Nara-Narayana

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Nara-Narayana
I gemelli Nara-Narayana nel Tempio Swaminarayan ad Ahmedabad

Nara-Narayana (Sanscrito: नर-नारायण; nara-nārāyaṇa) è una coppia di divinità Hindu. Nara-Narayana è l'incarnazione gemella del Dio Supremo Visnù sulla terra, il quale lavora per la preservazione del Dharma o giustizia. Nella concezione di Nara-Narayana, lo spirito umano Nara è il compagno eterno del divino Narayana.

Il poema epico indiano, il Mahābhārata, identifica il Dio Krishna con Nārāyaṇa e Arjuna - l'eroe del poema epico - con Nara. La leggenda di Nara-Narayana è anche narrata delle scritture del Bhagvata Purana. Gli hindu credono che la coppia abiti a Badrinath, dove si trova il loro tempio più importante.

I membri della setta hindu Swaminarayan credono che gli eventi che ebbero luogo a Badarikashram, la dimora di Nara-Narayana, portò all'incarnazione di Swaminarayan.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Narayana a sinistra e Nara a destra, Deogarh, Uttar Pradesh

Il nome "Nara-Narayana" può essere divino nei due termini Sanscriti Nara e Narayana. Nara significa "umano", Nārāyaṇa si riferisce al nome della divinità.

Il dizionario Monier-Williams descrive Nara come "l'Uomo primitivo o Spirito eterno che pervade l'universo (anche associato con Nārāyaṇa, "il figlio dell'uomo primitivo"; entrambi considerati sia divinità che saggi, chiamati देवौ, ऋषी, तापसौ. Nel poema epico, essi sono figli del Dharma da Murti o Ahimsa e emanazioni del Dio Visnù, Arjuna identificato con Nara e Krishna con Narayana. - Mahābhārata, Harivaṃśa e Purāṇa." Nārāyaṇa è Visnù, mentre Nara è Shesha.

Raffigurazione[modifica | modifica wikitesto]

I Nara-Narayana sono raffigurati uniti o separatamente. Quando essi sono raffigurati separatamente, Nara è dipinto con due mani e indossa la pelle di un cervo; Nārāyaṇa è mostrato come la consueta forma di Visnù. Talvolta entrambi sono raffigurati in maniera identica. Sono dipinti con quattro braccia che tengono una mazza, un disco, una conchiglia e un loto, somiglianti a Visnù.

Leggende[modifica | modifica wikitesto]

Arjuna e Krishna vengono spesso chiamati Nara-Narayana nel Mahābhārata e, nel Bhagavata Purana, sono considerati rispettivamente incarnazioni di Nara e Narayana.

Nella loro vita precedente, il duo nacque sotto forma dei saggi Nara e Narayana, i quali si sottoposero a grandi penitenze e nel luogo sacro di Badrinath. Nara e Narayana erano il quinto Avatāra del Dio Visnù. I gemelli erano figli del Dharma, figlio del Dio Brahmā e di sua moglie Murti (figlia di Daksha) o Ahimsa. Essi vivono a Badrika sottoponendosi a severe pene e meditazione per il bene del mondo. I due inseparabili saggi portarono sulla terra gli Avatara per il bene dell'umanità e per punire i malvagi. I saggi sconfissero un demone chiamato Sahasrakavacha. Nel Mahābhārata Sahasrakavacha era l'incarnazione di Karna, nato con Kavacha e Kundal (armatura e orecchini).

La legenda narra che una volta il Dio Shiva cercò di portare la fama di Nara e Narayana davanti al mondo intero. Per riuscire nel suo intento, scaglio la sua potente arma Paashupathastra ai rishi in meditazione. Il potere della loro meditazione era così intenso che l'astra perse il suo potere prima di raggiungerli. Il Dio Shiva stabilì che questo successe in quanto i due rishi erano jnanis del primo ordine in costante stato di Nirvikalpa Samadhi.

