Premio culturale Osamu Tezuka

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Osamu Tezuka Culture Award)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Coccarda del Premio culturale Osamu Tezuka; sulla fascia bianca centrale è indicato il nome del vincitore, in questo caso Frederik L. Schodt.
Statuetta del Premio culturale Osamu Tezuka.

Il Premio culturale Osamu Tezuka (手塚治虫文化賞?, Tezuka Osamu bunkashō) è un premio letterario conferito annualmente dal 1971 a fumettisti giapponesi. Il premio consiste in una coccarda, una statuetta e un assegno da 2000000 di yen per l'autore del miglior fumetto e da 1000000 di yen per i vincitori delle altre categorie.

L'onorificenza è intitolata a Osamu Tezuka, considerato il padre dell'odierno fumetto giapponese e autore di opere celeberrime, fra cui Astro Boy, la silhouette del cui protagonista è replicata nella statuetta per i vincitori. Tezuka stesso è stato a capo della giuria incaricata di assegnare il Premio Tezuka fino alla sua morte nel 1989.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nato nel 1971 con il nome di Premio biannuale Osamu Tezuka, sponsorizzato dalla Shūeisha per la sua testata Weekly Shōnen Jump, si proponeva di premiare i giovani esordienti più promettenti.

Nel 1995 venne istituito il Premio Tezuka, strutturato in diciassette categorie (due per manga e fumetti, cinque per anime e cartoni animati, quattro sia per manga sia per anime, sei per le opere dei fan) e conferito nell'ambito della AnimEast Convention.

Dal 1997, nella sua ultima incarnazione, il premio ha assunto il nome di Premio culturale Osamu Tezuka ed è conferito in una cerimonia allestita dal quotidiano Asahi Shinbun. Le categorie premiate sono:

  • Comics Grand Prize (conferito al miglior manga)
  • Comics Excellence Award (abolito nel 2002)
  • New Hope Award (istituito nel 2003, conferito al miglior autore esordiente)
  • Short Story Award (istituito nel 2003, conferito alla miglior storia breve)
  • Special Award (conferito per meriti speciali nel mondo dei manga)

Premio biannuale Osamu Tezuka[modifica | modifica wikitesto]

1971-1979
  • N.A.
1979
1980
1981
1981-1986
  • N.A.
1987
1988
1988-1992
  • N.A.
1992
1993-2002
  • N.A.
2003

Premio Tezuka[modifica | modifica wikitesto]

1995
  • Best Japanese Language Anime/Manga Publication: Newtype
  • Best Non-Japanese Language Anime/Manga Publication: Animerica
  • Best Japanese Language Manga: Ranma ½
  • Best Japanese Anime/Manga Artist: Rumiko Takahashi
  • Best Translated Manga: Ranma ½
  • Best Non-Japanese Anime/Manga Artist: Steve Bennett
  • Best Anime Soundtrack: Macross Plus
  • Best Japanese Language Anime Not Released in US: Dragon Ball Z
  • Best English Language Anime: Macross Plus
  • Best Anime/Manga Fanzine/Newsletter: The Rose (Anime Hasshin)
  • Best Anime/Manga Fan Club: Anime Hasshin
  • Best Anime/Manga Related Project: Hitoshi Doi synopses e Otakon
  • Best Fan Artist: John Barrett
  • Most Dedicated Fan: Steve Pearl
  • AnimEast's Music Video Award Winner: Captain Nemo/Nadia by Marc Hairston

Premio culturale Osamu Tezuka[modifica | modifica wikitesto]

1997[modifica | modifica wikitesto]

1998[modifica | modifica wikitesto]

1999[modifica | modifica wikitesto]

2000[modifica | modifica wikitesto]

2001[modifica | modifica wikitesto]

2002[modifica | modifica wikitesto]

2003[modifica | modifica wikitesto]

2004[modifica | modifica wikitesto]

2005[modifica | modifica wikitesto]

2006[modifica | modifica wikitesto]

