One Laptop Per Child

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Il logo di OLPC

One Laptop Per Child (la cui sigla è OLPC) è un'organizzazione no-profit creata per sovraintendere al progetto del computer da 100 dollari, XO-1. Entrambi, il progetto e l'organizzazione, sono stati annunciati al Forum Economico Mondiale di Davos, Svizzera il 28 gennaio 2005.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il laptop XO

"One Laptop Per Child" è stata fondata da varie organizzazioni sponsor. Queste includono Google, Red Hat, AMD, BrightStar, News Corp e Nortel Networks. Ciascuna compagnia ha donato due milioni di dollari. Il MIT Media Lab è pure coinvolto nel progetto.

"One Laptop Per Child" ha guadagnato molta attenzione dopo che Nicholas Negroponte e Kofi Annan hanno mostrato un prototipo funzionante del "$100 laptop" al World Summit on the Information Society a Tunisi, Tunisia.

"One Laptop Per Child" è presieduto da Nicholas Negroponte, che per dedicarsi a questo incarico ha lasciato in febbraio 2006 il "MIT Media Lab", e il suo CTO (direttore) è Mary Lou Jepsen. Altri dirigenti della Compagnia sono il precedente direttore del MIT Media Lab Walter Bender che è presidente di "OLPC Software e Content" e Jim Gettys che è vicepresidente di "Software Engineering"[1].

Il 19 febbraio 2007 l'organizzazione ha confermato di aver inviato un primo ordinativo di un milione di computer a Quanta Computers. Il prezzo di un singolo sistema sarà di 130 dollari e la fornitura coprirà le richieste di Argentina, Brasile, Libia, Nigeria, Ruanda, Thailandia e Uruguay.[2]

La produzione in serie dei computer è iniziata nel luglio del 2007 sebbene non siano noti quantitativi e tempi di consegna.[3]

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

L'iniziativa è volta alla progettazione, produzione e distribuzione di laptop da 100 dollari per fornire a ogni bambino del mondo, specie a quelli nei Paesi in via di sviluppo, l'accesso alla conoscenza e alle moderne forme educative.

I laptop presentati dal team di Negroponte sono basati su programmi open source, processore low-cost Geode e possono essere alimentati con batteria interna ricaricabile con una manovella per la ricarica (non presente nella versione definitiva del laptop XO-1), batteria auto, trasformatore di rete.

Per ridurre i costi è previsto che siano dati in grandi quantità a scuole o altre organizzazioni che li distribuiscano a basso costo.

Critiche[modifica | modifica wikitesto]

Fin dall'inizio del progetto vi erano dubbi sull'utilità di promuovere simili tecnologie in aree dove spesso mancano scuole, insegnanti, elettricità e non si ha neanche qualcosa da mangiare.

Il 9 gennaio 2008 la BBC ha lanciato una polemica tra Nicholas Negroponte e Intel a causa del prezzo troppo basso del calcolatore[4][5].

Le valutazioni del progetto eseguite in Perù ed Uruguay hanno rilevato che molti computer si sono guastati e dopo due anni solo un quinto degli studenti lo usava ancora, inoltre è stato verificato come i bambini con accesso ai portatili non hanno ottenuto risultati migliori rispetto a quelli senza[6].

L'Agenzia di stampa ufficiale New Agency of Nigeria ha dichiarato concluso il progetto nelle scuole primarie quando ha constatato che gli studenti nigeriani visitavano le pagine pornografiche coi loro portatili[7].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ OLPC Principles and Staff List Archiviato il 10 marzo 2007 in Internet Archive. Visitato il 13 febbraio 2006
  2. ^ OLPC conferma a Quanta l'ordine per 1 milione di XO
  3. ^ OLPC in produzione, su punto-informatico.it, Punto Informatico, 24 luglio 2007. URL consultato il 24 luglio 2007.
  4. ^ Intel 'undermined' laptop project
  5. ^ No-profit e no, litigano sul pc dei bambini
  6. ^ Warschauer M,Cotton SR,Ames MG |2012| One Laptop per Child Birmingham : Case study of a radical experiment.|International Jurnal of Learning and Media
  7. ^ Mah P |2007| OLPC used by students to access porn

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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