Nazionale di calcio della Serbia

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Bandiera della Serbia Serbia
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Sport Calcio
Federazione FSS
Fudbalski savez Srbije Фудбалски савез Србије
Confederazione UEFA
Codice FIFA SRB
Soprannome Бели Орлови
(Aquile Bianche)
Selezionatore Bandiera della Serbia Dragan Stojković
Record presenze Dušan Tadić (106)
Capocannoniere Aleksandar Mitrović (57)
Ranking FIFA 29º (26 ottobre 2023)[1]
Sponsor tecnico Puma
Esordio internazionale
Bandiera del Brasile Brasile 2 - 0 Jugoslavia Bandiera della Jugoslavia
Porto Alegre, Brasile; 23 dicembre 1994
Bandiera della Serbia e Montenegro Serbia e Montenegro 1 - 2 Bulgaria Bandiera della Bulgaria
Kruševac, Serbia e Montenegro; 27 marzo 2003
Bandiera della Rep. Ceca Rep. Ceca 1 - 3 Serbia Bandiera della Serbia
Uherské Hradiště, Rep. Ceca; 16 agosto 2006
Migliore vittoria
Bandiera dell'Azerbaigian Azerbaigian 1 - 8 Serbia Bandiera della Serbia
Baku, Azerbaigian; 17 ottobre 2007
Peggiore sconfitta
Bandiera dell'Argentina Argentina 6 - 0 Serbia e Montenegro Bandiera della Serbia e Montenegro
Gelsenkirchen, Germania; 16 giugno 2006
Campionato del mondo
Partecipazioni 5 (esordio: 1998)
Miglior risultato Ottavi di finale nel 1998
Campionato d'Europa
Partecipazioni 1 (esordio: 2000)
Miglior risultato Quarti di finale nel 2000
UEFA Nations League
Partecipazioni 2 (esordio: 2018-2019)
Miglior risultato 11º posto nella Lega B 2020-2021

La nazionale di calcio della Serbia (in serbo Фудбалска репрезентација Србије?, Fudbalska reprezentacija Srbije) è la rappresentativa calcistica nazionale della Serbia. È posta sotto l'egida della Fudbalski savez Srbije la Federazione calcistica serba (FSS). Disputa le gare interne più importanti allo stadio Rajko Mitić, conosciuto anche come Marakana, allo stadio Partizan di Belgrado o in alternativa allo stadio Karađorđe di Novi Sad.

La nazionale serba trae le proprie origini dalla nazionale iugoslava, costituendosi dalla disciolta Federazione calcistica di Serbia e Montenegro e rappresentando la sola Serbia dal 28 giugno 2006. È considerata sia dalla UEFA che dalla FIFA come unica erede della Jugoslavia.

Nella classifica mondiale della FIFA la Serbia ha ottenuto come miglior piazzamento il 6º posto del dicembre 1998, mentre la posizione peggiore è il 101º posto del dicembre 1994; in ambo i casi era nota ancora come nazionale jugoslava. Occupa il 20º posto della classifica.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Gli anni della Jugoslavia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Nazionale di calcio della Jugoslavia.

Dal 1920 al 1992 fu attiva la nazionale di calcio della Jugoslavia (denominata nazionale di calcio del Regno dei Serbi, Croati e Sloveni fino al 1929) in rappresentanza del Regno dei Serbi, Croati e Sloveni fino al 1929, del Regno di Jugoslavia fino al 1941 e della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia fino al 1992. In quell'arco di tempo esistette, quindi, un'unica nazionale che rappresentò quelle entità politiche unitarie che comprendevano gli odierni Stati di Slovenia, Croazia, Bosnia ed Erzegovina, Serbia, Montenegro, Kosovo e Macedonia del Nord.

La nuova Jugoslavia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1992 nacque la nuova nazionale di calcio della Jugoslavia, in rappresentanza della Repubblica Federale di Jugoslavia, comprensiva degli odierni stati della Serbia e del Montenegro. Non bisogna confondere questa nuova nazionale con la Nazionale di calcio della Jugoslavia, soppressa nello stesso anno.

La nuova nazionale di calcio della Jugoslavia, sebbene fondata nel 1992, non disputò una gara ufficiale prima del 23 dicembre 1994, quando fu sconfitta in amichevole per 2-0 dal Brasile. La Jugoslavia non poté giocare le qualificazioni al campionato del mondo del 1994 negli Stati Uniti a causa delle sanzioni internazionali applicate dalla FIFA, così come dalla UEFA per il campionato d'Europa del 1996 in Inghilterra, sanzioni dovute ai conflitti bellici nei Balcani. Con tale denominazione (mantenuta fino al 2003) si qualificò al campionato del mondo del 1998 e al campionato d'Europa del 2000.

La Jugoslavia esordì nel gruppo F del campionato mondiale del 1998 sconfiggendo l'Iran per 1-0; nelle due partite successive del girone pareggiò con la Germania per 2-2 (dopo essere stata in vantaggio per 2-0) e sconfisse per 1-0 gli Stati Uniti: ebbe così accesso agli ottavi di finale, dove fu sconfitta dai Paesi Bassi per 2-1 (subendo la seconda rete al 90º minuto di gioco) e venne così eliminata.

Nel gruppo C del campionato d'Europa 2000 pareggiò la prima gara per 3-3 con la Slovenia, rimontando tre reti, poi vinse per 1-0 con la Norvegia e perse per 4-3 con la Spagna (subendo prima il pari al 90º minuto su calcio di rigore e poi la rete della sconfitta nei minuti finali della fase di recupero); grazie a questi risultati riuscì a superare il turno in qualità di seconda classificata, ma ai quarti di finale subì un pesante 6-1 contro i Paesi Bassi.

