No Woman, No Cry

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No Woman, No Cry
ArtistaBob Marley & the Wailers
Autore/iVincent Ford
GenereReggae
Data1974
EtichettaUniversal
Certificazioni (digitale)
Dischi d'oroBandiera del Brasile Brasile[1]
(vendite: 30 000+)
Dischi di platinoBandiera del Regno Unito Regno Unito[2]
(vendite: 600 000+)

No Woman, No Cry è una canzone reggae cantata da Bob Marley & the Wailers.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La canzone fu incisa una prima volta nel 1974 nell'album Natty Dread, tuttavia è forse più conosciuta la versione dal vivo contenuta nell'album del 1975 Live!, versione che è stata inserita nell'antologia Legend. Sebbene sia stata molto probabilmente scritta da Bob Marley stesso, i diritti d'autore di questa canzone furono intestati a Vincent Ford, un amico d'infanzia di Marley, proprietario di una mensa di Trenchtown,[4] il ghetto di Kingston in Giamaica, luogo di ristoro della povera gente del luogo e, a volte, dello stesso Marley, che a un certo punto della sua vita era stato sul punto di fallire. Le entrate provenienti dai diritti di questa canzone hanno assicurato la sopravvivenza e l'efficienza della mensa fino ai giorni nostri.[senza fonte]

Secondo Vivien Goldman, biografa di Marley, la canzone potrebbe essere nata in questo modo:

«Potrebbe benissimo essere stata una conversazione tra loro [Marley e Ford], fatta una sera seduti da qualche parte. È questo il modo in cui lavorava la creatività di Bob. Alla fine non aveva importanza. Il punto è che Bob voleva che i soldi arrivassero a lui.[5]»

La versione di Marley & the Wailers di No Woman, No Cry occupa il numero 37 nella lista delle 500 migliori canzoni secondo Rolling Stone.[6]

Cover[modifica | modifica wikitesto]

Tra i molti artisti che hanno eseguito una cover del brano, il gruppo ska punk Spunge è l'unico che abbia mai avuto il permesso ufficiale dalla famiglia Marley di cambiare il testo, nella loro cover contenuta nell'album Room for Abuse. In Italia, all'interno del programma Non è la Rai nel 1994, Francesca Pettinelli ne ha eseguita una cover inserita poi nell'album Dance with Francesca.

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (1975) Posizione
massima
Italia[7] 32
Nuova Zelanda[8] 30
Paesi Bassi[8] 23
Regno Unito[9] 22
Classifica (1981) Posizione
massima
Irlanda[10] 5
Regno Unito[9] 8

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (PT) Bob Marley – Certificados, su Pro-Música Brasil. URL consultato il 15 dicembre 2022.
  2. ^ (EN) No Woman, No Cry, su British Phonographic Industry. URL consultato il 25 aprile 2022.
  3. ^ No Woman, No Cry (certificazione), su FIMI. URL consultato l'8 agosto 2017.
  4. ^ Adam Sherwin, Bob Marley No Woman, No Cry royalties dispute opens at High Court, in independent.co.uk, 13 maggio 2014.
  5. ^ (EN) Rob Kenner, Vincent Ford Dies at 68; Inspired Classic Bob Marley Songs, in The New York Times, 3 gennaio 2009. URL consultato il 22 ottobre 2023.
  6. ^ (EN) 500 Greatest Songs of All Time, su Rolling Stone. URL consultato l'8 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2016).
  7. ^ Hit Parade Italia - Indice per Interprete: M, su hitparadeitalia.it, Hit Parade Italia. URL consultato il 13 maggio 2015.
  8. ^ a b (NL) Bob Marley & The Wailers - No Woman, No Cry (Live '75), su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 13 maggio 2015.
  9. ^ a b (EN) BOB MARLEY & THE WAILERS, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 13 maggio 2015.
  10. ^ (EN) Database, su irishcharts.ie, The Irish Chart. URL consultato il 13 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2015).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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