Oratorio di Santa Silvia al Celio

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Santa Silvia
Abside dell'oratorio
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLazio
LocalitàRoma
Coordinate41°53′09.4″N 12°29′28.1″E / 41.885944°N 12.491139°E41.885944; 12.491139
Religionecattolica
Diocesi Roma
Inizio costruzione1603
Completamento1609

L'oratorio di Santa Silvia è una chiesa di Roma, nel rione Celio, in piazza di San Gregorio: esso costituisce uno dei tre oratori del Celio, nei pressi della chiesa di San Gregorio.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

A differenza degli altri due oratori, Santa Barbara e Sant'Andrea, che sono di origini medievali, quello di santa Silvia, dedicato alla madre di san Gregorio Magno, fu fatto edificare dal cardinale Cesare Baronio nel 1603, in posizione speculare rispetto a quello di Santa Barbara.

La prematura morte del porporato nel 1607 portò alla modifica dei progetti originali, che prevedevano una ricca decorazione delle pareti laterali con figure di santi; l'opera fu portata avanti dal cardinale Scipione Caffarelli-Borghese, tra il 1608 ed il 1609.

Santa Silvia è collocato a destra del complesso dei tre oratori. Con gli altri oratori fu concesso da papa Leone XII nel 1828 al capitolo di Santa Maria Maggiore, a cui ancora oggi compete.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Sopra la porta d'entrata vi è un timpano in marmo con decorazione a mosaico (XIV secolo).

All'interno, l'oratorio è a pianta rettangolare con parete di fondo absidata. Qui, sopra l'altare, è collocata la statua di Santa Silvia, opera di Nicolas Cordier (1603-04), inserita all'interno di una edicola marmorea composta di due colonne di porfido con capitelli in bronzo e due paraste in alabastro, sovrastati da un timpano.

Il cardinale Scipione Borghese commissionò le altre opere presenti nell'oratorio:

  • il soffitto ligneo a cassettoni;
  • la decorazione del catino absidale, di Guido Reni, con la Gloria celeste di Santa Silvia con concerto di angeli;
  • due finte nicchie ai lati dell'altare, ove sono dipinte le figure del re Davide e del profeta Isaia, opera di Sisto Badalocchio (1608-09).

Abbelliscono l'aula alcune vetrate di Jacopo Bissoni.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • M. Armellini, Le chiese di Roma dal secolo IV al XIX, Roma 1891, p. 516
  • C. Villa, Rione XIX Celio, in I Rioni di Roma, Newton & Compton Editori 2000, p. 1131-1132
  • C. Rendina, Le Chiese di Roma, Newton & Compton Editori, Milano 2000, p. 158
  • G. Tavanti - F. M. Amato, Guida storico-artistica degli oratori di Santa Barbara, Sant'Andrea, Santa Silvia al Celio, pro manuscripto

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]