Pablo Andújar

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Pablo Andújar
Andújar nel 2019
Nazionalità Bandiera della Spagna Spagna
Altezza 180 cm
Peso 80 kg
Tennis
Termine carriera 28 novembre 2023
Carriera
Singolare1
Vittorie/sconfitte 163-242 (40.25%)
Titoli vinti 4
Miglior ranking 32º (13 luglio 2015)
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open 3T (2022)
Bandiera della Francia Roland Garros 3T (2015)
Bandiera del Regno Unito Wimbledon 3T (2015)
Bandiera degli Stati Uniti US Open 4T (2019)
Altri tornei
 Giochi olimpici 1T (2020)
Doppio1
Vittorie/sconfitte 75-126 (37.31%)
Titoli vinti 0
Miglior ranking 74º (3 dicembre 2012)
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open 3T (2016, 2018, 2022)
Bandiera della Francia Roland Garros SF (2021)
Bandiera del Regno Unito Wimbledon 1T (2011, 2012, 2013, 2015, 2021)
Bandiera degli Stati Uniti US Open 2T (2011, 2012)
Altri tornei
 Giochi olimpici 1T (2020)
Doppio misto1
Vittorie/sconfitte 1-1 (50.00%)
Titoli vinti 0
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open 2T (2015)
Bandiera della Francia Roland Garros
Bandiera del Regno Unito Wimbledon
Bandiera degli Stati Uniti US Open
1 Dati relativi al circuito maggiore professionistico.
Statistiche aggiornate al termine della carriera

Pablo Andújar Alba (Cuenca, 23 gennaio 1986) è un ex tennista spagnolo. È stato uno specialista della terra battuta, superficie sulla quale ha giocato 14 delle 15 finali ATP raggiunte tra singolare e doppio. Ha vinto 4 titoli ATP, tutti in singolare. Le sue migliori posizioni nella classifica mondiale sono state la 32ª nel luglio 2015 in singolare e la 74ª in doppio nel dicembre 2012. Ha esordito nel 2014 nella squadra spagnola di Coppa Davis, per la quale ha disputato tre incontri.[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Inizia a giocare a tennis a 6 anni e in seguito il suo idolo diventa Juan Carlos Ferrero, oltre ad ammirare David Ferrer e Rafael Nadal. Nel novembre 2016 sposa Cristina, dalla quale ha i figli Pablo Jr., Alex e Carlos. Oltre allo spagnolo, parla italiano, inglese e francese. Nel 2021 entra a far parte del consiglio dei giocatori ATP.[2]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Juniores[modifica | modifica wikitesto]

Ha raggiunto il 5º posto della classifica mondiale juniores nel 2004 dopo aver vinto il titolo in doppio al Roland Garros juniores in coppia con Marcel Granollers,[2] battendo in finale Alex Kuznetsov / Miša Zverev per 6–3, 6–2.

2002-2005: inizi da professionista e primi titoli ITF[modifica | modifica wikitesto]

Fa la sua prima isolata apparizione nel circuito dei Futures ITF nel luglio 2002, perdendo al primo turno del torneo Spain F7. Inizia a giocare con frequenza tra i professionisti nel 2004, in aprile non supera le qualificazioni al torneo ATP di Valencia e vince i primi incontri in luglio nel Futures Spain F14, dove arriva nei quarti di finale. Nel gennaio 2005 disputa allo Spain F1 la prima semifinale e in marzo la prima finale all'Italy F4, che perde in due set da Stefano Galvani. Il mese dopo conquista il primo titolo da professionista allo Spain F5, vincendo il torneo di doppio in coppia con Marc Fornell Mestres. Alza il primo trofeo in singolare il 17 luglio 2005, superando Gabriel Trujillo Soler per 6–3, 3–6, 6–3 nella finale dello Spain F15 a Elche, dove si aggiudica anche il torneo di doppio. Due settimane dopo debutta nel circuito Challenger con una sconfitta al primo turno a Valladolid. Grazie al titolo vinto in novembre allo Spain F31 e ad altri buoni risultati di fine anno, conclude il 2005 al 361º posto nella classifica mondiale in singolare, suo nuovo best ranking.

2006, primi titoli Challenger[modifica | modifica wikitesto]

Nel maggio 2006 abbandona i tornei Futures per dedicarsi ai Challenger; in giugno raggiunge i quarti in singolare e la finale in doppio a Sassuolo e in luglio conquista il primo titolo di categoria a Mantova, vincendo la finale in doppio in coppia con Marcel Granollers. La settimana successiva conquista il primo titolo Challenger in singolare a Rimini, sconfiggendo in finale Werner Eschauer con il punteggio di 3–6, 6–1, 7–5. In agosto trionfa a Vigo aggiudicandosi sia il torneo in singolare che quello in doppio. A fine torneo fissa i suoi nuovo best ranking in singolare, alla 194ª posizione, e in doppio alla 235ª. In agosto viene eliminato nelle qualificazioni degli US Open, alla sua prima esperienza in un torneo del Grande Slam. In ottobre viene eliminato anche nelle qualificazioni del torneo ATP di Metz.

