One of the Boys (Katy Perry)

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One of the Boys
album in studio
ArtistaKaty Perry
Pubblicazione17 giugno 2008
Durata44:01
Dischi1
Tracce12
GenerePop rock[1]
EtichettaCapitol
ProduttoreKaty Perry, Greg Wells, Dr. Luke, Glen Ballard, Dave Stewart, Butch Walker, S*A*M and Sluggo
RegistrazioneSettembre 2007–marzo 2008
FormatiCD, LP, download digitale, streaming
Certificazioni originali
Dischi d'oroBandiera del Belgio Belgio[3]
(vendite: 15 000+)
Bandiera della Germania Germania (3)[4]
(vendite: 300 000+)
Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda[5]
(vendite: 7 500+)
Bandiera della Svezia Svezia[6]
(vendite: 20 000+)
Bandiera della Svizzera Svizzera[7]
(vendite: 15 000+)
Dischi di platinoBandiera dell'Australia Australia (3)[8]
(vendite: 210 000+)
Bandiera dell'Austria Austria[9]
(vendite: 20 000+)
Bandiera del Brasile Brasile[10]
(vendite: 100 000+)
Bandiera del Canada Canada (2)[11]
(vendite: 160 000+)
Bandiera della Danimarca Danimarca (2)[12]
(vendite: 40 000+)
Bandiera dell'Europa Europa[13]
(vendite: 1 000 000+)
Bandiera della Francia Francia (2)[14]
(vendite: 200 000+)
Bandiera dell'Irlanda Irlanda[15]
(vendite: 15 000+)
Bandiera della Norvegia Norvegia (2)[16]
(vendite: 40 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito (2)[17]
(vendite: 600 000+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti (3)[18]
(vendite: 3 000 000+)
Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi d'oroBandiera dell'Italia Italia[2]
(vendite: 25 000+)
Katy Perry - cronologia
Album precedente
(2001)
Album successivo
(2009)
Singoli
  1. Ur So Gay
    Pubblicato: 20 novembre 2007
  2. I Kissed a Girl
    Pubblicato: 28 aprile 2008
  3. Hot n Cold
    Pubblicato: 9 settembre 2008
  4. Thinking of You
    Pubblicato: 12 gennaio 2009
  5. Waking Up in Vegas
    Pubblicato: 21 aprile 2009

One of the Boys è il secondo album in studio della cantante statunitense Katy Perry, pubblicato il 17 giugno 2008 dalla Capitol Records.

L'album, messo in commercio negli Stati Uniti d'America ed in Canada, contiene i singoli Ur So Gay e I Kissed a Girl, che nello stesso periodo ha raggiunto la prima posizione nella Billboard Hot 100, per 7 settimane consecutive. Altri singoli tratti dall'album sono Hot n Cold, Thinking of You e Waking Up in Vegas. L'album è stato promosso durante il suo tour mondiale, il Hello Katy Tour.

Fino al 2016, l'album ha venduto oltre 5 milioni di copie nel mondo.[19]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Katy Perry canta I Kissed a Girl al Life Ball di Vienna nel maggio 2009

Sebbene lo stile di Katy Perry sia stato da subito paragonato a quello di Avril Lavigne e Lily Allen per l'ironia e la malizia dei suoi testi,[20] la cantante disse di trarre ispirazione dai Queen (specialmente da Freddie Mercury),[21] The Beach Boys, le Heart, Joni Mitchell, Paul Simon, Cyndi Lauper e Alanis Morissette.[22] Tutte le canzoni presenti sul disco sono state scritte da Katy Perry stessa con l'aiuto di vari musicisti di fama: Greg Wells, Max Martin, Dr. Luke, Cathy Dennis, Desmond Child, Andreas Carlsson, Sam Hollander, Dave Katz, S*A*M & Sluggo, Ted Bruner, Scott Cutler, Anne Preven, Dave Stewart e Glen Ballard. L'album è denso di brani dalle narrative ben delineate, alternando canzoni malinconiche a brani movimentati. La cantante statunitense ha così commentato questo alternarsi: "Penso che gli ascoltatori apprezzino un compositore che mostra entrambi questi lati di sé... [In quest'album] ho messo un po' di tutto e lo sento mio come un figlio".[23]