Serbia e Montenegro[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2002 il Parlamento federale di Belgrado raggiunse un accordo per una ristrutturazione della Federazione che attenuasse i legami fra Serbia e Montenegro: lo Stato si trasformò da federazione a confederazione. Il Parlamento decise di cambiare anche il nome dello stato, che divenne Unione Statale di Serbia e Montenegro. Il cambiamento divenne esecutivo il 4 gennaio 2003 e così anche la Federazione calcistica cambiò il proprio nome in Federazione calcistica di Serbia e Montenegro. Di conseguenza cambiò anche il nome della rappresentativa calcistica del paese, che divenne nazionale di calcio di Serbia e Montenegro. La nazionale mantenne il nome di Serbia e Montenegro fino al 2006 e con tale denominazione si qualificò al campionato del mondo del 2006.

Il calcio di rigore realizzato dalla Costa d'Avorio nella partita vinta dagli africani per 3-2 contro la Serbia e Montenegro al campionato mondiale del 2006.

Il 21 maggio 2006 il Montenegro approvò con un referendum l'indipendenza dalla Serbia, decretando così la fine dell'Unione Statale di Serbia e Montenegro; la divisione effettiva avvenne il 3 giugno dello stesso anno, con la cessazione dell'esistenza di Serbia e Montenegro e la creazione della Serbia e del Montenegro come unità statali distinte. Nonostante ciò Serbia e Montenegro decisero temporaneamente di mantenere un'unica nazionale, in modo da poter partecipare al campionato del mondo del 2006: la nazionale serbo-montenegrina fu eliminata al primo turno, dove fu sconfitta in tutte le tre partite del girone: per 1-0 dai Paesi Bassi, per 6-0 dall'Argentina e per 3-2 in rimonta dalla Costa d'Avorio.

Il cambiamento ufficiale di nome ebbe luogo il 28 giugno 2006 a seguito della nascita del Montenegro come selezione autonoma. La nazionale serbo-montenegrina sin qui descritta assunse allora l'attuale denominazione di nazionale di calcio della Serbia, in rappresentanza della sola Serbia. La FIFA considera la nazionale serba come unica erede della nazionale serbo-montenegrina, in quanto nella Costituzione di Serbia e Montenegro era previsto che, nel caso in cui il Montenegro avesse ottenuto l'indipendenza, solo la Serbia sarebbe stata considerata come l'unica erede della nazione di Serbia e Montenegro.

La Serbia dal 2006[modifica | modifica wikitesto]

La nazionale di calcio della Serbia esordì ufficialmente in campo internazionale il 18 agosto 2006, nell'incontro amichevole disputato a Uherské Hradiště e vinto per 3-1 contro la Rep. Ceca, mentre il debutto nelle gare interne avvenne allo stadio Stella Rossa di Belgrado, in un incontro valevole per le qualificazioni al campionato d'Europa del 2008 vinto per 1-0 contro l'Azerbaigian. La nazionale serba concluse al terzo posto il girone di qualificazione al campionato europeo del 2008, a tre punti dal Portogallo, non qualificandosi alla fase finale del torneo.

Nelle qualificazioni al campionato del mondo del 2010 perse per 2-1 contro la Francia il 10 settembre 2008, ma si qualificò vincendo il proprio girone con 22 punti e costringendo i Bleus (a quota 21 punti) allo spareggio.

La Serbia schierata in campo, nella prima gara del girone del campionato del mondo del 2010.

Alla fase finale del campionato del mondo 2010, disputato in Sudafrica (il primo cui la Serbia prese parte con il nuovo nome), la squadra allenata da Radomir Antić fu eliminata al primo turno: dopo essere rimasta in dieci uomini ed aver subito una sconfitta per 1-0 (a causa di un calcio di rigore) all'esordio contro il Ghana, la Serbia batté con lo stesso punteggio la Germania, grazie anche al portiere Vladimir Stojković, che parò un altro rigore assegnato contro la squadra serba, ma nel terzo incontro fu sconfitta 2-1 dall'Australia e non poté accedere al turno successivo.

Il 12 ottobre 2010 una frangia di tifosi serbi si rese protagonista di un grave episodio di vandalismo. Allo stadio Luigi Ferraris di Genova, dove la Serbia stava per affrontare l'Italia in una gara di qualificazione al campionato europeo del 2012, gli ultrà serbi iniziarono a scagliare fumogeni verso il terreno di gioco, rompendo una rete di protezione e alcune vetrate. L'arbitro dapprima rinviò l'inizio della gara, mentre il capitano Dejan Stanković tentava di calmare i propri tifosi; quando sembrava che il settore ospiti si fosse calmato, l'arbitro fischiò il calcio d'inizio, ma fu costretto ad interrompere la partita dopo sei minuti a causa di un nuovo lancio di fumogeni in campo.[2] L'UEFA punì la Serbia con la sconfitta a tavolino per 3-0. La nazionale balcanica giunse terza nel girone, dietro all'Italia e all'Estonia e non si qualificò alla fase finale di Euro 2012, svoltasi in Polonia e Ucraina.

Il 26 maggio 2012 Siniša Mihajlović[3] esordì sulla panchina della Serbia nell'incontro amichevole disputato all'AFG Arena di San Gallo in Svizzera, perdendo per 2-0 contro la Spagna. Alle qualificazioni al campionato mondiale del 2014 la Serbia concluse il girone in terza posizione a 14 punti, dietro al Belgio (26) e alla Croazia (17), venendo eliminata dopo una concitata gara di ritorno contro i rivali della Croazia terminata con il punteggio di 1-1.[4] Alla fine del 2013 Mihajlović lasciò la guida della nazionale serba a Ljubinko Drulović, subentrato ad interim, poi, nel luglio 2014, la Federazione calcistica della Serbia affidò l'incarico di commissario tecnico all'olandese Dick Advocaat.

