Orobanche mutelii

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Orobanche di Mutel
Orobanche mutelii
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi I
Ordine Lamiales
Famiglia Orobanchaceae
Tribù Trionychon
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Scrophulariales
Famiglia Orobanchaceae
Genere Orobanche
Specie O. mutelii
Nomenclatura binomiale
Orobanche mutelii
F.W.Schultz, 1835

L'orobanche di Mutel (nome scientifico Orobanche mutelii F.W.Schultz, 1835) è una pianta parassita, appartenente alla famiglia delle Orobanchaceae.[1]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome generico (Orobanche) deriva da due termini greci òrobos (= legume) e anchéin (= strozzare) e indicano il carattere parassitario di buona parte delle piante del genere di questa specie soprattutto a danno delle Leguminose (nell'antica Grecia questo nome era usato per una pianta parassita della "veccia" - Vicia sativa).[2][3] L'epiteto specifico (mutelii) è stato dato in ricordo del botanico francese Pierre Auguste Victor Mutel (1795–1847).

Il binomio scientifico della specie è stato definito dal farmacista e botanico germanico Friedrich Wilhelm Schultz (1804–1876) nella pubblicazione "Flore Francaise destinée aux herborisations, ou, Description des plantes croissant naturellement en France, ou cultivées pour l'usage de l'homme et des animaux, avec l'analyse des genres et leur tableau d'après le système de Linné. Paris. - 2: 353, t. 43. 1835" del 1835.[4]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Habitat e habitus

Queste piante sono alte da 15 a 25 cm (massimo 40 cm). La forma biologica è terofita parassita (T par), sono piante erbacee che differiscono dalle altre forme biologiche poiché, essendo annuali, superano la stagione avversa sotto forma di seme e sono munite di asse fiorale eretto e spesso privo di foglie. Non contengono clorofilla per cui nel secco si colorano di bruno.[2][5][6][7]

Radici[modifica | modifica wikitesto]

Le radici sono fascicolate e si diramano da un bulbo o rizoma centrale. Nella parte finale sono provviste di austori succhianti che parassitano l'apparato radicale delle piante ospiti.

Fusto[modifica | modifica wikitesto]

La parte aerea del fusto è eretta, sottile, spesso ramosa; la forma è cilindrica con un ingrossamento alla base. Gli scapi terminali sono sempre fioriferi (mai sterili).

Foglie[modifica | modifica wikitesto]

Le foglie sono scarse e ridotte a delle squame spiralate ed hanno delle forme generalmente lanceolate. Dimensione delle foglie: larghezza 3 – 4 mm; lunghezza 8 – 10 mm.

Infiorescenza[modifica | modifica wikitesto]

Infiorescenza

Le infiorescenze sono a forma di spiga o racemo lineare allungato con fiori ben distanziati. Le brattee dell'infiorescenza sono del tipo ovato oppure ovato-aristato. Dimensione dell'infiorescenza: larghezza 1 - 1,5 cm; lunghezza 6 – 15 cm. Dimensione delle brattee: larghezza 3 – 4 mm; lunghezza 6 – 11 mm.

Fiore[modifica | modifica wikitesto]

Il fiore

I fiori sono ermafroditi, zigomorfi (del tipo bilabiato), tetrameri, ossia con quattro verticilli (calicecorolla - androceogineceo) e pentameri (la corolla è a 5 parti, mentre il calice anch'esso a 5 parti spesso è ridotto). In questa specie i fiori alla base sono avvolti da 5 elementi distinti: in posizione centrale (all'esterno) è presente una brattea; su entrambi i lati è presente una lacinia calicina profondamente bifida e una bratteola lineare. Lunghezza totale del fiore: 15 – 22 mm.

X, K (4/5), [C (2+3), A 2+2], G (2), (supero), capsula
  • Calice: il calice è gamosepalo a 5 parti, ossia una brattea centrale, quattro sepali saldati 2 a 2 con base triangolare e un lungo prolungamento filiforme, più una bratteola per lato. Sulla superficie del calice sono presenti tre venature. Dimensione del calice: 6 – 9 mm.
  • Corolla: la corolla, di tipo personato, è simpetala e consiste in un tubo cilindrico terminante in un lembo bilabiato; dei due labbri quello superiore è più o meno intero, mentre quello inferiore è cigliato e trilobato con lobi più o meno uguali fra di loro. La superficie della corolla è pubescente per peli ghiandolosi, ed è pallida nella parte centrale, mentre alle fauci è blu-violetta (a volte è pallida anche qui). Dimensione della corolla: 16 – 20 mm. Diametro delle fauci: 3 – 4 mm.
  • Androceo: l'androceo possiede quattro stami didinami (due grandi e due piccoli). I filamenti sono quasi glabri (o poco pelosi) e sono inseriti a circa 1/3 dalla base della corolla. Le antere, glabre a forma oblunga, sono disposte trasversalmente e sono provviste di due logge più o meno uguali. Le sacche polliniche hanno l'estremità inferiore a forma di freccia.[6]
  • Gineceo: l'ovario è supero formato da due (o tre) carpelli ed è uniloculare; le placente sono due o quattro di tipo parietale, a volte unite al centro e portanti un numero molto elevato di ovuli. Lo stilo è del tipo filiforme; lo stigma è capitato o del tipo a 2 - 4 lobi ed è colorato di biancastro o più o meno azzurro-violetto.
  • Fioritura: da (aprile) maggio a agosto.

