Ottar di Hålogaland

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Righe di apertura del racconto su Ottar in antico inglese, tratte dall'edizione di Thorpe del 1900: "Ohthere advised his lord Alfred king that he lived north-most of all the Northmen...". In italiano, "Ottar disse al suo signore Alfredo re di aver vissuto più a nord di ogni altro uomo del nord..."

Ottar di Hålogaland, in lingua norvegese Ottar fra Hålogaland (... – ...; fl. IX secolo), è stato un avventuriero ed esploratore vichingo originario di Hålogaland. Attorno all'890 viaggiò in Inghilterra, dove Alfredo il Grande, re del Regno del Wessex, fece scrivere la sua storia.

"Ottars reise" - mappa moderna, annotata in norvegese, raffigurante i viaggi di Ottar. Il suo racconto non cita Londra; non cita il passaggio in Irlanda

Descrizione del mito[modifica | modifica wikitesto]

Nelle Historiae di Paolo Orosio, scritto nel IX secolo per conto di Alfredo il Grande, Ottar disse di aver vissuto "più a nord di qualsiasi altro uomo del nord", e che "nessuno [visse] più a nord di lui".[1] Parlò dei suoi viaggi a nord nel Mar Bianco, ed a sud in Danimarca ed Inghilterra, descrivendo le rotte percorse. Parlò anche dei Sueoni, dei Sami (Finnas), e di due popoli chiamati "Cwena" che abitavano a Kvenland e "Beorma". Ottar disse che i Beorma parlavano una lingua simile ai Sami, e che vivevano in un'area della regione del Mar Bianco.[2] Questo popolo è segnato sulla mappa come "Bjarmland".

La storia di Ottar è la più antica fonte scritta dei termini "Norvegia" (Norðweg) e "Danimarca" (Denamearc).[3] Secondo l'opinione comune, il luogo in cui visse Ottar si trovava da qualche parte nell'area Malangen del Troms meridionale.[4]

Nella cultura moderna[modifica | modifica wikitesto]

Ottar e il suo viaggio appaiono nel romanzo "The Lost Dragon of Wessex" (1957) di Gwendolyn Bowers.

Nel gennaio 2009, Othere fra Hålogaland [sic] fu interpretato da Stephen John Mouat al Lerwick Up-Helly-Aa, un festival di Shetland, Scozia.[5] Una versione parzialmente romanzata della storia fu reinterpretata nel festival.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Thorpe, 1900, pp. 249-253. "Norðmanna": letteralmente "uomo del nord", termine generico, ma forse va inteso come "norvegese".
  2. ^ Helle, 1991, p. 21
  3. ^ Thorpe, 1900, p. 253.
  4. ^ Helle, 1991, p. 20
  5. ^ Lerwick Up Helly Aa 2009 - Shetlopedia - The Shetland Encyclopaedia
  6. ^ Saga of Othere Fra Hålogalan | Up Helly Aa, su uphellyaa.org. URL consultato il 22 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 28 luglio 2011).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ohthere's First Voyage. University of Victoria. Retrieved on May 18, 2008. Excerpt only of original text; English translation.
  • Old English Online: Lesson 4 Archiviato il 30 marzo 2016 in Internet Archive.. University of Texas.
  • Knut Helle, Grunntrekk i norsk historie, Universitetsforlaget Oslo, 1991, p. 19–21.
  • Onions, C.T. (ed.), Sweet's Anglo-Saxon Reader in Prose and Verse (14th edition), Clarendon, 1959. An excerpt from Alfred's account of Ohthere's travels.
  • Thorpe, B., The Life of Alfred The Great Translated From The German of Dr. R. Pauli To Which Is Appended Alfred's Anglo-Saxon Version of Orosius, Bell, 1900, pp. 249–53

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Controllo di autoritàVIAF (EN63003971 · ISNI (EN0000 0000 6366 9810 · LCCN (ENn85325234 · J9U (ENHE987007446413505171 · WorldCat Identities (ENlccn-n85325234
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