  • Grand Prize: Hideo Azuma per Il diario della mia scomparsa
  • New life Award: Asa Higuchi per Ōkiku furikabutte
  • Short story Award: Risa Itō per Onna ippiki neko futari, Oi Piitan!! e Onna no mado
  • Special Award: Kōsei Ono, per aver introdotto per diversi anni fumetti stranieri in Giappone e per la sua attività come critico
  • Altri finalisti: Tomoko Ninomiya per Nodame Cantabile, Ai Yazawa per Nana, Moyoco Anno per Hataraki Man, Hitoshi Iwaaki per Historie, Masayuki Ishikawa per Moyasimon, Akimi Yoshida per Eve no nemuri, Ton Ōkawara per Ōsama no shitateya, Tobira Oda per Danchi Tomō, Takehiko Inoue per Real, Daisuke Igarashi per Little Forest

2007[modifica | modifica wikitesto]

2008[modifica | modifica wikitesto]

2009[modifica | modifica wikitesto]

2010[modifica | modifica wikitesto]

2011[modifica | modifica wikitesto]

2012[modifica | modifica wikitesto]

2013[modifica | modifica wikitesto]

I vincitori della 17ª edizione del premio sono stati[1]:

2014[modifica | modifica wikitesto]

I vincitori della 18ª edizione del premio sono stati[2]:

2015[modifica | modifica wikitesto]

I vincitori della 19ª edizione del premio sono stati[3][4]:

2016[modifica | modifica wikitesto]

I vincitori della 20ª edizione del premio sono stati[5][6]:

2017[modifica | modifica wikitesto]

I vincitori della 21ª edizione del premio sono stati[7][8]:

2018[modifica | modifica wikitesto]

I vincitori della 22ª edizione del premio sono stati[9][10]:

2019[modifica | modifica wikitesto]

I vincitori della 23ª edizione del premio sono stati[11]:

  • Grand Prize: Shinobu Arima per Sono Ko, Jiruba
  • New life Award: Sansuke Yamada per Areyo Hoshikuzu
  • Short story Award: Ken Koyama per Seiri-chan
  • Special Award: Takao Saitō
  • Altri finalisti: Sansuke Yamada per Areyo Hoshikuzu, Akimi Yoshida per Our Little Sister - Diario di Kamakura, Kaiu Shirai e Posuka Demizu per The Promised Neverland, Misato Konari per Nagi no Oitoma, Remon Haruna per Daru-chan, Bin Kusamizu e Saburō Megumi per Fragile – Byōrii Kishi Keiichirō no Shoken, Marimo Ragawa per Mashiro no Oto, Aoi Makino per Sayonara Miniskirt, Haruko Kashiwagi per Kenkō de Bunkateki na Saitei Gendo no Seikatsu, Kenta Shinohara per Kanata no Astra.

2020[modifica | modifica wikitesto]

I vincitori della 24ª edizione del premio sono stati[12]:

  • Grand Prize: Kan Takahama per La lanterna di Nyx
  • New life Award: Rettō Tajima per Mizu wa umi ni mukatte nagareru
  • Short story Award: Yama Wayama per Muchū sa, kimi ni
  • Special Award: Machiko Hasegawa
  • Altri finalisti: Yoshiharu Mishima per Kodama Maria bungaku shūsei, Koyoharu Gotōge per Demon Slayer - Kimetsu no yaiba, Tatsuya Endo per Spy × Family, Toru Izu per Jūza no Uruna, Tsubasa Yamaguchi per Blue Period, Miki Matsuda e ※Kome per Yakō kumo no Sarissa, Shimada Toranosuke per Robo sapiens zenshi.

2021[modifica | modifica wikitesto]

I vincitori della 25ª edizione del premio sono stati[13]:

2022[modifica | modifica wikitesto]

I vincitori della 26ª edizione del premio sono stati[14]:

  • Grand Prize: Uoto per Il movimento della Terra
  • New life Award: Natsuko Taniguchi per Kyōshitsu no katasumi de seishun ga hajimaru e Konya sukiyaki da yo
  • Short story Award: Izumi Okaya per Ī toshi o e Hakumokuren wa kirei ni chiranai
  • Altri finalisti: Aka Akasaka, Mengo Yokoyari per Oshi no ko - My Star, Naoya Matsumoto per Kaiju No. 8, Hirohiko Araki per JoJolion, Tatsuhiko Shibusawa, Yōko Kondō per Takaoka shin nōkō kaiki, Fūtarō Yamada, Bun Katsuta per Fūtarō fusen nikki, Kazuyoshi Takeda per Peleliu: Rakuen no Guernica, Yoshihiro Yamada per Bōkyō Tarō, Yumi Tamura per Don't Call it Mystery.