Il primo singolo Ur So Gay fu composto dalla Perry per vendicarsi di un ex fidanzato,[24] con critiche mirate al suo stile emo e metrosexual. Il secondo singolo I Kissed a Girl tinteggia un rapporto saffico. La canzone è stata ispirata dalla bellezza dell'attrice Scarlett Johansson.[25] Nel brano "Hot n Cold" Katy Perry canta delle incertezze del suo amato e dell'alternarsi di momenti positivi e negativi in una relazione. Canzoni come "I'm Still Breathing" e "Thinking of You", entrambe ballate pop, narrano di relazioni concluse. Secondo la popstar, "Lost" è la canzone più personale dell'album e rispecchia da vicino eventi da lei vissuti. "Waking Up in Vegas" parla di una folle gita a Las Vegas con gli amici. Le canzoni "Mannequin" e "If You Can Afford Me" sbeffeggiano ironicamente un ex fidanzato.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

L'album ricevette recensioni di vario tipo dalla critica musicale. Billboard scrisse: "Era dai tempi di Jagged Little Pill che un album di debutto non era così pieno di potenziali successi commerciali."[26] Blender commentò: "I versi creativi della Perry, ben assestati come pugni, non giustificano sempre la sua compiaciuta baldanza da drag-queen. Ma il suo cantato singhiozzante e la miriade di produttori blasonati (da Dr. Luke a Glen Ballard) sostengono quei sintetizzatori new wave".[27] Stephen Thomas Erlewine di AllMusic scrisse una recensione negativa, definendo One of the Boys "un grottesco compendio di tutti i deliranti eccessi del decennio".[28] Sal Cinquemani di Slant Magazine criticò la voce della Perry, così come la sua piatta personalità.[29] Alex Miller di NME sconsigliò a chiunque "abbia anche solo un remoto desiderio di gustarsi un buon disco" di acquistare quello della Perry.[30]

Rossella Rambaldi di Musica & Dischi scrisse una recensione positiva di One of the Boys, assegnandogli tre stelle e mezza: "Non lasciamoci ingannare dalla scaltrezza di un progetto studiato freddamente a tavolino da un manipolo di esperti [...] con il mero intento di ricreare in laboratorio un prodotto geneticamente modificato capace di radunare in sé l'appeal di Avril Lavigne, Britney Spears e Gwen Stefani. Dietro a One of the Boys c'è infatti sostanza: Katy Perry ha grinta da vendere e voce, che un giorno (con le scelte giuste e un po' di fortuna) potrà prestarsi a lavori di maggiore spessore. Per ora la ricetta si limita a un rock-pop, danzereccio, modaiolo e graffiante; condito di testi volutamente scioccanti a ogni singolo fiato. [...] Un disco non originale, ma assai accattivante e ben prodotto".[31]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. One of the Boys – 4:07 (Katy Perry)
  2. I Kissed a Girl – 2:58 (Max Martin, Dr. Luke, Cathy Dennis, Katy Perry)
  3. Waking Up in Vegas – 3:19 (Desmond Child, Andreas Carlsson, Katy Perry)
  4. Thinking of You – 4:10 (Katy Perry)
  5. Mannequin – 3:16 (Katy Perry)
  6. Ur So Gay – 3:39 (Greg Wells, Katy Perry)
  7. Hot n Cold – 3:39 (Max Martin, Dr. Luke, Katy Perry)
  8. If You Can Afford Me – 3:18 (Dave Katz, Sam Hollander, Katy Perry)
  9. Lost – 4:15 (Ted Bruner, Katy Perry)
  10. Self Inflicted – 3:25 (Scott Cutler, Anne Preven, Katy Perry)
  11. I'm Still Breathing – 3:48 (Dave Stewart, Katy Perry)
  12. Fingerprints – 3:54 (Greg Wells, Katy Perry)
Traccia bonus nella versione iTunes
  1. I Think I'm Ready – 2:35 (Ted Bruner, Katy Perry)
Traccia bonus nella versione Walmart
  1. A Cup of Coffee – 4:12 (Katy Perry)
Tracce bonus nella versione 15th Anniversary Edition
  1. A Cup of Coffee (Remixed/Remastered 2023) – 4:16 (Katy Perry)
  2. I Think I'm Ready (Remixed/Remastered 2023) – 2:36 (Ted Bruner, Katy Perry)