Per le qualificazioni al campionato europeo del 2016 la Serbia fu inserita nel gruppo I, lo stesso di Portogallo e Danimarca.[5] Nel secondo incontro delle qualificazioni, il 14 ottobre 2014 la Serbia incontrò l'Albania allo Stadion Partizana di Belgrado: dopo 41 minuti l'arbitro sospese la gara a seguito del volo sul terreno di gioco di un drone con una bandiera nazionalista albanese; dopo che questa veniva strappata dal difensore serbo Stefan Mitrović, ne seguiva la reazione dei giocatori albanesi e un parapiglia generale con lancio di petardi, fumogeni e invasione di campo da parte della tifoseria serba, fino alla definitiva sospensione dell'incontro per motivi di sicurezza, mentre il risultato era ancora fermo sullo 0-0. Quando l'arbitro decise di far riprendere la gara, i giocatori albanesi si rifiutarono di rientrare in campo, dove la Serbia era in attesa di riprendere il gioco.[6] La partita fu segnalata alla Commissione disciplinare dell'UEFA,[7] che il 24 ottobre 2014 accordò alla Serbia la vittoria per 3-0 a tavolino sull'Albania, ma sanzionò la Serbia con tre punti di penalizzazione nel girone del gruppo I di qualificazione al campionato d'Europa 2016 e due turni da disputare a porte chiuse, oltre a infliggere ad entrambe le federazioni un'ammenda di 100 000 euro per i fatti avvenuti allo stadio Partizan di Belgrado durante Serbia-Albania.[8][9] I successivi ricorsi delle due federazioni furono respinti dalla Commissione d'Appello dell'UEFA,[10] finché, il 10 luglio 2015, il Tribunale Arbitrale dello Sport con sede a Losanna ribaltò la sentenza dell'UEFA del 24 ottobre 2014, penalizzando la Serbia di sei punti e accordando all'Albania la vittoria a tavolino per 3-0,[11] compromettendo di fatto la qualificazione dei serbi al campionato d'Europa 2016. Proprio grazie alla vittoria a tavolino l'Albania ottenne la qualificazione a scapito dei serbi.

Intanto, dopo la sconfitta nel terzo incontro delle qualificazioni con la Danimarca allo stadio Partizan di Belgrado, gara disputata a porte chiuse, il tecnico olandese Advocaat decise di presentare le proprie dimissioni, accettate dalla Federazione serba;[12] la nazionale fu dunque affidata all'allenatore dell'Under-21 Radovan Ćurčić, che già aveva allenato la nazionale maggiore tra l'ottobre 2011 e il maggio 2012.[13] Dopo la mancata qualificazione al campionato europeo del 2016 in Francia, nel maggio 2016 la selezione serba passò nelle mani di Slavoljub Muslin, cui spettò il compito di condurre la nazionale al Mondiale 2018.[14]

Il sorteggio per le qualificazioni al campionato del mondo 2018 inserì la Serbia nel girone D con, tra le altre, Galles, Austria e Irlanda. L'accesso al Mondiale fu garantito dalla vittoria per 1-0 ottenuta a Belgrado contro la Georgia, con un gol di Aleksandar Prijović, nonostante la sconfitta rimediata in Austria quattro giorni prima. Il 29 ottobre il c.t. Muslin fu tuttavia esonerato; il suo posto fu assunto da Mladen Krstajić.[15]

La Serbia al campionato del mondo del 2018.

La Serbia, inserita nel gruppo E del mondiale russo con Brasile, Svizzera e Costa Rica, ottenne un successo per 1-0 contro i costaricani, mentre nel secondo incontro, pur essendo passata in vantaggio contro gli svizzeri, subì nel secondo tempo della gara la rimonta degli elvetici, che si imposero per 2-1 grazie a un gol segnato al 90º minuto di gioco. A causa di un rigore non assegnato alla Serbia ed al non utilizzo del VAR, la federcalcio serba presentò invano un reclamo presso la FIFA per denunciare l'arbitraggio, ritenuto scorretto.[16] Nell'ultimo incontro la Serbia affrontò il Brasile, da cui fu sconfitta per 2-0, non riuscendo quindi a superare la fase a gruppi.

A causa degli scarsi risultati ottenuti negli anni precedenti, la nazionale serba si ritrovò nella Lega C della neonata UEFA Nations League 2018-2019, in un girone con Montenegro, Lituania e Romania. Vincendo il raggruppamento con autorevolezza, ottenne la promozione nella Lega B della manifestazione e contestualmente un posto agli spareggi per il campionato d'Europa 2020, piazzando nel contempo il proprio attaccante Aleksandar Mitrović al primo posto della classifica dei marcatori della UEFA Nations League, con 6 reti segnate.

Nel girone di qualificazione al campionato d'Europa 2020 la Serbia affrontò, tra le altre, il Portogallo campione d'Europa in carica e l'Ucraina. Dopo il pareggio per 1-1 contro il Portogallo, la compagine allenata da Krstajić subì una clamorosa sconfitta per 5-0 in Ucraina, la peggiore nella storia della nazionale serba. L'allenatore non riuscì a conservare il proprio posto in panchina neanche dopo la vittoria per 4-1 ottenuta in casa contro la Lituania e dovette cedere l'incarico a Ljubiša Tumbaković, che iniziò perdendo per 4-2 contro i portoghesi. Vincendo le successive due partite contro Lussemburgo, la Serbia mantenne viva una tenue speranza di qualificazione diretta all'europeo, che però svanì dopo il 2-2 interno contro gli ucraini e il terzo posto nel girone che seguì. La vittoria del raggruppamento della UEFA Nations League 2018-2019 permise, però, ai serbi di cercare la qualificazione all'europeo tramite gli spareggi, dove la squadra di Tumbaković superò in semifinale la Norvegia vincendo per 2-1 a Oslo dopo i tempi supplementari, ma fu sconfitta ai tiri di rigore a Belgrado dalla Scozia, dopo l'1-1 dei tempi supplementari.