2007, esordio nel circuito ATP[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2007 divide i suoi impegni tra i tornei Challenger e quelli del circuito maggiore. In gennaio fallisce le qualificazioni nei tornei ATP di Chennai, Auckland e soprattutto agli Australian Open. In febbraio supera per la prima volta le qualificazioni in un torneo ATP al Brasil Open e viene eliminato al primo turno. Si qualifica in aprile anche all'ATP di Valencia e vince il primo incontro nel circuito maggiore superando in due set Simon Greul, prima di cedere al secondo turno a Potito Starace. Due settimane dopo si spinge fino al terzo turno nel prestigioso torneo International Series Gold di Barcellona, approfittando del ritiro al secondo turno del nº 18 ATP Juan Carlos Ferrero. La settimana successiva, nel Challenger di Tunisi sconfigge per la prima volta un top 100, il nº 87 ATP Janko Tipsarević, ed esce al terzo turno. Al Roland Garros viene sconfitto nel terzo e ultimo incontro delle qualificazioni. Nell'arco della stagione non vince alcun titolo e raggiunge la finale solo nei Challenger di Trani e Siviglia in singolare e in quelli di Torino e Tarragona in doppio. A novembre porta il best ranking di singolare al 144º posto.

US Open 2008

2008, 2 titoli Challenger e top 100[modifica | modifica wikitesto]

Stenta all'inizio della stagione e ottiene il primo risultato di rilievo a Valencia, sconfigge al primo turno il nº 70 ATP Kristof Vliegen e al secondo viene eliminato dall'idolo di casa David Ferrer, che vincerà il torneo. In giugno supera per la prima volta le qualificazioni in una prova dello Slam al Roland Garros e al primo turno batte in quattro set il nº 74 ATP Filippo Volandri, al secondo strappa un set al nº 5 del mondo Fernando González. Nel periodo successivo si mette in luce nei tornei Challenger, i titoli che conquista in singolare in agosto a Vigo e a San Sebastián lo proiettano per la prima volta nella top 100, in 88ª posizione. Grazie alla buona classifica accede al main draw degli US Open senza passare per le qualificazioni e al primo turno raccoglie solo 8 giochi contro Nicolas Devilder. Esce al primo turno anche nei tornei ATP di Bucarest e Stoccolma.

2009, discesa nel ranking[modifica | modifica wikitesto]

Il 2009 comincia con 7 sconfitte consecutive in singolare nei tornei del circuito maggiore, mentre in doppio non va oltre i quarti di finale a Viña del Mar in febbraio. Torna a cimentarsi con moderato successo nei Challenger, raggiungendo in singolare al massimo le semifinali a Napoli in aprile e l'81º posto nel ranking. Al primo turno del Roland Garros supera il nº 69 ATP Robby Ginepri ed esce al secondo per mano di Paul-Henri Mathieu. Dopo un'altra serie di sconfitte, a inizio agosto raggiunge la finale nel Challenger di Orbetello. Gioca tutta la seconda parte della stagione nei tornei Challenger, arrivando al massimo in semifinale. Nel bilancio di fine anno si trova con una sola vittoria su 13 incontri disputati nel circuito maggiore e al 160º posto del ranking, dopo essere stato al 192º in settembre.

2010: prima finale ATP, due titoli Challenger e rientro nella top 100[modifica | modifica wikitesto]

Salta l'Australian Open e inizia la stagione in febbraio, nei tornei ATP sudamericani sulla terra rossa. Si qualifica al Brasil Open, dove esce al primo turno, e a Buenos Aires, dove torna a vincere un incontro ATP a distanza di quasi 9 mesi battendo Óscar Hernández, per poi uscire al secondo turno per mano di Albert Montañés. La settimana successiva vince il torneo di doppio al Challenger di Meknès in coppia con Flavio Cipolla. In questo periodo gioca soprattutto i Challenger e in aprile perde la finale a Monza contro Daniel Brands. Supera di nuovo le qualificazioni al Roland Garros e al primo turno sconfigge Simone Bolelli, al secondo cede al quinto set contro il nº 29 ATP Thomaz Bellucci. In giugno perde la finale del Challenger di Reggio Emilia da Carlos Berlocq. Il mese dopo si qualifica e arriva al secondo turno in singolare anche a Stoccarda, mentre in doppio raggiunge i quarti in coppia con Jérémy Chardy. Vince quindi il secondo Challenger stagionale a Orbetello, superando in due set Édouard Roger-Vasselin. In settembre disputa a Bucarest la prima finale ATP in carriera, partendo dalle qualificazioni; sconfigge tra gli altri i top 100 Florian Mayer, Pablo Cuevas e in semifinale Marcel Granollers, per poi arrendersi nell'atto decisivo a Juan Ignacio Chela, che si impone per 7–5, 6–1. Con questo torneo rientra nei top 100, al 77º posto, e termina la stagione al 71º.

