Oratorio di San Michele Arcangelo (Castel Goffredo)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Oratorio di San Michele Arcangelo
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
LocalitàCastel Goffredo
Coordinate45°17′11.59″N 10°28′20.11″E / 45.286553°N 10.472253°E45.286553; 10.472253
Religionecattolica
TitolareMichele Arcangelo
Diocesi Mantova
Consacrazione1720
ArchitettoNicola Soldati
Stile architettonicoNeoclassico
Inizio costruzione1719
Completamento1720

L'oratorio di San Michele Arcangelo è situato alla periferia sud di Castel Goffredo nella frazione Zecchini. La zona circostante Castel Goffredo è stata interessata dalla costruzione di oratori campestri e chiesette sparse nella campagna fin dal XVI secolo, che ritroviamo nelle rispettive frazioni.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Prima dell'attuale edificio esisteva l'antico oratorio di San Michele del 1424,[2] in decadimento, con annesso campanile, costruiti sulla riva del torrente Tartaro, nella zona sud-est della città (località Rassica) e appartenuto all'abbazia di Maguzzano, sotto la diocesi di Brescia. Si hanno testimonianze dell'edificio già nel 1145 in una bolla di papa Eugenio III, dove si nomina anche la chiesa di San Michele che sorgeva vicino al torrente.[3] Nel 1448 subì un importante restauro.[4] Di questo oratorio si parla diffusamente in occasioni delle visite pastorali del vescovo di Brescia nel 1568[2] e nel 1580.[5] Venne dichiarato fatiscente nel 1608[6] ma il luogo di culto rimase ugualmente attivo grazie ai contributi di numerosi benefattori della zona. Nel 1717 venne autorizzata dal vescovo la demolizione dell'edificio che iniziò nel 1719 e nello stesso anno prese avvio la costruzione della chiesa attuale, a poca distanza dalla precedente. Dopo un anno di alacre lavoro veniva terminata e nel 1720 benedetta al culto. Nel 1800 la chiesa venne adibita a caserma per le truppe francesi a Castel Goffredo.[7] Nel 1944 subì un bombardamento che fortunatamente provocò solo lievi danni.[8]

L'edificio[modifica | modifica wikitesto]

Castel Goffredo, oratorio di San Michele Arcangelo

La facciata dell'oratorio è di impostazione neoclassica con quattro lesene che reggono il timpano. L'interno è a navata unica coperta da volta a botte. Sui fianchi della chiesa si aprono due cappelle. L'altare maggiore è in legno dorato e finemente lavorato, opera del castiglionese Giovanni Battista Barilli,[9] del 1721.[10] Sull'altare domina la statua dall'arcangelo Michele con lancia in atto di trafiggere il diavolo. Sempre sull'altare è collocata una statua lignea della Madonna di Caravaggio, di scuola brescia del XVIII secolo. Nella cappella di sinistra si conserva la Madonna della Neve, affresco proveniente dall'antico oratorio di san Michele. Al centro del pavimento è ubicata la lapide sepolcrale di don Giovanni Battista Romagnoli, morto nel 1743.

Nel muro perimetrale è stato rinvenuto un marmo lavorato con cornici e stella esagonale di epoca longobarda.[2]

A poca distanza dall'oratorio sorge il complesso di edifici chiamato Palazzo Riva, risalente alla metà del XVII secolo.[11]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Berselli, p.117.
  2. ^ a b c Telò, p.20.
  3. ^ Emilio Spada, Eugenio Zilioli, Carpenedolo nuova storia, Brescia, 1978.
  4. ^ Gozzi (2001), p.33.
  5. ^ Telò, p.25.
  6. ^ Telò, p.22.
  7. ^ Telò, p.29.
  8. ^ Telò, p.30.
  9. ^ Giovanni Battista Barilli, intagliatore, nato a Como nel 1666 e trasferitosi a Castiglione delle Stiviere nel 1695. Ebbe due figli Andrea e Francesco che seguirono il lavoro del padre. Morì a Castiglione nel 1726.
  10. ^ Telò, p.36.
  11. ^ Telò, p.40.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Costante Berselli, Castelgoffredo nella storia, Mantova, 1978.ISBN non esistente
  • Carlo Gozzi, Raccolta di documenti per la storia patria od Effemeridi storiche patrie. Tomo I, Mantova, 2001. ISBN non esistente
  • Giovanni Telò, Massimo Telò, San Michele & dintorni, Fotografie di Massimo Telò, Mantova, 1992, SBN IT\ICCU\LO1\0324122.
  • Emilio Spada, Eugenio Zilioli, Carpenedolo nuova storia, Brescia, 1978. ISBN non esistente.
  • Ola Catulini e Corrado Bocchi (a cura di), In viaggio tra chiese e oratori campestri. Castel Goffredo, Casaloldo, Mantova, Publi Paolini, dicembre 2002.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]