Oton Vinski

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Oton Vinski, nato Otto Weiss (Osijek, 20 marzo 1877Campo di concentramento di Jasenovac, 1942), è stato un banchiere croato di origine ebrea, vittima dell'Olocausto.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Vinski nacque a Osijek nel 1877 da Franjo e Berta Weiss. Era sposato con Štefanija Alexander, della prominente famiglia ebrea degli Alexander di Zagabria. La coppia ebbe due figli: Zdenko, che diverrà un archeologo, e Ivo. Nel 1918 cambiò il suo nome e cognome, diventando Oton Vinski. Lavorò come procuratore e amministratore delegato della "Hrvatske escomptne banke" a Zagabria.

Durante la seconda guerra mondiale Vinski, essendo di origine ebrea, venne arrestato e deportato assieme alla suocera Ilka Alexander nel campo di concentramento di Jasenovac, dove vennero uccisi nel 1942. Per un caso fortuito la moglie e i figli non erano in casa durante l'arresto di Oton e scamparono alla deportazione. I tre sopravvissero alla guerra. La moglie morì a Zagabria nel 1959[1][2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (HR) B.M.; HR-DAZG-1154 Obitelj Vinski; Državni arhiv u Zagrebu; 30 novembre 2008, Zagabria
  2. ^ Ivo Goldstein, 2005.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ivo Goldstein, Židovi u Zagrebu 1918 - 1941, Zagabria, Novi Liber, 2005, ISBN 953-6045-23-0.