Wimbledon 2011

2011: primo titolo ATP e top 50[modifica | modifica wikitesto]

Dopo l'eliminazione al primo turno agli Australian Open e al secondo al Chile Open, in febbraio raggiunge la prima finale ATP di doppio in carriera nel 250 di Costa do Sauipe, in coppia con Daniel Gimeno Traver, perdendo contro i giocatori di casa Marcelo Melo e Bruno Soares; in singolare si ferma ai quarti. In marzo entra per la prima volta nel main draw di un Masters 1000 a Indian Wells e viene eliminato al primo turno; nel successivo Masters 1000 di Key Biscayne raggiunge il terzo turno dopo aver superato per la prima volta un top 10, il nº 9 del mondo Fernando Verdasco. Il 10 aprile conquista il suo primo titolo ATP sconfiggendo Potito Starace per 6–1, 6–2 nella finale del Grand Prix Hassan II di Casablanca, a fine torneo sale al 52º posto nel ranking. Subito dopo raggiunge i quarti nel torneo di doppio a Barcellona. Si ferma ai quarti anche in singolare in maggio a Nizza, mentre al Roland Garros esce al secondo turno. La stagione sull'erba gli riserva 3 sconfitte consecutive, tra cui quella a Wimbledon. Al ritorno sulla terra battuta, raggiunge a Stoccarda la sua terza finale ATP in singolare e raccoglie solo 4 giochi contro Juan Carlos Ferrero, mentre nel torneo di doppio si ferma in semifinale. I migliori risultati della seconda parte della stagione arrivano in singolare, con i quarti raggiunti a Kitzbühel in agosto e con la nuova finale disputata in settembre a Bucarest, nella quale viene piegato da Florian Mayer con il punteggio di 6–3, 6–1. Termina il 2011 al 46º posto del ranking, dopo essere stato 43º in settembre.

2012, 1 titolo ATP in singolare e due finali in doppio[modifica | modifica wikitesto]

A inizio stagione supera per la prima volta il primo turno all'Australian Open e viene eliminato al secondo. Disputa quindi la finale in doppio a Viña del Mar in coppia con Carlos Berlocq, perdendo 12–10 il set decisivo contro Frederico Gil / Daniel Gimeno Traver. A fine febbraio si prende la rivincita su Florian Mayer sconfiggendolo al secondo turno dell'ATP 500 di Acapulco prima di uscire per mano di David Ferrer. Supera Mayer anche al secondo turno di Indian Wells e al quarto turno si fa rimontare il set di vantaggio e viene sconfitto dal numero 1 del mondo Novak Đoković. Il 15 aprile 2012 si conferma campione a Casablanca, e conquista il suo secondo titolo ATP sconfiggendo in finale Albert Ramos Viñolas con il punteggio di 6–1, 7–6. In maggio raggiunge la semifinale a Belgrado sia in singolare che in doppio. Non ottiene grandi risultati nel prosieguo della stagione sulla terra battuta e in tutta quella sull'erba. In agosto raggiunge nel torneo di doppio a Winston-Salem la sua unica finale ATP in carriera disputata sul cemento, in coppia con Leonardo Mayer viene sconfitto da Santiago González / Scott Lipsky per 6–3, 4–6, [10–2]. È il suo ultimo risultato rilevante del 2012, che chiude con 7 sconfitte consecutive in singolare, e passa dal nuovo best ranking di settembre in 33ª posizione alla 42ª di fine stagione. In doppio termina l'anno al 74º posto, che resterà il suo best ranking in carriera.

2013, semifinale al Masters 1000 di Madrid[modifica | modifica wikitesto]

Il momento negativo prosegue nei primi 4 mesi del 2013, con 13 sconfitte su 18 incontri giocati nei tabelloni principali in singolare e 8 sconfitte su 10 incontri in doppio. Ritrova la forma a Madrid, dove il 10 maggio 2013 batte Kei Nishikori e conquista la prima semifinale in un Masters 1000; gli nega la finale Rafael Nadal, che gli concede solo 4 giochi. A fine torneo passa dal 113º al 54º posto del ranking. Si conferma al successivo ATP 250 di Nizza sconfiggendo nei quarti il nº 17 del mondo Gilles Simon, in semifinale cede in due set a Gaël Monfils. Ha quindi inizio una nuova serie negativa interrotta dalla finale raggiunta in agosto nel torneo di doppio insieme a Guillermo García López a Gstaad, persa in due set contro Jamie Murray / John Peers. Nell'ultima parte del 2014 supera il secondo turno solo nell'unico Challenger disputato durante la stagione.

2014, un titolo ATP[modifica | modifica wikitesto]

Con il compagno di doppio Nadal al China Open 2014

Nei primi tre tornei stagionali raggiunge il secondo turno solo all'Australian Open. In febbraio gioca i quarti in singolare e in doppio a Buenos Aires e la settimana dopo arriva in semifinale all'ATP 500 di Rio de Janeiro; elimina nei quarti la testa di serie nº 4 Tommy Robredo e impegna strenuamente il nº 1 del mondo Nadal, che si impone 12–10 nel tiebreak decisivo del terzo set e vincerà il torneo. È l'ultimo buon risultato di inizio stagione, torna a mettersi in luce in luglio raggiungendo i quarti di finale all'ATP 500 di Amburgo. La settimana successiva conquista il terzo titolo ATP in carriera a Gstaad, battendo in finale Juan Mónaco con il punteggio di 6–3, 7–5. Nel finale di stagione è di nuovo nei quarti di finale a Kuala Lumpur e a Valencia, dopo aver sconfitto al primo turno il nº 6 del mondo Tomáš Berdych. In settembre fa il suo esordio nella squadra spagnola di Coppa Davis nella sfida di San Paolo del Brasile valida per gli spareggi del Gruppo Mondiale. Viene impiegato la prima giornata in singolare e perde in 5 set da Thomaz Bellucci sprecando un vantaggio di due set. Il Brasile si impone per 3–1 e la Spagna retrocede nel Gruppo 1 per la prima volta dopo molti anni. Il suo ranking stagionale oscilla tra il 34º posto di febbraio e l'80º di giugno, chiudendo la stagione al 41º.

