Nazionale Under-21 di calcio dell'Italia

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Bandiera dell'Italia Italia Under-21
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
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Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Trasferta
Sport Calcio
Federazione FIGC
Confederazione UEFA
Codice FIFA ITA
Soprannome Azzurrini
Selezionatore Bandiera dell'Italia Carmine Nunziata
Record presenze Andrea Pirlo, Francesco Bardi (37)
Capocannoniere Andrea Pirlo, Alberto Gilardino (15)
Esordio internazionale
Bandiera dell'Italia Italia 1 - 0 Romania Bandiera della Romania
Udine, Italia; 16 aprile 1969
Migliore vittoria
Bandiera dell'Italia Italia 7 - 0 Estonia Bandiera dell'Estonia
Catanzaro, Italia; 23 marzo 1995
Bandiera dell'Italia Italia 7 - 0 Liechtenstein Bandiera del Liechtenstein
Casarano, Italia; 6 settembre 2012
Bandiera dell'Italia Italia 8 - 1 Galles Bandiera del Galles
Pavia, Italia; 5 settembre 2003
Peggiore sconfitta
Bandiera della Norvegia Norvegia 6 - 0 Italia Bandiera dell'Italia
Stavanger, Norvegia; 5 giugno 1991
Campionato europeo Under-21
Partecipazioni 21 (esordio: 1978)
Miglior risultato Oro Campioni nel 1992, 1994, 1996, 2000, 2004

La nazionale italiana di calcio Under-21 è la rappresentativa calcistica Under-21 dell'Italia. Posta sotto l'egida della FIGC, nella gerarchia delle nazionali giovanili italiane si colloca prima della nazionale Under-20.

La selezione costituisce il principale serbatoio giovanile per la nazionale A[1] e dal 1976 partecipa alle qualificazioni per il campionato europeo Under-21, che si svolge su base biennale. A livello di Under-21, la nazionale italiana è la più titolata assieme alla Spagna, avendo vinto in 5 occasioni il campionato europeo di categoria.[2] Nel torneo conta inoltre due medaglie d'argento e quattro di bronzo.

I calciatori dell'Under-21 sono chiamati azzurrini, diminutivo di azzurri (appellativo riferito ai giocatori della nazionale A).[3]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La nazionale giovanile[modifica | modifica wikitesto]

L'antesignana della nazionale Under-21 fu la nazionale giovanile, che esordì il 6 aprile 1942, a Torino, contro l'Ungheria. In questo incontro era previsto che le due nazionali fossero composte da giocatori nati non prima del 1920, quindi di fatto si trattava di selezioni Under-23.[4] Dopo la seconda guerra mondiale la nazionale giovanile (o "cadetti" come definita dalla stampa, o "primavera", come definita dalla FIGC) disputò regolari incontri almeno fino al 1960, sempre basandosi su selezioni di giocatori di età inferiore ai 23 anni.[5]

Gli esordi[modifica | modifica wikitesto]

Per delibera del Consiglio Federale della FIGC dalla stagione 1968-69, la nazionale giovanile venne sostituita a tutti gli effetti dalla Nazionale Under-21.[6] L'intento della federazione era quello di fare acquisire esperienza internazionale ai giovani prospetti del calcio italiano. Va considerato che all'epoca era ancora utilizzata la nazionale Under-23, che disputava il campionato continentale di categoria. Il tecnico incaricato di seguire la selezione era Azeglio Vicini.[7]

Il primo incontro fu disputato a Udine, allo Stadio Moretti, contro i pari età della Romania, e terminò 1-0 per gli azzurri.[7] Il gol decisivo venne segnato da Paolo Pulici.[8] Nell'estate di quello stesso anno la selezione fu protagonista di una tournée in Inghilterra, in cui affrontò diverse formazioni di club.[9]

Con una selezione di giovani sotto i 21 anni o impegnati con la nazionale militare, l'Italia affrontò le qualificazioni alle Olimpiadi 1972, per evitare le accuse di professionismo, venendo eliminata dalla Germania Est che, di fatto, schierava i suoi migliori giocatori. La nazionale italiana, indebolita anche dall'assenza di molti suoi giovani più forti (come Pulici o Roberto Bettega), subì con una doppia sconfitta.[10]

La nazionale disputò ancora diversi incontri amichevoli, fino al 1973.

La nascita dell'europeo Under-21[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1976 l'UEFA spostò il limite di età per il suo campionato continentale giovanile, passando dalle Under-23 alle Under-21. Ciò portò alla rinascita della nazionale.

La prima partita ufficiale fu l'incontro di qualificazione all'edizione 1978, disputato a Funchal, contro il Portogallo, il 23 dicembre 1976, perso dagli azzurri per 1-0. Il tecnico era ancora Vicini. Del girone faceva parte anche il Lussemburgo. L'Italia vinse i rimanenti tre incontri e si qualificò ai quarti di finale, dove venne eliminata dall'Inghilterra. Dopo essere stati sconfitti 2-1 in trasferta, gli azzurrini non andarono oltre lo 0-0 nel ritorno allo Stadio Olimpico di Roma.[11]

Per l'edizione successiva l'Italia si trovò inserita in un girone di qualificazione che ricomprendeva la Svizzera e ancora il Lussemburgo. Passato il girone con 3 vittorie e un pareggio, la nazionale si fermò ancora ai quarti di finale, eliminata questa volta dall'URSS. Anche in questo caso la nazionale non fu capace di ribaltare la sconfitta dell'andata in trasferta, pareggiando il ritorno in casa, a Bologna.[12]

Anche per l'edizione del 1982 la nazionale non fece meglio dei quarti di finale. Eliminate Jugoslavia e Grecia nel girone di qualificazione, venne estromessa nel turno seguente dalla Scozia. I britannici s'imposero all'andata, per 1-0, a Catanzaro,[13] e pareggiarono al ritorno.[14]

I primi exploit[modifica | modifica wikitesto]

La formazione azzurra che il 4 febbraio 1986 pareggiò a Salerno, in amichevole, con la Germania Ovest (1-1).

Per le qualificazione del campionato 1984 l'Italia venne inserita in un girone con Cecoslovacchia, Romania e Cipro. Prima nel girone con 5 vittorie e una sconfitta, superò poi, per la prima volta i quarti nell'ultima partita con le due reti di Giuseppe Giannini e Renato Tomassi, eliminando l'Albania.[15] Il percorso si concluse in semifinale, quando la nazionale azzurra venne eliminata dall'Inghilterra, che poi si aggiudicò il titolo. Dopo aver perso all'andata in trasferta per 3-1, non fu sufficiente la vittoria al ritorno per 1-0, a Firenze.[16]

Nell'edizione del 1986 la nazionale giunse per la prima volta nella sua storia alla finale continentale. Passato il girone di qualificazione su Belgio e Lussemburgo, con 3 vittorie e un pari, eliminò la Svezia ai quarti[17] e si prese la rivincita sulla nazionale inglese, eliminata in semifinale.[18] In finale affrontò la Spagna, vicecampione in carica. L'Italia s'impose all'andata per 2-1, a Roma,[19] ma perse il ritorno con lo stesso risultato, a Valladolid. La gara si protrasse fino ai rigori, che videro gli azzurrini sbagliare i primi tre tiri, col titolo che andò agli iberici.[20]

Meno fortunata fu la partecipazione al Campionato europeo di calcio Under-21 1988. L'Italia passò ancora il girone, eliminando Svezia, Svizzera e Portogallo. Ai quarti però venne estromessa dalla Francia. All'andata, in trasferta, la nazionale fu sconfitta per 2-1,[21] mentre al ritorno, dopo essere andata in vantaggio per 2-0, subì due reti nei minuti finali. La Francia si aggiudicò poi il trofeo.[22] Da questo ciclo dell'Under il commissario tecnico divenne Cesare Maldini.[23]

Per il biennio seguente la nazionale italiana venne inserita nel girone di qualificazione con Svizzera e San Marino. Passato agevolmente il turno, l'Italia si trovò ancora di fronte la Spagna, nei quarti. Battuta la formazione iberica, in casa (ad Ancona), per 3-1,[24] bastò una sconfitta per 1-0 in trasferta per passare alle semifinali.[25] Contro la Jugoslavia terminò il cammino degli azzurrini: dopo lo 0-0 di Zagabria,[26] il ritorno a Parma finì 2-2. La nazionale balcanica passò per il maggior numero di gol fatti in trasferta.[27]

Il periodo d'oro[modifica | modifica wikitesto]

Dall'edizione del 1992 a quella del 2004 del campionato europeo la nazionale Under-21 italiana si è definitivamente affermata in campo internazionale, vincendo il titolo europeo in ben 5 occasioni su 7 partecipazioni.[28]

La prima vittoria venne conseguita passando il girone di qualificazione su Norvegia, URSS e Ungheria, nonostante una pesante sconfitta, per 6-0, contro i norvegesi, l'unica, però, nel girone.[29] Nei quarti venne eliminata la Cecoslovacchia (doppia vittoria: 2-1 a Trnava, e 2-0 a Padova). Questo passaggio del turno permise all'Italia di qualificarsi per le Olimpiadi di Barcellona del 1992, in quanto il torneo era stato riservato, da quella edizione, alle selezioni composte da giocatori di età non superiore a 23 anni, l'età che i giocatori dell'Under-21 avevano al termine del biennio.[30] In semifinale l'Italia ebbe la meglio della Danimarca, anche in questo caso con doppia vittoria (1-0 ad Aalborg e 2-0 a Perugia).[31] Nella partita di Perugia la nazionale venne guidata in panchina da Marco Tardelli, vista la squalifica del commissario tecnico Maldini.[32]

Nell'ultimo atto del campionato d'Europa l'Italia affrontò la Svezia. L'andata, giocata a Ferrara il 28 maggio 1992, davanti a oltre 16.000 spettatori, terminò sul 2-0, con gol di Renato Buso e Gianluca Sordo.[33] Il ritorno si disputò il 3 giugno, a Växjö. La Svezia s'impose per 1-0, punteggio non sufficiente a ribaltare il risultato dell'andata, tanto da permettere all'Italia di aggiudicarsi il suo primo trofeo, il titolo continentale.[34] Renato Buso vinse il premio come miglior giocatore della fase finale.

Cesare Maldini, selezionatore degli azzurrini nel decennio 1986-1996, con tre titoli europei di categoria vinti consecutivamente dal 1992 al 1996.

La seconda vittoria venne ottenuta nel 1994, nell'edizione successiva dell'europeo. L'Under-21, ancora affidata a Cesare Maldini (cui sembrava sarebbe dovuto subentrare Marco Tardelli),[30] superò il girone di qualificazione davanti al Portogallo (qualificato come miglior seconda), Svizzera, Scozia e Malta. Nei quarti di finale eliminò la Cecoslovacchia: dopo aver vinto a Salerno per 3-1,[35] perse 1-0 al ritorno, nell'ultima partita per la nazionale cecoslovacca, che cessò di esistere a causa alla separazione tra Repubblica Ceca e Slovacchia.[36]

Il regolamento, da questa edizione non prevedeva più semifinali e finali con partite di andata e ritorno, ma una final four, da disputarsi in casa di una delle semifinaliste. In questa edizione la fase finale del torneo venne accolta dalla Francia. L'Italia affrontò, in semifinale, proprio i padroni di casa, a Montpellier. La gara terminò, dopo i tempi supplementari, per 0-0, rendendo necessaria l'esecuzione dei rigori. Fu decisivo l'errore di Claude Makélélé, mentre gli italiani segnarono tutti e 5 i rigori tirati.[37] In finale la nazionale italiana incontrò il Portogallo, già affrontato nel girone di qualificazione. L'Italia s'impose per 1-0, grazie al golden gol di Pierluigi Orlandini, dopo che i tempi regolamentari si erano chiusi sullo 0-0.[38]

Il terzo trionfo consecutivo venne ottenuto nel 1996. Passate le qualificazioni vincendo il girone su Ucraina, Slovenia, Croazia, Lituania ed Estonia (contro i baltici la nazionale s'impose con un largo 7-0, vittoria record in un incontro ufficiale),[39] l'Italia eliminò anche il Portogallo, nei quarti di finale. Dopo essere stati battuti all'andata in Portogallo per 1-0,[40] gli azzurrini ribaltarono la qualificazione, vincendo per 2-0 al ritorno, a Palermo. Andò a rete Christian Vieri, mentre la rete decisiva fu un autogol dei lusitani. La qualificazione alla final four della manifestazione coincise anche con la qualificazione alle Olimpiadi di Atlanta. Al torneo olimpico si qualificò in realtà anche il Portogallo, come una delle migliori eliminate nei quarti.[41]

La fase finale del campionato europeo si svolse in Spagna. In semifinale la nazionale azzurra ritrovò la Francia, sconfitta nella semifinale dell'edizione precedente. L'Italia s'impose per 1-0, con gol di Francesco Totti.[42] La finale si disputò allo stadio olimpico Montjuïc di Barcellona, ancora contro i padroni di casa della Spagna. La gara terminò con il risultato di 1-1 dopo i tempi regolamentari, con gol di Totti e Raúl. Nel corso dei tempi supplementari non si sbloccò il risultato, così si resero necessari i tiri di rigore. La nazionale italiana, tra l'altro ridotta in 9 per due espulsioni, vinse per 4-2; il rigore decisivo fu di Domenico Morfeo.[43] Fabio Cannavaro fu nominato miglior giocatore del torneo.

Gli ultimi successi[modifica | modifica wikitesto]

Per l'edizione del 1998 la nazionale subì l'eliminazione, per la prima volta, già nel girone di qualificazione, ove giunse terza, alle spalle di Inghilterra e Georgia, con 3 vittorie, due pareggi e tre sconfitte. A inizio 1997, con Cesare Maldini promosso nella nazionale A, il posto di commissario tecnico venne affidato al suo vice Rossano Giampaglia.[44] Giampaglia venne sostituito, dal 18 dicembre 1997, da Marco Tardelli,[45] che aveva guidato l'Under-23 ai vittoriosi Giochi del Mediterraneo dello stesso anno.

Andrea Pirlo, in Under-21 dal 1998 al 2002, è il primatista di presenze (37, come Francesco Bardi) e reti (15, come Alberto Gilardino) degli azzurrini.

