Giochi olimpici estivi

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Voce principale: Giochi olimpici.
Giochi olimpici estivi
Altri nomiOlimpiadi estive
Sport Multisport
FederazioneCIO
OrganizzatoreCIO
MottoCitius, altius, fortius
TitoloCampione olimpico
CadenzaQuadriennale
AperturaLuglio
ChiusuraAgosto
Storia
Fondazione1896
Numero edizioni32
Ultima edizioneTokyo 2020
Prossima edizioneParigi 2024

I Giochi olimpici estivi sono una manifestazione sportiva multidisciplinare, internazionale, prevista negli anni multipli di 4, organizzata dal Comitato Olimpico Internazionale. Le Olimpiadi sono il più prestigioso al mondo tra gli eventi di questo tipo, e presentano una varietà di sport superiore a quella di altre manifestazioni simili.

La vittoria olimpica viene generalmente considerata come il risultato più prestigioso conseguibile in qualsiasi sport, ad eccezione del calcio e di pochi altri sport prevalentemente di squadra, per i quali vengono disputati anche campionati mondiali che riscuotono grande successo e la cui conquista del titolo mondiale risulta essere ben più importante della medaglia d'oro olimpica. Generalmente i partecipanti rappresentano la loro nazione di origine, in ogni caso quella di cui possiedono la cittadinanza.

I vincitori vengono premiati con una medaglia d'oro, ai secondi ne va una d'argento e ai terzi una di bronzo. Questa tradizione ebbe inizio nel 1908. Dal 1924 i tornei olimpici degli sport del ghiaccio e della neve si disputano in occasione dei Giochi olimpici invernali.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

I primi anni[modifica | modifica wikitesto]

I Giochi olimpici moderni vengono istituiti nel 1894 dal barone Pierre de Coubertin che si adopera per promuovere la comprensione tra le nazioni attraverso la competizione sportiva.

I Giochi della I Olimpiade, tenuti ad Atene, furono dichiarati aperti il 6 aprile dal re di Grecia Giorgio nel 1896; attrassero solo 285 partecipanti, dei quali oltre 200 erano greci, in rappresentanza di 14 nazioni. L'unico italiano che tentò di parteciparvi fu il maratoneta Carlo Airoldi che, partito a piedi da Milano il 28 febbraio, era arrivato ad Atene il 31 marzo ma non venne iscritto in quanto presunto professionista.

Quattro anni dopo le seconde olimpiadi moderne, sono disputate a Parigi 1900. Si chiamano per la verità Concorso internazionale di esercizi fisici, cominciano il 14 maggio e si concludono il 28 ottobre. I giochi di Parigi attrassero 1.066 atleti, di 21 nazioni, tra cui 11 donne, cui venne permesso di partecipare per la prima volta, nel croquet e nel tennis. Gli italiani sono 11. La confusione e la disorganizzazione dominano gli eventi sportivi.

Anche se il numero di partecipanti diminuì nei Giochi del 1904 a Saint Louis (Stati Uniti), in parte a causa del lungo viaggio transatlantico per nave richiesto agli atleti europei e dell'integrazione con l'Esposizione mondiale (la Louisiana Purchase Exposition), che ancora una volta dilatò le gare su un lungo periodo di tempo. In contrasto con Parigi 1900, la parola Olimpico venne abusata in molti casi, utilizzata anche per gare tra studenti o eventi più simili a spettacoli circensi.

I Giochi del 1908 a Londra videro una nuova crescita delle cifre, grazie anche alla organizzazione per la prima volta concreta e professionale, ed anche la prima maratona corsa sulla distanza standard di 42,195 km. Nel finale della gara il corridore italiano Dorando Pietri fu il primo ad entrare nello stadio, ma era visibilmente stremato e collassò prima di poter completare la gara. Aiutato ad attraversare il traguardo dagli ufficiali di gara preoccupati per le sue condizioni, venne in seguito squalificato e la medaglia d'oro andò a Johnny Hayes, che aveva finito la sua corsa circa 30 secondi dopo.

Nel 1912 le competizioni si svolsero a Stoccolma dove l'assoluto protagonista fu Jim Thorpe, atleta statunitense di origine pellerossa. Egli riuscì a vincere sia la gara del decathlon sia il pentathlon ed il re Gustavo V si rivolse a lui come il miglior atleta del mondo. Pochi mesi dopo gli furono ritirate le medaglie vinte perché aveva giocato come professionista in una squadra di baseball. Solo nel 1983 il CIO riabilitò il suo nome, reinserendolo negli annali olimpici.

