Natale in Australia

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Voce principale: Tradizioni natalizie.
Decorazioni natalizie a Brisbane

Questa voce illustra le principali tradizioni natalizie dell'Australia, oltre agli aspetti storici e socio-economici della festa in questo Paese.

Informazioni generali[modifica | modifica wikitesto]

Un albero di Natale in "versione estiva" in Australia

Data la collocazione del Paese nell'emisfero australe, in Oceania le festività natalizie hanno la particolarità rispetto all'Europa e al Nord America (dove cadono all'inizio dell'inverno) di essere celebrate in piena estate.[1][2][3][4] In quel periodo, gli studenti hanno appena iniziato le loro vacanze estive, che vanno appunto da dicembre a fine gennaio o inizio febbraio[5].

In Oceania, le tradizioni natalizie sono state introdotte dagli immigrati britannici ed irlandesi ed in seguito da quelli di altri Paesi.[6]

Alcune tradizioni (come ad esempio quella di Santa Claus) sono state rielaborate in modo tale da aderire al contesto climatico e culturale del Paese.[1][2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le prime celebrazioni del Natale in Oceania risalgono al dicembre 1788 e furono introdotte dai coloni inglesi, giunti nel Paese nel gennaio precedente.[7]

In seguito, nel corso del XIX secolo, si diffuse nel Paese la tradizione di allestire gli alberi di Natale e di spedire le cartoline natalizie.[7]

Tradizioni popolari[modifica | modifica wikitesto]

Decorazione natalizia a Brisbane

Canti a lume di candela[modifica | modifica wikitesto]

La più famosa tradizione natalizia oceanica è rappresentata dai canti a lume di candela (in inglese: Carols by Candlelight), che ha luogo la Vigilia di Natale e durante la quale migliaia di persone si radunano nei parchi e nei giardini per intonare od ascoltare canti natalizi.[2][3][5][8][9]

Questa tradizione ebbe origine a Melbourne nel 1938[2][4][9] e fu promossa dal conduttore radiofonico Norman Banks (1905-1985)[2][4][8]. Ad ispirargli l'idea fu la vista di un'anziana signora che intonava il canto natalizio Away in a Manger , trasmesso in quel momento in radio.[4]

La tradizione si svolge in modo particolare nei Domain Gardens di Sydney e nel Sydney Myer Music Bowl di Melbourne.[9]

Questa tradizione vede anche la partecipazione di cantanti e gruppi musicali australiani famosi.[5] Tra coloro che vi hanno partecipato, figurano John Farnham, Colin Gery, Niki Webster, Anthony Warlow e The Wiggles.[5]

La tradizione dell'albero di Natale in Oceania[modifica | modifica wikitesto]

Celebre è l'albero di Natale allestito davanti al Queen Victoria Building di Sydney, che viene decorato con 60 000 luci e 144 000 cristalli Swarowski.[4]

La tradizione di Santa Claus in Oceania[modifica | modifica wikitesto]

Santa Claus nella copertina del giornale The Queenslander del 20 dicembre 1934

Secondo la tradizione oceanica, Babbo Natale/Santa Claus arriva a bordo di una slitta trainata da sei canguri bianchi[1][9][7], indosso l'akuba (il tipico copricapo australiano) e giunge nelle case per riempire le calze lasciate dai bambini, non dai camini, bensì dalle finestre[9].

Questa descrizione di Santa Claus ci viene fornita dalla popolare canzone natalizia australiana Six White Bloomers.[7]

Babbo Natale/Santal Claus nel Queensland nel 1910

Sfilate[modifica | modifica wikitesto]

La Brisbane Queen St Mall Christmas Parade

A novembre si svolge ad Adelaide l'Adelaide Christmas Pageant, una sfilata con bande musicali, Babbi Natale, ecc., la cui prima edizione risale al 1933.[2] È la seconda più grande sfilata del mondo dopo quella di Macy's a New York per la festa del Ringraziamento[2] e vede annualmente la partecipazione di circa 400 000 persone[2].

A Brisbane si svolge invece annualmente dopo la chiusura delle scuole per le vacanze estive la Brisbane Queen St Mall Christmas Parade.[10]

La tradizione delle cartoline natalizie in Oceania[modifica | modifica wikitesto]

Cartolina natalizia australiana

Si ritiene che le più antiche cartoline natalizie oceaniche furono quelle disegnate da Helena Scott, che furono pubblicate per la prima volta il 9 novembre 1879 nel Sydney Mail.[11] Queste cartoline contenevano dei motivi floreali.[11]

Tra le cartoline natalizie più antiche, si annoverano poi quelle disegnate da Bessie Rouse ed apparse nel 1880 nel Bessie's Rose Album, pubblicato dalla ditta Turner & Henderson di Sydney.[12] Una di queste cartoline recava il messaggio "Wishing you sweet enjoyment of Christmas pleasures".[12]

