Palazzo Fondi

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Palazzo Fondi
Il palazzo
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàNapoli
Coordinate40°50′27.2″N 14°15′09.22″E / 40.84089°N 14.25256°E40.84089; 14.25256
Informazioni generali
CondizioniIn uso
CostruzioneXVIII secolo
Usoespositivo
Cortile

Il Palazzo Fondi (già palazzo Genzano) è un edificio di valore storico e architettonico di Napoli, ubicato in via Medina.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il primo palazzo fu eretto nel XVIII secolo su commissione del marchese di Genzano Gian Giacomo De Marinis che affidò le decorazioni a Giacomo del Pò e a Paolo De Matteis; lo stesso marchese, alla metà del secolo, incaricò del restauro Luigi Vanvitelli, del quale restano il portale con la balaustra del balcone.

Il palazzo fu ulteriormente rimaneggiato nel 1799 e nel 1824, assumendo pertanto l'aspetto attuale grazie al restauro voluto da Maria Costanza De Marinis e dal marito Giuseppe Sansevero di Sangro, principe di Fondi. I principi di Fondi conservarono all'interno del palazzo una ricca collezione di quadri appartenuti ai De Marinis[non chiaro], ai Gaetani e ai Sansevero.

Oggi l'edificio ospita mostre di arte contemporanea e produzioni televisive. Dal 2021 è destinato a diventare la sede dell'AGCOM[1].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'immobile ha una semplice facciata ornata da un basamento con mezzanino in bugnato liscio, mentre il corpo superiore presenta due ordini di finestre semplicemente decorate. Le finestre del piano nobile possegono balconi pronunciati da mensole e sono sormontate da una decorazione a timpano retto da semilesene con metà capitello ionico poste in maniera speculare; al piano superiore invece hanno un semplice contorno in stucco con balconcini lievemente sporgenti, Notevole è la balaustra del balconcino centrale in marmo. Il prospetto termina con un possente cornicione scandito da mensole, sul quale spunta una maestosa balaustra che percorre tutta la lunghezza della facciata.

Nel cortile c'è una scala settecentesca del Vanvitelli che porta ai piani superiori, affrescati nel XVIII secolo; nell'androne c'è lo stemma dei De Marinis, mentre la struttura del cortile è articolata mediante il tema della serliana.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ A Napoli riapre Palazzo Fondi, in La Repubblica, 13 marzo 2018. URL consultato il 30 ottobre 2018.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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