I Giochi del 1916, che si dovevano tenere a Berlino, vennero cancellati a causa dello scoppio della prima guerra mondiale.

Durante le guerre[modifica | modifica wikitesto]

I Giochi di Anversa 1920, nel Belgio ancora sconvolto dalla guerra, si svolsero in forma dimessa, ma ancora videro crescere il numero di partecipanti. Fu un record poiché furono coinvolti 3.000 atleti. Ad Anversa comparve per la prima volta la tradizionale bandiera olimpica a cinque cerchi.

Nel 1924 i giochi ritornano a Parigi, prima città ad accoglierli più di una volta, per volontà del barone de Coubertin, ultimi organizzati sotto la sua presidenza. Il massiccio sostegno finanziario del governo francese permette una buona riuscita della manifestazione che continua a crescere in notorietà e rilevanza internazionale.

Nel 1928, ad Amsterdam, i Giochi divennero celebri come i primi in cui alle donne venne permesso di competere nell'atletica leggera, e beneficiarono molto della prosperità generale dell'epoca. Ciò fu in netto contrasto con l'edizione del 1932, svoltasi a Los Angeles, che fu influenzata dalla Grande depressione, che contribuì al minor numero di partecipanti fin dai tempi dei Giochi di St. Louis.

Le Olimpiadi del 1936 a Berlino vennero viste dal governo tedesco come un'occasione d'oro per promuovere l'ideologia nazista.

I Giochi del 1940, che si dovevano tenere a Tokyo, vennero cancellati a causa dello scoppio della seconda guerra mondiale. Anche l'edizione dei giochi del 1944, inizialmente assegnata a Londra, fu cancellata con largo anticipo a causa del protrarsi del conflitto.

Dopo la seconda guerra mondiale[modifica | modifica wikitesto]

I primi Giochi Estivi del secondo dopoguerra si tennero nel 1948 a Londra, ne vennero esclusi Germania e Giappone. La velocista olandese Fanny Blankers-Koen vinse quattro medaglie d'oro nell'atletica leggera, emulando l'impresa di Owens a Berlino.

I Giochi del 1952 di Helsinki resero una leggenda l'affabile tenente dell'esercito cecoslovacco di nome Emil Zátopek, che giunse con l'intenzione di migliorare l'oro e l'argento conquistati nel 1948. Dopo aver vinto sia i 5.000 che i 10.000 metri, si iscrisse anche alla maratona, completando in questo modo un tris di medaglie d'oro e di record olimpici.

Anche i Giochi di Melbourne del 1956 ebbero un notevole successo, ad eccezione della gara di pallanuoto tra Ungheria ed Unione Sovietica, nella quale la tensione politica provocò il trasformarsi dell'incontro in un'aspra battaglia tra le due squadre.

I Giochi di Roma del 1960 videro la prima apparizione sulla scena mondiale di un giovane pugile della categoria medio-massimi di nome Cassius Clay, meglio noto come Muhammad Ali, il quale avrebbe in seguito gettato via con disgusto la sua medaglia d'oro, quando tornato nella sua città natale si vide respinto da un ristorante per "soli bianchi". Altre performance degne di nota comprendono ad esempio la vittoria conquistata dalla nazionale italiana di pallanuoto, il mitico "Settebello". Per la prima volta, inoltre, ai Giochi Olimpici di Roma, la televisione coprì buona parte del programma di gare.

A Tokyo nel 1964 si svolsero i primi Giochi ospitati da un paese asiatico. Fu un grande onore per il Giappone poter ospitare i giochi dopo la Seconda Guerra Mondiale, dal momento che aveva fatto parte delle Potenze dell'Asse. In questa edizione la ginnasta sovietica Larissa Latynina pose fine alla sua carriera olimpica, nella quale conquistò un record di 18 medaglie, di cui 9 d'oro. Abebe Bikila fu il primo atleta a vincere per la seconda volta consecutiva una maratona olimpica, bissando il successo di Roma.

I risultati dei Giochi di Città del Messico, nel 1968, vennero influenzati in maniera più o meno evidente, dall'altitudine a cui è posta la città ospitante. Nessun evento venne influenzato più del salto in lungo. In una gara fino a quel momento equilibrata, l'atleta statunitense Bob Beamon saltò 8,90 m, distruggendo il record del mondo e, per usare le parole del compagno di squadra e campione uscente Lynn Davies, "facendo sembrare stupido il resto di noi". Il record del mondo di Beamon avrebbe resistito per 23 anni. L'immagine più significativa di questa edizione dei Giochi fu senz'altro la cerimonia di premiazione della finale dei 200 metri maschili, allorché il vincitore, l'americano di colore Tommie Smith ed il terzo classificato, il connazionale John Carlos, anch'egli afroamericano, durante l'esecuzione dell'inno nazionale statunitense, alzarono il pugno guantato di nero e chinarono il capo in segno di protesta contro la discriminazione razziale nel loro paese.