La Serbia si qualificò da imbattuta al campionato del mondo 2022 vincendo il girone davanti al Portogallo e ottenendo il primato all'ultima giornata, grazie alla vittoria per 1-2 in terra lusitana. Nella fase finale del torneo iniziò con una sconfitta contro il Brasile (0-2), poi, nonostante un doppio vantaggio, subì la rimonta del Camerun e chiuse sul pari (3-3) la seconda gara, per poi perdere il decisivo incontro con la Svizzera (2-3). Come quattro anni prima, furono gli elvetici a eliminare dal mondiale i serbi, che chiusero all'ultimo posto il girone.

Partecipazioni ai tornei internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Fino al 1992 la Serbia non aveva una propria nazionale, in quanto lo stato serbo era inglobato nella Jugoslavia. Esisteva, quindi, un'unica nazionale che rappresentava tutta la Jugoslavia.

Campionato del mondo
Edizione Risultato
1994 Non partecipante[17]
1998 Ottavi di finale
2002 Non qualificata
2006 Primo turno
2010 Primo turno
2014 Non qualificata
2018 Primo turno
2022 Primo turno
Campionato europeo
Edizione Risultato
1996 Non partecipante[18]
2000 Quarti di finale
2004 Non qualificata
2008 Non qualificata
2012 Non qualificata
2016 Non qualificata
2020 Non qualificata
Giochi olimpici[19]
Edizione Risultato
Confederations Cup
Edizione Risultato
1995 Non invitata
1997 Non qualificata
1999 Non qualificata
2001 Non qualificata
2003 Non qualificata
2005 Non qualificata
2009 Non qualificata
2013 Non qualificata
2017 Non qualificata


Legenda: Grassetto: Risultato migliore, Corsivo: Mancate partecipazioni


Statistiche dettagliate sui tornei internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Mondiali[modifica | modifica wikitesto]

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1994 Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti Non partecipante[17] - - - -
1998 Bandiera della Francia Francia Ottavi di finale 2 1 1 5:4
2002 Bandiera della Corea del Sud Corea del Sud / Bandiera del Giappone Giappone Non qualificata - - - -
2006 Bandiera della Germania Germania Primo turno 0 0 3 2:10
2010 Bandiera del Sudafrica Sudafrica Primo turno 1 0 2 2:3
2014 Bandiera del Brasile Brasile Non qualificata - - - -
2018 Bandiera della Russia Russia Primo turno 1 0 2 2:4
2022 Bandiera del Qatar Qatar Primo turno 0 1 2 5:8

Europei[modifica | modifica wikitesto]

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1996 Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Non partecipante[18] - - - -
2000 Bandiera del Belgio Belgio / Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi Quarti di finale 1 1 2 8:13
2004 Bandiera del Portogallo Portogallo Non qualificata - - - -
2008 Bandiera dell'Austria Austria / Bandiera della Svizzera Svizzera Non qualificata - - - -
2012 Bandiera della Polonia Polonia / Bandiera dell'Ucraina Ucraina Non qualificata - - - -
2016 Bandiera della Francia Francia Non qualificata - - - -
2020[20] Bandiera dell'Europa Europa Non qualificata - - - -
2024 Bandiera della Germania Germania Qualificata

Nations League[modifica | modifica wikitesto]

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
2018-2019 Bandiera del Portogallo Portogallo 1° in Lega C[21] 4 2 0 11:4
2020-2021 Bandiera dell'Italia Italia 11° in Lega B 1 3 2 9:7
2022-2023 Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi 1° in Lega B 4 1 1 13:5

Confronti con le altre nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Questi sono i saldi della Serbia nei confronti delle Nazionali con cui è stato disputato almeno 1 incontro a partire dal 2006.

Saldo generale[modifica | modifica wikitesto]

Aggiornato al 27 giugno 2018.

