Broletto (Lodi)

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Palazzo Broletto
La loggia neoclassica di palazzo Broletto si affaccia su piazza della Vittoria, la piazza principale di Lodi. Sulla sommità della facciata si trova una rappresentazione artistica dello scudo araldico municipale.
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
LocalitàLodi
Indirizzopiazza della Vittoria
Coordinate45°18′52.81″N 9°30′10.65″E / 45.314669°N 9.502958°E45.314669; 9.502958
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione1284-1778
StileComposito, facciata barocca
UsoMunicipio

Palazzo Broletto – noto semplicemente come Broletto – è un complesso architettonico di Lodi, sede dell'amministrazione comunale della città.

Architettura ed arte[modifica | modifica wikitesto]

Accanto alla Cattedrale di Lodi, profondamente rimaneggiato, è posto il Broletto, sede del governo della città. Solo la parete in cotto che si affaccia sull'antico cortile è testimonianza della sua fondazione, da collocare entro il 1284. Le fonti antiche forniscono varie attestazioni di una costruzione probabilmente antecedente all'attuale.

Presso il Museo Civico è conservata un'iscrizione che dice: "Questo Palazzo fu fatto sotto il regime di Corrado Dé Gonfalonieri di Brescia Capitano della Credenza del popolo lodigiano MCCLXXXIV". Ma Corrado fu podestà a Lodi nel 1293, mentre nel 1284 lo era Loggo degli Agli, fiorentino. È probabile quindi che la lapide celebrasse la fine dei lavori iniziati da Loggo. La parete superstite è ritmata nella zona inferiore da quattro archi acuti poggianti su pilastri ciclindrici dai capitelli fogliati; a questi corrispondono delle paraste sulla parete muraria. Il piano superiore presenta tre bifore archiacute con motivo decorativo a torciglione e colonnina centrale con capitello, simile a quelli inferiori. Oggi sono tamponate.

Due ali del complesso architettonico sono poste in comunicazione mediante un passaggio sopraelevato, ribattezzato «il Voltone» dai cittadini lodigiani.
Lo stemma del comune di Lodi

Ha subito diversi rimaneggiamenti nel corso del tempo: nel 1656 viene rifatta una nuova loggia dall'architetto Agostino Pedrazzini e nel XVIII secolo l'edificio muta completamente aspetto. La facciata, nelle forme attuali, è del 1778 ad opera dell'Ingegnere Castelli di Milano. Vi si trovano due busti marmorei realizzati nel 1615: a sinistra Gneo Pompeo Strabone e a destra quello di Federico Barbarossa, copia recente dell'originale.

Fonte battesimale[modifica | modifica wikitesto]

Accanto al fianco settentrionale della Cattedrale, nel cortile del Broletto è posto l'antico fonte battesimale della Cattedrale donato da Bassiano da Ponte nel 1508. Ricavato da unico blocco di marmo rosa di Verona, presenta forma esterna ottagonale mentre quella interna è quadrilobata; in origine si trovava nella prima cappella destra, poi trasferito altrove, indi ricollocato nel 1772. Nell'Ottocento viene posizionato nel cortile dei canonici passando, negli anni Cinquanta del secondo dopoguerra, in comodato d'uso al Comune di Lodi che qui l'ha collocato.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giovanni Agnelli, Lodi ed il suo territorio nella storia, nella geografia e nell'arte, Lodi, 1917, ISBN 88-7121-046-8.
  • Beatrice Ambreck et al., Atlante della nuova Provincia di Lodi, Lodi, Il Giorno, 1996, ISBN non esistente.
  • Agenore Bassi, Storia di Lodi, Lodi, Edizioni Lodigraf, 1977, ISBN 88-7121-018-2.
  • Vittorio Bottini, Alessandro Caretta; Luigi Samarati, Lodi – Guida artistica illustrata, Lodi, Edizioni Lodigraf, 1979, ISBN non esistente.
  • Eugenia Dossi (a cura di), Enciclopedia Generale Garzanti, Milano, Garzanti, 2005. ISBN non esistente.
  • Sergio Galuzzi (a cura di), Lodi in un giorno, Lodi, Giona, 2000. ISBN non esistente.
  • Ferdinand Opll, Fondazioni di città del medioevo. Riflessioni basate sulla città lombarda di Lodi, in Archivio storico lodigiano vol. 128-129, 2009-2010 (2011), pp. 295-356.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Broletto, su LombardiaBeniCulturali, Regione Lombardia. Modifica su Wikidata