Nicolas Vauquelin Des Yveteaux

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Ritratto di Nicolas Vauquelin des Yveteaux, 1595

Nicolas Vauquelin Des Yveteaux (La Fresnaye-au-Sauvage, 1567Parigi, 9 marzo 1649) è stato un poeta francese.

La vita e le opere[modifica | modifica wikitesto]

Nasce nel 1567 nel castello di Falaise, primo figlio del poeta Jean Vauquelin de La Fresnaye. Intraprende la carriera delle armi, ricoprendo il ruolo di luogotenente generale del baliato di Caen. Destituito dal Parlamento di Rouen, viene accompagnato a Parigi dal maresciallo d’Estrées e nominato precettore di Cesare di Borbone-Vendôme, figlio naturale di Enrico IV e di Gabrielle d'Estrées, per il quale compone la sua unica poesia di tono serio, l’Institution du Prince. Incaricato in seguito dell'istruzione del Delfino, il futuro Re Luigi XIII, verrà allontanato da Corte a causa dei suoi costumi licenziosi.

Dopo essersi fatto allontanare da corte, intraprenderà una vita da epicureo, facendosi notare per le sue avventure scandalose e le abitudini stravaganti, passando delle giornate intere nel suo giardino di rue de Colombier vestito da pastorello d'Arcadia, col bastano da pastore tra le mani e sospirando i suoi versi ai piedi della sua bella. Sainte-Beuve racconta così il seguito della sua vita: «stanco della Corte e persuaso che la vita campestre fosse la più felice tra tutte le vite, si ritirò in una casa di faubourg Saint-Germain» e lì, secondo la cronaca, «preneva con la sua donna le arie d'un pastor fido, col bastone in mano, la bisaccia di lato e il cappello di paglia foderato color rosa sulla testa, senza preoccupazioni conduceva il suo gregge immaginario lungo i viali del suo giardino, contandogli canzonette e difendendolo dal lupo[1]Tallemant des Réaux, che descrisse anch'esso le stravaganze del poeta, aggiunge: «A ottant'anni era ancora in ottima forma. Qualche volta mi ha persino affaticato a forza di farmi camminare nel suo giardino. Era un ometto secco, dagli occhi porcini. È sempre stato pronto di spirito e, a modo suo, diceva delle cose carine.[2]».

Vauquelin Des Yveteaux ha espresso nei suoi versi, con amabile nonchalance, il suo voluttuoso egoismo. Poeta inferiore al padre, riuscì nondimeno ad acquistare una reputazione superiore grazie alla sua vita singolare, alla posizione che si trovò ad occupare a Corte e alle relazioni con la nuova scuola poetica di Desportes e di Malherbe. I suoi versi sono limpidi, ma mancano d'originalità e stile. La sua opera si compone principalmente di odi, sonetti, stanze e di altri brani occasionali, la maggior parte dei quali fu raccoltà in les Délices de la poésie françoise, ou dernier recueil des plus beaux vers de ce temps nel 1620, con l'autore ancora vivente. Secondo Tallemant des Réaux «i suoi versi erano mediocri, ma aveva un gran fuoco; la sua prosa, tutto sommato, era migliore. Lo sapeva e aveva dello spirito; a un certo momento guadagnò tutta la celebrità che si potrebbe avere[3]

Sonetto Avoir peu de parents, moins de train que de rente[modifica | modifica wikitesto]

(FR)

«Avoir peu de parents, moins de train que de rente,
Et chercher en tout temps l'honnête volupté,
Contenter ses désirs, maintenir sa santé,
Et l'âme de procès et de vices exempte ;

À rien d'ambitieux ne mettre son attente,
Voir ceux de sa maison en quelque autorité,
Mais sans besoin d'appui garder sa liberté,
De peur de s'engager à rien qui mécontente ;

Les jardins, les tableaux, la musique, les vers,
Une table fort libre et de peu de couverts,
Avoir bien plus d'amour pour soi que pour sa dame,

Être estimé du Prince, et le voir rarement,
Beaucoup d'honneur sans peine et peu d'enfants sans femme,
Font attendre à Paris la mort fort doucement.»

(IT)

«Aver pochi parenti, meno spese che guadagni,
cercare ad ogni momento un'onesta voluttà,
accontentare i propri desideri, mantenersi in salute,
l'anima esente da vizi e dispute;

evitare l'ambizione,
rispettare il prossimo,
ma garantirsi la libertà senza sostegno altrui,
per paura di imbarcarsi in affari infelici;

i giardini, i quadri, la musica, i versi,
una tavola sgombra e pochi coperti,
amare se stessi ben più che la propria donna,

essere stimati dal Principe, e vederlo di rado,
molto onore senza pena e pochi figli senza donna,
fanno attendere a Parigi la morte dolcemente.»

Opere complete[modifica | modifica wikitesto]

  • Les Œuvres poétiques de Vauquelin Des Yveteaux, réunies pour la première fois, annotées et publiées par Prosper Blanchemain (Paris, 1854, in-8°)
  • Œuvres complètes de Nicolas Vauquelin, seigneur des Yveteaux, publiées et annotées d'après les manuscrits originaux et les recueils collectifs de poésie du XVIIe, par Georges Mongrédien (1921). Ristampa: Slatkine, Genève, 1967.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tableau de la poésie française au XVIe, vol. 1, p. 206 (edizione del 1876). Il passaggio che cita Sainte-Beuve è di Bonaventure d'Argonne, detto Vigneul-Marville.
  2. ^ Historiettes, M. des Yvetaux (1834-36) Testo in linea Archiviato il 27 settembre 2007 in Internet Archive. (in francese.)
  3. ^ Ibid.

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Controllo di autoritàVIAF (EN27156676 · ISNI (EN0000 0000 0177 1393 · CERL cnp00957704 · LCCN (ENnb2019019135 · GND (DE1055186433 · BNF (FRcb12428587r (data) · WorldCat Identities (ENviaf-27156676
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