2015, finale a Barcellona, 32º nel ranking e infortunio al gomito sinistro[modifica | modifica wikitesto]

L'inizio della stagione è deludente con 3 sole vittorie al primo turno su 11 tornei disputati in singolare. In doppio raggiunge la finale in febbraio a Rio de Janeiro in coppia con Oliver Marach, perdendo in due set contro Martin Kližan / Philipp Oswald. La settimana successiva perde con Marach anche la finale a Buenos Aires. Il 26 aprile disputa la sua finale più prestigiosa in carriera all'ATP 500 di Barcellona;[2] sulla strada che conduce alla finale supera nell'ordine Albert Ramos Viñolas, Leonardo Mayer, il nº 12 ATP Feliciano López, Fabio Fognini e in semifinale il nº 8 ATP David Ferrer, nella sfida per il titolo ha la meglio il campione uscente Kei Nishikori, che si impone con un doppio 6–4. Raggiunge per la prima volta il terzo turno al Roland Garros, dove viene eliminato in tre set da Jo-Wilfried Tsonga, e a Wimbledon, uscendo dopo 4 set contro Berdych. Grazie a questi risultati approda al 32º posto del ranking, che resterà la sua migliore posizione raggiunta in carriera. In luglio fa le sue ultime apparizioni in Coppa Davis nella sfida di Vladivostok contro la Russia, valida per il Gruppo 1 della zona euro-africana; nel primo singolare concede solo 8 giochi a Karen Chačanov e nell'ultima giornata, sul punteggio di 2–2, perde in tre set il confronto con Andrej Rublëv, che condanna la Spagna a rimanere nel Gruppo 1. Chiude la stagione in anticipo il 1º settembre per un malanno al gomito destro, che lo costringe al ritiro durante l'incontro di primo turno agli US Open.[2]

2016-2017, tre operazioni al gomito ed esclusione dalla classifica mondiale[modifica | modifica wikitesto]

Il miglior risultato di inizio stagione è il terzo turno raggiunto in doppio assieme a Pablo Carreño Busta all'Australian Open. In singolare, dopo il primo incontro vinto all'esordio stagionale a Doha, subisce 5 sconfitte consecutive e verso fine febbraio si ritira durante il match di primo turno a San Paolo del Brasile per i dolori al gomito destro, per il quale si sottopone a un intervento chirurgico il 17 marzo. Rientra in settembre nel circuito Challenger e raggiunge due semifinali. A fine mese torna a giocare nel circuito maggiore e subisce in singolare 4 sconfitte consecutive. In novembre si fa di nuovo operare al gomito. L'intervento non dà il risultato sperato e nell'aprile 2017 si sottopone alla terza operazione.[2] Escluso dal ranking il 25 settembre 2017, quello stesso giorno rientra a giocare perdendo al primo incontro nel Futures Spain F31, vince un incontro nel successivo Spain F32 dopo il quale pone fine alla sfortunata stagione.

2018, 1 titolo ATP, 3 titoli Challenger e rientro nella top 100[modifica | modifica wikitesto]

Ormai ristabilito, torna a giocare nel circuito maggiore in gennaio grazie al Protected Ranking, ripartendo dalla posizione nº 1690 della classifica mondiale. Disputa l'unico torneo stagionale in doppio all'Australian Open, dove raggiunge il terzo turno in coppia con Albert Ramos Viñolas. Dopo tre eliminazioni al primo turno in singolare, in febbraio vince a Rio de Janeiro contro Gerald Melzer il primo incontro nel circuito ATP a distanza di oltre due anni dall'ultima vittoria a Doha; avverte di nuovo dolore e si ritira durante l'incontro di secondo turno.[3] Rientra un mese dopo e in aprile vince la finale del Challenger di Alicante sconfiggendo Alex de Minaur per 7–6, 6–1. La settimana successiva conquista il suo quarto titolo ATP trionfando per la terza volta nel Grand Prix Hassan II, che quest'anno si tiene a Marrakech, battendo in finale per 6–2, 6–2 Kyle Edmund, reduce dalla semifinale in gennaio all'Australian Open. Dopo il torneo si trova al 154º posto nella classifica mondiale; si era presentato da 355º e diventa il giocatore con il più basso ranking a vincere un torneo ATP da quando Lleyton Hewitt aveva trionfato ad Adelaide nel 1998 da 550º.[2][4] Continua a risalire la china superando le qualificazioni e raggiungendo il terzo turno a Barcellona. Subisce alcune sconfitte, ritorna nel circuito Challenger e in ottobre vince la prima edizione della Firenze Tennis Cup. Il 12 novembre rientra nella top 100 e vince quindi il Challenger de Buenos Aires, finendo la stagione all'82º posto del ranking.

