Nicola Grosa

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Nicola Grosa

Nicola Grosa (Torino, 3 agosto 1904Torino, 20 agosto 1978) è stato un antifascista e partigiano italiano.

«Chi è Nicola? È la figura più popolare del partigiano piemontese. La ragione? Per la sua vita di assoluta coerenza, di fedeltà alla sua idea. Egli la sua idea la conosce: ma tanto più è granitica, quanto più è ridotta a poche linee, semplici, essenziali. Se la fedeltà alla Resistenza s'incarna in qualche figura, si può dire che si incarna particolarmente nella sua; in quest'uomo non molto grande di statura, magro, secco, che è forte come una roccia...»

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Torino in una famiglia operaia, nel 1920 Grosa, giovane apprendista, partecipò all'occupazione delle fabbriche. Nel 1921 passò alcuni mesi in carcere in seguito ad uno scontro con i fascisti, poi divenne tra gli animatori del circolo giovanile comunista "Francisco Ferrer". Chiamato alla leva militare nel 1924, venne sottoposto a vigilanza speciale a causa del suo atteggiamento antifascista. Dopo l'8 settembre del 1943 abbracciò la causa partigiana e come prima azione organizzò la fuga di un gruppo di ex prigionieri inglesi concentrati a Gassino Torinese. Dall'estate del '44 divenne commissario politico della 46ª Brigata Garibaldi e successivamente della 2ª Divisione Garibaldi. Vice commissario della IIIª zona (Valli di Lanzo e Canavese) negli ultimi mesi della guerra, dopo la Liberazione fu ispettore dell'assistenza post-bellica per il Piemonte e si dedicò al recupero delle salme dei caduti partigiani affinché fossero tumulati nell'area dedicata ai martiri della Resistenza, detta "Campo della Gloria", all'interno del Cimitero monumentale di Torino. È stato presidente della sezione provinciale dell'ANPI e consigliere comunale a Torino.

A Nicola Grosa è intitolato il Centro di documentazione di storia contemporanea e della Resistenza nelle Valli di Lanzo a Lanzo Torinese. Il comune di Torino gli ha intitolato nel settembre 2014 la riqualificata area verde davanti al Palazzo di Giustizia.[1]

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Anna Roberti, Dal recupero dei corpi al recupero della memoria. Nicola Grosa e i partigiani sovietici nel Sacrario della Resistenza di Torino, Torino, Impremix Edizioni, 2014
  • Riccardino Massa, Piccola storia della Resistenza nel Canavese e nelle valli di Lanzo, Torino, Genesi editrice S.A.S., 2020

Note[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN316790336 · LCCN (ENn2015047088 · WorldCat Identities (ENlccn-n2015047088
  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie