NGC 1807

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NGC 1807
Ammasso aperto
NGC 1807
Scoperta
ScopritoreJohn Herschel
Data1832
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneToro
Ascensione retta05h 10m 42s[1]
Declinazione+16° 32′ 00″[1]
Magnitudine apparente (V)7,0[1]
Dimensione apparente (V)17'
Caratteristiche fisiche
TipoAmmasso aperto
ClasseII 2 p
Altre designazioni
Cr 59; Mel 29; OCl 462[1]
Mappa di localizzazione
NGC 1807
Categoria di ammassi aperti

Coordinate: Carta celeste 05h 10m 42s, +16° 32′ 00″

NGC 1807 è un asterismo visibile nella costellazione del Toro; considerato per decenni un ammasso aperto, sembra che sia formato da stelle slegate fra loro.

Osservazione[modifica | modifica wikitesto]

Mappa per individuare NGC 1807.

Si individua presso il confine con Orione, circa 8° ad est della brillante stella Aldebaran; fa coppia con NGC 1817, un ammasso situato pochi minuti d'arco a ENE. Consiste fondamentalmente in una concatenazione di 6-7 stelle con magnitudine compresa fra 8,9 e 10,2, tutte di colore giallo-arancione, orientate in senso nord-sud e ben visibili anche con un binocolo, cui si aggiungono altre stelle più deboli in ordine sparso. Un piccolo telescopio con bassi ingrandimenti è la soluzione ideale per la sua migliore osservazione.

La declinazione moderatamente settentrionale di quest'ammasso favorisce gli osservatori dell'emisfero nord, sebbene si presenti circumpolare solo a partire da latitudini elevate; dall'emisfero australe la sua osservazione risulta particolarmente penalizzata soltanto dalle regioni situate a elevate latitudini meridionali.[2] Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale è quello compreso fra ottobre e marzo.

Storia delle osservazioni[modifica | modifica wikitesto]

NGC 1807 venne individuato per la prima volta da John Herschel nel 1832 attraverso il telescopio riflettore da 18,7 pollici appartenuto a suo padre William Herschel; egli lo inserì nel suo General Catalogue of Nebulae and Clusters col numero 1020.[3]

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

NGC 1807 è stato considerato alternativamente un ammasso aperto o un asterismo; figura comunque nei principali cataloghi di ammassi aperti, sebbene per esso non siano state fornite indicazioni di distanza e di età.

Fra le varie ipotesi avanzate si è sostenuto che esso potesse costituire una sorta di ammasso binario assieme al vicino NGC 1817; studi astrometrici condotti nella regione dei due ammassi hanno definito una possibile popolazione di oltre 400 stelle per l'ammasso NGC 1817 e soltanto 14 stelle per NGC 1807.[4] Successivi studi hanno dimostrato l'esistenza in quest'area di cielo di un solo grande ammasso aperto, coincidente con NGC 1817, mentre delle sei giganti rosse visibili attorno a NGC 1807, due appartengono all'ammasso precedente e le restanti quattro hanno una velocità radiale discordante fra loro; ciò conduce a pensare che non esistano evidenze dell'esistenza di un reale ammasso aperto in direzione di NGC 1807 e che pertanto si tratti di un semplice asterismo.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d SIMBAD Astronomical Database, in Results for NGC 1807. URL consultato il 14 agosto 2013.
  2. ^ Una declinazione di 16°N equivale ad una distanza angolare dal polo nord celeste di 74°; il che equivale a dire che a nord del 74°N l'oggetto si presenta circumpolare, mentre a sud del 74°S l'oggetto non sorge mai.
  3. ^ Catalogo NGC/IC online - result for NGC 1807, su ngcicproject.org. URL consultato il 14 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2009).
  4. ^ Balaguer-Núnez, L.; Tian, K. P.; Zhao, J. L., Determination of proper motions and membership of the open clusters NGC 1817 and NGC 1807, in Astronomy and Astrophysics Supplement, vol. 133, dicembre 1998, pp. 387-394, DOI:10.1051/aas:1998324. URL consultato il 14 agosto 2013.
  5. ^ Balaguer-Núñez, L.; Jordi, C.; Galadí-Enríquez, D.; Masana, E., uvby-Hβ CCD photometry of NGC 1817 and NGC 1807, in Astronomy and Astrophysics, vol. 426, novembre 2004, pp. 827-834, DOI:10.1051/0004-6361:20041333. URL consultato il 14 agosto 2013.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Catalogo NGC online, su ngcicproject.org. URL consultato il 14 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2009).
  • Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0, William-Bell inc. ISBN 0-943396-14-X

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