Nonantola

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Nonantola
comune
Nonantola – Veduta
Nonantola – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Modena
Amministrazione
SindacoPier Paolo Borsari (centrosinistra) dall'8-6-2009
Territorio
Coordinate44°41′00″N 11°02′00″E / 44.683333°N 11.033333°E44.683333; 11.033333 (Nonantola)
Altitudine20 m s.l.m.
Superficie55 km²
Abitanti15 489[1] (31-12-2010)
Densità281,62 ab./km²
FrazioniBagazzano, Campazzo, Casette, La Grande (Nonantola), Redù, Rubbiara, Via Larga
Comuni confinantiBomporto, Castelfranco Emilia, Crevalcore (BO), Modena, Ravarino, Sant'Agata Bolognese (BO)
Altre informazioni
Cod. postale41015
Prefisso059
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT036027
Cod. catastaleF930
TargaMO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Nome abitantinonantolani
Patronosan Silvestro
Giorno festivo31 dicembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Nonantola
Nonantola
Nonantola – Mappa
Nonantola – Mappa
Posizione del comune di Nonantola all'interno della provincia di Modena
Sito istituzionale

Nonantola (Nunântla in dialetto modenese) è un comune italiano di 15.315 abitanti della provincia di Modena, situato a 10 km circa da Modena in direzione di Ferrara, lungo la via che è detta "Nonantolana".

Storia di Nonantola e della sua Abbazia

Il centro di Nonantola conserva numerose tracce del passato medievale, tra le quali le due torri dette "dei modenesi" e "dei bolognesi" e la Pieve di S. Michele Arcangelo, risalente al IX secolo.

Ma la principale gloria di Nonantola è senza dubbio l'Abbazia di San Silvestro, la cui basilica è monumento romanico innalzato a partire dall'VIII secolo quale parte del monastero benedettino. Del monastero romanico si sono conservati anche frammenti di affreschi nella sala identificata come refettorio. Le decorazioni del portale, tra le quali i due leoni stilofori e una serie di formelle di marmo attribuite ad allievi di Wiligelmo, rivelano l'influenza esercitata dall'esempio del Duomo di Modena. Particolarmente suggestiva è la cripta, sostenuta da 86 sottili colonne adornate con capitelli di stili diversi.

Tradizionalmente costituita quale abbatia nullius dal 1986 è unita a Modena, formando l'Arcidiocesi di Modena-Nonantola. L'abbazia, a partire dall'VIII secolo aveva una vasta proprietà terriera che concedeva in enfiteusi ai suoi contadini. Da questo nacque un singolare istituto di origine medioevale: la partecipanza agraria di Nonantola.

Resistenza contro l'Olocausto

Degno di particolare nota è l'episodio di Villa Emma, villa del luogo nella quale venne ospitato ed poi messo in salvo un gruppo di un centinaio di ragazzi orfani ebrei di origine tedesca. I ragazzi erano giunti dai Balcani nel luglio del 1942 su iniziativa della DELASEM (Delegazione Assistenza Emigranti Ebrei) e del suo delegato bolognese Mario Finzi. Ospitati per un anno legalmente "alla luce del sole", i ragazzi e i loro accompagnatori avevano fraternizzato con la popolazione locale, potendo godere in particolare dell'amicizia del medico Giuseppe Moreali e dei sacerdoti don Arrigo Beccari e don Ennio Tardini.

Con l'8 settembre 1943 e l'occupazione tedesca, la situazione divenne drammatica. Grazie al pronto intervento dei loro protettori locali, in meno di 36 ore i ragazzi furono dispersi in vari istituti religiosi o nascosti presso famiglie di Nonantola che li fecero passare per loro figli. Furono infine fatti fuggire a piccoli gruppi in Svizzera grazie a documenti falsi timbrati con lo stemma del comune di Larino, già liberato dagli Alleati e, quindi, non verificabile dai nazisti. Il timbro venne creato dal fabbro del paese Primo Apparuti[3].

Nonantola continuò ad essere al centro di attività di resistenza per tutto il periodo dell'occupazione tedesca. Don Arrigo Beccari e don Ennio Tardini furono anche arrestati e duramente interrogati in carcere. Per la loro azione, il 28 febbraio 1964, Giuseppe Moreali e Don Arrigo Beccari Sanzio sono stati insigniti dell'onorificenza di giusti tra le nazioni dall'Istituto Yad Vashem di Gerusalemme.

In qualche occasione particolare, alcuni "ragazzi di villa Emma" si ritrovano a Nonantola per ricordare quei lontani eventi e incontrare le persone che contribuirono a metterli in salvo. Villa Emma, per anni in stato di abbandono, è stata acquistata da privati e completamente restaurata. Da alcuni anni è attiva la Fondazione Villa Emma, dedicata alla pace tra i popoli.[4]

Onorificenze

Nonantola è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione, essendo stata insignita della Croce di Guerra al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.

Personalità legate a Nonantola

Amministrazione

Amministrazioni precedenti

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[5]

Etnie e minoranze straniere

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 1600 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano[6]:

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
2004 2009 Pier Paolo Borsari centrosinistra Sindaco
2009 in carica Pier Paolo Borsari centrosinistra Sindaco
Pos. Cittadinanza Popolazione
1 Bandiera del Marocco Marocco 323
2 Bandiera del Ghana Ghana 275
3 Bandiera della Tunisia Tunisia 152
3 Bandiera dell'Ucraina Ucraina 139
5 Bandiera della Romania Romania 95
6 Bandiera dell'Albania Albania 91
7 Bandiera della Turchia Turchia 90
8 Bandiera della Nigeria Nigeria 75
9 Bandiera della Moldavia Moldavia 50
10 Bandiera dell'India India 45

Sport

Lo sport di punta della città è la pallamano. La squadra locale, la Pallamano Rapid Nonantola, milita infatti in Serie A1, la più importante categoria dopo la Serie A d'Elite. Negli altri sport nessuna squadra cittadina milita in categorie rilevanti. Le due squadre calcistiche sono la Polisportiva Nonantola e La Pieve Nonantola, che competono nello stesso girone di prima categoria, sempre immischiate in zone di classifica centro-alte.

Note

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ deportazione: i Giusti italiani, Giuseppe Moreali e don Arrigo Beccari
  4. ^ Israel Gutman, Bracha Rivlin e Liliana Picciotto, I giusti d'Italia: i non ebrei che salvarono gli ebrei, 1943-45 (Mondadori: Milano 2006), pp. 40-43,171-73
  5. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  6. ^ Sono stati omesse alcune minoranze meno consistenti: per l'elenco completo consultare Dati Istat al 31 dicembre 2010, su comuni-italiani.it. URL consultato il 5 febbraio 2012.

Voci correlate

Altri progetti

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