Nuntereggae più

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Disambiguazione – Se stai cercando l'album, vedi Nuntereggae più (album).
Disambiguazione – Se stai cercando il singolo, vedi Nuntereggae più/E cantava le canzoni.
Nuntereggae più
ArtistaRino Gaetano
Autore/iRino Gaetano
GenereReggae
Musica d'autore
Esecuzioni notevoliStrike, Roy Paci & Aretuska, J-Ax, 'O Zulù
Pubblicazione originale
IncisioneNuntereggae più/E cantava le canzoni
Data1978
EtichettaIt
Durata4:02

Nuntereggae più è un brano musicale del 1978 di Rino Gaetano, che ha dato il titolo al suo quarto album, pubblicato nello stesso anno. Questo brano fa parte dell'eredità artistica del cantautore, fa parte soprattutto di quelle canzoni che, dietro testi apparentemente leggeri e disimpegnati (come Aida), denunciavano le storture della società.

Nel gennaio del 1978 dopo dubbi ed esitazioni partecipò al Festival di Sanremo con la canzone Gianna e raggiunse un gran successo, classificandosi al terzo posto. Tuttavia il cantautore avrebbe preferito partecipare con Nunteraggae più, ma fu fortemente sconsigliato[1].

Storia e significato[modifica | modifica wikitesto]

«C’è qualcuno che vuole mettermi il bavaglio! Io non li temo. Non ci riusciranno. Sento che in futuro le mie canzoni saranno cantate dalle prossime generazioni. Che, grazie alla comunicazione di massa capiranno che cosa voglio dire questa sera.»

È il 1978, l'anno lungo un secolo: tragico, complesso, ancora sospeso. Un anno terribile: tre papi, due presidenti della Repubblica, il rapimento e l'omicidio di Aldo Moro, preceduto dalla strage della scorta. I risultati delle elezioni politiche del 1976 registrarono un'affermazione forte del Partito Comunista Italiano, che ottenne la maggioranza alla Camera, ma la Democrazia Cristiana continuava a essere il partito di maggioranza relativa. Di fatto, vincono in due: DC e Pci. E pronunciando quel DC e PCI viene immediatamente alla mente «dcpsi / nuntereggae più / dcpci / pcipsi plipri / dcpci pcidc…» di Rino Gaetano. Il brano musicale rappresenta perfettamente quel 1978 e, al tempo stesso, si conferma l'attualità del pensiero di Rino Gaetano rivolto alla crisi di allora[3].

Il testo è un inventario di valori morali e di personaggi superati: politici, industriali, VIP:

«la castità / nuntereggae più / la verginità / nuntereggae più
la sposa in bianco il maschio forte / i ministri puliti / i buffoni di corte / ladri di polli / super pensioni / nuntereggae più
ladri di stato e stupratori / il grasso ventre dei commendatori / aziende politicizzate / evasori legalizzati / nuntereggae più
auto blu sangue blu / cieli blu amori blu / rock and blues / nuntereggae più»

Gaetano passa in rassegna le frasi fatte della politica di allora:

«Mi sia consentito dire / nuntereggae più / il nostro è un partito serio / certo! / disponibile al confronto / nella misura in cui / alternativo»

Così da una citazione del parlato di Amintore Fanfani (con il suo intercalare preferito «mi sia consentito dire») e di Enrico Berlinguer (con una sua affermazione «il nostro è un partito serio») e via via scendendo al colloquiale sinistrese della misura in cui e del confronto, da sempre alternativo[3].

Nel 1978, in una intervista radiofonica della RAI, per il programma 'Quadernetto Romano', Enzo Siciliano definisce il testo della canzone una specie di catalogo e chiede al cantautore se c'è un filo logico. Gaetano afferma di si e tuttavia spiega che il metodo per comporre il testo era quello di «prendere tanti giornali, dividere gli articoli per argomento e poi pescare a caso e si scrive la canzone» per cui il testo in sostanza sono i titoli dei giornali[4]. Il metodo compositivo descritto da Gaetano è quello di un libero sfogo creativo ed è basato sulla casualità. Questo ultimo atteggiamento ricorda il dadaismo. Nella sostanza i concetti di morale, famiglia, politica, religione, libertà ecc. sono solo delle vuote convenzioni, private ormai del loro significato originario. A questo punto l'intervistatore accenna al rischio qualunquismo ma l'artista risponde che «questa è un divertissement è una canzone evasiva e aggiunge:io sono uno che sta nel bar e sente le voci che girano attorno, io non faccio commenti politici, quando canto voglio cercare in tutti i modi di fare l'evasivo e di scrivere delle canzoni d'amore. Questa è una canzone d'amore per la nostra società.» Siciliano fa notare che le sue non sono canzoni evasive e parlano di problemi sociali. Gaetano conferma, ma risponde che lo fa in un modo tale da non affliggere gli ascoltatori e che possano godere del piacere della musica[4].

Cover[modifica | modifica wikitesto]

«Era davvero un fuoriclasse, uno con stile: i suoi giochi di parole, le metafore, i nonsense... nessuno è mai più riuscito a farli con quel garbo.»

Del brano sono state realizzate diverse cover, una delle quali è quella incisa nell'album tributo del 1993 E cantava le canzoni... tributo a Rino Gaetano[6], tra i gruppi più interessanti della giovane scena musicale italiana. Nuntareggae più era stata interpretata dagli Strike i quali, cambiando il testo originale, avevano inserito frasi contro singoli, compreso un giornalista[5].

Nel 2007 'O Zulù aveva realizzato la sua cover inserendo delle frasi relative a varie guerre nel mondo citando bosniabbum, afghanibbum, iraqbbum, kurdistanbum, palestinbum[7].

Nel 2011 fu pubblicato un altro album tributo dal titolo Dalla parte di Rino, questa volta sono Roy Paci & Aretuska a fare la loro cover, cambiano il testo e inseriscono un lungo elenco di nuovi nomi di personaggi famosi:

Nel 2017 J-Ax propone una sua versione personalizzata modificando alcune strofe e rime della versione originale, con riferimenti all'attualità e al mondo dello spettacolo[8].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gino Castaldo, Quarant'anni senza Rino Gaetano, il cantautore che mascherava la serietà dietro la leggerezza, su repubblica.it, 2 giugno 2021. URL consultato il 17 dicembre 2022.
  2. ^ Arianna Ascione, Rino Gaetano, 41 anni senza il cantautore: il racconto delle sue ultime ore, su corriere.it, 2 giugno 2022. URL consultato il 17 dicembre 2022.
  3. ^ a b Umberto Broccoli, 365 giorni lunghi un secolo, su corriere.it, 25 luglio 2012. URL consultato il 17 dicembre 2022.
  4. ^ a b Enzo Siciliano, Intervista, su youtube.com. URL consultato il 25 maggio 2022.
  5. ^ a b Laura Putti, Rino Gaetano è un grande, firmato: il Nuovo Rock, su ricerca.repubblica.it, 25 giugno 1993. URL consultato il 18 dicembre 2022.
  6. ^ Discografia Nazionale della Canzone Italiana, su discografia.dds.it. URL consultato il 18 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2016).
  7. ^ Vincenzo Caldarola, NUN TE REGGAE PIU'!!!, su lists.peacelink.it, 3 ottobre 2007. URL consultato il 18 dicembre 2022.
  8. ^ Federica Caccio, J-Ax a Celebration canta una versione personalizzata di Nun Te Reggae Più di Rino Gaetano, su optimagazine.com, 4 novembre 2017. URL consultato il 18 dicembre 2022.
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