Nazionale G. V. Pa. Pe. RF RS DR Ultima vittoria Ultimo pareggio Ultima sconfitta
Bandiera del Belgio Belgio 4 2 0 2 5 7 -2 22 agosto 2007 7 giugno 2013
Bandiera dell'Azerbaigian Azerbaigian 3 3 0 0 11 2 +9 7 giugno 2015
Bandiera della Polonia Polonia 5 0 3 2 3 3 0 2 giugno 2010 23 marzo 2016
Bandiera dell'Armenia Armenia 5 3 2 0 8 1 +7 4 settembre 2015 11 ottobre 2014
Bandiera del Portogallo Portogallo 4 0 2 2 4 6 -2 25 marzo 2021 11 ottobre 2015
Bandiera della Macedonia del Nord Macedonia del Nord 3 1 1 1 6 3 +3 15 ottobre 2013 6 febbraio 2008 16 ottobre 2012
Bandiera dell'Irlanda Irlanda 5 2 3 0 6 4 +2 5 settembre 2017 5 settembre 2016
Bandiera della Russia Russia 4 0 2 2 3 5 -2 5 giugno 2016 10 agosto 2011
Bandiera delle Fær Øer Fær Øer 4 4 0 0 10 1 +9 6 settembre 2011
Bandiera della Francia Francia 5 0 2 3 4 8 -4 31 maggio 2014 7 settembre 2015
Bandiera di Cipro Cipro 4 3 1 0 7 2 +5 25 maggio 2016 29 febbraio 2012
Bandiera dell'Irlanda del Nord Irlanda del Nord 3 3 0 0 4 1 +3 2 settembre 2011
Bandiera della Rep. Ceca Rep. Ceca 2 1 0 1 4 5 -1 18 agosto 2006 13 novembre 2015
Bandiera della Norvegia Norvegia 1 0 1 0 1 1 0 15 novembre 2006
Bandiera del Kazakistan Kazakistan 2 1 0 1 2 2 0 24 novembre 2007 24 marzo 2007
Bandiera della Finlandia Finlandia 2 1 1 0 2 0 +2 2 giugno 2007 8 settembre 2007
Bandiera dell'Ucraina Ucraina 2 0 0 2 0 4 -4 15 novembre 2016
Bandiera della Germania Germania 2 1 0 1 2 2 0 18 giugno 2010 31 marzo 2008
Bandiera della Lituania Lituania 3 2 0 1 6 2 +4 7 settembre 2018 14 ottobre 2009
Bandiera dell'Austria Austria 4 3 0 1 9 6 +3 9 ottobre 2016 6 ottobre 2017
Bandiera della Bulgaria Bulgaria 2 2 0 0 7 1 +6 17 novembre 2010
Bandiera della Romania Romania 2 2 0 0 8 2 +6 10 ottobre 2009
Bandiera della Svezia Svezia 2 1 0 1 3 2 +1 1º aprile 2009 5 giugno 2012
Bandiera del Sudafrica Sudafrica 1 1 0 0 3 1 +2 12 agosto 2009
Bandiera della Corea del Sud Corea del Sud 3 1 1 1 3 3 0 18 novembre 2009 14 novembre 2017 3 giugno 2011
Bandiera dell'Algeria Algeria 1 1 0 0 3 0 +3 3 marzo 2010
Bandiera del Giappone Giappone 2 2 0 0 5 0 +5 11 ottobre 2013
Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda 1 0 0 1 0 1 -1 29 maggio 2010
Bandiera del Camerun Camerun 1 1 0 0 4 3 +1 5 giugno 2010
Bandiera del Ghana Ghana 1 0 0 1 0 1 -1 13 giugno 2010
Bandiera dell'Australia Australia 1 0 0 1 1 2 -1 23 giugno 2010
Bandiera della Grecia Grecia 2 1 0 1 2 1 +1 18 novembre 2014 8 ottobre 2010
Bandiera della Slovenia Slovenia 2 0 1 1 1 2 -1 7 settembre 2010 11 ottobre 2011
Bandiera dell'Estonia Estonia 3 1 1 1 3 4 -1 29 marzo 2016 29 marzo 2011 11 ottobre 2011
Bandiera dell'Italia Italia 2 0 1 1 tav 1 4 -3 7 ottobre 2011 12 ottobre 2010
Bandiera d'Israele Israele 2 2 0 0 5 1 +4 31 maggio 2016
Bandiera del Messico Messico 1 0 0 1 0 2 -2 11 novembre 2011
Bandiera dell'Honduras Honduras 1 0 0 1 0 2 -2 15 novembre 2011
Bandiera della Spagna Spagna 1 0 0 1 0 2 -2 26 maggio 2012
Bandiera della Scozia Scozia 2 1 1 0 2 0 +2 26 marzo 2013 8 settembre 2012
Bandiera del Galles Galles 4 2 2 0 11 3 +8 10 settembre 2013 11 giugno 2017
Bandiera del Cile Cile 2 1 0 1 3 2 +1 14 novembre 2012 4 giugno 2018
Bandiera della Croazia Croazia 2 0 1 1 1 3 -2 6 settembre 2013 22 marzo 2013
Bandiera della Colombia Colombia 1 0 0 1 0 1 -1 14 agosto 2013
Bandiera della Giamaica Giamaica 1 1 0 0 2 1 +1 26 maggio 2014
Bandiera di Panama Panama 1 0 1 0 1 1 0 31 maggio 2014
Bandiera del Brasile Brasile 2 0 0 2 0 3 -3 27 giugno 2018
Bandiera dell'Albania Albania 2 1 0 1 tav 2 3 -1 8 ottobre 2015 14 ottobre 2014
Bandiera della Danimarca Danimarca 2 0 0 2 1 5 -4 13 giugno 2015
Bandiera della Moldavia Moldavia 2 2 0 0 6 0 +6 2 settembre 2017
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti 1 0 1 0 0 0 0 29 gennaio 2017
Bandiera della Georgia Georgia 2 2 0 0 4 1 +3 9 ottobre 2017
Bandiera della Cina Cina 1 1 0 0 2 0 +2 10 novembre 2017
Bandiera del Marocco Marocco 1 0 0 1 1 2 -1 23 marzo 2018
Bandiera della Nigeria Nigeria 1 1 0 0 2 0 +2 27 marzo 2018
Bandiera della Bolivia Bolivia 1 1 0 0 5 1 +4 9 giugno 2018
Bandiera della Costa Rica Costa Rica 1 1 0 0 1 0 +1 17 giugno 2018
Bandiera della Svizzera Svizzera 1 0 0 1 1 2 -1 22 giugno 2018

Tutte le rose[modifica | modifica wikitesto]

Mondiali[modifica | modifica wikitesto]

