Palazzo della Banca d'Italia (Milano)

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Palazzo della Banca d'Italia
Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
LocalitàMilano
Indirizzovia Cordusio, 5
Coordinate45°27′51.13″N 9°11′06.71″E / 45.464203°N 9.185198°E45.464203; 9.185198
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione1907-1912
StileEclettico
Realizzazione
ArchitettoLuigi Broggi, Cesare Nava
AppaltatoreBanca d'Italia
ProprietarioBanca d'Italia

Il palazzo della Banca d'Italia è un edificio storico di Milano, realizzato in stile eclettico e situato nel centro della città, in via Cordusio al civico 5. Sostituì il precedente immobile quando si decise di demolire il palazzo che si trovava in via degli Omenoni.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il palazzo, a pianta pressoché quadrata con ingresso monumentale sulla piazza Tommaso Edison, fu edificato tra il 1907 e il 1912 su progetto degli architetti Luigi Broggi (1851-1926) e Cesare Nava (1861-1933) e ispirato al Vittoriano a Roma e agli istituti bancari tedeschi dell'epoca[1], come nuova sede della Banca d'Italia; l'edificio prospetta sulla piazza Tommaso Edison, sorta alla fine del XIX secolo in seguito agli sventramenti dell'area ex demaniale del convento del Bocchetto e ben presto caratterizzata dall'erezione di una serie di edifici istituzionali del nuovo quartiere degli Affari.[2]

Nel 1908, durante gli scavi per la costruzione del palazzo erano stati rinvenuti i resti di un grande edificio romano che si suppone possa corrispondere al palazzo della zecca; a 7 metri di profondità, invece, venivano alla luce testimonianze di un grande tempio di 44 m di larghezza che si innalzava sull'area degli isolati delle vie Armorari e Moneta fino alla via dell'Ambrosiana, nella zona elevata dove sorse il primo insediamento celtico-romano della città di Milano.[2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'aspetto dell'edificio si presenta decisamente monumentale: il portone d'ingresso, posto tra quattro gigantesche colonne ioniche è sormontato da quattro cariatidi, ispirate a quelle dell'eretteo dell'acropoli di Atene[1]. L'imponente cancello d'ingresso fu realizzato dal famoso bronzista Giovanni Lomazzi[3]. Le Vetrate della Hall della Palazzo della Banca d'Italia sono state realizzate nel 1913 dal pittore Carlo Bazzi.

Nel salone centrale, in cui è possibile ammirare ancora gli arredi originali dell'epoca, è esposta una statua di Giò Pomodoro[1][4], il palazzo in particolare, si distingue per la ricchezza dei materiali utilizzati per la costruzione[5][6], tra cui il portone in ferro battuto.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Attilia Lanza, Milano e i suoi palazzi: Porta Vercellina, Comasina e Nuova, Libreria Meravigli Editrice, 1993, pg. 20.
  2. ^ a b Ribaudo Robert, Palazzo della Banca d'Italia, su Lombardia Beni Culturali, 2013. URL consultato l'11 dicembre 2015.
  3. ^ Album n. 1 (1889 - 1925), su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 24 novembre 2017.
  4. ^ realizzata nel 1988
  5. ^ ad esempio per la gigantesca facciata marmorea
  6. ^ Palazzo della Banca d'Italia, su inmilano.com. URL consultato il 4 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2015).

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