Palazzo Cattaneo Della Volta

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Palazzo Cattaneo Della Volta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLiguria
LocalitàGenova
IndirizzoPiazza Cattaneo, 26
Coordinate44°24′25.17″N 8°55′41.54″E / 44.406992°N 8.928206°E44.406992; 8.928206
Informazioni generali
CondizioniIn uso
CostruzioneXVI secolo
InaugurazioneXVI secolo
Usoabitazione/uffici
Realizzazione
ArchitettoBartolomeo Bianco

Il palazzo Cattaneo Della Volta, chiamato anche palazzo Cattaneo di San Torpete o palazzo di Nicolò Cattaneo, è un edificio sito in piazza Cattaneo al civico 26 nel centro storico di Genova. L'edificio fu inserito nella lista dei palazzi iscritti ai Rolli di Genova.

Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Collocato in posizione strategica, tra il mercato di San Giorgio e la Ripa, è un esempio di proprietà di lunga durata; i Cattaneo della Volta hanno qui il loro "albergo" e la loro chiesa gentilizia di San Torpete dal XII secolo. Le ingenti fortune della famiglia Cattaneo erano legate al commercio di tessuti con le fiandre. Filippo Cattaneo era titolare di una compagnia commerciale ad Anversa a partire dal 1562, e dal 1584 rivestiva la carica di console della “Nazione Genovese” di quella città[1].

Documentano visibilmente questa lunga durata il pilastro ottagonale con capitello cubico e il bassorilievo con San Giorgio e il drago sul lato sud della piazza. Presente in tutti i rolli a partire dal 1599, l'edificio è frutto dell'accorpamento di due lotti medievali. Risalgono al 1623 gli interventi voluti da Leila Cattaneo ed eseguiti dall'architetto Bartolomeo Bianco, il quale attuò anche una ristrutturazione generale con sopraelevazione di un piano[2]. La facciata barocca è impreziosita dal portale di ordine ionico in marmo bianco. è stata oggetto di un recente restauro parziale che ha rivelato tracce di quadratura ai piani alti della facciata sull'asse di via delle Grazie con affreschi provvisoriamente assegnati al basso Medioevo.

Nel 1739 Nicolò Cattaneo commissionò al pittore bolognese Giacomo Antonio Boni la decorazione di un salotto, con Diana ed Endimione affrescati sulla volta[3].

Il palazzo fu danneggiato sia nel Bombardamento navale di Genova di Luigi XIV di Francia nel 1684, e più gravemente nel 1941, gli ultimi due piani furono distrutti dai bombardamenti e successivamente ricostruiti con sopraelevazione di un piano.

Di eccezionale ricchezza era la quadreria del palazzo, che annoverava in particolare nove ritratti di mano di Antoon Van Dyck raffiguranti vari esponenti della famiglia Cattaneo, esposti in apposite quadrature affrescate da Giacomo Antonio Boni, nel "salotto dei Van Dyck". Fra di loro vi erano in particolare il Ritratto di Dama con catena d’oro (c.d. Giovanna Cattaneo), oggi nella Frick Collection di New York[4], il celeberrimo Ritratto della Marchesa Elena Grimaldi Cattaneo, e i ritratti dei suoi due figli Filippo Cattaneo e Maddalena Cattaneo, (1623) oggi alla National Gallery of Art di Washington[5]. A seguito della morte del marchese Giuseppe Cattaneo (1825-1906), la celebre quadreria fu ceduta dagli eredi a collezionisti americani, nonostante il grande scandalo suscitato all'epoca e il conseguente processo per la violazione della legge sull’esportazione dei dipinti.[6]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Piero Boccardo e Giacomo Montanari, I Cattaneo della Volta. Ritratti di una famiglia, in I Cattaneo Della Volta. Vicende e protagonisti di una millenaria famiglia genovese, a cura di Elena Chiavari Cattaneo Della Volta e Andrea Lercari, edito da Sagep Editori, p. 461.
  2. ^ C. ARCOLAO, Scheda 7. Palazzo Cattaneo Della Volta, in ARKOS - Numero speciale I palazzi dei Rolli, 2004, pp. 40-43.
  3. ^ Pittura e decorazione a Genova e in Liguria nel Settecento, GAVAZZA Ezia - MAGNANI Lauro, Genova, Carige, 2000, p. 68.
  4. ^ The Frick Collection: An Illustrated Catalogue. Volume I: Paintings, American, British, Dutch, Flemish and German, New York, 1968, 179-180
  5. ^ Piero Boccardo, "Ritratti di collezionisti e committenti," in Susan Barnes, Piero Boccardo, et al., Van Dyck a Genova. Grande pittura e collezionismo, Palazzo Ducale, Genova, 1997: 53-56
  6. ^ F. GENNARI SANTORI, ‘Questo è il paese dei miliardi!’ La Vendita dei Van Dyck Cattaneo, 1907-1909, in «Ricerche di Storia dell’Arte», 73 (2001), pp. 31-39

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