Riserva naturale Padule Orti-Bottagone

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Riserva naturale
Padule Orti-Bottagone
Tipo di areaRiserva naturale regionale
Codice WDPA178766
Codice EUAPEUAP1018
Class. internaz.Categoria IUCN IV: area di conservazione di habitat/specie
StatiBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Toscana
Province  Livorno
ComuniPiombino
Superficie a terra126,00 ha
Provvedimenti istitutiviD.C.P. 722, 01.04.98
GestoreProvincia di Livorno con la partecipazione del comune di Piombino
Mappa di localizzazione
Map
Sito istituzionale e Sito istituzionale
Coordinate: 42°57′51.95″N 10°35′51.91″E / 42.964431°N 10.597753°E42.964431; 10.597753

La riserva naturale Regionale Padule Orti-Bottagone è un'area naturale protetta situata nel comune di Piombino in provincia di Livorno[1]. Il Padule Orti-Bottagone è stato indicato anche come sito di interesse comunitario.

Si tratta di un'area protetta che copre un'area di circa 126 ettari. È stata istituita dalla provincia di Livorno nel 1998 e si trova nella fascia costiera est di Piombino, in prossimità di Torre del Sale.[2]

Il paesaggio della riserva, una palude salmastra caratterizzata da stagni e prati umidi, è quello che fino ad un secolo fa dominava la pianura del fiume Cornia.

Nell'area è presente dal 1991 un'Oasi del WWF Italia, che fino ad oggi ha contato 231 specie di uccelli, soprattutto migratori, che transitano o nidificano nella riserva. Inoltre, la riserva è stata proposta per l'inserimento tra le zone umide di importanza internazionale (convenzione di Ramsar).

Fauna[modifica | modifica wikitesto]

L'oasi è importante soprattutto per l'avifauna. In inverno sono presenti il germano reale, il fischione, la canapiglia, il codone, l'alzavola, il mestolone, la volpoca, il fenicottero rosa, l'airone cenerino, l'airone bianco maggiore, la garzetta, il tarabuso, la pavoncella, il beccaccino, il chiurlo maggiore, il falco di palude, il falco pellegrino.

In primavera arrivano molti migratori e si possono osservare la pittima reale, il combattente, il corriere grosso, l'avocetta, il piovanello, il gambecchio, il falco pecchiaiolo, il gufo di palude, il gufo comune, il codirosso, lo stiaccino, la rondine, il topino. Inoltre, alcune specie come il tarabuso, il tarabusino, l'airone rosso, il falco di palude, il gheppio, il cavaliere d'Italia, l'avocetta, l'averla cenerina e forapaglie castagnolo sono rare come nidificanti.

Tra i mammiferi si possono vedere la volpe, l'istrice, la donnola, il toporagno comune, il toporagno nano, il riccio; tra i rettili sono presenti la tartaruga palustre, la biscia dal collare, la luscengola, il biacco, il ramarro.

Gli anfibi presenti sono la raganella, il tritone crestato, il tritone punteggiato, il rospo comune, il rospo smeraldino; infine i pesci che vivono nell'oasi sono l'anguilla, il nono, la gambusia, la carpa, la spigola, il muggine dorato, il pesce ago.

Flora[modifica | modifica wikitesto]

La salicornia e l'alimione sono presenti nella palude salmastra, mentre nella palude d'acqua dolce la vegetazione è composta da tife, giunchi acuti, canne di palude, carici, scirpi, orchidee palustri, dal ranuncolo acquatico e dalla tamerice.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Elenco ufficiale delle aree protette (EUAP) Archiviato il 4 giugno 2015 in Wikiwix. 5º Aggiornamento approvato con delibera della Conferenza Stato Regioni del 24 luglio 2003 e pubblicato nel Supplemento ordinario n. 144 alla Gazzetta Ufficiale n. 205 del 4 settembre 2003.
  2. ^ L'area era già stata interessata da una legge regionale nel 1995, L.R.49/95, ed è riconosciuta anche come zona di protezione speciale secondo la direttiva "Uccelli" (Dir. Ue 79/409) e come Sito di Interesse Comunitario sulla base della Rete Natura 2000.

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