Concorrente della Turner & Henderson era un'altra compagnia di Sydney, la John Sands, che nel 1881 indisse un concorso tra gli artisti per la realizzazione di cartoline natalizie con soggetti tipicamente australiani.[12] Uno dei vincitori fu l'artista di Sydney Charles Henry Hunt, che disegnò una ragazzina dalle sembianze di fata intenta ad offrire un pudding natalizio ad un vagabondo, mentre partecipava ad un pic-nic.[11][12]

Gastronomia[modifica | modifica wikitesto]

Tavola imbandita per la Vigilia di Natale a Brisbane

Nella cucina natalizia oceanica si evince un evidente influsso britannico[7], che prevede, tra l'altro, il tacchino come pietanza "principe" delle feste[7].

Tuttavia, oggi la cena della vigilia di Natale in Oceania è caratterizzata solitamente da piatti freddi[1]; in alternativa, vengono organizzati dei barbecue all'aperto a base di pesce e crostacei[1].

Si calcola che gli australiani consumino durante le festività natalizie circa 40 000 tonnellate di crostacei.[2]

Tra i dolci tipici, figurano, il Christmas pudding e i mince pies, entrambi originari del Regno Unito, e la pavlova, una torta originaria della Nuova Zelanda.[2][7]

Musica natalizia[modifica | modifica wikitesto]

Canzoni natalizie tradizionali originarie dell'Australia[modifica | modifica wikitesto]

Canzoni natalizie non tradizionali di artisti australiani[modifica | modifica wikitesto]

Il Natale nella cultura di massa dell'Australia[modifica | modifica wikitesto]

Balletto delle Christmas Belles al Crown Casino di Melbourne

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Uno dei più celebri film australiani sulle tradizioni natalizie del Paese è Bush Christmas, girato nel 1947 e diretto da Ralph Smart.[7][21]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Natale in Australia: le tradizioni e le abitudini, su Portale Australia. URL consultato il 1º gennaio 2020.
  2. ^ a b c d e f g h i j (EN) How is Christmas Celebrated in Australia?, su The Culture Trip. URL consultato il 3 gennaio 2020.
  3. ^ a b (EN) Christmas in Australia, su People.How Stuff Works. URL consultato il 1º gennaio 2020.
  4. ^ a b c d e (EN) Tracey Kelley, Christmas Traditions in Australia, su Love to Know. URL consultato il 4 gennaio 2020.
  5. ^ a b c d (EN) Christmas in Australia, su Why Christmas. URL consultato il 1º gennaio 2020.
  6. ^ Gerry Bowler, p. 58.
  7. ^ a b c d e f g h i (EN) The Origins Of Christmas In Australia, su Christmas Warehouse. URL consultato il 3 gennaio 2020.
  8. ^ a b c (EN) Carols by Candlelight, su Tom Wills - Christmas in Autralia. URL consultato il 4 gennaio 2020.
  9. ^ a b c d e f g h Gerry Bowler, p. 59.
  10. ^ (EN) Brisbane City Christmas Parade [collegamento interrotto], su Brisbane City Council. URL consultato il 3 gennaio 2020.
  11. ^ a b c (EN) Michael Aitken, Early Australian Christmas Cards and some examples produced in Victoria preserved by the Murtoa postmaster, su State Library Victoria. URL consultato il 3 gennaio 2020.
  12. ^ a b c d (EN) Bessie Rouse’s scrap album & the first Australian Christmas cards, su Sydney Living Museum. URL consultato il 3 gennaio 2020.
  13. ^ (EN) An Australian Christmas Carol, su WA Musical Memories. URL consultato il 4 gennaio 2020.
  14. ^ Gerry Bowler, p. 93.
  15. ^ (EN) The Christmas Preesent Polka, su National Library of Australia. URL consultato il 4 gennaio 2020.
  16. ^ (EN) Songs of Home - ‘First hymn for Christmas Day’, su Sydney Living Museums. URL consultato il 2 gennaio 2020.
  17. ^ Stephen Pleskun,A Chronological History of Australian Composers and Their Compostions, Xlibris Corporation, 2012, vol. I, p. 395
  18. ^ a b c (EN) A Collection of Australian Carols, su Tom Wills - Christmas in Australia. URL consultato il 4 gennaio 2020.
  19. ^ a b (EN) Bryce Lawry, The 10 greatest ever Australian Christmas songs, su Australian Times. URL consultato il 4 gennaio 2020.
  20. ^ (EN) White Wine in the Sun by Tim Minchin – a Christmas song for the non-believers, in The Guardian. URL consultato il 4 gennaio 2020.
  21. ^ (EN) Bush Christmas, su OZ Movies. URL consultato il 3 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2013).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gerry Bowler, Dizionario universale del Natale [The World Encyclopedia of Christmas], ed. italiana a cura di C. Corvino ed E. Petoia, Newton & Compton, Roma, 2004

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]