La politica intervenne nuovamente a Monaco di Baviera nel 1972, ma con conseguenze molto più letali. Un gruppo di terroristi palestinesi chiamato Settembre Nero fece irruzione nel villaggio olimpico e prese in ostaggio diversi membri della squadra israeliana di sollevamento pesi, uccidendo due di loro. I terroristi richiesero ad Israele la liberazione di numerosi prigionieri arabi, e quando Israele si rifiutò di fare concessioni ne conseguì un teso braccio di ferro, mentre i negoziati continuavano. Alla fine, i sequestratori, ancora in possesso dei loro ostaggi, si videro concesso un passaggio verso l'aeroporto, dove erano attesi da un'imboscata delle forze di sicurezza tedesche. Nella sparatoria che seguì, vennero uccise 15 persone, compresi i 9 atleti israeliani mentre dei terroristi ne rimasero vivi tre. Dopo molte discussioni si decise che i Giochi sarebbero proseguiti. Nonostante tutto, Monaco fu anche il teatro di alcune memorabili imprese atletiche, principalmente le sette medaglie d'oro vinte dal nuotatore statunitense Mark Spitz.

Fortunatamente tragedie simili non si ripeterono a Montréal nel 1976. La ginnasta rumena Nadia Comăneci vinse tre medaglie d'oro, una d'argento e una di bronzo

Successivamente all'invasione sovietica dell'Afghanistan, molte nazioni occidentali, soprattutto gli Stati Uniti, decisero di boicottare i Giochi di Mosca nel 1980. Questo contribuì a far passare un po' in secondo piano questa edizione, che venne dominata dalla nazione ospitante.

Nel 1984 l'Unione Sovietica, e molte delle nazioni dell'Europa dell'Est, restituirono il favore boicottando i Giochi di Los Angeles. I giochi persero così inevitabilmente parte del loro fascino, a causa dell'assenza di una delle due superpotenze mondiali.

I ricordi dei Giochi di Seul del 1988 sono macchiati dai molti atleti che fallirono i test a causa dell'assunzione di sostanze illegali. L'apice si raggiunse quando Ben Johnson, il velocista canadese vincitore dei 100 m, venne trovato positivo per uso di steroidi e squalificato.

I Giochi del 1992 a Barcellona furono più puliti, anche se non privi di tali episodi. In evidenza fu anche l'aumento della quota di professionisti tra gli atleti olimpici, esemplificato dal "Dream Team" l'imbattibile squadra di pallacanestro degli Stati Uniti, considerata da molti una delle più forti squadre sportive mai viste, forte della presenza di tre dei più grandi atleti di questo sport: Larry Bird, Magic Johnson e Michael Jordan. Il 1992 vide anche la reintroduzione nei Giochi di molti piccoli stati europei, che facevano parte dell'Unione Sovietica fin dalla fine della guerra, ma erano di nuovo indipendenti a seguito della caduta della cortina di ferro.

Inoltre si chiacchierò molto sul fatto che la Coca-Cola Company fu molto influente nella decisione di ospitare i Giochi del 1996 ad Atlanta, sede della compagnia. Nello stadio, l'evento di punta fu probabilmente la gara dei 200 m maschili, dove il velocista statunitense Michael Johnson mandò in frantumi il record del mondo (che egli stesso deteneva, dopo aver battuto pochi mesi prima il precedente record di Pietro Mennea). Ci fu anche una scena commovente quando Muhammad Ali, visibilmente affetto dalla malattia di Parkinson, accese la fiaccola olimpica e ricevette una medaglia d'oro in sostituzione di quella che aveva gettato via per rabbia nel 1960. L'atmosfera dei Giochi venne però guastata, dopo che una bomba esplose al Centennial Olympic Park durante una delle manifestazioni collaterali. Nel giugno 2003, venne catturato il principale sospetto, Eric Robert Rudolph.

Il nuovo millennio[modifica | modifica wikitesto]

I Giochi del 2000, di Sydney, in Australia, vengono organizzati superbamente dalla città ospitante, nessuno li impersonificò meglio del britannico Steve Redgrave che vinse una medaglia d'oro nel canottaggio nella quinta Olimpiade consecutiva e di Cathy Freeman, il cui trionfo nei 400 m femminili unì l'intero stadio.