2019, 3 titoli Challenger, una finale ATP, quarto turno agli US Open e 50º nel ranking[modifica | modifica wikitesto]

Viene eliminato al primo turno nei primi 4 tornei a cui partecipa nel 2019, tra i quali l'Australian Open, e resta poi un mese lontano dalle competizioni. Vince il primo incontro stagionale al suo rientro in marzo, sulla terra battuta a Santiago del Cile, dove si ferma in semifinale. Esce al secondo turno nel Masters 1000 di Miami e la settimana successiva vince la finale del Challenger di Marbella, superando in tre set Benoît Paire. Conquista il secondo Challenger consecutivo confermandosi campione ad Alicante con la vittoria in finale su Pedro Martinez. La striscia vincente si ferma a 14 incontri nella sua quarta finale disputata al Grand Prix Hassan II, dove aveva vinto le tre precedenti, sconfitto per 6–2, 6–3 da Paire, che si prende la rivincita della finale di Marbella. Dopo l'eliminazione al primo turno al Roland Garros, vince il terzo Challenger stagionale sulla terra rossa di Prostějov. Perde al primo incontro anche a Wimbledon e torna a mettersi in luce nei due ultimi tornei ATP che disputa in stagione sulla terra battuta, arrivando in semifinale a Gstaad, dove viene sconfitto dal vincitore del torneo Ramos Viñolas, e nei quarti a Kitzbühel. In agosto raggiunge per la prima volta il quarto turno in una prova dello Slam agli US Open, grazie alle vittorie sui top 100 Kyle Edmund, Lorenzo Sonego e Aleksandr Bublik; esce dal torneo per mano di Gaël Monfils, che si impone in tre set. Grazie a questi risultati sale al 50º posto nel ranking, la sua migliore posizione dall'ottobre 2015. Prima di fine anno gioca altri 6 tornei ATP senza mai superare il secondo turno e chiude la stagione in 64ª posizione

2020, una finale Challenger[modifica | modifica wikitesto]

Inizia il 2020 con le sconfitte al primo turno sul cemento di Doha, Adelaide e dell'Australian Open. A Cordova ottiene la prima vittoria della stagione battendo in due set Filip Horanský prima di essere eliminato da Ramos Viñolas. Sconfitto al primo turno all'Argentina Open dall'emergente Casper Ruud, all'ATP di Rio supera al primo turno Fernando Verdasco e al secondo cede in 2 set a Pedro Martinez. Ad Acapulco viene invece eliminato immediatamente dal numero 1 del seeding Rafael Nadal. Dopo la sosta forzata per la pandemia di COVID-19, torna in campo agli US Open ed esce al primo turno per mano di Borna Ćorić. Perde in due set la finale al Challenger di Prostějov da Kamil Majchrzak e raggiunge la semifinale al successivo Challenger di Iași. A fine stagione non supera il primo turno del Roland Garros e raggiunge il secondo turno nella prima edizione del Forte Village Sardegna Open e ad Anversa, dove si spinge in semifinale in doppio in coppia con Sander Arends.

2021, semifinale in doppio al Roland Garros[modifica | modifica wikitesto]

Le uniche vittorie di inizio stagione sono quella in doppio al primo turno dell'ATP 250 di Melbourne e quella in singolare al primo turno dell'Australian Open. In marzo raggiunge i quarti a Buenos Aires e cede al terzo set a Francisco Cerúndolo. In aprile supera Gilles Simon al primo turno a Barcellona e viene eliminato da Roberto Bautista Agut al secondo. Sconfitto al primo turno all'Estoril e a Madrid, raggiunge la semifinale a Ginevra dopo aver eliminato al secondo turno Federer, reduce da una lunga convalescenza; esce di scena per mano di Casper Ruud, che vincerà il torneo. Al primo turno del Roland Garros batte a sorpresa il nº 4 del mondo Dominic Thiem dopo essersi trovato in svantaggio di 2 set a 0; si risolve al quinto set anche il successivo incontro con Federico Delbonis, che si impone per 6–2 nel parziale decisivo. A Parigi Andújar si mette in luce anche in doppio raggiungendo in coppia con Pedro Martínez la semifinale, nella quale vengono sconfitti da Bublik / Golubev dopo aver vinto il primo set; grazie a questa impresa passa dal 456º al 131º nel ranking di specialità. Al primo turno di Wimbledon dà vita a un match equilibrato con Pierre-Hugues Herbert e vince 8–6 al quinto set, dà quindi forfait prima dell'incontro successivo. A fine luglio fa il suo esordio assoluto in un'Olimpiade ai Giochi di Tokyo, viene impiegato sia in singolare che in doppio e in entrambi i tornei esce al primo turno. Agli US Open si spinge fino al terzo turno e raccoglie solo sette giochi contro Daniil Medvedev, che vincerà il titolo. È l'ultimo risultato di rilievo della stagione, che chiude al 91º posto del ranking.