2023[modifica | modifica wikitesto]

I vincitori della 27ª edizione del premio sono stati[15]:

2024[modifica | modifica wikitesto]

I finalisti della 28ª edizione del premio sono[16]:

  • Tomoko Yamashita per Ikoku Nikki, Aka Akasaka e Mengo Yokoyari per Oshi no Ko, Akihito Sakaue per Kanda Gokura-chō Shokunin-Banashi, Akane Torikai per Saturn Return, Fumi Yoshinaga per Tamaki to Amane, Shūzō Oshimi per Tracce di sangue, Miri Masuda per Tsuyukusa Natsuko no Isshō, Taiyo Matsumoto per Tokyo giorno per giorno, Mari Yamazaki e Miki Tori per PLINIVS, Nazuna Saitō per Bocchi Shi no Yakata.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Le nomination per il XVII premio Osamu Tezuka, su animeclick.it, AnimeClick.it, 4 marzo 2013. URL consultato il 12 settembre 2017.
  2. ^ Federica Lippi, I vincitori del Tezuka Osamu Cultural Prize, su fumettologica.it, Fumettologica, 26 marzo 2014. URL consultato il 12 settembre 2017.
  3. ^ Le nove nomination per il XIX premio Osamu Tezuka, su animeclick.it, AnimeClick.it, 14 febbraio 2015. URL consultato il 12 settembre 2017.
  4. ^ I vincitori del 19° Tezuka Osamu Cultural Prize, su fumettologica.it, Fumettologica, 31 marzo 2015. URL consultato il 12 settembre 2017.
  5. ^ XX Premio Osamu Tezuka: quale manga vincerà il prestigioso premio?, su animeclick.it, AnimeClick.it, 3 marzo 2016. URL consultato il 12 settembre 2017.
  6. ^ Roberto Addari, Tutti i manga vincitori del Premio Culturale Osamu Tezuka 2016, su mangaforever.net, 27 aprile 2016. URL consultato il 12 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 12 settembre 2017).
  7. ^ (EN) 21st Tezuka Osamu Cultural Prize Nominees Announced, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 23 febbraio 2017. URL consultato il 12 settembre 2017.
  8. ^ (EN) Hana ni Somu Manga Wins 21st Tezuka Osamu Cultural Prize's Top Award, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 25 aprile 2017. URL consultato il 12 settembre 2017.
  9. ^ (EN) Rafael Antonio Pineda, 22nd Tezuka Osamu Cultural Prize Nominees Announced, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 25 febbraio 2018. URL consultato il 25 aprile 2018.
  10. ^ (EN) Karen Ressler, Golden Kamuy Wins 22nd Tezuka Osamu Cultural Prize's Top Award, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 25 aprile 2018. URL consultato il 25 aprile 2018.
  11. ^ (EN) Jitterbug The Forties, Golgo 13's Takao Saito Win Tezuka Osamu Cultural Prizes - News - Anime News Network, su animenewsnetwork.com, Anime News Network. URL consultato il 21 aprile 2019.
  12. ^ (EN) Rafael Antonio Pineda, Nyx no Lantern, Sazae-san's Machiko Hasegawa Win Tezuka Osamu Cultural Prizes, in Anime News Network. URL consultato il 28 aprile 2020.
  13. ^ 25° Premio Tezuka: vincono Frieren, Land, Kieta Mama Tomo e Demon Slayer, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 28 aprile 2021.
  14. ^ (EN) Rafael Antonio Pineda, Chi -Chikyū no Undō ni Tsuite- Manga, Natsuko Taniguchi Win Tezuka Osamu Cultural Prizes, su Anime News Network, 24 aprile 2022. URL consultato il 25 aprile 2022.
  15. ^ (EN) Rafael Antonio Pineda, Yuria's Red String Manga, Ganpu, Ebine Yamaji, Kazuo Umezu Win Tezuka Osamu Cultural Prizes, su Anime News Network, 24 aprile 2023. URL consultato il 25 aprile 2023.
  16. ^ fumettologica.it, https://fumettologica.it/2024/02/manga-nomination-premio-culturale-osamu-tezuka-2024/. URL consultato il 23 febbraio 2024.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Anime e manga: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di anime e manga