Palazzo Numai

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Palazzo Numai
Altri nomiPalazzo Numai ora Foschi
palazzo Numai Orselli Foschi
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Indirizzovia Pedriali 12 ‒ Forlì (FC)
Coordinate44°13′27.9″N 12°02′29.69″E / 44.224417°N 12.04158°E44.224417; 12.04158
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Stilemedievale e rinascimentale

Palazzo Numai, noto anche come palazzo Numai Orselli Foschi e Palazzo Numai ora Foschi[1] è un antico palazzo nobiliare del centro storico di Forlì.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le tracce più antiche dell'edificio risalgono al XIII secolo. Inizialmente proprietà della famiglia Numai, il complesso architettonico venne costruito e completato principalmente tra il XIV al XV secolo ed è stato largamente rimaneggiato in epoche successive.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La facciata[modifica | modifica wikitesto]

La facciata in cotto, la cui parte inferiore è a scarpa e tipicamente medioevale, risale agli inizi del XVI secolo. Su di essa, il portale rinascimentale è rilevato dal bugnato a punta di diamante.[2]

Il giardino e il cortile[modifica | modifica wikitesto]

Il Palazzo Numai, oltre ad un giardino all'italiana, presenta un cortile quattrocentesco porticato su tre lati con colonnine di pietra sormontate da capitelli di ordine corinzio, attribuiti a Giacomo Bianchi e a Cristoforo Bezzi. 6 dei 9 capitelli presentano lo stemma dei Numai.[senza fonte] All'interno del portico, un recente restauro ha ritrovato le tracce del portico trecentesco.[3]

Interni[modifica | modifica wikitesto]

Piano terra[modifica | modifica wikitesto]

Al piano terra il palazzo ospita il Museo ornitologico Ferrante Foschi, la cui collezione ornitologica presenta circa 4000 esemplari provenienti da varie regioni d'Italia.[2][4][5]

Nelle sale principali al piano terra, in stile rinascimentale[1] e con soffitti a volta, si ritrovano gli emblemi di Alessandro Numai[2], fratello di Luffo e vescovo di Forlì tra il 1470 ed il 1483[senza fonte], e di Pino[2], dottore e podestà a Brescia nel 1506.[senza fonte]

Durante il Novecento Francesco Olivucci dipinse a tempera, al piano terra, la stanza destinata a ospitare lo studio del nuovo proprietario dell'immobile.[senza fonte]

Secondo piano[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1707, dopo il passaggio agli Orselli, al primo piano fu ricavato un vasto salone recante nella volta la tela ovale di cui è raffigurata Giunone, dipinta da Federico Bencovich, allievo di Carlo Cignani.[senza fonte]

Il sotterraneo[modifica | modifica wikitesto]

Una galleria sotterranea collega il palazzo all'adiacente Torre Numai.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Palazzo Numai ora Foschi, su Tourer.it, Segretariato regionale del Ministero della cultura e per il turismo per l'Emilia-Romagna, 11 aprile 2023. URL consultato il 24 agosto 2023.
  2. ^ a b c d e Palazzo Numai Foschi, su Turismo Forlivese, ultimo aggiornamento il 25 agosto 2020. URL consultato il 24 agosto 2023.
  3. ^ a b Servizio Cultura Turismo e Legalità (a cura di), Torre e palazzo Numai, su scopriforli.it, 14 luglio 2021 (aggiornato l'11 luglio 2023). URL consultato il 24 agosto 2023.
  4. ^ Riccardo Raggi, Un gioiello sconosciuto: alla scoperta del Museo Ornitologico “Ferrante Foschi”, su ForlìToday, 4 gennaio 2022. URL consultato il 24 agosto 2023.
  5. ^ Museo ornitologico "Ferrante Foschi", su ISPRA Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. URL consultato il 24 agosto 2023.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]