2022, una finale ATP e ritorno al 74º posto in doppio[modifica | modifica wikitesto]

A Inizio stagione raggiunge per la prima volta il terzo turno agli Australian Open in singolare ed esce al terzo turno anche in doppio, in coppia con Pedro Martínez. A Rio de Janeiro si spinge fino ai quarti di finale sia in singolare, in cui elimina Albert Ramos Viñolas e viene sconfitto da Diego Schwartzman, che in doppio, di nuovo con Martínez. Dopo il secondo turno raggiunto nei tornei ATP di Acapulco e Marrakech, esce in semifinale all'Andalucía Challenger. A maggio perde la finale in doppio all'ATP di Ginevra assieme a Matwé Middelkoop, risultato con cui eguaglia il suo best ranking al 74º posto che risaliva al 2012. Esce al turno di esordio al Roland Garros in singolare e soprattutto in doppio, perde tutti i punti guadagnati con la semifinale dell'anno prima e scende alla 167ª posizione. A luglio raggiunge la finale al Challenger di Iași e viene sconfitto in tre set da Felipe Meligeni Alves. Non supera mai il secondo turno in singolare nei rimanenti tornei stagionali e a settembre esce dalla top 100. A fine anno annuncia l'intenzione di ritirarsi alla fine del 2023.[5]

2023, crollo nei ranking e ritiro[modifica | modifica wikitesto]

Inattivo in doppio dal maggio 2022, a gennaio esce dalla top 200. Nei primi 5 mesi dell'anno disputa 10 incontri in singolare e ne vince solo uno nelle qualificazioni di Indian Wells, superando in rimonta il nº 80 del ranking Nuno Borges; già a febbraio esce dalla top 200 e ad aprile dalla top 300. Si prende una lunga pausa dopo il Madrid Open. Rientra a novembre per celebrare il ritiro e disputare l'ultimo torneo della carriera sui campi della Copa Faulcombridge, un torneo del Challenger Tour giocato a Valencia.[6]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Singolare[modifica | modifica wikitesto]

Vittorie (4)[modifica | modifica wikitesto]

Legenda
Grande Slam (0)
ATP Finals (0)
ATP Masters 1000 (0)
ATP Tour 500 (0)
ATP Tour 250 (4)
N. Data Torneo Superficie Avversari in finale Punteggio
1. 10 aprile 2011 Bandiera del Marocco Grand Prix Hassan II, Casablanca Terra rossa Bandiera dell'Italia Potito Starace 6–1, 6–2
2. 15 aprile 2012 Bandiera del Marocco Grand Prix Hassan II, Casablanca (2) Terra rossa Bandiera della Spagna Albert Ramos Viñolas 6–1, 7–6(5)
3. 27 luglio 2014 Bandiera della Svizzera Swiss Open Gstaad, Gstaad Terra rossa Bandiera dell'Argentina Juan Mónaco 6–3, 7–5
4. 15 aprile 2018 Bandiera del Marocco Grand Prix Hassan II, Marrakech (3) Terra rossa Bandiera del Regno Unito Kyle Edmund 6–2, 6–2

Sconfitte (5)[modifica | modifica wikitesto]

Legenda
Grande Slam (0)
ATP Finals (0)
ATP Masters 1000 (0)
ATP Tour 500 (1)
ATP Tour 250 (4)
N. Data Torneo Superficie Avversari in finale Punteggio
1. 26 settembre 2010 Bandiera della Romania BCR Open Romania, Bucarest Terra rossa Bandiera dell'Argentina Juan Ignacio Chela 5–7, 1–6
2. 17 luglio 2011 Bandiera della Germania Stuttgart Open, Stoccarda Terra rossa Bandiera della Spagna Juan Carlos Ferrero 4–6, 0–6
3. 19 settembre 2011 Bandiera della Romania BCR Open Romania, Bucarest (2) Terra rossa Bandiera della Germania Florian Mayer 3–6, 1–6
4. 26 aprile 2015 Bandiera della Spagna Barcelona Open, Barcellona Terra rossa Bandiera del Giappone Kei Nishikori 4–6, 4–6
5. 14 aprile 2019 Bandiera del Marocco Grand Prix Hassan II, Marrakech Terra rossa Bandiera della Francia Benoît Paire 2–6, 3–6

Doppio[modifica | modifica wikitesto]

Finali perse (7)[modifica | modifica wikitesto]

Legenda
Grande Slam (0)
ATP Finals (0)
ATP Masters 1000 (0)
ATP Tour 500 (1)
ATP Tour 250 (6)
N. Data Torneo Superficie Compagno Avversari in finale Punteggio
1. 13 febbraio 2011 Bandiera del Brasile Brasil Open, Salvador Terra rossa Bandiera della Spagna Daniel Gimeno Traver Bandiera del Brasile Marcelo Melo
Bandiera del Brasile Bruno Soares
6(4)–7, 3–6
2. 5 febbraio 2012 Bandiera del Cile Chile Open, Viña del Mar Terra rossa Bandiera dell'Argentina Carlos Berlocq Bandiera del Portogallo Frederico Gil
Bandiera della Spagna Daniel Gimeno Traver
6–1, 5–7, [10–12]
3. 25 agosto 2012 Bandiera degli Stati Uniti Winston-Salem Open, Winston-Salem Cemento Bandiera dell'Argentina Leonardo Mayer Bandiera del Messico Santiago González
Bandiera degli Stati Uniti Scott Lipsky
3–6, 6–4, [2–10]
4. 27 luglio 2013 Bandiera della Svizzera Swiss Open Gstaad, Gstaad Terra rossa Bandiera della Spagna Guillermo García López Bandiera del Regno Unito Jamie Murray
Bandiera dell'Australia John Peers
3–6, 4–6
5. 22 febbraio 2015 Bandiera del Brasile Rio Open, Rio de Janeiro Terra rossa Bandiera dell'Austria Oliver Marach Bandiera della Slovacchia Martin Kližan
Bandiera dell'Austria Philipp Oswald
6(3)–7, 3–6
6. 1º marzo 2015 Bandiera dell'Argentina Argentina Open, Buenos Aires Terra rossa Bandiera dell'Austria Oliver Marach Bandiera della Finlandia Jarkko Nieminen
Bandiera del Brasile André Sá
6–4, 4–6, [7–10]
7. 22 maggio 2022 Bandiera della Svizzera Geneva Open, Ginevra Terra rossa Bandiera dei Paesi Bassi Matwé Middelkoop Bandiera della Croazia Nikola Mektić
Bandiera della Croazia Mate Pavić
6–2, 2–6, [3–10]