Nel 2000 gli azzurrini tornarono a vincere il campionato d'Europa, aggiudicandoselo per la quarta volta. Dominato il girone di qualificazione (che comprendeva Svizzera, Danimarca, Bielorussia e Galles), con 7 vittorie e un pareggio, trovarono, allo spareggio per l'ammissione alla fase finale, la Francia. All'andata la gara terminò, in trasferta, per 1-1,[46] mentre al ritorno a Taranto, furono necessari i tempi supplementari. Il gol decisivo, del 2-1 per gli azzurri, venne siglato da Andrea Pirlo.[47]

Gli azzurrini vennero poi inseriti nel gruppo B della fase finale, che si disputava in Slovacchia e prevedeva la presenza di 8 squadre, suddivise in due gironi da 4. L'Italia sconfisse l'Inghilterra per 2-0, pareggiò con la Slovacchia per 1-1, e batté la Turchia per 3-1, qualificandosi, come prima del girone, alla finalissima. Questo risultato valse anche la qualificazione ai Giochi olimpici di Sydney.[48] In finale, il 14 giugno a Bratislava, l'Italia affrontò la Repubblica Ceca. Passati in vantaggio con Pirlo al 42° del primo tempo, su calcio di rigore, gli azzurrini vennero raggiunti dai cechi nella ripresa. Ancora Pirlo, con un gol al 81°, siglò il successo azzurro.[49] Pirlo fu il capocannoniere della fase finale e fu anche nominato miglior giocatore del torneo.

Nell'ottobre 2000 la panchina dell'Under-21 passò a Claudio Gentile, con Tardelli ingaggiato per allenare l'Inter.[50] Nelle qualificazioni al campionato d'Europa del 2002 la nazionale venne inserita nel girone con Romania, Ungheria, Lituania e Georgia. Vinto il raggruppamento con 6 vittorie, un pareggio e una sconfitta, l'Italia affrontò la Polonia nello spareggio per l'ammissione alla fase finale del torneo. All'andata la nazionale mise una forte ipoteca sul passaggio del turno, vincendo per 5-2 in trasferta.[51] Il ritorno finì 0-0.[52]

Nella fase finale, disputata in Svizzera, la nazionale azzurra venne inserita nel gruppo A. L'Italia vinse il girone pareggiando col Portogallo, battendo l'Inghilterra e ottenendo un ulteriore pareggio contro i padroni di casa. In semifinale, contro la Repubblica Ceca, i tempi regolamentari si conclusero sul 2-2, con l'Italia che riuscì a riequilibrare il risultato dopo essere stata in svantaggio per 2-0 fino all'86º minuto; la partita venne decisa dal golden gol di Michal Pospíšil a favore dei cechi.[53] Massimo Maccarone fu il capocannoniere del torneo.

Nel torneo successivo l'Italia venne inserita nel girone di qualificazione con Serbia-Montenegro, Finlandia, Galles e Azerbaigian. Gli azzurri vinsero il girone con 7 vittorie e una sconfitta. Nello spareggio per l'ammissione alla fase finale la nazionale italiana eliminò la Danimarca. Dopo un 1-1 in trasferta, agli azzurrini bastò, per la regola dei gol fuori casa, lo 0-0 al ritorno, giocato a Rieti.[54]

La fase finale venne giocata in Germania. Dopo aver perso la prima partita contro la Bielorussia, l'Italia batté Serbia-Montenegro e Croazia, superando così il turno. Dopo aver sconfitto il Portogallo in semifinale, qualificandosi in tal modo per i Giochi olimpici,[55] in finale l'Italia ritrovò ancora la Serbia-Montenegro, che venne sconfitta per 3-0.[56] Alberto Gilardino fu nominato miglior giocatore del torneo, oltre che esserne il capocannoniere, a pari merito con lo svedese Johan Elmander.

Alterne fortune[modifica | modifica wikitesto]

Per l'edizione del 2006 la nazionale si ritrovò nel girone con Slovenia, Norvegia, Bielorussia, Moldavia e Scozia. Gli azzurri si aggiudicarono il girone con 8 vittorie (la vittoria in trasferta sulla Scozia venne ottenuta a tavolino, in quanto la formazione britannica schierò un giocatore squalificato),[57] 1 pareggio e 1 sconfitta, passando direttamente alla fase finale della manifestazione.

La fase finale venne organizzata dal Portogallo. L'Italia, inserita nel gruppo B, dopo un pareggio con la Danimarca, prevalse sull'Ucraina, ma poi venne sconfitta dai Paesi Bassi. Giunta a pari punti in classifica con gli olandesi, venne eliminata per il risultato dello scontro diretto.[58] Nell'estate del 2006 la responsabilità di allenatore della nazionale venne affidata a Pierluigi Casiraghi.[59]

A partire dal 2007 venne stabilito che il Campionato europeo di calcio Under-21 si svolgesse negli anni dispari; gli anni pari restavano invece dedicati alle fasi finali dei tornei calcistici riservati alle nazionali maggiori (i Mondiali e gli Europei). Stante la necessità di concentrare tra l'autunno del 2006 e la primavera del 2007 l'edizione del campionato venne modificata anche la formula delle qualificazioni. Le nazionali vennero divise in 14 giorni di qualificazione, da tre squadre, con partite di sole andata. L'Italia vinse il suo gironcino battendo sia Austria che Islanda. Nello spareggio d'ammissione alla fase finale l'Italia piegò la Spagna. Dopo lo 0-0 dell'andata in casa (gara giocata a Modena),[60] gli azzurri s'imposero per 2-1 a Palencia.[61]

Nel marzo 2007 l'Italia sfidò i pari età dell'Inghilterra per la prima partita ufficiale del nuovo Wembley: Giampaolo Pazzini siglò la tripletta del 3-3 finale.[62]

La fase finale della manifestazione si svolse nei Paesi Bassi. La nazionale azzurra si classificò terza nel girone, dopo aver perso con la Serbia, pareggiato con l'Inghilterra e sconfitto la Repubblica Ceca. Il 21 giugno affrontò in seguito, a Nimega, il Portogallo, nello spareggio per l'ammissione ai Giochi Olimpici. Gli azzurri ottennero la qualificazione solo dopo i calci di rigore.[63]

Per l'edizione del 2009 l'Italia passò il primo turno, eliminando Croazia, Grecia, Albania, Fær Øer e Azerbaigian, cogliendo 7 vittorie e 3 pareggi. Allo spareggio, per l'ammissione alla fase finale, la nazionale affrontò Israele. Dopo lo 0-0 dell'andata, giocata ad Ancona, gli azzurri passarono alla fase finale vincendo per 3-1 a Tel Aviv.[64] Fu la Svezia la sede della fase decisiva.

L'Italia pareggiò con la Serbia, batté i padroni di casa e, infine, la Bielorussia. In semifinale l'avventura azzurra venne fermata dalla Germania.[65]

Andò peggio nel biennio successivo. Dopo aver vinto il suo girone di qualificazione, davanti a Galles, Ungheria, Bosnia-Erzegovina e Lussemburgo, la nazionale si trovò, nello spareggio di accesso alla fase finale, che si sarebbe disputata in Danimarca, la Bielorussia. Dopo aver vinto, all'andata, giocata a Rieti, per 2-0,[66] gli azzurrini furono sconfitti per 3-0, dopo i supplementari, al ritorno.[67] L'eliminazione costò anche la possibilità di qualificarsi per le Olimpiadi di Londra. La nazionale italiana mancò, così, per la prima volta dal 1980, l'appuntamento con il torneo a cinque cerchi.

