Myotis elegans

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Myotis elegans
Immagine di Myotis elegans mancante
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Laurasiatheria
Ordine Chiroptera
Sottordine Microchiroptera
Famiglia Vespertilionidae
Sottofamiglia Myotinae
Genere Myotis
Specie M.elegans
Nomenclatura binomiale
Myotis elegans
Hall, 1962
Areale

Myotis elegans (Hall, 1962) è un pipistrello della famiglia dei Vespertilionidi diffuso nell'America centrale.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Pipistrello di piccole dimensioni, con la lunghezza totale tra 71 e 78 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 32,9 e 33 mm, la lunghezza della coda tra 32 e 34 mm, la lunghezza del piede tra 7 e 7,5 mm, la lunghezza delle orecchie tra 11 e 12 mm.[3]

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

La pelliccia è corta. Le parti dorsali sono bruno-rossastre oppure arancioni, mentre le parti ventrali sono giallo-brunastre o arancioni pallide, con la base dei peli marrone scura. Il muso è bruno-rosato, con una frangia di setole sopra le labbra. Le orecchie sono bruno-grigiastre, strette e appuntite. Le membrane alari sono nerastre e attaccate posteriormente alla base delle dita dei piedi, i quali sono piccoli. La coda è lunga ed inclusa completamente nell'ampio uropatagio.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

L'attività predatoria inizia subito dopo il tramonto.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di insetti.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa dallo stato messicano centrale di San Luis Potosí fino alla Costa Rica.

Vive nelle foreste decidue e sempreverdi fino a 750 metri di altitudine.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato il vasto areale, la popolazione presumibilmente numerosa e la presenza in diverse aree protette, classifica M.elegans come specie a rischio minimo (Least Concern)).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Miller, B. & Rodriguez, B. 2008, Myotis elegans, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Myotis elegans, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Reid, 2009.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Fiona A. Reid, A field guide to the Mammals of Central America and Southeast Mexico, Oxford University Press, 2009. ISBN 9780195343236

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