Nel 2004 i Giochi ebbero sede ad Atene, con un notevole successo organizzativo. Il "ritorno a casa" delle olimpiadi fu salutato con entusiasmo dalla Grecia e dal mondo sportivo in generale.

Nel 2008 il conquistato passaggio della Cina da paese emergente a potenza economica e politica di primo piano viene celebrato a Pechino con i Giochi olimpici.

I Giochi di Londra 2012 hanno celebrato a loro modo il ritorno nel Regno Unito, dopo le edizioni del 1908 e del 1948.

I Giochi del 2016 si sono tenuti a Rio de Janeiro, prima città sudamericana a ospitare l'evento.

I Giochi previsti a Tokyo per il 2020 sono stati posticipati al 2021 a causa della pandemia di COVID-19.

La prossima edizione sarà disputata per la terza volta a Parigi nel 2024, dopo quelle del 1900 e del 1924. A questa seguiranno i Giochi di Los Angeles 2028 e di Brisbane 2032.

Discipline[modifica | modifica wikitesto]

Attuali[modifica | modifica wikitesto]

Partita di pallanuoto

Escluse[modifica | modifica wikitesto]

Partita di polo

Sotto osservazione[modifica | modifica wikitesto]

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

Cronistoria[modifica | modifica wikitesto]

Logo Anno Edizione Sede Note
1896 Giochi della I Olimpiade Bandiera della Grecia Atene, Grecia
1900 Giochi della II Olimpiade Bandiera della Francia Parigi, Francia
1904 Giochi della III Olimpiade Bandiera degli Stati Uniti Saint Louis, Stati Uniti
1908 Giochi della IV Olimpiade Bandiera del Regno Unito Londra, Regno Unito
1912 Giochi della V Olimpiade Bandiera della Svezia Stoccolma, Svezia
1916 Giochi della VI Olimpiade Bandiera della Germania Berlino, Germania Cancellati a causa della prima guerra mondiale.
1920 Giochi della VII Olimpiade Bandiera del Belgio Anversa, Belgio
1924 Giochi della VIII Olimpiade Bandiera della Francia Parigi, Francia
1928 Giochi della IX Olimpiade Bandiera dei Paesi Bassi Amsterdam, Paesi Bassi
1932 Giochi della X Olimpiade Bandiera degli Stati Uniti Los Angeles, Stati Uniti
1936 Giochi della XI Olimpiade Berlino, Germania
1940 Giochi della XII Olimpiade Bandiera del Giappone Tokyo, Giappone