A seguito della eliminazione al campionato europeo Casiraghi si dimise dalla carica di commissario tecnico,[68] venendo sostituito da Ciro Ferrara.[69] Nel giugno 2011 la nazionale partecipò al Torneo di Tolone, ove chiuse al terzo posto.

Per l'edizione 2013 l'Italia vinse agevolmente il suo girone di qualificazione, grazie a 6 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta, davanti a Turchia, Irlanda, Ungheria e Liechtenstein, anche se a luglio 2012 vi fu un nuovo cambio in panchina, con Devis Mangia che prese il posto di Ferrara, chiamato ad allenare la Sampdoria.[70] Allo spareggio gli azzurri affrontarono la Svezia. Vinta l'andata, per 1-0, disputata a Pescara,[71] la nazionale s'impose anche in trasferta, per 3-2.[72] Nella fase finale, giocata in Israele, la nazionale italiana vinse il suo girone, battendo Inghilterra e Israele, e pareggiando con la Norvegia. In semifinale gli azzurri batterono, per 1-0, la selezione dei Paesi Bassi. In finale la nazionale italiana incontrò la Spagna. Gli iberici s'imposero per 4-2, rimanendo perciò l'unica nazionale in grado di battere la selezione italiana nella finale del torneo, come avvenuto anche nel 1986.[73] Pochi giorni dopo il termine del torneo Mangia abbandonò la guida della nazionale, che venne affidata a Luigi Di Biagio, tecnico della nazionale Under-20.[74]

Dal 2013 all'europeo giocato in Italia nel 2019[modifica | modifica wikitesto]

Il biennio seguente vide la nazionale azzurra prevalere nel suo girone di qualificazione, davanti a Serbia, Belgio, Cipro e Irlanda del Nord. Allo spareggio, per l'ammissione alla fase finale, venne sorteggiata contro la nazionale della Slovacchia; all'andata, in trasferta, terminò 1-1, mentre al ritorno, giocato a Reggio Emilia, l'Italia s'impose per 3-1.[75]

La fase conclusiva della manifestazione venne giocata in Repubblica Ceca. L'Italia, inserita nel gruppo B, perse la gara d'esordio con la Svezia, pareggiò col Portogallo e batté la nazionale inglese. Giunta a pari punti con la Svezia, pur avendo una migliore differenza reti venne eliminata, avendo perso lo scontro diretto. L'eliminazione costò anche la qualificazione ai successivi Giochi olimpici di Rio, così come accaduto quattro anni prima.[76]

L'edizione successiva, del 2017, vide l'ampliamento della fase finale a 12 squadre. L'Italia venne inserita nel girone di qualificazione con Serbia, Slovenia, Irlanda, Lituania e Andorra. Grazie al pareggio contro la Lituania nell'ultima giornata, la nazionale azzurra vinse il girone, qualificandosi direttamente alla fase finale, da giocarsi in Polonia.[77]

Battuta la Danimarca all'esordio, gli azzurrini vennero sconfitti dalla Repubblica Ceca nella seconda partita della fase finale a gruppi. Nella terza e ultima partita l'Italia batté la Germania e ottenne il primo posto nel girone, che la portò alle semifinali. Qui la nazionale incontrò la Spagna, che prevalse per 3-1.[78]

L'Italia venne selezionata per ospitare la fase finale del campionato europeo di calcio Under-21 2019.[79] Ciò qualificava automaticamente la nazionale azzurra alla fase finale, da cui sarebbero state selezionate anche le rappresentative che avrebbero preso parte alle Olimpiadi di Tokyo.

Nel biennio di avvicinamento alla fase finale la nazionale disputò perciò solo gare amichevoli, affrontando anche due nazionali extraeuropee, il Marocco[80] e la Tunisia.[81] Nelle due amichevoli disputate nel marzo 2018, a Perugia, contro la Norvegia, e a Novi Sad, contro la Serbia, Alberico Evani prese il posto di Di Biagio, nominato commissario tecnico ad interim della Nazionale A.[82][83]

Nella competizione finale l'Italia batté, nella prima gara, giocata a Bologna, la Spagna per 3-1. La sconfitta, nel secondo match, con la Polonia, mise in grave pericolo la qualificazione alle semifinali. La vittoria, nell'ultima gara, contro il Belgio, non fu sufficiente agli azzurrini, che così non riuscirono a qualificarsi nemmeno per i giochi olimpici.[84] Due giorni dopo, infatti, il pareggio fra Romania e Francia, consentì, a quest'ultima, di passare alle semifinali, come miglior seconda.[85]

Nuove delusioni[modifica | modifica wikitesto]

Nel luglio 2019, la federazione chiama ad allenare l'Under-21 Paolo Nicolato, ex tecnico dell'Under-20.[86]

Per le qualificazioni all'edizione 2021 l'Italia è inserita nel gruppo con Irlanda, Svezia, Islanda, Armenia e Lussemburgo. La gara prevista il 9 ottobre 2020, contro la rappresentativa islandese, viene rinviata a seguito della positività di due calciatori e di un membro dello staff italiano al virus SARS-CoV-2. La decisione è stata presa su disposizione delle autorità islandesi.[87] Pochi giorni dopo, a causa dell'alto numero di giocatori positivi, la federazione, per la gara contro l'Irlanda, decide di impiegare il gruppo di giocatori della nazionale Under-20, integrati dai giocatori dell'Under-21 non infettati. L'Italia s'impone per 2-0.[88]

Gli azzurri primeggiano nel loro girone, con otto vittorie, un pareggio e una sconfitta, qualificandosi così alla fase finale della manifestazione, disputatosi fra Ungheria e Slovenia. Qui, gli azzurrini superano la fase a gironi assieme alla Spagna, ma perdono ai quarti di finale contro il Portogallo per 5-3, dopo i tempi supplementari.

Nel ciclo seguente la nazionale vince di nuovo il proprio girone eliminatorio, cogliendo sette vittorie e tre pareggi e qualificandosi così per l'edizione del 2023 del campionato d'Europa che si disputa in Romania e Georgia.[89] Sconfitta all'esordio dalla Francia (2-1) in una gara segnata da gravi decisioni arbitrali avverse agli azzurrini, l'Italia sconfigge (3-2) la Svizzera e viene battuta (1-0) dalla Norvegia. A parità di punti con svizzeri e norvegesi, viene eliminata al primo turno (rimanendo fuori anche dalle Olimpiadi di Parigi) per aver segnato un gol in meno rispetto agli elvetici, che approdano alla fase successiva insieme ai francesi.

