Nicola Fergola

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Nicola Fergola

Nicola Fergola (o Nicolò Fergola; Napoli, 29 ottobre 1753Napoli, 21 giugno 1824) è stato un matematico italiano, fondatore della "Scuola sintetica" della matematica, fondata sull'analisi della geometria degli antichi.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Prelezioni sui principi matematici della filosofia naturale del cavalier Isaac Newton, 1792

Nicola Fergola fece dapprima studi umanistici e giuridici; dopo una laurea in legge, studiò matematica con Giuseppe Marzucco (1713—1800), di cui fu successore nella cattedra all'Università di Napoli nel 1800.

Sembra che attorno al 1771 Fergola abbia aperto una scuola privata a Napoli; nello stesso periodo fu nominato professore al "Liceo del Salvatore", un istituto regio fondato nel 1770 in luogo di un collegio della Compagnia di Gesù, soppressa da Papa Clemente XIV nel 1769. Al Liceo del Salvatore per molti anni Fergola fu professore di Filosofia; ottenne la cattedra di Matematica analitica e di fisica matematica, con obbligato alla pubblicazione delle lezioni, solo alla fine del 1789. Alcune delle opere più interessanti, per esempio le Prelezioni sui Principi matematici della filosofia naturale del cavaliere Isacco Newton (1792-93), sono nate come dispense delle lezioni. Al Liceo del Salvatore Fergola ebbe numerosi allievi: Felice Giannattasio, Carlo Forti, Pietro Schioppa, Francesco Bruno, Luigi Telesio (che divenne biografo di Fergola[1]), Vincenzo Flauti, Giuseppe Scorza e soprattutto Annibale Giordano il quale giovanissimo, nel 1787, pubblicò una generalizzazione del "problema di Pappo" (o di Castillon)[2].

Politicamente conservatore, devoto alla religione cattolica[3] e alla dinastia borbonica, Fergola visse appartato durante il periodo francese. Nominato membro dell'Istituto Nazionale durante la Repubblica Napoletana (1799), alla quale peraltro aveva aderito con entusiasmo Annibale Giordano, negli anni successivi rifiutò perfino incarichi di insegnamento attuando una forma di resistenza passiva molto lodata dagli elementi filoborbonici[4]. Nel 1821, colpito da ictus cerebrale, rimase paralizzato; dopo la morte del Fergola (1821) l'allievo Vincenzo Flauti ne comprò i manoscritti, che erano raccolti in ben ventuno volumi, e ne curò una parte per la pubblicazione postuma; i manoscritti inediti sono conservati nella Biblioteca Nazionale di Napoli[5] e in fondi archivistici della biblioteca dell'Università di Princeton[6].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Elementa physicae experimentalis usui tironum aptatae auctore Antonio Genuensi. Accedunt nonnullae dissertationes physico-mathematicae conscriptae a Nicolao Fergola, Venetiis: apud Thomam Bettinelli, 1781
  • Prelezioni sui Principi matematici della filosofia naturale del cavaliere Isacco Newton, Napoli: 1792-93 (on-line)
  • Trattato analitico delle sezioni coniche del signor N. F, Napoli: presso i Fratelli Chianese, 1814
  • Trattato analitico de' luoghi geometrici, di Nicola Fergola, Napoli: nella Stamperia dell'Accademia di Marina, 1818
  • Trattato analitico delle sezioni coniche e de' loro luoghi geometrici di Nicola Fergola pubblicato per la seconda volta da V. Flauti con sue note, ed aggiunte, In Napoli: nella stamperia per le opere del prof. Flauti, 1828
  • Teorica de' miracoli esposta con metodo dimostrativo seguita da un discorso apologetico sul miracolo di S. Gennaro e da una raccolta di pensieri su la filosofia e la religione, Napoli, Stamperia di V. Flauti, 1839
  • Trattato analitico delle sezioni coniche e de' loro luoghi geometrici di Nicola Fergola pubblicato per la seconda volta da V. Flauti con sue note, ed aggiunte, In Napoli: nella stamperia per le opere del prof. Flauti, 1840 (on-line)
  • Della invenzione geometrica opera postuma, di Nicola Fergola; ordinata, compiuta, e corredata d'importanti note dal prof. V. Flauti, aggiuntovi un esercizio di problemi geometrici risoluti con gli antichi, ed i moderni metodi, In Napoli: Nella stamperia dell'autore, 1842 (on-line)
  • Istituzioni di meccanica e d'idromeccanica, Napoli: Sebeto, 1843
  • Divinazione del principio fondamentale pe' geometri antichi in risolvere i problemi di massimo e minimo: memoria tratta da' manoscritti di Nicola Fergola da Vincenzo Flauti segretario perpetuo dell'Accademia delle scienze e presentata ad essa nella I tornata del gennaio 1858, Napoli: Stamperia di A. De Pascale, 1861

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Elogio di Nicola Fergola scritto da un suo discepolo, Napoli 1830; Appendicetta all'Elogio di Nicola Fergola, Napoli 1836
  2. ^ Considerazioni sintetiche sopra di un celebre problema piano, e risoluzione di alquanti altri problemi affini del Sig. D. Annibale Giordano di Ottajano, presentata dal Sig. Cavaliere Lorgna. In: Accademia nazionale delle scienze detta dei XL, Memorie di matematica e fisica della Società italiana, Vol. VIII, Verona: Dionigi Ramanzini, 1788, pp. 4-17 (on-line)
  3. ^ Vincenzo Flauti (a cura di), Teorica de miracoli: esposta con metodo dimostrativo da Nicola Fergola, seguita da un Discorso Apologetico sul miracolo di S. Gennaro e da una raccolta di pensieri su la filosofia e la religione, Napoli: stamperia per le opere del prof. Flauti, 1839
  4. ^ Prospero de Rosa, marchese di Villarosa, Ritratti poetici di alcuni uomini di lettere antichi e moderni del regno di Napoli, Napoli: Stamperia e carteria del Fibreno, pp. 137-144 (on-line)
  5. ^ Manoscritti III C 31-36; XIII B 52, XVI A 27
  6. ^ Princeton University Library Manuscripts Division Archiviato il 3 agosto 2010 in Internet Archive.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Pietro Nastasi, FERGOLA, Nicola (Nicolò), in Dizionario biografico degli italiani, vol. XLVI (Feducci-Ferrerio), Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2006. Modifica su Wikidata
  • G. Ferraro e Franco Palladino, Il calcolo sublime di Eulero e Lagrange esposto col metodo sintetico nel progetto di Nicolò Fergola, Napoli, Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Seminari di Scienze (Nuova Serie), Ed. La Città del Sole, 1995
  • G. Ferraro e Franco Palladino, Sui manoscritti di Nicolò Fergola (1753-1824) in "Bollettino di Storia delle Scienze Matematiche-Unione Matematica Italiana", XIII (1993), 2, pp. 147–197
  • Antonio Fazzini, «Niccolò Fergola», Poliorama pittoresco (1836), 1:305-7 (on-line)

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