Oligoryzomys

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Oligoryzomys
Oligoryzomys longicaudatus
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Euarchontoglires
Ordine Rodentia
Sottordine Myomorpha
Famiglia Cricetidae
Sottofamiglia Sigmodontinae
Tribù Oryzomyini
Genere Oligoryzomys
Bangs, 1900
Specie

Vedi testo

Oligoryzomys (Bangs, 1900) è un genere di roditori della famiglia dei Cricetidi comunemente noti come colilargos.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Al genere Oligoryzomys appartengono roditori di piccole dimensioni, con lunghezza della testa e del corpo tra 70 e 110 mm, la lunghezza della coda tra 85 e 155 mm e un peso fino a 40 g.[1]

Caratteristiche craniche e dentarie[modifica | modifica wikitesto]

Il cranio presenta un rostro delicato, una scatola cranica moderatamente grande e le arcate zigomatiche leggermente convergenti anteriormente. La bolla timpanica è di dimensioni normali. gli incisivi superiori sono lisci, i molari hanno la struttura delle cuspidi semplificata.

Sono caratterizzati dalla seguente formula dentaria:

3 0 0 1 1 0 0 3
3 0 0 1 1 0 0 3
Totale: 16
1.Incisivi; 2.Canini; 3.Premolari; 4.Molari;

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

La pelliccia è soffice, le parti dorsali variano dal giallastro al bruno-arancione, talvolta con la groppa rossastra, mentre le parti ventrali sono bianche, grigie o giallo-brunastre. Le orecchie sono relativamente grandi e finemente ricoperte di piccoli peli. I piedi sono bianchi, l'alluce non raggiunge la prima falange del secondo dito, il quinto dito raggiunge la giuntura tra la prima e seconda falange del quarto dito. Ogni dito ha un ciuffo di peli alla base dell'artiglio. Sono presenti quattro cuscinetti plantari grandi e uno più piccolo. La coda è più lunga della testa e del corpo, cosparsa di pochi peli e spesso è più scura sopra e più chiara sotto. Le femmine hanno 4 paia di mammelle. sono privi di cistifellea.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il genere è diffuso nel Continente americano, dal Costa Rica fino all'Argentina ed al Cile meridionali.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Il genere comprende 22 specie viventi ed almeno 2 estinte in epoca storica[2]:

Un'altra specie non descritta si è estinta in epoca storica sull'isola di Guadalupa.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ronald M. Novak, Walker's Mammals of the World, 6th edition, Johns Hopkins University Press, 1999. ISBN 9780801857898
  • Patton JL, Pardiňas UFJ & D'Elia G, The Mammals of South America. Volume 2: Rodents, The University of Chicago Press, 2015. ISBN 978-0-226-16957-6.

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