Tornei minori[modifica | modifica wikitesto]

Singolare[modifica | modifica wikitesto]

Vittorie (13)[modifica | modifica wikitesto]
Legenda tornei minori
Challenger (11)
Futures (2)
N. Data Torneo Superficie Avversari in finale Punteggio
1. 17 luglio 2005 Bandiera della Spagna Spain F15, Elche Terra Bandiera della Spagna Gabriel Trujillo Soler 6–3, 3–6, 6–3
2. 6 novembre 2005 Bandiera della Spagna Spain F31, Vilafranca Terra Bandiera dei Paesi Bassi Nick van der Meer 2–6, 6–3, 7–5
3. 23 luglio 2006 Bandiera dell'Italia Riviera di Rimini Challenger, Rimini Terra Bandiera dell'Austria Werner Eschauer 3–6, 6–1, 7–5
4. 13 agosto 2006 Bandiera della Spagna Concurso Internacional de Vigo, Vigo Terra Bandiera della Spagna Fernando Vicente 7–5, 7–6(6)
5. agosto 2008 Bandiera della Spagna Concurso Internacional de Vigo, Vigo (2) Terra Bandiera dell'Italia Marco Crugnola 6–1, 3–6, 6–3
6. 17 agosto 2008 Bandiera della Spagna Concurso Internacional de San Sebastián, San Sebastián Terra Bandiera della Spagna Rubén Ramírez Hidalgo 6–4, 6–1
7. 25 luglio 2010 Bandiera dell'Italia Orbetello Challenger, Orbetello Terra Bandiera della Francia Édouard Roger-Vasselin 6–4, 6–3
8. 7 aprile 2018 Bandiera della Spagna JC Ferrero Challenger Open, Alicante Terra Bandiera dell'Australia Alex de Minaur 7–6(5), 6–1
9. 7 ottobre 2018 Bandiera dell'Italia Firenze Tennis Cup, Firenze Terra Bandiera dell'Argentina Marco Trungelliti 7–5, 6–3
10. 18 novembre 2018 Bandiera dell'Argentina Challenger de Buenos Aires, Buenos Aires Terra Bandiera dell'Argentina Pedro Cachín 6–3, 6–1
11. 31 marzo 2019 Bandiera della Spagna Andalucía Challenger, Marbella Terra Bandiera della Francia Benoît Paire 4–6, 7–6(6), 6–4
12. 7 aprile 2019 Bandiera della Spagna JC Ferrero Challenger Open, Alicante (2) Terra Bandiera della Spagna Pedro Martínez 6–3, 3–6, 6–4
13. giugno 2019 Bandiera della Rep. Ceca Czech Open, Prostějov Terra Bandiera dell'Ungheria Attila Balázs 6–2, 7–5

Doppio[modifica | modifica wikitesto]

Vittorie (6)[modifica | modifica wikitesto]
Legenda tornei minori
Challenger (4)
Futures (2)
N. Data Torneo Superficie Compagno Avversari in finale Punteggio
1. 30 aprile 2005 Bandiera della Spagna Spain F5, Lleida Terra Bandiera della Spagna Marc Fornell Bandiera di El Salvador Rafael Arévalo
Bandiera del Togo Komlavi Loglo
6–2, 4–6, 6–3
2. 16 luglio 2005 Bandiera della Spagna Spain F15, Elche Terra Bandiera del Giappone Jun Kato Bandiera della Spagna Daniel Muñoz
Bandiera della Spagna Pablo Santos
7–5, 4–1 rit.
3. 15 luglio 2006 Bandiera dell'Italia Mantova Challenger, Mantova Terra Bandiera della Spagna Marcel Granollers Bandiera dell'Italia Alessandro Motti
Bandiera della Spagna Daniel Muñoz
6–3, 5–7, [10–7]
4. 12 agosto 2006 Bandiera della Spagna Concurso Internacional de Vigo, Vigo Terra Bandiera della Spagna Marcel Granollers Bandiera della Francia Augustin Gensse
Bandiera dell'Argentina Horacio Zeballos
7–6(4), 6–1
5. 16 settembre 2006 Bandiera della Spagna Copa Sevilla, Siviglia Terra Bandiera della Spagna Marcel Granollers Bandiera degli Stati Uniti Hugo Armando
Bandiera della Spagna Carlos Poch Gradin
4–6, 6–3, [10–8]
6. 27 febbraio 2010 Bandiera del Marocco Morocco Tour - Meknes, Meknes Terra Bandiera dell'Italia Flavio Cipolla Bandiera dell'Ucraina Aleksandr Dolhopolov
Bandiera dell'Ucraina Artem Smirnov
6–2, 6–2

Risultati in progressione[modifica | modifica wikitesto]

