Nikolaj Ivanovič Ryžkov

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Nikolaj Ivanovič Ryžkov
Ryžkov nel 2019

Presidente del Consiglio dei ministri dell'URSS
Durata mandato27 settembre 1985 –
14 gennaio 1991
PresidenteMichail Gorbačëv
PredecessoreNikolaj Aleksandrovič Tichonov
SuccessoreValentin Sergeevič Pavlov

Deputato del Soviet dell'Unione del Soviet Supremo dell'URSS
LegislaturaIX, XI
CircoscrizioneOblast' di Sverdlovsk

Deputato del Soviet delle Nazionalità del Soviet Supremo dell'URSS
LegislaturaX
CircoscrizioneRSFS Russa

Dati generali
Partito politicoPartito Comunista dell'Unione Sovietica
(1956-1991)
Unione Patriottica Popolare Russa
(dal 1996)

Nikolaj Ivanovič Ryžkov (in russo Николай Иванович Рыжков?; Donec'k, 28 settembre 1929Mosca, 28 febbraio 2024[1]) è stato un politico e ufficiale russo, fino al 1991 sovietico. Ha ricoperto il ruolo di Primo Ministro dell'URSS dal 27 settembre 1985 al 14 gennaio 1991 durante l'era della Glasnost' e della Perestrojka sotto Michail Gorbačëv.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

La sua carriera di tecnocrate inizia come saldatore agli stabilimenti Uralmaš di Sverdlovsk, dove diventerà poi capo ingegnere, e nel periodo dal 1970 al 1975 come dirigente della Produzioni Amalgame Uralmaš, una delle industrie più grandi dell'URSS.

Ryžkov entrò nel PCUS nel 1956 e diventò Ministro per le Costruzioni e Trasporto per l'Industria Pesante nel 1975. Divenne presidente del Comitato per la Programmazione Economica (Gosplan) nel 1979, e nel 1981 fu eletto al Comitato Centrale del Partito Comunista. Il 22 novembre 1982, dopo la morte di Leonid Brežnev e l'ascesa al potere di Jurij Vladimirovič Andropov il Segretario del Comitato Centrale Andrej Pavlovič Kirilenko fu costretto ad andare in pensione, e il suo posto fu preso da Ryžkov, al quale fu data anche la carica di responsabile per il Comitato Economico Centrale. Dopo l'elezione di Michail Gorbačëv a Segretario del Partito Comunista, Ryžkov divenne membro del Politburo (23 aprile 1985). 5 mesi più tardi (27 settembre 1985) l'ottuagenario Nikolaj Tichonov, capo del governo in carica, fu mandato in pensione e Ryžkov ne prese il posto.

Ryžkov appoggiò il tentativo di Gorbačëv di ravvivare e ristrutturare l'economia sovietica attraverso diversi piani di decentralizzazione (vedi anche Laissez-faire) e aprendo il commercio alle nuove tecnologie, ma si oppose al tentativo di introdurre una vera e propria economia di mercato in Unione Sovietica. Quando il Politburo fu ristrutturato, durante il 18º congresso del Partito Comunista (luglio 1990), tutti i funzionari governativi eccetto Gorbačëv furono sollevati dall'incarico, dunque Ryžkov perse il suo seggio a priori.

Nel dicembre 1990 Ryžkov fu ricoverato per problemi cardiaci (i quali, si narrò, furono inventati per attutire il colpo) e, prima che fosse dimesso, il Soviet Supremo promulgò una nuova legge per la quale il Consiglio dei ministri veniva sostituito in toto, e destrutturato in un Gabinetto di Ministri. La legge passò il 26 dicembre 1990, ma la nuova istituzione non fu attiva fino al 14 gennaio 1991, quando Valentin Pavlov prese possesso della carica di Primo Ministro.

Ryžkov concluse le cure mediche nei primi mesi del 1991, e si candidò per il Partito Comunista nelle prime ed uniche elezioni presidenziali della Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa (da non confondersi in alcun modo con la carica di Presidente dell'Unione Sovietica). Il 12 giugno 1991 egli prese poco meno del 17% dei voti, e fu sconfitto dal 57% ottenuto dal rivale Boris El'cin. La sconfitta significò la sospensione della carriera politica di Ryžkov, che spese gli anni successivi come consulente per l'industria degli investimenti e si dedicò alla finanza. Nel dicembre 1995 fu eletto alla Duma per la lista Potere al Popolo e nel 1996 divenne leader della lista Potere del Popolo, partito di sinistra attivo alla Duma. Negli ultimi anni 1990 prese parte all'alleanza di ispirazione neocomunista e nazionalista, conosciuta come Unione Popolare Patriottica di Russia.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze sovietiche[modifica | modifica wikitesto]

Ordine di Lenin (2) - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine della Rivoluzione d'Ottobre - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine della Bandiera rossa del Lavoro (2) - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine della Guerra Patriottica di I Classe - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa per il giubileo dei 100 anni dalla nascita di Vladimir Il'ich Lenin per lavoro valente - nastrino per uniforme ordinaria
Premio di Stato dell'Unione Sovietica - nastrino per uniforme ordinaria
«Per la creazione e l'attuazione di una dimostrazione di produzione meccanizzata di saldatura in un unico blocco di strutture saldate nell'impianto di Uralmashzavod (con la squadra)»
— 1969
Premio di Stato dell'Unione Sovietica - nastrino per uniforme ordinaria
«Per la creazione e l'attuazione di macchine di colata continua ad alta lastra per sistemi curvilinei in acciaio di alta potenza (con la squadra)»
— 1979

Onorificenze russe[modifica | modifica wikitesto]

Ordine al merito per la Patria di IV Classe - nastrino per uniforme ordinaria
«Per il contributo eccezionale al rafforzamento dello stato russo e per i molti anni di diligente lavoro»
— 27 settembre 2004
Medaglia commemorativa per l'850º anniversario di Mosca - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa per il 1000º anniversario di Kazan' - nastrino per uniforme ordinaria
immagine del nastrino non ancora presente
«Per il contributo eccezionale agli obiettivi strategici di sviluppo socio-economico e per i molti anni di proficuo lavoro»
— 26 settembre 2014
Diploma del Presidente della Federazione Russa - nastrino per uniforme ordinaria
«Per i molti anni di proficuo lavoro allo sviluppo del parlamentarismo russo e per l'attiva attività legislativa»
— 3 ottobre 2009

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Eroe Nazionale dell'Armenia (Armenia) - nastrino per uniforme ordinaria
«Per il significativo contributo personale all'organizzazione del lavoro di restauro dopo il devastante terremoto del 1988 e per l'eccezionale sostegno morale reso all'Armenia in tempi difficili»
— 6 dicembre 2008
Ordine "Danaker" (Kirghizistan) - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine di Jaroslav il Saggio di V Classe (Ucraina) - nastrino per uniforme ordinaria
«Per il contributo di rilievo allo sviluppo della cooperazione tra Russia e Ucraina e in occasione del 75 compleanno»
— 24 settembre 2004

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (RU) Скончался экс-глава правительства СССР Николай Рыжков, su vm.ru, 28 febbraio 2024. URL consultato il 28 febbraio 2024.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Premier dell'Unione Sovietica Successore
Nikolaj Tichonov 19851991 Valentin Pavlov
Controllo di autoritàVIAF (EN188268912 · ISNI (EN0000 0001 3986 5608 · LCCN (ENn81047725 · GND (DE119440253 · J9U (ENHE987007400014805171 · WorldCat Identities (ENlccn-n81047725