Coppa del Mondo FIFA 1998
Kralj, 2 Mirković, 3 Đorović, 4 Jokanović, 5 Đukić, 6 Brnović, 7 Jugović, 8 Savićević, 9 Mijatović, 10 Stojković, 11 Mihajlović, 12 Leković, 13 Komljenović, 14 Saveljić, 15 Drulović, 16 Petrović, 17 Milošević, 18 Govedarica, 19 Stević, 20 Stanković, 21 Ognjenović, 22 Kovačević, CT: Santrač
Coppa del Mondo FIFA 2006
Jevrić, 2 Ergić, 3 Dragutinović, 4 Duljaj, 5 Vidić, 6 Gavrančić, 7 Koroman, 8 Kežman, 9 Milošević, 10 Stanković, 11 P. Đorđević, 12 Kovačević, 13 Basta, 14 N. Đorđević, 15 Dudić, 16 D. Petković, 17 Nađ, 18 Vukić, 19 Žigić, 20 Krstajić, 21 Ljuboja, 22 Ilić, 23 Stojković, CT: I. Petković
Coppa del Mondo FIFA 2010
Stojković, 2 Rukavina, 3 Kolarov, 4 Kačar, 5 Vidić, 6 Ivanović, 7 Tošić, 8 Lazović, 9 Pantelić, 10 Stanković, 11 Milijaš, 12 Isailović, 13 Luković, 14 Jovanović, 15 Žigić, 16 Obradović, 17 Krasić, 18 Ninković, 19 Petrović, 20 Subotić, 21 Mrđa, 22 Kuzmanović, 23 Đuričić, CT: Antić
Coppa del Mondo FIFA 2018
Stojković, 2 Rukavina, 3 Tošić, 4 Milivojević, 5 Spajić, 6 Ivanović, 7 Živković, 8 Prijović, 9 Mitrović, 10 Tadić, 11 Kolarov, 12 Rajković, 13 Veljković, 14 Rodić, 15 Milenković, 16 Grujić, 17 Kostić, 18 Radonjić, 19 Jović, 20 Milinković-Savić, 21 Matić, 22 Ljajić, 23 Dmitrović, CT: Krstajić
Coppa del Mondo FIFA 2022
Dmitrović, 2 Pavlović, 3 Eraković, 4 Milenković, 5 Veljković, 6 Maksimović, 7 Radonjić, 8 Gudelj, 9 A. Mitrović, 10 Tadić, 11 Jović, 12 Rajković, 13 S. Mitrović, 14 Živković, 15 Babić, 16 Lukić, 17 Kostić, 18 Vlahović, 19 Račić, 20 S. Milinković-Savić, 21 Đuričić, 22 Lazović, 23 V. Milinković-Savić, 24 Ilić, 25 Mladenović, 26 Grujić, CT: Stojković

Europei[modifica | modifica wikitesto]

Campionato d'Europa UEFA 2000
Korać, 2 Dudić, 3 Đorović, 4 Jokanović, 5 Đukić, 6 D. Stanković, 7 Jugović, 8 Mijatović, 9 Milošević, 10 Stojković, 11 Mihajlović, 12 Cicović, 13 Komljenović, 14 Saveljić, 15 Bunjevčević, 16 Govedarica, 17 Drulović, 18 Kovačević, 19 J. Stanković, 20 Kežman, 21 Nađ, 22 Kralj, CT: Boškov

Giochi olimpici[modifica | modifica wikitesto]

NOTA: per le informazioni sulle rose successive al 1948 visionare la pagina della Nazionale olimpica.

Rosa attuale[modifica | modifica wikitesto]

Lista dei giocatori convocati per le gare amichevoli contro Russia e Cipro del 21 e 25 marzo 2024.[22]

Presenze e reti aggiornate al termine della seconda gara.

N. Pos. Giocatore Data nascita (età) Pres. Reti Squadra
P Predrag Rajković 8 aprile 1992 (32 anni) 31 0 Bandiera della Spagna Maiorca
P Vanja Milinković-Savić 20 febbraio 1997 (27 anni) 18 0 Bandiera dell'Italia Torino
P Đorđe Petrović 8 ottobre 1999 (24 anni) 3 0 Bandiera dell'Inghilterra Chelsea
D Nikola Milenković 12 ottobre 1997 (26 anni) 52 3 Bandiera dell'Italia Fiorentina
D Matija Nastasić 28 marzo 1993 (31 anni) 34 0 Bandiera della Spagna Maiorca
D Strahinja Pavlović 24 maggio 2001 (22 anni) 33 3 Bandiera dell'Austria Salisburgo
D Filip Mladenović 15 agosto 1991 (32 anni) 30 1 Bandiera della Grecia Panathīnaïkos
D Srđan Babić 22 aprile 1996 (28 anni) 8 1 Bandiera della Russia Spartak Mosca
D Strahinja Eraković 22 gennaio 2001 (23 anni) 8 1 Bandiera della Russia Zenit San Pietroburgo
D Aleksa Terzić 17 agosto 1999 (24 anni) 6 0 Bandiera dell'Austria Salisburgo
D Erhan Mašović 22 novembre 1998 (25 anni) 5 0 Bandiera della Germania Bochum
D Milan Gajić 28 gennaio 1996 (28 anni) 3 0 Bandiera della Russia CSKA Mosca
D Jan-Carlo Simić 2 maggio 2005 (18 anni) 0 0 Bandiera dell'Italia Milan
C Dušan Tadić 20 novembre 1988 (35 anni) 106 22 Bandiera della Turchia Fenerbahçe
C Filip Kostić 1º novembre 1992 (31 anni) 62 3 Bandiera dell'Italia Juventus
C Sergej Milinković-Savić 27 febbraio 1995 (29 anni) 49 8 Bandiera dell'Arabia Saudita Al-Hilal
C Nemanja Maksimović 26 gennaio 1995 (29 anni) 48 0 Bandiera della Spagna Getafe
C Saša Lukić 13 agosto 1996 (27 anni) 44 2 Bandiera dell'Inghilterra Fulham
C Andrija Živković 11 luglio 1996 (27 anni) 44 1 Bandiera della Grecia PAOK
C Mijat Gaćinović 8 febbraio 1995 (29 anni) 26 2 Bandiera della Grecia AEK Atene
C Srđan Mijailović 10 novembre 1993 (30 anni) 7 0 Bandiera della Serbia Stella Rossa
C Lazar Samardžić 24 febbraio 2002 (22 anni) 7 0 Bandiera dell'Italia Udinese
C Saša Zdjelar 20 aprile 1995 (29 anni) 3 0 Bandiera della Russia CSKA Mosca
A Aleksandar Mitrović 16 settembre 1994 (29 anni) 89 57 Bandiera dell'Arabia Saudita Al-Hilal
A Luka Jović 23 dicembre 1997 (26 anni) 33 10 Bandiera dell'Italia Milan
A Dušan Vlahović 28 gennaio 2000 (24 anni) 25 13 Bandiera dell'Italia Juventus
A Petar Ratkov 18 agosto 2003 (20 anni) 1 0 Bandiera dell'Austria Salisburgo
A Samed Baždar 30 gennaio 2004 (20 anni) 1 0 Bandiera della Serbia Partizan

