New beat

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New beat
Origini stilisticheEBM, techno, acid house, Hi-NRG, industrial, new wave, Darkwave
Origini culturalianni ottanta Belgio
Strumenti tipicitastiera, sintetizzatore, drum machine, sequencer
Popolaritàbassa
Sottogeneri
Hard beat, skizzo, nougat beat
Generi regionali
Belgio, Francia Nord-Passo di Calais, Paesi Bassi, Inghilterra, Germania Ovest, Lussemburgo
Categorie correlate
Gruppi musicali new beat · Musicisti new beat · Album new beat · EP new beat · Singoli new beat · Album video new beat

Il new beat (noto anche come Belgian hardcore)[1] è uno stile musicale nato in Belgio negli anni ottanta[2][3], il New beat è il precursore diretto del techno hardcore[4] e dei suoi sottogeneri musicali (attualmente noti come musica rave).

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La versione più nota vuole che il new beat sarebbe nato quando, lungo la seconda metà degli anni ottanta, alcuni dj belgi iniziarono a proporre dischi EBM riducendo la loro velocità di riproduzione standard da 45 a 33 bpm.[2][5][6] Dopo essere divenuto noto a livello nazionale nel 1987, lo stile godette di una modesta fama anche all'estero. Tuttavia, già a partire dagli anni novanta, il new beat subì un notevole calo di popolarità.[5]

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Ispirato all'EBM ed all'Hi-NRG,[2] il new beat presenta sempre numerosi suoni pre-registrati,[5] nonché ritmi generalmente lenti (la loro frequenza varia fra i 90 ed i 120 bpm).[5][7][8] Alcuni dei musicisti new beat più noti e importanti includono T99, Bassline Boys, Rhythm Device, Tribe 22, 101, Bingo!, HNO3, Bazz, In-D, ZAG, The Project, Acts Of Madmen, Nux Nemo, The Concrete Beat, Praga Khan e i Lords of Acid.[9] [10] [11] [12] [13] [14] [15] [16] [17] [18] [19] [20] [21] [1][2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Vladimir Bogdanov, All Music Guide to Electronica, AMG, 2001, p. 647.
  2. ^ a b c d Simon Reynolds, Energy Flash: viaggio nella cultura rave, Arcana, 1998, pp. 166-167.
  3. ^ 'This is Belgium': the Radio Soulwax Guide to Late 80's Belgian New Beat, su dangerousminds.net. URL consultato il 21 maggio 2014.
  4. ^ [1]
  5. ^ a b c d Belgian New Beat, su sites.google.com. URL consultato il 21 marzo 2014.
  6. ^ Enrique Ruiz, Discriminate Or Diversify, PositivePsyche, 2009, p. 225.
  7. ^ David Toop, Oceano di suono, Costa&Nolan, 1995, p. 77.
  8. ^ Ulf Porshard, Dj Culture, Quarter Books Limited, 1998, p. 319.
  9. ^ [2]
  10. ^ [3]
  11. ^ [4]
  12. ^ [5]
  13. ^ [6]
  14. ^ [7]
  15. ^ [8]
  16. ^ [9]
  17. ^ [10]
  18. ^ [11]
  19. ^ [12]
  20. ^ [13]
  21. ^ [14]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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