La nascita di Urvashi[modifica | modifica wikitesto]

Il Bhāgavata Purāṇa narra la storia della nascita di Urvashi dai saggi Nara-Narayana. Una volta, i saggi Nara-Narayana stavano meditando nel santuario di Badrinath, nell'Himalaya. Le loro pene e patimenti allarmarono gli dei, così Indra, il re degli dèi, inviò Kamadeva, Vasanta e Apsaras (ninfe) per ispirare loro con la passione e distrarre la loro devozione. Il saggio Nārāyaṇa prese un fiore e lo posò sulla propria coscia. Immediatamente ne uscì una ninfa, che con la sua bellezza e fascino, fecero tornare i saggi al paradiso e li riempì di vergogna. Nārāyaṇa inviò la ninfa a Indra, e siccome ella nacque dalla coscia del saggio (Uru in Sanscrito), fu chiamata Urvashi.

Bhadrinat[modifica | modifica wikitesto]

Il tempio Badrinath

Secondo il Bhāgavata Purāṇa, "Laggiù a Badrikashram (Badrinath) la Personalità del Dio Supremo (Visnù), nella sua discesa sotto forma dei saggi Nara e Nārāyaṇa, si sottopose a grandi penitenze da tempo immemorie per il penessere di tutte le entità viventi." (3.4.22)

Nel santuario del Tempio di Badrinath, alla destra dell'immagine di pietra di Badri-Vishala (o Baadri-Narayan), si trovano le immagini di Nara e Nārāyaṇa.

Mahabharata[modifica | modifica wikitesto]

Secondo Bhandarkar, gli dèi Nara-Narayana erano molto famosi al tempo della stesura del Mahābhārata, dal momento che nelle stanze di apertura dei diversi libri, è rivolto omaggio a questi dèi. Nel Vanaparvan (12. 46, 47), Krishna dice ad Arjuna, "Oh invincibile, tu sei Nara e io sono Hari Nārāyaṇa, e noi, i saggi Nara-Narayana, siamo discesi in questo mondo nel momento propizio.." Nello stesso Parva, capitolo 30 (verso 1); Shiva dice ad Arjuna: "Nella nascita precedente tu eri Nara e con Nārāyaṇa come tuo compagno, vi siete sottoposti a penitenze per migliaia di anni a Badari".

Setta Swaminarayan[modifica | modifica wikitesto]

Nella setta Swaminarayan, Nara and Nārāyaṇa sono chiamati Nara and Nārāyaṇa Deva. Si crede che ssi risiedano a Badrikashram e siano i principali guardiani del destino di ogni essere vivente, dipendentemente dal loro karma. Si crede inoltre che Nara-Narayana Deva si siano manifestati sul Narayana Ghat, sulle rive del Fiume Sabarmati nella città di Ahmedabad. Ed è per questo che le loro immagini furono installate da Swaminarayan nel primo tempio di Swaminarayan, lo Shri Swaminarayan Mandir, ad Ahmedabad (in India).

Tali eventi ebbero luogo a Badarikashram, la dimora di Nara-Narayana, e portò all'incarnazione di Swaminarayan. Si crede che Narayana nacque sotto forma di Swaminarayan a causa della maledizione del saggio Durvasa che l'accettò per propria volontà. La maledizione portò a Narayana, che prese la forma dell'Avatara sulla terra, in cui compito era di distruggere il male e stabilire l'Ekantik-Dharma, religione basata sulla moralità, conoscenza, non-attaccamento e devozione. Alcune importanti scritture Hindu, come la Bhagavad Gita e la Bhāgavata Purāṇa, confermano che Narayana discese in forma umana per distruggere il male, sotto forma di Swaminarayan. Nel Visvaksena Samhita, l'undicesima parte del Brahma Purana, così come lo Skanda Purana, si riferisce direttamente a Narayana come incarnato in Swaminarayan.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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