Record individuali[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche aggiornate al 25 marzo 2024.

I giocatori in grassetto sono ancora in attività con la nazionale.

Record presenze[modifica | modifica wikitesto]

Pos. Giocatore Presenze Reti Periodo
1 Dušan Tadić 106 22 2008-
2 Branislav Ivanović 105 13 2005-2018
3 Dejan Stanković 103 15 1998-2013
4 Savo Milošević 102 37 1994-2008
5 Aleksandar Kolarov 94 11 2008-2020
6 Aleksandar Mitrović 89 57 2013-
7 Dragan Stojković 84 15 1983-2001
Vladimir Stojković 0 2006-2018
9 Zoran Tošić 76 11 2007-2016
10 Predrag Mijatović 73 26 1990-2003

Record reti[modifica | modifica wikitesto]

Pos. Giocatore Reti Presenze Periodo
1 Aleksandar Mitrović 57 89 2013-
2 Savo Milosevic 37 102 1994-2008
3 Predrag Mijatović 26 73 1990-2003
4 Dušan Tadić 22 106 2008-
5 Nikola Žigić 20 57 2004-2011
6 Dejan Savićević 19 56 1986-1999
7 Mateja Kežman 17 49 2000-2006
8 Dejan Stanković 15 103 1998-2013
9 Dušan Vlahović 13 25 2020-
Branislav Ivanović 105 2005-2018


Commissari tecnici[modifica | modifica wikitesto]

Commissario tecnico Periodo Gare V P S % V % P % S Annotazioni
Bandiera della Jugoslavia Slobodan Santrač 1994-1998 43 26 10 7 60,46 23,25 16,28 Ottavi di finale al Mondiale 1998
Bandiera della Jugoslavia Milan Živadinović 1998-1999 6 3 2 1 50,00 33,33 16,66
Bandiera della Jugoslavia Vujadin Boškov 1999-2000 15 6 5 4 40,00 33,33 26,66 Quarti di finale a Euro 2000
Bandiera della Jugoslavia Ilija Petković 2000-2001 4 2 1 1 50,00 25,00 25,00
Bandiera della Jugoslavia Milovan Đorić 2001 3 0 2 1 00,00 66,66 33,33
Bandiera della Jugoslavia Dejan Savićević Bandiera della Jugoslavia Vujadin Boškov Bandiera della Jugoslavia Ivan Ćurković 2001 8 4 2 2 50,00 25,00 25,00
Bandiera della Jugoslavia Dejan Savićević 2001-2003 17 4 3 10 23,53 17,65 58,82
Bandiera della Serbia e Montenegro Ilija Petković 2003-2006 30 11 10 9 36,66 33,33 30,00 Primo turno al Mondiale 2006
Bandiera della Spagna Javier Clemente 2006-2007 16 7 7 2 43,75 43,75 12,50
Bandiera della Serbia Miroslav Đukić 2007-2008 5 0 2 3 00,00 40,00 60,00
Bandiera della Serbia Radomir Antić 2008-2010 28 17 3 8 60,71 10,71 28,57 Primo turno al Mondiale 2010
Bandiera della Serbia Vladimir Petrović 2010-2011 13 5 3 5 38,46 23,08 38,46
Bandiera della Serbia Radovan Ćurčić 2011-2012 5 2 1 2 40,00 20,00 40,00
Bandiera della Serbia Siniša Mihajlović 2012-2013 19 7 4 8 36,84 21,05 42,10
Bandiera della Serbia Ljubinko Drulović 2014 4 2 1 1 50,00 25,00 25,00
Bandiera dei Paesi Bassi Dick Advocaat 2014 4 1 2 1 25,00 50,00 25,00
Bandiera della Serbia Radovan Ćurčić 2014-2016 11 5 0 6 45,45 00,00 54,54
Bandiera della Serbia Slavoljub Muslin 2016-2017 14 8 5 2 53.33 33.33 13.33 Qualificazione al Mondiale 2018
Bandiera della Serbia Mladen Krstajić 2017 9 4 1 4 44.44 11.11 44.44 Primo turno al Mondiale 2018

Staff tecnico[modifica | modifica wikitesto]

Organigramma aggiornato al 4 giugno 2018.[23]

Staff dell'area tecnica
  • Allenatore: Bandiera della Serbia Dragan Stojković
  • Collaboratore tecnico: Bandiera della Serbia Ljubiša Ranković
  • Collaboratore tecnico: Bandiera della Serbia Milan Obradović
  • Collaboratore tecnico: Bandiera della Serbia Milan Rastavac
  • Preparatore portieri: Bandiera della Serbia Nemanja Jovšić
  • Preparatore atletico: Bandiera della Serbia Marko Stojanović
  • Preparatore tecnico: Bandiera della Serbia Nemanja Milinčić
  • Direttore medico: Bandiera della Serbia Miodrag Mladenović
  • Fisioterapista: Bandiera della Serbia Slobodan Branković
  • Fisioterapista: Bandiera della Serbia Zoran Vujić
  • Fisioterapista: Bandiera della Serbia Viktor Vujošević
  • Fisioterapista: Bandiera della Serbia Dejan Bogdanović

