Myotis vivesi

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Myotis vivesi
Stato di conservazione
Vulnerabile[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Laurasiatheria
Ordine Chiroptera
Sottordine Microchiroptera
Famiglia Vespertilionidae
Sottofamiglia Myotinae
Genere Myotis
Specie M.vivesi
Nomenclatura binomiale
Myotis vivesi
Ménégaux, 1901
Sinonimi

Pizonyx vivesi

Areale

Myotis vivesi (Ménégaux, 1901) è un pipistrello della famiglia dei Vespertilionidi endemico del Messico.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Pipistrello di medie dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 71 e 76,2 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 59 e 63 mm, la lunghezza della coda tra 63,4 e 74,8 mm, la lunghezza del piede tra 23 e 24,8 mm, la lunghezza delle orecchie tra 22 e 25 mm e un peso fino a 25 g.[3]

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

La pelliccia è lunga. Le parti dorsali variano dal giallo-brunastro scuro al fulvo chiaro, con la base dei peli grigio scura. Le parti ventrali sono bianche. Le orecchie sono lunghe e strette, con 8 pliche sul margine posteriore. Il trago è smussato, con il margine posteriore dentellato, mentre l'antitrago è relativamente lungo e con il lobo basale piccolo. Le membrane alari sono molto strette vicino al corpo e attaccate posteriormente sulle caviglie. Una grossa massa ghiandolare è presente nel propatagio vicino all'avambraccio. I piedi sono enormi, lunghi quanto la tibia, con le dita e gli artigli compressi lateralmente. L'estremità della lunga coda fuoriesce dall'uropatagio, il quale è dorsalmente ricoperto di piccoli peli rigidi. I secondi premolari superiori e inferiori sono più grandi dei primi. Il cariotipo è 2n=44 FNa=50.

Ecolocazione[modifica | modifica wikitesto]

Emette ultrasuoni a basso ciclo di lavoro con impulsi di breve durata a frequenza modulata iniziale di 45, finale di 20 kHz e accompagnati da una seconda armonica.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

Si rifugia negli interstizi tra le rocce, nei crepacci e nelle grotte, in gruppi fino a 13 individui. Sono stati osservati condividere nidi con alcune specie di uccelli marini come Halocyptena microsoma e Oceanodroma melania. L'attività predatoria inizia al tramonto, termina poco prima dell'alba e avviene principalmente nelle lagune marine. Il suo volo è basso e lento.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre molto probabilmente di piccoli pesci e crostacei, i quali vengono catturati sulla superficie dell'acqua tramite gli enormi artigli delle dita dei piedi ed immediatamente portati verso la bocca. Questa particolare dieta si è probabilmente evoluta da un'iniziale predazione di insetti che nuotavano o galleggiavano sull'acqua.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Le femmine danno alla luce un piccolo alla volta solitamente la seconda settimana di maggio e la prima di giugno. La gestazione dura 55-65 giorni. Alla nascita gli occhi sono chiusi e si aprono dopo 3 giorni. L'aspettativa di vita in cattività è di circa 10 anni.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa sulle isole del Golfo di California e lungo le coste degli stati messicani della Bassa California e di Sonora. Una popolazione è presente anche lungo le coste centro-occidentali della penisola vicino a Punta Eugenia.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato che la popolazione è diminuita di più del 30% nelle ultime tre generazioni a causa dell'introduzione di predatori e che il suo areale è limitato e seriamente frammentato, classifica M.vivesi come specie vulnerabile (VU).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Arroyo-Cabrales, J. & Ticul Alvarez Castaneda, S. 2008, Myotis vivesi, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Myotis vivesi, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Blood & Clark.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Brad R.Blood & Mary K.Clark, Myotis vivesi (PDF), in Mammalian Species, n. 588, 1998.
  • Ronald M. Novak, Walker's Mammals of the World, 6th edition, Johns Hopkins University Press, 1999. ISBN 9780801857898

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