Frutti[modifica | modifica wikitesto]

Il frutto è una capsula loculicida a forma più o meno ovoidale. I semi, molti e minuti dalle dimensioni quasi microscopiche, contengono un embrione rudimentale indifferenziato e composto da poche cellule; sono colorati di nero. Dimensione della capsula: 7 – 12 mm.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama).
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi cadendo a terra (dopo essere stati trasportati per alcuni metri dal vento – disseminazione anemocora) sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Queste piante non contengono clorofilla per cui possiedono organi specifici per nutrirsi della linfa di altre piante. Le loro radici infatti sono provviste di uno o più austori connessi alle radici ospiti per ricavare sostanze nutritive.[5][8][9] Inoltre il parassitismo di Orobanche mutelii è tale per cui anche i semi per germogliare hanno bisogno della presenza delle radici della pianta ospite; altrimenti le giovani piantine sono destinate ad una precoce degenerazione.

Normalmente le specie di questa voce sono parassite di alcune piante coltivate (Cannabis, Solanum, Nicotiana e Zea) e in genere delle Leguminose, delle Labiate e delle Composite.[7]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Distribuzione della pianta
(Distribuzione regionale[10] – Distribuzione alpina[11])

Fitosociologia[modifica | modifica wikitesto]

Dal punto di vista fitosociologico Orobanche mutelii appartiene alla seguente comunità vegetale:[11]

Formazione: delle comunità terofiche pioniere nitrofile
Classe: Stellarietea mediae

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia di appartenenza della specie (Orobanchaceae) comprende soprattutto piante erbacee perenni e annuali semiparassite (ossia contengono ancora clorofilla a parte qualche genere completamente parassita) con uno o più austori connessi alle radici ospiti. È una famiglia abbastanza numerosa con circa 60 - 90 generi e oltre 1700 - 2000 specie (il numero dei generi e delle specie dipende dai vari metodi di classificazione[13][14]) distribuiti in tutti i continenti.

La classificazione del genere Orobanche è problematica in quanto le varie specie differiscono una dall'altra per piccoli caratteri soprattutto nella forma del calice-corolla e per i vari colori delle parti floreali che presto tendono al bruno appena la pianta "entra" nel secco. Molte specie hanno una grande specificità dell'apparato radicale per cui una possibile distinzione è possibile tramite l'individuazione della pianta parassitata (vedi il paragrafo "Biologia").[7]

Filogenesi[modifica | modifica wikitesto]

Secondo una recente ricerca di tipo filogenetico[8] la famiglia Orobanchaceae è composta da 6 cladi principali nidificati uno all'interno dell'altro. Il genere Orobanche si trova nel terzo clade (relativo alla tribù Orobancheae) insieme ai generi Boschniakia C. A. Mey. ex Bong. 1833, Cistanche Hoffmans. & Link 1809, Conopholis Wallr.1825, Epifagus Nutt. 1818, Eremitilla Yatsk. & J.L. Contr., 2009, Kopsiopsis (Beck) Beck 1930, Mannagettaea Harry Sm. 1933. Orobanche è monofiletico e rappresenta il core del clade ed è gruppo fratello del genere Mannagettaea e quindi di tutto il resto del gruppo.[15]

All'interno del genere Orobanche la specie Orobanche mutelii appartiene alla sezione Trionychon Wallr.L.[16] caratterizzata dal calice diviso in 5 parti: in posizione centrale è presente una brattea, mentre su entrambi i lati sono presenti una bratteola lineare e una lacinia calicina profondamente bifida. L'altra sezione presente in Italia (Orobanche ) è caratterizzata soprattutto dalla forma del calice a tre parti ossia quattro sepali saldati 2 a 2 tipo lacinie ben separate o collegate alla base, più una brattea.[7] Nella sezione Trionychon O. mutelii occupa una posizione centrale; in particolare, è gruppo fratello (è vicina geneticamente) delle specie Orobanche ramosa L. e Orobanche nana (Reut.) Beck.[17] In effetti più di qualche checklist botanica considera le specie O. nana e O. mutelii sottospecie di O. ramosa.[7][10][11]

Specie simili[modifica | modifica wikitesto]

La tabella seguente mette a confronto alcuni dati delle varie specie italiane della sezione Trionychon Wallr..[7][12]

