamaglio divenne ben presto diffusa negli strati nobiliari della popolazione. Dato che per giocarlo servivano grandi aree, ebbe inoltre una notevole influenza nella toponomastica e nell'organizzazione degli spazi di diverse città europee.

A Parigi Luigi XIV fece costruire un campo da pallamaglio nel giardino delle Tuileries, dove spesso si dilettava a giocare con nobili e cortigiani. A Londra Carlo II d'Inghilterra giocava in un ampio spazio denominato Pall Mall, la quale è oggi un'importante arteria cittadina. Altre vie di città europee portano tuttora nomi che li identificano come luoghi in cui si praticava tale gioco, Maliebaan a Utrecht, Palmaille ad Amburgo, e le via Pallamaglio a Modena e a Torino[6]. Dopo la partita, il campo è stato utilizzato per vendere varie cose. Nel ventesimo secolo, negli Stati Uniti, nasce il centro commerciale "mall", luogo dove si compra tutto quello che vuoi.

Il gioco[modifica | modifica wikitesto]

Gli attrezzi necessari al gioco erano una palla compatta, solitamente di legno, ed una mazza terminante in una testa a martello con le estremità piatte (maglio). Scopo del gioco era colpire la palla con la mazza indirizzandola lungo un percorso determinato o verso un buco. Le forme di gioco riguardo al numero di giocatori erano queste:

  • 1 contro 1
  • 4 contro 4
  • 6 contro 6
  • 18 giocatori che giocavano individualmente ossia tutti contro tutti.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Paolo Izzo (2003) Giochi storici napoletani: i giochi dei nostri nonni in sette secoli di letteratura napoletana, pag. 121. Stamperia del Valentino.
  2. ^ a b c Pallamaglio. Museo di Torino. Accesso il 16 marzo 2013.
  3. ^ Anton Francesco Grazzini (1503-1584) Canto di giocatori di palla al maglio.
  4. ^ Renata Freccero (2006) Il golf è più di uno sport, è un'arte. La Stampa. Accesso il 16 marzo 2013.
  5. ^ Domenico Berti (1868) Vita di Giordano Bruno da Nola, pag. 146. G. B. Paravia e compagni editore.
  6. ^ Situata nel Parco del Valentino, è attualmente ridenominata via Oddino Morgari.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Paolo Izzo (2003) Giochi storici napoletani: i giochi dei nostri nonni in sette secoli di letteratura napoletana. Stamperia del Valentino

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Enciclopedia Treccani, antichi giochi italiani: leggi sezione Palla al maglio

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