Ocrisiona

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Ocrisiona
Ocrisiona leucocomis
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Protostomia
Phylum Arthropoda
Subphylum Chelicerata
Classe Arachnida
Ordine Araneae
Sottordine Araneomorphae
Superfamiglia Salticoidea
Famiglia Salticidae
Sottofamiglia Salticinae
(clade) Salticoida
(clade) Astioida
Tribù Viciriini
Sottotribù Viciriina
Genere Ocrisiona
Simon, 1901
Specie
vedi testo

Ocrisiona Simon, 1901 è un genere di ragni appartenente alla famiglia Salticidae.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

L'aracnologo Simon, nella descrizione di questo genere, lo considerò strettamente affine ad Holoplatys Simon, 1885[1].

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Le 14 specie oggi note di questo genere sono diffuse prevalentemente in Australia, Tasmania e Nuova Zelanda: una specie, O. frenata, è endemica di Hong Kong; un'altra, O. suilingensis è stata rinvenuta solo in Cina[2].

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Ocrisiona leucocomis, femmina immatura, disegno

Secondo l'aracnologo Zabka, la Ocrisiona frenata presenta piccole caratteristiche distintive tali da portarla al rango di genere a sé stante[2].

A dicembre 2010, si compone di 14 specie[2]:

Specie trasferite[modifica | modifica wikitesto]

  • Ocrisiona complanata (L. Koch, 1879); trasferita al genere Holoplatys Simon, 1885, con la denominazione di Holoplatys complanata (L. Koch, 1879) a seguito di un lavoro dell'aracnologo Zabka del 1990[2].
  • Ocrisiona elegans (L. Koch, 1879); trasferita al genere Abracadabrella Zabka, 1991, con la denominazione di Abracadabrella elegans (L. Koch, 1879) a seguito di un lavoro dell'aracnologo Zabka del 1991[2].
  • Ocrisiona fusca (Karsch, 1878); trasferita al genere Holoplatys Simon, 1885, con la denominazione di Holoplatys fusca (Karsch, 1878) a seguito di un lavoro dell'aracnologo Zabka del 1990[2].
  • Ocrisiona invenusta (L. Koch, 1879); trasferita al genere Holoplatys Simon, 1885, con la denominazione di Holoplatys invenusta (L. Koch, 1879) a seguito di un lavoro dell'aracnologo Zabka del 1990[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Murphy & Murphy 2000: 276
  2. ^ a b c d e f g The world spider catalog, Salticidae
  3. ^ Specie tipo del genere.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Simon, 1901 - Histoire naturelle des araignées. Paris, vol.2, p. 381-668
  • Frances e John Murphy, An Introduction to the Spiders of South East Asia, Kuala Lumpur, Malaysian Nature Society, 2000.

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