Specie Caratteri principali Taxa parassitate Forma del fiore
Orobanche aegyptiaca
Pers.
Il fusto è ramoso
la corolla è grande (20 – 35 mm)
le antere sono villose
i filamenti sono pelosi alla base
Solanum e Gossypium
Orobanche arenaria
Borkh.
Il fusto è semplice
la corolla è grande (20 – 35 mm)
le antere sono villose
i filamenti sono glabri
Artemisia
Orobanche lavandulacea
Rchb.
Il dente apicale del calice ha una forma triangolare
la corolla è piccola (12 – 18 mm) e all'apice colorata di azzurro
le antere sono villose
Aspalathus linearis e Acanthus
Orobanche mutelii
F.W. Schultz
Il fusto è ramoso
i denti del calice sono triangolari con un prolungamento filiforme
la corolla è lunga 16 – 20 mm
le antere sono glabre
Cannabis, Solanum, Nicotiana e Zea
Orobanche nana
(Reut.) Beck
Il fusto è semplice
i denti del calice sono triangolari con un prolungamento filiforme
la corolla è lunga 10 – 15 mm
le antere sono glabre
Cannabis, Solanum, Nicotiana e Zea
Orobanche purpurea
Jacq.
Il fusto è semplice
la corolla è lunga 18 – 24 mm
le antere sono glabre
Achillea e Artemisia
Orobanche ramosa
L.
Il fusto è ramoso
i denti del calice sono triangolari e regolari
la corolla è lunga 9 – 14 mm
le antere sono glabre
Cannabis, Solanum, Nicotiana e Zea
Orobanche schultzii
Mutel
la corolla è lunga 12 – 18 mm
il dente apicale del calice è lineare
le antere sono villose
Vicia faba, Ferula, Rubia
Inula viscosa e Artemisia

Sinonimi[modifica | modifica wikitesto]

Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:[1][12]

  • Kopsia aegyptiaca var. trinacria Bég.
  • Kopsia mutelii (F.W.Schultz) Bég.
  • Kopsia mutelii var. angustifolia (Beck) Bég.
  • Kopsia mutelii var. panormitana (Lojac.) Bég.
  • Kopsia panormitana (Lojac.) Lojac.
  • Kopsia ramosa subsp. mutelii (F.W.Schultz) Arcang.
  • Kopsia reuteri (Moris) Arcang.
  • Orobanche aegyptiaca var. trinacria (Bég.) Beck
  • Orobanche brassicae Novopokr.
  • Orobanche ducellieri Maire
  • Orobanche interrupta Pers.
  • Orobanche mutelii var. angustifolia Beck
  • Orobanche mutelii f. emarginata Beck
  • Orobanche mutelii var. interjecta Beck
  • Orobanche mutelii var. ramosissima Lojac.
  • Orobanche panormitana (Lojac.) Beck
  • Orobanche ramosa var. mutelii (F.W.Schultz) Bég.
  • Orobanche ramosa subsp. mutelii (F.W.Schultz) Cout.
  • Orobanche spissa Beck
  • Phelipanche brassicae (Novopokr.) Soják
  • Phelipanche mutelii (F. W. Schultz) Pomel
  • Phelypaea elongata Lojac.
  • Phelypaea panormitana Lojac.
  • Phelypaea reuteri Moris
  • Phelypaea ramosa subsp. mutelii (F.W.Schultz) Rouy
  • Phelypaea ramosa subsp. spissa (Beck) Rouy

Altre notizie[modifica | modifica wikitesto]

L'orobanche di Mutel in altre lingue è chiamato nei seguenti modi:

  • (DE) Mutels Hanf-Sommerwurz o Mutels Hanf-Würger
  • (FR) Orobanche de Mutel

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Orobanche mutelii, su The Plant List. URL consultato il 7 maggio 2015.
  2. ^ a b Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta Vol. 3, Milano, Federico Motta Editore, 1960, p. 167.
  3. ^ Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 15 marzo 2015.
  4. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 7 maggio 2015.
  5. ^ a b c Judd, p. 496.
  6. ^ a b Strasburger, p. 852.
  7. ^ a b c d e f Pignatti 1982.
  8. ^ a b Bennet, Mathews.
  9. ^ Tavole di Botanica sistematica, su dipbot.unict.it. URL consultato il 18 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
  10. ^ a b Conti et al. 2005, pag. 138.
  11. ^ a b c d e Aeschimann et al. 2004, Vol. 2 - pag. 284.
  12. ^ a b c EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 15 maggio 2015.
  13. ^ Strasburger, p. 850.
  14. ^ Angiosperm Phylogeny Website, su mobot.org. URL consultato il 20 ottobre 2014.
  15. ^ McNeal, Bennet, Wolfe, Mathews.
  16. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 5 maggio 2015.
  17. ^ Roman, Alfaro, Torres, Moreno, Satovic, Pujadas e Rubiales.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]