Nesokia bunnii

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Ratto Nesokia bunnii
Immagine di Nesokia bunnii mancante
Stato di conservazione
In pericolo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Euarchontoglires
Ordine Rodentia
Sottordine Myomorpha
Superfamiglia Muroidea
Famiglia Muridae
Sottofamiglia Murinae
Genere Nesokia
Specie N.bunnii
Nomenclatura binomiale
Nesokia bunnii
Khajuria, 1981
Sinonimi

Erythronesokia bunnii

Nesokia bunnii (Khajuria, 1981) è un roditore della famiglia dei Muridi endemico dell'Iraq meridionale.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Roditore di grandi dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 250 e 271 mm, la lunghezza della coda di 205 mm e un peso fino a 519 g.[3]

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

La pelliccia è ruvida. Le parti superiori sono di un colore rosso brillante, i fianchi sono gradualmente arancioni o giallo-brunastri, mentre le parti ventrali e gli arti posteriori sono bianchi. É presente una maschera facciale più scura. Gli artigli anteriori sono allungati, i piedi sono scuri. La coda è più corta della testa e del corpo, è uniformemente nerastra e ricoperta finemente di piccoli peli biancastri.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

È una specie notturna e fossoria. Viene raramente osservata solo dopo le inondazioni degli acquitrini dove vive. Nuota abilmente e può arrampicarsi sulle palme da datteri, che danneggia mangiando le parti più morbide.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è presente nelle paludi acquitrinose alla confluenza del Tigri e dell'Eufrate, nell'Iraq meridionale. Probabilmente è presente anche nelle paludi di Al-Hawizeh, lungo il confine tra Iraq e Iran.

Vive in ambienti umidi.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato il declino della popolazione di oltre il 50% negli ultimi 10 anni a causa della perdita del proprio habitat, classifica N.bunnii come specie in pericolo (EN).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Stuart, S.N. 2008, Nesokia bunnii, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Nesokia bunnii, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Novak, 1999.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ronald M. Novak, Walker's Mammals of the World, 6th edition, Johns Hopkins University Press, 1999. ISBN 9780801857898

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Mammiferi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di mammiferi