Partecipazioni ai tornei internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Campionato europeo Under-21[modifica | modifica wikitesto]

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1978 - Quarti di finale 0 0 1 1:2
1980 - Quarti di finale 0 0 1 1:3
1982 - Quarti di finale 0 0 1 0:1
1984 - Semifinali 1 0 1 4:3
1986 - Secondo posto 2 1 0 9:6
1988 - Quarti di finale 0 0 1 3:4
1990 - Semifinali 1 1 0 5:4
1992 - Vincitore 3 0 0 9:2
1994 Bandiera della Francia Francia Vincitore 2 1 0 4:2
1996 Bandiera della Spagna Spagna Vincitore 2 1 0 4:2
1998 Bandiera della Romania Romania Non qualificata - - - -
2000 Bandiera della Slovacchia Slovacchia Vincitore 3 1 0 8:3
2002 Bandiera della Svizzera Svizzera Semifinali 1 2 1 6:4
2004 Bandiera della Germania Germania Vincitore 4 0 1 10:4
2006 Bandiera del Portogallo Portogallo Primo turno 1 1 1 4:4
2007 Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi Primo turno 1 1 1 5:4
2009 Bandiera della Svezia Svezia Semifinali 2 1 0 4:2
2011 Bandiera della Danimarca Danimarca Non qualificata - - - -
2013 Bandiera d'Israele Israele Secondo posto 3 1 1 9:7
2015 Bandiera della Rep. Ceca Rep. Ceca Primo turno 1 1 1 4:3
2017 Bandiera della Polonia Polonia Semifinali 2 0 2 5:6
2019 Bandiera dell'Italia Italia Primo turno 2 0 1 6:3
2021 Bandiera dell'Ungheria Ungheria / Bandiera della Slovenia Slovenia Quarti di finale 1 2 1 8:6
2023 Bandiera della Romania Romania / Bandiera della Georgia Georgia Primo turno 1 0 2 4:5

Giochi del Mediterraneo come Under-21[modifica | modifica wikitesto]

La nazionale «probabili olimpici» — una rappresentativa Under-21 ante litteram — vittoriosa nel 1963 al torneo calcistico dei IV Giochi del Mediterraneo di Napoli

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

1992, 1994, 1996, 2000, 2004 (record condiviso con la Spagna)[2]
1986, 2013
1984, 1990, 2002, 2009, 2017 [91]
1959, 1963, 1967 (record)[92]
2001[93]
2008
2002, 2003
1975, 2000, 2011

Commissari tecnici[modifica | modifica wikitesto]

Record individuali[modifica | modifica wikitesto]

Tra parentesi gli anni di militanza. Accanto al numero di presenze nella tabella "Presenze" tra parentesi il numero di reti segnate, viceversa nella tabella "Reti".

Presenze
Reti[94]

Tutte le rose[modifica | modifica wikitesto]

Europei[modifica | modifica wikitesto]