Sigla Risultato
V Vincitore
F Finalista
SF Semifinalista
O Oro olimpico
A Argento olimpico
SF Bronzo olimpico
QF Quarti di Finale
4T Quarto turno
3T Terzo turno
2T Secondo turno
1T Primo turno
RR Round Robin
LQ Turno di qualificazione
A Assente
ND Non disputato
Legenda superfici
Cemento
Terra battuta
Erba
Superficie variabile

Singolare[modifica | modifica wikitesto]

Torneo 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 V–S
Tornei Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open, Melbourne Q1 A 1T A 1T 2T 1T 2T 1T 1T A Q1 1T 1T 2T 3T Q1 5-11
Bandiera della Francia Roland Garros, Parigi Q3 2T 2T 2T 2T 2T 1T 1T 3T A A 1T 1T 1T 2T 1T 8-13
Bandiera del Regno Unito Wimbledon, Londra Q1 A 1T A 1T 1T 1T 1T 3T A A A 1T ND 2T 1T 3-8
Bandiera degli Stati Uniti US Open, New York A 1T A A 1T 2T 2T 2T 1T A A A 4T 1T 3T A 8-9
Vittorie-Sconfitte 0-0 1-2 1-3 1-1 1-4 3-4 1-4 2-4 4-4 0-1 0-0 0-1 3-4 0-3 5-3 2-3 0-0 24-41
Giochi Olimpici
Giochi Olimpici ND A Non disputati A Non disputati A Non disputati 1T ND 0-1
Vittorie-Sconfitte ND 0-0 Non disputati 0-0 Non disputati 0-0 Non disputati 0-1 ND 0-1

Doppio[modifica | modifica wikitesto]

Torneo 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 V–S
Tornei Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open, Melbourne A A A 2T 2T 1T 1T 2T 3T A 3T A 1T 1T 3T A 9-10
Bandiera della Francia Roland Garros, Parigi A A A 2T 1T 1T 1T 2T A A A A A SF 1T 6-7
Bandiera del Regno Unito Wimbledon, Londra A A A 1T 1T 1T A 1T A A A A ND A A 0-4
Bandiera degli Stati Uniti US Open, New York 1T A A 2T 2T 1T 1T A A A A 1T A A A 2-6
Vittorie-Sconfitte 0-1 0-0 0-0 3-4 2-4 0-4 0-3 2-3 2-1 0-0 2-1 0-1 0-1 4-2 2-2 0-0 17-27
Giochi Olimpici
Giochi Olimpici A Non disputati A Non disputati A Non disputati 1T ND 0-1
Vittorie-Sconfitte 0-0 Non disputati 0-0 Non disputati 0-0 Non disputati 0-1 ND 0-1

Doppio misto[modifica | modifica wikitesto]

Torneo 2015 V–S
Tornei Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open, Melbourne 2T 1-1
Bandiera della Francia Roland Garros, Parigi A 0-0
Bandiera del Regno Unito Wimbledon, Londra A 0-0
Bandiera degli Stati Uniti US Open, New York A 0-0
Vittorie-Sconfitte 1-1 1-1
Giochi Olimpici
Giochi Olimpici ND 0-0
Vittorie-Sconfitte 0-0 0-0

Vittorie contro giocatori top 10[modifica | modifica wikitesto]

Anno 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 Totale
Vittorie 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 1 1 0 0 0 0 0 2 0 6
# Giocatore Rank Evento Superficie Turno Punteggio
2011
1. Bandiera della Spagna Fernando Verdasco 9 Bandiera degli Stati Uniti Miami Open, Miami Cemento 2T 3–6, 7–6(3), 6–4
2012
2. Bandiera della Serbia Janko Tipsarević 8 Bandiera degli Stati Uniti Cincinnati Masters, Cincinnati Cemento 2T 6–4, 4–1 rit.
2014
3. Bandiera della Rep. Ceca Tomáš Berdych 6 Bandiera della Spagna Valencia Open 500, Valencia Cemento (i) 1T 6–3, 6–2
2015
4. Bandiera della Spagna David Ferrer 8 Bandiera della Spagna Barcelona Open, Barcellona Terra rossa SF 7–6(6), 6–3
2021
5. Bandiera della Svizzera Roger Federer 8 Bandiera della Svizzera Geneva Open, Ginevra Terra rossa 2T 6–4, 4–6, 6–4
6. Bandiera dell'Austria Dominic Thiem 4 Bandiera della Francia Open di Francia, Parigi Terra rossa 1T 4–6, 5–7, 6–3, 6–4, 6–4

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Pablo Andujar, su daviscup.com. URL consultato il 2 aprile 2021.
  2. ^ a b c d e f (EN) Pablo Andujar - Bio, su atptour.com. URL consultato il 1º aprile 2021.
  3. ^ (ES) El austríaco Dominic Thiem avanza a cuartos en Río tras el abandono de Andújar, su estadiodeportivo.com. URL consultato il 2 aprile 2021.
  4. ^ (EN) Resurfaced - Amazing Andujar: No. 1,824 To Titlist In Two Months, su atptour.com. URL consultato il 3 aprile 2021.
  5. ^ Giuseppe Di paola, Pablo Andujar: “Il 2023 sarà la mia ultima stagione”, su ubitennis.com, 20 novembre 2022.
  6. ^ (EN) Andujar Retires After Living His Dream, su atptour.com, 28 novembre 2023.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]