M50 (astronomia)

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M50
Ammasso aperto
M50
Scoperta
ScopritoreGiovanni Domenico Cassini
Data1711
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneUnicorno
Ascensione retta07h 02m 47,5s
Declinazione-08° 20′ 16″
Distanza3200 a.l.
(920 pc)
Magnitudine apparente (V)6.3
Dimensione apparente (V)16.0′
Caratteristiche fisiche
TipoAmmasso aperto
ClasseII 3 r
Dimensioni20 a.l.
(6 pc)
Età stimata78 milioni di anni
Altre designazioni
NGC 2323, Cr 124, Mel 58, Lund 283, h 425, GC 1483
Mappa di localizzazione
M50
Categoria di ammassi aperti

Coordinate: Carta celeste 07h 02m 47.5s, -08° 20′ 16″

M 50 (conosciuto anche come Messier 50 o NGC 2323) è un ammasso aperto visibile nella costellazione dell'Unicorno.

Fa parte del Catalogo di Messier, sebbene non sia comunque l'oggetto più luminoso della costellazione; in un cielo in condizioni perfette è al limite della visibilità ad occhio nudo.

Osservazione[modifica | modifica wikitesto]

Mappa per individuare M50.

Si individua in una zona povera di stelle brillanti, sebbene molto ricca di piccoli addensamenti stellari e minute nebulose; lo si può raggiungere circa 7 gradi a nord della stella γ Canis Majoris, a sua volta vicina a Sirio, o alternativamente, a circa 1/3 della distanza fra Sirio e Procione, partendo dalla prima.[1] Grazie alla sua grande vicinanza all'equatore celeste, è ben osservabile da tutte le aree popolate della Terra.[2]

Un binocolo da 50mm di apertura è sufficiente per iniziare la risoluzione in stelle: si osservano una quindicina di componenti su un fondo che resta ancora nebuloso; la visione migliore si ha con piccoli telescopi amatoriali (da 90mm a 150mm), in cui si mostra completamente risolto, con una cinquantina di componenti comprese entro 10' di diametro. Con un 150mm si arriva a contare un'ottantina di stelle, fra le quali diverse disposte in coppia.

Storia delle osservazioni[modifica | modifica wikitesto]

Fu scoperto probabilmente da Cassini prima del 1711 e poi indipendentemente riscoperto da Charles Messier nel 1772, che lo descrisse come un ammasso di piccole stelle; quest'ultimo lo individuò seguendo una cometa. Probabilmente però M50 potrebbe essere già stato individuato da Hodierna, nel 1654.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

M50 si trova ad una distanza di circa 3000 anni luce dal Sole (le stime però non sono ancora precise). Ha un diametro angolare di 15x20, e quindi dovrebbe avere una dimensione lineare di circa 18 anni luce, ma la regione centrale ne misura solo 9. Si stima che M50 possieda all'incirca 200 componenti. La stella più luminosa è di tipo spettrale B8 o B6 a seconda delle fonti.

Una bella caratteristica di questo ammasso è che a 7' a sud del centro si trova una gigante rossa di tipo M, che con il suo colore contrasta con le stelle bianche e azzurre nelle vicinanze. L'ammasso contiene anche alcune giganti gialle.[3]

Ha un'età stimata in 78 milioni di anni.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Come si evince da Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0 - Volume I - The Northern Hemisphere to -6°, Richmond, Virginia, USA, Willmann-Bell, inc., 1987, ISBN 0-943396-14-X.
  2. ^ Una declinazione di 8°S equivale ad una distanza angolare dal polo sud celeste di 82°; il che equivale a dire che a sud dell'82°S l'oggetto si presenta circumpolare, mentre a nord dell'82°N l'oggetto non sorge mai.
  3. ^ Messier 50, su messier.seds.org. URL consultato l'8 novembre 2008 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2015).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Libri[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Stephen James O'Meara, Deep Sky Companions: The Messier Objects, Cambridge University Press, 1998, ISBN 0-521-55332-6.

Carte celesti[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

In questo campo stellare centrato sulla stella Sirio, M50 è visibile in prossimità dell'angolo superiore sinistro. Sono visibili anche altri ammassi stellari nell'immagine, il più evidente dei quali è M41, in basso al centro.

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