Campionato d'Europa Under-21 UEFA 1978
Galli, P Tarocco, D Cabrini, D Canuti, D Collovati, D Galbiati, D Ferrario, D Baresi, D Ogliari, C Agostinelli, C Manfredonia, C Di Bartolomei, C Sala, C Tavola, C Bagni, A Chiodi, A Fanna, A Giordano, A Rossi, CT: Vicini
Campionato d'Europa Under-21 UEFA 1980
Galli, P Malgioglio, D F. Baresi, D Ferrario, D Ferroni, D Galbiati, D Guerrini, D Osti, D Tacconi, D Tassotti, C Ancelotti, C G. Baresi, C Giovannelli, C Pileggi, C Sacchetti, A Altobelli, A Bagni, A Fanna, A Nicoletti, A Ugolotti, CT: Vicini
Campionato d'Europa Under-21 UEFA 1982
Rampulla, P Zinetti, D Baresi, D Battistini, D Bergomi, D Bonetti, D Contratto, D Nela, D Pin, D Tassotti, C Benedetti, C Bonini, C Celestini, C Romano, A Bivi, A Borghi, A Galderisi, A Massaro, A Mauro, A Virdis, CT: Vicini
Campionato d'Europa Under-21 UEFA 1984
Drago, P Rampulla, D Battistini, D Bergomi, D Bonetti, D Caricola, D Dossena, D Ferri, D Galli, D Galia, D Icardi, D Pari, D Pin, D Renica, D Righetti, C Evani, C Galbagini, C Mauro, C Vignola, A Galderisi, A Mancini, A Massaro, A Monelli, A Vialli, CT: Vicini
Campionato d'Europa Under-21 UEFA 1986
Lorieri, P Zenga, D Baroni, D Carannante, D Carobbi, D Cravero, D Ferri, D Filardi, D Francini, D Maldini, D Progna, C Berti, C De Napoli, C Desideri, C Donadoni, C Giannini, C Iachini, C Matteoli, C Policano, A Baldieri, A Borgonovo, A Comi, A Mancini, A Vialli, CT: Vicini
Campionato d'Europa Under-21 UEFA 1988
Gatta, P Nista, D Annoni, D Benedetti, D Brambati, D Costacurta, D Lucci, D P. Maldini, C Berti, C Ciocci, C Crippa, C Cucchi, C Notaristefano, C Zanoncelli, A Rizzitelli, A Scarafoni, CT: C. Maldini
Campionato d'Europa Under-21 UEFA 1990
Antonioli, P Fiori, P Peruzzi, D Benedetti, D Costacurta, D Cravero, D Garzya, D Lanna, D Rossini, C Carbone, C Di Canio, C Fuser, C Lentini, C Piacentini, C Salvatori, C Stroppa, C Venturin, C Zanoncelli, A Bresciani, A Casiraghi, A Buso, A Simone, CT: Maldini
Campionato d'Europa Under-21 UEFA 1992
Antonioli, P Peruzzi, D Bonomi, D Favalli, D Luzardi, D Malusci, D Matrecano, D Rossini, D Taccola, D Verga, D Villa, C Albertini, C Baggio, C Corini, C Marcolin, C Orlando, C Sordo, A Bertarelli, A Buso, A Melli, A Muzzi, CT: Maldini
Campionato d'Europa Under-21 UEFA 1994
Toldo, 2 Cannavaro, 3 Colonnese, 4 Delli Carri, 5 Galante, 6 Negro, 7 Panucci, 8 Tresoldi, 9 Berretta, 10 Bigica, 11 Cherubini, 12 Visi, 13 Marcolin, 14 Rossitto, 15 Scarchilli, 16 Carbone, 17 Inzaghi, 18 Muzzi, 19 Orlandini, 20 Vieri, CT: Maldini
Campionato d'Europa Under-21 UEFA 1996
Pagotto, 2 Panucci, 3 Pistone, 4 Cannavaro, 5 Galante, 6 Fresi, 7 Sartor, 8 Nesta, 9 Amoruso, 10 Brambilla, 11 Pecchia, 12 Buffon, 13 Ametrano, 14 Tommasi, 15 Tacchinardi, 16 Delvecchio, 17 Morfeo, 18 Totti, CT: Maldini
Campionato d'Europa Under-21 UEFA 2000
De Sanctis, 2 Grandoni, 3 Mezzano, 4 Zanchi, 5 Ferrari, 6 Gattuso, 7 Comandini, 8 Baronio, 9 Ventola, 10 Pirlo, 11 Perrotta, 12 Abbiati, 13 Coco, 14 Rivalta, 15 Cirillo, 16 Vannucchi, 17 Zanetti, 18 Firmani, 19 Rossi, 20 Spinesi, CT: Tardelli
Campionato d'Europa Under-21 UEFA 2002
Rossi, 2 Bonera, 3 Bellini, 4 Ferrari, 5 Cannavaro, 6 Donati, 7 Marchionni, 8 Brighi, 9 Maccarone, 10 Pirlo, 11 Bonazzoli, 12 Spadavecchia, 13 Castellini, 14 Dainelli, 15 Lucchini, 16 Natali, 17 Blasi, 18 Gatti, 19 Pinzi, 21 Iaquinta, 22 Pelizzoli, 24 Caracciolo, CT: Gentile
Campionato d'Europa Under-21 UEFA 2004
Amelia, 2 Zaccardo, 3 Moretti, 4 Gamberini, 5 Bonera, 6 De Rossi, 7 Pinzi, 8 Palombo, 9 Gilardino, 10 Brighi, 11 Sculli, 12 Agliardi, 13 Barzagli, 14 Bovo, 15 Donadel, 16 Potenza, 17 Mesto, 18 Rosina, 19 Del Nero, 20 Caracciolo, 21 D’Agostino, 22 Zotti, CT: Gentile
Campionato d'Europa Under-21 UEFA 2006
Agliardi, 2 Potenza, 3 Bovo, 4 Donadel, 5 Mantovani, 6 Chiellini, 7 Pepe, 8 Canini, 9 Bianchi, 10 Biondini, 11 Pazzini, 12 Mirante, 13 Coda, 14 Defendi, 15 Scurto, 16 Ferronetti, 17 Foggia, 18 Montolivo, 19 Palladino, 20 Rosina, 21 Sammarco, 22 Curci, CT: Gentile
Campionato d'Europa Under-21 UEFA 2007
Curci, 2 Andreolli, 3 Chiellini, 4 Nocerino, 5 Mantovani, 6 Motta, 7 Montolivo, 8 Aquilani, 9 Pazzini, 10 Rosina, 11 Rossi, 12 Viviano, 13 Coda, 14 Criscito, 15 Canini, 16 Dessena, 17 Raggi, 18 Padoin, 19 Pellè, 20 Palladino, 21 Lazzari, 22 Consigli, 23 Cigarini, CT: Casiraghi
Campionato d'Europa Under-21 UEFA 2009
Consigli, 2 Motta, 3 Andreolli, 4 Criscito, 5 Morosini, 6 Marzorati, 7 Abate, 8 Marchisio, 9 Acquafresca, 10 Giovinco, 11 De Ceglie, 12 Sirigu, 13 Ranocchia, 14 Pisano, 15 Bocchetti, 16 Candreva, 17 Poli, 18 Cerci, 19 Paloschi, 20 Balotelli, 21 Cigarini, 22 Seculin, 23 Dessena, CT: Casiraghi
Campionato d'Europa Under-21 UEFA 2013
Bardi, 2 Donati, 3 Biraghi, 4 Verratti, 5 Capuano, 6 Caldirola, 7 Florenzi, 8 Marrone, 9 Immobile, 10 Insigne, 11 Gabbiadini, 12 Colombi, 13 Bianchetti, 14 Destro, 15 Sansone, 16 Bertolacci, 17 Paloschi, 18 Saponara, 19 Regini, 20 Borini, 21 Rossi, 22 Leali, 23 Crimi, CT: Mangia
Campionato d'Europa Under-21 UEFA 2015
Bardi, 2 Sabelli, 3 Biraghi, 4 Crisetig, 5 Rugani, 6 Romagnoli, 7 Viviani, 8 Sturaro, 9 Belotti, 10 Berardi, 11 Bernardeschi, 12 Barba, 13 Bianchetti, 14 Sportiello, 15 Benassi, 16 Baselli, 17 Izzo, 18 Battocchio, 19 Trotta, 20 Leali, 21 Cataldi, 22 Zappacosta, 23 Verdi, CT: Di Biagio
Campionato d'Europa Under-21 UEFA 2017
Donnarumma, 2 Calabria, 3 Barreca, 4 Rugani, 5 Cataldi, 6 Pellegrini, 7 Berardi, 8 Grassi, 9 Cerri, 10 Bernardeschi, 11 Petagna, 12 Conti, 13 Caldara, 14 Biraschi, 15 Benassi, 16 Garritano, 17 Cragno, 18 Gagliardini, 19 Scuffet, 20 Chiesa, 21 Locatelli, 22 Ferrari, 23 Pezzella, CT: Di Biagio
Campionato d'Europa Under-21 UEFA 2019
Audero, 2 Calabresi, 3 Pezzella, 4 Bonifazi, 5 Tonali, 6 Bastoni, 7 Pellegrini, 8 Zaniolo, 9 Cutrone, 10 Mandragora, 11 Orsolini, 12 Dimarco, 13 Mancini, 14 Chiesa, 15 Adjapong, 16 Montipò, 17 Bonazzoli, 18 Barella, 19 Romagna, 20 Kean, 21 Locatelli, 22 Meret, 23 Murgia, CT: Di Biagio
Campionato d'Europa Under-21 UEFA 2021
Plizzari, 2 Bellanova, 3 Frabotta/Beruatto, 4 Gabbia/Ricci, 5 Marchizza/Vogliacco, 6 Lovato, 7 Frattesi, 8 Tonali/Maleh, 9 Colombo/Pinamonti, 10 Cutrone, 11 Scamacca, 12 Carnesecchi, 13 Ranieri, 14 Rovella, 15 Del Prato, 16 Pirola, 17 Zappa, 18 Pobega, 19 Sala, 20 Raspadori, 21 Maggiore, 22 Cerofolini, 23 Sottil, CT: Nicolato
Campionato d'Europa Under-21 UEFA 2023
Carnesecchi, 2 Scalvini, 3 Parisi, 4 Ricci, 5 Pirola, 6 Lovato, 7 Esposito, 8 Tonali, 9 Colombo, 10 Rovella, 11 Pellegri, 12 Bellanova, 13 Udogie, 14 Cittadini, 15 Okoli, 16 Bove, 17 Gnonto, 18 Cancellieri, 19 Caprile, 20 Cambiaso, 21 Miretti, 22 Turati, 23 Cambiaghi, CT: Nicolato

Rosa attuale[modifica | modifica wikitesto]

I seguenti 28 giocatori sono stati convocati per gli incontri di qualificazione al campionato europeo di calcio Under-21 del 2025 contro Lettonia e Turchia, disputati rispettivamente il 22 e il 26 marzo 2024.[95]

Presenze e reti aggiornate al 17 ottobre 2023, dopo la partita contro la Norvegia.

N. Pos. Giocatore Data nascita (età) Pres. Reti Squadra
P Sebastiano Desplanches 11 marzo 2003 (21 anni) 3 -0
P Filippo Rinaldi 4 dicembre 2002 (21 anni) 0 -0
P Gioele Zacchi 10 luglio 2003 (20 anni) 0 -0
D Lorenzo Pirola 20 febbraio 2002 (22 anni) 15 2
D Matteo Ruggeri 11 luglio 2002 (21 anni) 6 0
D Riccardo Calafiori 19 maggio 2002 (21 anni) 4 0
D Mattia Zanotti 11 gennaio 2003 (21 anni) 3 0
D Diego Coppola 28 dicembre 2003 (20 anni) 2 0
D Daniele Ghilardi 6 gennaio 2003 (21 anni) 1 0
D Michael Kayode 10 luglio 2004 (19 anni) 1 0
D Riccardo Turicchia 5 febbraio 2003 (21 anni) 0 0
C Edoardo Bove 16 maggio 2002 (21 anni) 11 0
C Fabio Miretti 3 agosto 2003 (20 anni) 8 1
C Cesare Casadei 10 gennaio 2003 (21 anni) 5 0
C Cher Ndour 27 luglio 2004 (19 anni) 3 0
C Matteo Prati 28 dicembre 2003 (20 anni) 3 0
C Cristian Volpato 15 novembre 2003 (20 anni) 2 1
C Giovanni Fabbian 14 gennaio 2003 (21 anni) 2 0
C Jacopo Fazzini 16 marzo 2003 (21 anni) 1 0
C Franco Tongya 13 marzo 2002 (22 anni) 0 0
C Alessandro Bianco 1º ottobre 2002 (21 anni) 0 0
C Luis Hasa 6 gennaio 2004 (20 anni) 0 0
A Lorenzo Colombo 8 marzo 2002 (22 anni) 20 4
A Wilfried Gnonto 2 luglio 2002 (21 anni) 5 5
A Gaetano Oristanio 28 settembre 2002 (21 anni) 5 0
A Tommaso Baldanzi 23 marzo 2003 (21 anni) 3 1
A Francesco Pio Esposito 28 giugno 2005 (18 anni) 3 1
A Giuseppe Ambrosino 18 settembre 2004 (19 anni) 2 0