Divise storiche[modifica | modifica wikitesto]

A luglio 2014 è stato siglato un contratto fino al 2016 con il brand britannico Umbro che a partire da settembre 2014 è il nuovo sponsor tecnico della nazionale di calcio della Serbia, che ha concluso il pluriennale rapporto con Nike. La squadra ha debuttato con le nuove divise a Belgrado il 7 settembre 2014, nella gara amichevole con la Francia.[24] Nel 2018, dopo la qualificazione al campionato mondiale in Russia, la nazionale di calcio della Serbia ha stipulato un contratto a lungo termine con il brand tedesco Puma.[25]

FR Jugoslavia / Serbia e Montenegro[modifica | modifica wikitesto]

Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
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Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
1998 WC
Manica sinistra
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Maglietta
Maglietta
Manica destra
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Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
2000 Euro
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
2006 WC

Serbia[modifica | modifica wikitesto]

Manica sinistra
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Maglietta
Maglietta
Manica destra
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Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
2006–2008
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
2008–2010
Manica sinistra
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Maglietta
Maglietta
Manica destra
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Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
2010 WC
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
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Pantaloncini
Calzettoni
2012–2014
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
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Pantaloncini
Calzettoni
2014–2016
Manica sinistra
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Maglietta
Maglietta
Manica destra
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Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
2016–2018
Manica sinistra
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Maglietta
Maglietta
Manica destra
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Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
2018 WC
Manica sinistra
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Maglietta
Maglietta
Manica destra
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Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
2020–2022
Manica sinistra
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Maglietta
Maglietta
Manica destra
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Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
2022 WC
Manica sinistra
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Maglietta
Maglietta
Manica destra
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Pantaloncini
Calzettoni
2024 Euro

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Men's Ranking, su fifa.com. URL consultato il 26 ottobre 2023.
  2. ^ 12.10.2010 Italy - Serbia (Group C) Euro 2012 Qualification, su youtube.com. URL consultato il 15 giugno 2014.
  3. ^ TAJNI RUČAK: Mihajlović ponovo selektor Srbije!, su kurir-info.rs. URL consultato il 19 giugno 2014.
  4. ^ Serbia 1-1 Croatia (06.09.2013) HD Goals and match highlights, su youtube.com. URL consultato il 15 giugno 2014.
  5. ^ UEFA EURO 2016 QUALIFYING COMPETITION, su fss.rs. URL consultato il 21 giugno 2014.
  6. ^ Sospesa Serbia-Albania, rissa e invasione di campo, su corrieredellosport.it. URL consultato il 14 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2014).
  7. ^ Serbia-Albania sospesa, su it.uefa.com. URL consultato il 15 ottobre 2014.
  8. ^ Serbia-Albania, sentenza Uefa: tutti sconfitti, su gazzetta.it. URL consultato il 24 ottobre 2014.
  9. ^ Disciplinary decision on Serbia-Albania match, su uefa.com. URL consultato il 24 ottobre 2014.
  10. ^ Uefa respinge appelli Serbia e Albania, su tuttomercatoweb.com. URL consultato il 18 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 18 dicembre 2014).
  11. ^ Serbia-Albania 0-3 a tavolino: il Tas ribalta il verdetto, su it.eurosport.com. URL consultato il 10 luglio 2015.
  12. ^ Serbia, Advocaat si dimette, su tuttomercatoweb.com. URL consultato il 15 novembre 2014.
  13. ^ Radovan Ćurčić nuovo Ct della Serbia, su it.uefa.com. URL consultato il 18 dicembre 2014.
  14. ^ Copia archiviata, su sportnotizie24.it. URL consultato il 6 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 2 giugno 2016).
  15. ^ Serbia, ct Muslin lascia guida nazionale, su ansa.it. URL consultato il 30 ottobre 2017.
  16. ^ Serbia-Svizzera, polemica per l'esultanza dei 'kosovari' Xhaka e Shaqiri, su lapresse.it. URL consultato il 25 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 25 giugno 2018).
  17. ^ a b Sospesa per sanzioni UEFA e FIFA
  18. ^ a b Non iscritta alle qualificazioni per decisione dell'UEFA
  19. ^ Come da regolamento FIFA vengono considerate le sole edizioni comprese tra il 1908 ed il 1948 in quanto sono le uniche ad essere state disputate dalle Nazionali maggiori. Per maggiori informazioni si invita a visionare questa pagina.
  20. ^ Originariamente previsto per il 2020, fu posticipato al 2021 in seguito alla pandemia di COVID-19 del 2019-2021
  21. ^ Promossa in Lega B
  22. ^ (SR) СЕЛЕКТОР ДРАГАН СТОЈКОВИЋ САОПШТИО ШИРИ СПИСАК ИГРАЧА ЗА ПРОВЕРЕ ПРОТИВ РУСИЈЕ И КИПРА | Фудбалски савез Србије, su fss.rs. URL consultato l'11 marzo 2024.
  23. ^ National Team Techhnical Staff, su fss.rs. URL consultato il 30 marzo 2017.
  24. ^ Diamanti nei Balcani, la Serbia annuncia il passaggio a Umbro, su passionemaglie.it. URL consultato il 4 luglio 2014.
  25. ^ La Serbia ai Mondiali 2018 insieme al nuovo sponsor tecnico PUMA, su passionemaglie.it. URL consultato il 25 marzo 2017.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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