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifiche di fine anno[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (2008) Posizione
Australia[37] 30
Austria[38] 63
Francia[39] 111
Germania[40] 86
Regno Unito[41] 47
Stati Uniti[42] 73
Svizzera[43] 77
Classifica (2009) Posizione
Australia[44] 49
Austria[45] 26
Belgio (Fiandre)[46] 77
Belgio (Vallonia)[47] 62
Francia[48] 64
Germania[49] 46
Regno Unito[50] 84
Stati Uniti[51] 51
Svizzera[52] 32
Classifica (2010) Posizione
Australia[53] 94
Regno Unito[54] 96

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Stephanie Merritt, Pop review: Katy Perry, One of the Boys, su The Guardian, 14 settembre 2008. URL consultato il 12 agosto 2017.
    «Elsewhere, One of the Boys offers solid pop-rock, co-written with the likes of Cathy Dennis and influenced by Alanis, Avril and Liz Phair.»
  2. ^ One of the Boys (certificazione), su FIMI. URL consultato il 24 febbraio 2019.
  3. ^ (NL) GOUD EN PLATINA - albums 2009, su Ultratop. URL consultato il 17 maggio 2020.
  4. ^ (DE) Katy Perry – One of the Boys – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 17 maggio 2020.
  5. ^ (EN) NZ Top 40 Albums Chart: 31 August 2009, su The Official NZ Music Charts. URL consultato il 17 maggio 2020.
  6. ^ (SV) Katy Perry – Sverigetopplistan, su Sverigetopplistan. URL consultato il 31 maggio 2021.
  7. ^ (DE) Edelmetall, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 1º marzo 2022.
  8. ^ (EN) ARIA Charts - Accreditations - 2019 Albums, su Australian Recording Industry Association. URL consultato il 17 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 10 gennaio 2020).
  9. ^ (DE) Katy Perry - One of the Boys – Gold & Platin, su IFPI Austria. URL consultato il 17 maggio 2020.
  10. ^ (PT) Katy Perry – Certificados, su Pro-Música Brasil. URL consultato il 17 maggio 2020.
  11. ^ (EN) One of the Boys – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 17 maggio 2020.
  12. ^ (DA) One of the Boys, su IFPI Danmark. URL consultato il 16 marzo 2023.
  13. ^ (EN) IFPI Platinum Europe Awards – 2009, su International Federation of the Phonographic Industry. URL consultato il 20 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2013).
  14. ^ (FR) Les Certifications, su SNEP. URL consultato il 17 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 26 dicembre 2017).
  15. ^ (EN) 2008 Platinum Certifications, su irishcharts.ie. URL consultato il 25 novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 10 luglio 2015).
  16. ^ (NO) Troféoversikt - 2021, su IFPI Norge. URL consultato il 19 novembre 2021.
  17. ^ (EN) One of the Boys, su British Phonographic Industry. URL consultato il 17 maggio 2020.
  18. ^ (EN) Katy Perry - One of the Boys – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato l'8 aprile 2022.
  19. ^ (EN) Weekly US music releases: Katy Perry, Usher, Eels, and Fantasia, su The Independent. URL consultato il 20 dicembre 2015.
  20. ^ (PT) Climatempo, Katy Perry è revelação do mesmo filão de Avril Lavigne e Lily Allen, su abril.com.br, 30 settembre 2008. URL consultato l'11 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2011).
  21. ^ (EN) Freddie Mercury inspired Katy Perry to 'Kiss a Girl', su NME, 26 settembre 2008. URL consultato l'11 dicembre 2011.
  22. ^ (PT) Katy Perry, su lastfm.com.br. URL consultato l'11 dicembre 2011.
  23. ^ Katy Perry -One of the Boys- Album Press Release | MVRemix Urban, su mvremix.com, 15 luglio 2008. URL consultato l'11 dicembre 2011.
  24. ^ (PT) Nekesa Mumbi Moody Da AP, G1 > Música - NOTÍCIAS - Cantora faz música para se vingar de ex-namorado 'gay', su g1.globo.com, 15 marzo 2008. URL consultato l'11 dicembre 2011.
