Orio (famiglia)

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Stemma degli Orio

Gli Orio furono una famiglia patrizia veneziana, annoverata fra le cosiddette Case Nuove.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Si ritiene che gli Orio fossero una famiglia rifugiatasi in laguna da Altino[1] all'epoca delle razzie compiute dagli Unni di Attila[2]. Questo casato diede i natali a vari tribuni.

Gli Orio, stibilitisi a Rialto in tempi immemori, donarono successivamente la propria isola allo Stato[3], permettendo in tal modo la nascita della vera e propria Venezia. Esercente il commercio del pesce sotto sale[1], questo nobile casato figurava già in seno all'antico Consilium cittadino, ma nel 1297, a seguito della serrata del Maggior Consiglio, una parte della famiglia ne fu estromessa[2].

Degno di menzione è un certo Marco di Girolamo Orio, che le cronache del tempo riportano come il primo veneziano che riuscì a issarsi sulle mura della fortezza di Cefalonia, all'epoca della conquista veneziana (1499), e a innalzarvi il gonfalone marciano[2]. Altri membri di questa casa si distinsero nei campi militare e diplomatico[4].

Al 1780, questa famiglia era presente a Venezia con tre membri della Quarantia[2], e nel 1797, anno della caduta della Serenissima, compariva ancora tra le casate aventi diritto di voto in Maggior Consiglio[5]. Il governo imperiale austriaco, infine, confermò nobili i tre rami della famiglia ancora esistenti nelle province venete del Lombardo-Veneto (Sovrane Risoluzioni datate 1° e 18 dicembre 1817, 1º gennaio e 28 dicembre 1818)[4].

Membri illustri[modifica | modifica wikitesto]

Luoghi e architetture[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b John Temple-Leader, Libro dei nobili veneti ora per la prima volta messo in luce, Firenze, Tipografia delle Murate, 1866, p. 64.
  2. ^ a b c d Dizionario storico-portatile di tutte le venete patrizie famiglie, Giuseppe Bettinelli, 1780, p. 117.
  3. ^ Villa Orio - Descrizione Archiviato il 15 luglio 2011 in Internet Archive.
  4. ^ a b Franz Schröder, Repertorio genealogico delle famiglie confermate nobili e dei titolati nobili esistenti nelle provincie venete, Venezia, Tipografia di Alvisopoli, 1830, p. 85.
  5. ^ (PDF) Dorit Raines, Cooptazione, aggregazione e presenza al Maggior Consiglio: le case del patriziato veneziano, 1297-1797 (PDF), in Storia di Venezia, I, 2003, p. 67. URL consultato il 26 giugno 2011.

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