Staff tecnico[modifica | modifica wikitesto]

  • Commissario tecnico: Carmine Nunziata;
  • Assistenti allenatore: Emanuele Filippini e Matteo Brighi;
  • Capo delegazione: Giancarlo Antognoni;
  • Preparatore dei portieri: Gianmatteo Mareggini;
  • Preparatore atletico: Vincenzo Pincolini;
  • Medici: Daniele Mazza e Vincenzo Santoriello;
  • Fisioterapisti: Emiliano Bozzetti e Nicola Sanna;
  • Fisiologo: Cristian Osgnach;
  • Osteopata: Cristiano Pompili;
  • Match analyst: Francesco Bordin;
  • Dirigente accompagnatore: Vincenzo Marinelli;
  • Segretario: Manfredi Martino;
  • Kit manager: Riccardo Vitale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nazionale, la settimana magica di Locatelli: dal gol alla convocazione in Under-21, su repubblica.it, 8 ottobre 2016.
  2. ^ a b Club Italia - Nazionale Under 21, su figc.it, figc.it. URL consultato il 6 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2011).
  3. ^ Matteo Pinci, Under 21, beffa Italia in Inghilterra: azzurrini ko al 93', su repubblica.it, 10 novembre 2016.
  4. ^ I "giovani" d'Italia e d'Ungheria si fronteggiano in una interessante partita, in La Stampa, 6 aprile 1942, p. 2. URL consultato il 4 ottobre 2018.
  5. ^ (EN) Italy - U-23 - International Results, su rsssf.com. URL consultato il 4 ottobre 2018.
  6. ^ Almanacco Illustrato del Calcio 1990, p. 539.
  7. ^ a b Bruno Bernardi, La "Under 21" a Udine affronta la Romania (PDF), in La Stampa, 16 aprile 1969, p. 18. URL consultato il 15 luglio 2020.
  8. ^ Bruno Bernardi, Una rete di Pulici decide Italia-Romania giovani: 1-0 (PDF), in La Stampa, 17 aprile 1969, p. 18. URL consultato il 15 luglio 2020.
  9. ^ Ricevimento all'Ambasciata della nazionale "Under 21" (PDF) [collegamento interrotto], in Il Piccolo, 23 luglio 1969, p. 10. URL consultato il 16 luglio 2020.
  10. ^ Bruno Perucca, A Dresda una battaglia disperata per i giovani azzurri dell'Olimpica (PDF), in La Stampa, 1° maggio 1971, p. 21. URL consultato il 15 luglio 2020.
  11. ^ Giulio Accattino, Azzurrini, che delusione (PDF), in La Stampa, 6 aprile 1978, p. 15. URL consultato il 17 luglio 2020.
  12. ^ Carlo Coscia, L'Under 21 fuori dall'europeo (PDF), in La Stampa, 10 aprile 1980, p. 21. URL consultato il 17 luglio 2020.
  13. ^ Carlo Coscia, Sconfitta meritata per l'Under 21 (PDF), in La Stampa, 24 febbraio 1982, p. 17. URL consultato il 17 luglio 2020.
  14. ^ Carlo Coscia, La Under 21 ad Aberdeen uno spettacolo con beffa (PDF), in La Stampa, 26 marzo 1982, p. 19. URL consultato il 17 luglio 2020.
  15. ^ Carlo Coscia, Un gol di Vignola rompe la noia (PDF), in La Stampa, 5 aprile 1984, p. 22. URL consultato il 18 luglio 2020.
  16. ^ Carlo Coscia, All'Under non basta un gol, è fuori (PDF), in La Stampa, 3 maggio 1984, p. 24. URL consultato il 18 luglio 2020.
  17. ^ Carlo Coscia, Tutto merito di Vialli (PDF), in La Stampa, 30 marzo 1986, p. 26. URL consultato il 18 luglio 2020.
  18. ^ Carlo Coscia, Per la prima volta in finale (PDF), in La Stampa, 24 aprile 1986, p. 26. URL consultato il 18 luglio 2020.
  19. ^ Carlo Coscia, Un'Italia aggressiva vince, ma raccoglie poco (PDF), in La Stampa, 16 ottobre 1986, p. 26. URL consultato il 18 luglio 2020.
  20. ^ Carlo Coscia, L'Italia si arrende ai rigori (PDF), in La Stampa, 30 ottobre 1986, p. 25. URL consultato il 18 luglio 2020.
  21. ^ Giorgio Gandolfi, La Under perde una partita già vinta (PDF), in La Stampa, 17 marzo 1988, p. 24. URL consultato il 19 luglio 2020.
  22. ^ Giorgio Gandolfi, L'Europa calcistica rifiuta i giovani "polli" dell'Under (PDF), in Stampa Sera, 24 marzo 1988, p. 21. URL consultato il 19 luglio 2020.
  23. ^ Giorgio Viglino, Il gioco delle tre panchine (PDF), in La Stampa, 2 settembre 1986, p. 22. URL consultato il 19 luglio 2020.
  24. ^ Giorgio Gandolfi, L'attimo fuggente dell'Under 21 (PDF), in La Stampa, 22 febbraio 1990, p. 19. URL consultato il 22 luglio 2020.
  25. ^ Giorgio Gandolfi, Under, via libera per la Jugoslavia (PDF), in La Stampa, 30 marzo 1990, p. 21. URL consultato il 22 luglio 2020.
  26. ^ Giorgio Gandolfi, Azzurrini, uno 0-0 che vale (PDF), in La Stampa, 12 aprile 1990, p. 21. URL consultato il 22 luglio 2020.
  27. ^ Giorgio Gandolfi, Azzurrini stregati dalla Jugoslavia (PDF), in La Stampa, 10 maggio 1990, p. 20. URL consultato il 22 luglio 2020.
  28. ^ Mattia Chiusano, Ecco l'Italia che piace, in Sport - la Repubblica, 18 novembre 1999, p. 47.
  29. ^ Giorgio Gandolfi, E gli azzurrini vanno in barca tra i fiordi, in La Stampa, 6 giugno 1991, p. 31. URL consultato il 22 luglio 2020.
  30. ^ a b Giorgio Gandolfi, Per gli azzurrini c'è posto ai Giochi, in La Stampa, 26 marzo 1992, p. 29. URL consultato il 22 luglio 2020.
  31. ^ Giorgio Gandolfi, Azzurrini, adesso c'è la finalissima, in La Stampa, 23 aprile 1992, p. 31. URL consultato il 22 luglio 2020.
  32. ^ Giorgio Gandolfi, Azzurrini all'ultimo passo verso la finale europea, in La Stampa, 22 aprile 1992, p. 27. URL consultato il 24 luglio 2020.
  33. ^ Giorgio Gandolfi, Gli Azzurrini hanno l'Europa in pugno, in La Stampa, 29 maggio 1992, p. 31. URL consultato il 22 luglio 2020.
  34. ^ Giorgio Gandolfi, Campioni almeno con gli azzurrini, in La Stampa, 4 giugno 1992, p. 31. URL consultato il 22 luglio 2020.