  25. ^ (PT) Katy Perry diz que 'I Kissed a Girl' è inspirada em Scarlett - Terra - Música, su musica.terra.com.br, 26 giugno 2008. URL consultato l'11 dicembre 2011.
  26. ^ Mason, Kerri, One of the Boys, su Billboard, 14 settembre 2009. URL consultato il 28 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2009).
  27. ^ Katy Perry:One of the Boys Review on Blender, su Blender. URL consultato il 25 marzo 2009 (archiviato dall'url originale il 24 marzo 2009).
  28. ^ Erlewine, Stephen Thomas, AllMusic ((( One of the Boys > Overview ))), su AllMusic. URL consultato il 15 novembre 2012.
  29. ^ Katy Perry:One of the Boys Review on Slant Magazine, su Slant Magazine. URL consultato il 25 marzo 2009.
  30. ^ Katy Perry:One of the Boys Review on NME, su NME. URL consultato il 25 marzo 2009.
  31. ^ http://www.musicaedischi.it/recensioni.php?genere=0&id=5031
  32. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p (NL) Katy Perry - One Of The Boys, su Ultratop. URL consultato il 10 gennaio 2022.
  33. ^ a b (EN) Katy Perry – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 10 gennaio 2022. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
  34. ^ (EN) DISCOGRAPHY - KATY PERRY, su irish-charts.com. URL consultato il 10 gennaio 2022.
  35. ^ (EN) Oficjalna lista sprzedaży - 09 March 2009, su OLiS. URL consultato il 10 gennaio 2022.
  36. ^ (EN) One of the Boys - Full Official Chart History, su Official Charts Company. URL consultato il 10 gennaio 2022.
  37. ^ (EN) ARIA Top 100 Albums for 2008, su Australian Recording Industry Association. URL consultato il 10 gennaio 2022.
  38. ^ (DE) Jahreshitparade Alben 2008, su austriancharts.at. URL consultato il 10 gennaio 2022.
  39. ^ (FR) Top de l'année: Top Albums 2008, su Syndicat national de l'édition phonographique. URL consultato il 10 gennaio 2021.
  40. ^ (DE) Top 100 Album-Jahrescharts 2008, su Offizielle Deutsche Charts. URL consultato il 10 gennaio 2022.
  41. ^ (EN) End of Year Album Chart Top 100 - 2008, su Official Charts Company. URL consultato il 10 gennaio 2021.
  42. ^ (EN) Year-End Charts - Billboard 200 Albums - 2008, su Billboard. URL consultato il 10 gennaio 2022.
  43. ^ (DE) Schweizer Jahreshitparade 2008, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 10 gennaio 2022.
  44. ^ (EN) ARIA Top 100 Albums for 2009, su Australian Recording Industry Association. URL consultato il 10 gennaio 2022.
  45. ^ (DE) Jahreshitparade Alben 2009, su austriancharts.at. URL consultato il 10 gennaio 2022.
  46. ^ (DE) Jaaroverzichten 2009, su Ultratop. URL consultato il 10 gennaio 2022.
  47. ^ (DE) Rapports annuels 2009, su Ultratop. URL consultato il 10 gennaio 2022.
  48. ^ (FR) Top de l'année: Top Albums 2009, su Syndicat national de l'édition phonographique. URL consultato il 10 gennaio 2021.
  49. ^ (DE) Top 100 Album-Jahrescharts 2009, su Offizielle Deutsche Charts. URL consultato il 10 gennaio 2022.
  50. ^ (EN) End of Year Album Chart Top 100 - 2019, su Official Charts Company. URL consultato il 10 gennaio 2021.
  51. ^ (EN) Year-End Charts - Billboard 200 Albums - 2009, su Billboard. URL consultato il 10 gennaio 2022.
  52. ^ (DE) Schweizer Jahreshitparade 2009, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 10 gennaio 2022.
  53. ^ (EN) ARIA Top 100 Albums for 2010, su Australian Recording Industry Association. URL consultato il 10 gennaio 2022.
  54. ^ (EN) End of Year Album Chart Top 100 - 2010, su Official Charts Company. URL consultato il 10 gennaio 2021.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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