Bandiera della Finlandia Helsinki, Finlandia

I Giochi furono prima assegnati al Giappone, che rinunciò nel 1938 a causa della seconda guerra sino-giapponese, poi alla Finlandia. Vennero in seguito cancellati a causa della seconda guerra mondiale.
1944 Giochi della XIII Olimpiade Bandiera del Regno Unito Londra, Regno Unito Cancellati a causa della seconda guerra mondiale.
1948 Giochi della XIV Olimpiade Bandiera del Regno Unito Londra, Regno Unito
1952 Giochi della XV Olimpiade Bandiera della Finlandia Helsinki, Finlandia
1956 Giochi della XVI Olimpiade Bandiera dell'Australia Melbourne, Australia
1960 Giochi della XVII Olimpiade Bandiera dell'Italia Roma, Italia
1964 Giochi della XVIII Olimpiade Bandiera del Giappone Tokyo, Giappone
1968 Giochi della XIX Olimpiade Bandiera del Messico Città del Messico, Messico
1972 Giochi della XX Olimpiade Bandiera della Germania Ovest Monaco di Baviera, Germania Ovest
1976 Giochi della XXI Olimpiade Bandiera del Canada Montréal, Canada
1980 Giochi della XXII Olimpiade Bandiera dell'Unione Sovietica Mosca, Unione Sovietica
1984 Giochi della XXIII Olimpiade Bandiera degli Stati Uniti Los Angeles, Stati Uniti
1988 Giochi della XXIV Olimpiade Bandiera della Corea del Sud Seul, Corea del Sud
1992 Giochi della XXV Olimpiade Bandiera della Spagna Barcellona, Spagna
1996 Giochi della XXVI Olimpiade Bandiera degli Stati Uniti Atlanta, Stati Uniti
2000 Giochi della XXVII Olimpiade Bandiera dell'Australia Sydney, Australia
2004 Giochi della XXVIII Olimpiade Bandiera della Grecia Atene, Grecia
2008 Giochi della XXIX Olimpiade Bandiera della Cina Pechino, Cina
2012 Giochi della XXX Olimpiade Bandiera del Regno Unito Londra, Regno Unito
2016 Giochi della XXXI Olimpiade Bandiera del Brasile Rio de Janeiro, Brasile
2021 Giochi della XXXII Olimpiade[Nota 3] Bandiera del Giappone Tokyo, Giappone Si doveva svolgere nel 2020, ma è stata rimandata di un anno a causa del COVID-19
2024 Giochi della XXXIII Olimpiade Bandiera della Francia Parigi, Francia
2028 Giochi della XXXIV Olimpiade Bandiera degli Stati Uniti Los Angeles, Stati Uniti
2032 Giochi della XXXV Olimpiade Bandiera dell'Australia Brisbane, Australia
2036 Giochi della XXXVI Olimpiade Località interessate: Bandiera dell'Egitto Nuova Capitale Amministrativa, Bandiera della Corea del Sud Seul, Bandiera della Cina Chengdu-Chongqing, Bandiera della Cina Nanchino, Bandiera della Cina Shanghai, Bandiera della Cina Canton, Bandiera della Cina Hangzhou, Bandiera della Cina Wuhan, Bandiera della Cina Xi'an, Bandiera della Cina Shenzhen, Bandiera della Cina Jinan, Bandiera della Cina Dalian, Bandiera della Cina Suzhou, Bandiera della Cina Zhengzhou e/o Xiamen, Bandiera dell'India Ahmedabad, Bandiera dell'Indonesia Nusantara, Bandiera della Russia Vladivostok, Bandiera del Qatar Doha, Bandiera dell'Italia Bologna-Firenze o Torino, Bandiera del Regno Unito Londra-Birmingham-Liverpool-Manchester, Bandiera della Turchia Istanbul, Bandiera della Russia San Pietroburgo, Kazan', Rostov sul Don e/o Soči, Bandiera della Germania Bandiera d'Israele Berlino-Tel Aviv, Bandiera dell'Ucraina Odessa, Bandiera della Danimarca Copenaghen, Bandiera del Canada Montréal-Toronto, Bandiera del Messico Guadalajara-Città del Messico-Tijuana-Monterrey

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Città e paesi che hanno ospitato i Giochi Olimpici estivi; in verde quelli che hanno ospitato una sola edizione, in azzurro quelli che ne hanno ospitate almeno due

I continenti che hanno ospitato i Giochi olimpici moderni, comprese le edizioni assegnate non ancora disputate:

  • Europa: 17 edizioni
  • Americhe: 8 edizioni
  • Asia: 4 edizioni
  • Oceania: 3 edizioni

I paesi che hanno ospitato due o più edizioni dei Giochi olimpici moderni, comprese le edizioni assegnate non ancora disputate:

  • Stati Uniti: 5 edizioni
  • Regno Unito: 3 edizioni
  • Francia: 3 edizioni
  • Australia: 3 edizioni
  • Grecia: 2 edizioni
  • Germania: 2 edizioni
  • Giappone: 2 edizioni

Le città che hanno ospitato due o più edizioni dei Giochi olimpici moderni, comprese le edizioni assegnate non ancora disputate:

  • Londra: 3 edizioni
  • Parigi: 3 edizioni
  • Los Angeles: 3 edizioni
  • Atene: 2 edizioni
  • Tokyo: 2 edizioni

Medagliere[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Medagliere complessivo dei Giochi olimpici.

     Nazioni non più esistenti

Pos. Nazione Presenze Oro Argento Bronzo Totale
1 Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti (USA) 28 1062 836 739 2637
Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica (URSS) 9 395 319 296 1010
2 Bandiera del Regno Unito Regno Unito (GBR) 29 286 316 310 912
3 Bandiera della Cina Cina (CHN) 11 265 194 172 631
4 Bandiera della Francia Francia (FRA) 29 222 253 270 744
5 Bandiera dell'Italia Italia (ITA) 28 217 188 213 618
6 Bandiera della Germania Germania (GER) 17 202 203 248 653
7 Bandiera dell'Ungheria Ungheria (HUN) 27 181 155 175 511
Bandiera della Germania Est Germania Est (GDR) 5 153 129 127 409
8 Bandiera della Russia Russia (RUS) 6 152 145 163 460
9 Bandiera dell'Australia Australia (AUS) 27 163 171 208 542
10 Bandiera della Svezia Svezia (SWE) 28 148 175 180 503

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Nel 1896 non si disputò a causa del maltempo
  2. ^ Riammesso fino ai giochi del 2024 con una votazione del CIO
  3. ^ Programmati inizialmente per il 2020, sono stati rimandati al 2021 a causa della pandemia di COVID-19

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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