  35. ^ Franco Badolato, Un match vinto con la testa, in La Stampa, 10 marzo 1994, p. 30. URL consultato il 24 luglio 2020.
  36. ^ Franco Badolato, Italia avanti, c'è la Francia, in La Stampa, 24 marzo 1994, p. 30. URL consultato il 24 luglio 2020.
  37. ^ Franco Badolato, Infallibili dal dischetto, azzurrini in finale, La Stampa, 16 aprile 1994, p. 27. URL consultato il 28 giugno 2012.
  38. ^ Franco Badolato, La banda Maldini colpisce ancora, La Stampa, 21 aprile 1994, p. 31. URL consultato il 24 luglio 2012.
  39. ^ Franco Badolato, Azzurrini, è un tiro al bersaglio, La Stampa, 24 marzo 1995, p. 36. URL consultato il 29 luglio 2020.
  40. ^ Franco Badolato, L'Italia frena per Atlanta, La Stampa, 14 marzo 1996, p. 31. URL consultato il 29 luglio 2020.
  41. ^ Franco Badolato, Atlanta eccoci, La Stampa, 28 marzo 1996, p. 33. URL consultato il 29 luglio 2020.
  42. ^ Franco Badolato, È grande la piccola Italia, La Stampa, 29 maggio 1996, p. 33. URL consultato il 29 luglio 2020.
  43. ^ Franco Badolato, Under eroica, tris fantastico, La Stampa, 1º giugno 1996, p. 31. URL consultato il 29 luglio 2020.
  44. ^ Franco Badolato, Ma la Under fa la controrivoluzione, in La Stampa, 22 gennaio 1997, p. 27. URL consultato il 31 luglio 1997.
  45. ^ Under 21 a Tardelli, su raisport.rai.it, 18 dicembre 1997. URL consultato il 21 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2015).
  46. ^ Giancarlo Laurenzi, L'Under sì che è una squadra, in La Stampa, 15 novembre 1999, p. 33.
  47. ^ Giancarlo Laurenzi, L'Under all'ultimo respiro, in La Stampa, 18 novembre 1999, p. 31. URL consultato il 31 luglio 1997.
  48. ^ Giancarlo Laurenzi, L'Under di Tardelli si prende tutto, in La Stampa, 2 giugno 2000, p. 36. URL consultato il 31 luglio 1997.
  49. ^ Giancarlo Laurenzi, Pirlo fa urlare di nuovo Tardelli, in La Stampa, 4 giugno 2000, p. 33. URL consultato il 31 luglio 2020.
  50. ^ Gentile all'Under in stile Tardelli, in la Repubblica, 13 ottobre 2000, p. 61.
  51. ^ Stefano Mancini, L'Under non ha nostalgia di Cassano, in La Stampa, 11 novembre 2001, p. 33. URL consultato il 1º agosto 2020.
  52. ^ Stefano Mancini, L'Under canta l'inno e conquista le finali, in La Stampa, 15 novembre 2001, p. 38. URL consultato il 1º agosto 2020.
  53. ^ Golden gol fatale all'Italia, in La Stampa, 26 maggio 2002, p. 31. URL consultato il 20 agosto 2020.
  54. ^ L'Italietta promossa senza squilli, in La Stampa, 20 novembre 2003, p. 33. URL consultato il 14 ottobre 2020.
  55. ^ Fabio Vergnano, Gilardino porta gli azzurrini in finale e ai Giochi, in La Stampa, 6 giugno 2004, p. 35. URL consultato il 14 ottobre 2020.
  56. ^ Paolo Butturini, Azzurrini d'Europa, su gazzetta.it, 8 giugno 2004.
  57. ^ Gentile si trova due punti in più La Scozia punita 0-3 a tavolino, in La Stampa, 6 settembre 2005, p. 31. URL consultato il 14 ottobre 2020.
  58. ^ Vince l'Olanda, l'Italia di Gentile ritorna a casa, in la Repubblica, 30 maggio 2006. URL consultato il 14 ottobre 2020.
  59. ^ Calcio, Under 21: Casiraghi nuovo CT, Zola consulente, in la Repubblica, 24 luglio 2006.
  60. ^ Azzurrini, soltanto 0-0 con la Spagna tutto rimandato alla gara di ritorno, in la Repubblica, 7 ottobre 2006. URL consultato il 14 ottobre 2020.
  61. ^ L'Under 21 vola all'Europeo Spagna battuta per 2-1, in la Repubblica, 10 ottobre 2006. URL consultato il 14 ottobre 2020.
  62. ^ Giuseppe Calabrese, Pazzini, tre gol a Wembley, in Firenze - la Repubblica, 25 marzo 2007, p. 1.
  63. ^ Gli azzurrini vanno a Pechino 2008 In dieci Portogallo battuto ai rigori, in la Repubblica, 22 giugno 2007. URL consultato il 21 ottobre 2020.
  64. ^ Balotelli scatenato in Israele Under 21 promossa alla fase finale, in la Repubblica, 16 ottobre 2008. URL consultato il 21 ottobre 2020.
  65. ^ L' ultimo flop, in la Repubblica, 27 giugno 2009. URL consultato il 21 ottobre 2020.
  66. ^ Carattere e gol dei ragazzi di Casiraghi Europei a un passo, Bielorussia ko 2-0, in la Repubblica, 9 ottobre 2010. URL consultato il 31 gennaio 2021.
  67. ^ Marco Gaetani, L'Italia si sfalda ed è fuori da tutto, in la Repubblica, 13 ottobre 2010. URL consultato il 31 gennaio 2021.
  68. ^ Casiraghi lascia l'Under 21 A Sacchi la scelta dell'erede, su gazzetta.it, 20 ottobre 2010. URL consultato il 20 ottobre 2010.
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  90. ^ ex aequo con la Francia
  91. ^ Vengono conteggiate le medaglie condivise
  92. ^ A questi ori va aggiunto un oro conquistato nel 1997 a Bari dalla Nazionale Under-23, in questo modo gli ori conquistati dall'Italia ai Giochi del Mediterraneo diventano 4 che è l'effettivo numero di medaglie d'oro conquistate dalla Nazionale italiana ai Giochi del Mediterraneo
  93. ^ A questo argento va aggiunto un argento conquistato nel 2009 a Pescara dalla Nazionale Under-20, in questo modo gli argenti conquistati dall'Italia ai Giochi del Mediterraneo diventano 2 che è l'effettivo numero di medaglie d'argento conquistate dalla Nazionale italiana ai Giochi del Mediterraneo
  94. ^ Classifica marcatori Nazionale Under 21, su figc.it. URL consultato il 6 giugno 2010.
  95. ^ Lettonia e Turchia sulla strada verso l'Europeo: i convocati di Nunziata per le sfide di Cesena e Ferrara, prima chiamata per Hasa, su figc.it, 15 marzo 2024. URL consultato il 16 marzo 2024.

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