Mycena cinerella

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Mycena cinerella
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Mycenaceae
Genere Mycena
Specie M. cinerella
Nomenclatura binomiale
Mycena cinerella
(P. Karst.) P. Karst., 1879
Sinonimi
  • Agaricus cinerellus P. Karst
  • Omphalia cinerella (P. Karst.) JE Lange
  • Mycena cineroides Hintikka

Mycena cinerella è una specie non commestibile di funghi della famiglia Mycenaceae[1]. Si trova principalmente in Europa e negli Stati Uniti, dove cresce sotto pini e abeti di Douglas. Questo piccolo fungo grigiastro ha un cappello che misura 1,5 cm di diametro, sopra un gambo alto 5 cm e spesso 2,5 mm. Le lamelle sono bianche o grigiastre, adnate. Ha basidi sia di due che di quattro spore.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Lamelle di M. cinerella
Mycena cinerella
Caratteristiche morfologiche
Cappello
conico-ottuso
Imenio
Lamelle
adnate
Sporata
bianca
Velo
nudo
Ecologia
Commestibilità
non commestibile

Il cappello è grigiastro e piccolo, con un diametro generalmente compreso tra 0,5 e 1,5 cm, inizialmente emisferico, ottusamente conico, e poi convesso. Si espande durante la maturità, sviluppando scanalature visibili sulla superficie che corrispondono alle lamelle sotto il cappello[2]. Quest'ultimo ha un umbone ampio e appiattito. La superficie è liscia e umida, con un margine viscido che con l'età diventa dentellato e talvolta smerlato, traslucido. La carne è sottile, grigia e resistente, con un potente odore e sapore farinoso. Le lamelle sono relativamente larghe (2–3 mm) e solo 18-26 di esse raggiungono il gambo, intervallate da lamelle più brevi. Le lamelle sono adnate, leggermente arcuate e decorrenti. Il fusto è di 2–5 cm di lunghezza, 1-2,5 mm di spessore, uguale in larghezza, cavo e fragile. La superficie del gambo è liscia e lucida, con il vertice inizialmente debolmente pruinoso. La base del gambo è scarsamente coperta con peli rigidi, ed è dello stesso colore del cappello o più pallido[3]. Il fungo non è commestibile[2].

Caratteristiche microscopiche[modifica | modifica wikitesto]

Le spore sono 7-9 da 4-5 micron, ellissoidali e lisce. I basidi hanno quattro spore, solo occasionalmente sono in combinazioni di quattro e due[3]. I pleurocistidi non sono differenziati, i cheilocistidi sono incorporati nell'imenio e sono poco appariscenti. La carne delle lamelle è omogenea, e vira verso il marrone-violaceo quando macchiata di iodio. La carne del cappello ha una pellicola. Le ife sono larghe 10-20 micron[3].

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Prima chiamata Agaricus cinerellus dal micologo finlandese Petter Karsten nel 1879[4], nello stesso anno è stata trasferita al genere Mycena[5]. Nel 1936, in Flora Agaricina Danica Jakob Emanuel Lange fa invece riferimento al genere Omphalia[6]; e Omphalia cinerea è ormai un sinonimo[7]. M. cineroides è stata nominata e descritta come una specie distinta da M. cinerella da Hintikka nel 1963[8], tuttavia, uno specialista del genere Mycena, Maas Geesteranus, crede che dovrebbe essere trattata come un sinonimo di M. cinerella[7].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

È una specie saprofita, che cresce dalla decomposizione di sostanze nutritive e simili detriti, convertendoli in humus e materia organica nel suolo. I corpi fruttiferi crescono in gruppi su aghi di pino e Abete di Douglas, di solito nella tarda estate e in autunno. Negli Stati Uniti, è stato raccolto da Michigan, Washington, Oregon e California[3]. In Europa, viene trovato in Gran Bretagna[9], Norvegia[10], Polonia[11], e Svezia[12].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Catalogue of life, su catalogueoflife.org. URL consultato il 3 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  2. ^ a b Jordan M., The Encyclopedia of Fungi of Britain and Europe[collegamento interrotto], London, Frances Lincoln, 2004, p. 165, ISBN 0-7112-2378-5. URL consultato il 3 dicembre 2013.
  3. ^ a b c d Smith AH., North American species of Mycena, Ann Arbor, University of Michigan Press, 1947.
  4. ^ (LA) Karsten P., Symbolae ad Mycologiam fennicam IV, in Hedwigia, vol. 18, Dresden, Verlag und Druck von C. Heinrich, 1879, p. 22. URL consultato il 3 dicembre 2013.
  5. ^ (SV) Karsten P., Rysslands, Finlands och den Skandinaviska halföns Hattsvampar. Förra Delen: Skifsvampar, in Bidrag till Kännedom of Finlands Natur Folk, vol. 32, 1879, p. 113.
  6. ^ Lange JE., Flora Agaricina Danica, vol. 2, 1936, p. 61.
  7. ^ a b Mycena cinerella (P. Karst.) P. Karst., su CAB International, Index Fungorum. URL consultato il 3 dicembre 2013.
  8. ^ Hintikka V., Studies in the genus Mycena in Finland, in Karstenia, 6–7, 1963, pp. 77–87.
  9. ^ Emmett EE., British Mycena species, 5, in Mycologist, vol. 7, 1993, pp. 63–67, DOI:10.1016/S0269-915X(09)80644-7, ISSN 0269-915X (WC · ACNP).
  10. ^ Aronsen A, Mycena cinerella (P. Karst.) P. Karst., su Key to the Mycenas of Norway. URL consultato il 3 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2012).
  11. ^ (PL) Holownia I., Phenology of fruitbodies of fungi in the Las Piwnicki Reserve Poland in 1972-1975, in Acta Universitatis Nicolai Copernici Biologia, vol. 27, 1985, pp. 47–56, ISSN 0208-4449 (WC · ACNP).
  12. ^ Tyler G., Ecology of the genus Mycena in beech (Fagus sylvatica), oak (Quercus robur) and hornbeam (Carpinus betulus) forest of S Sweden, in Nordic Journal of Botany, vol. 11, 1991, pp. 111–21, DOI:10.1111/j.1756-1051.1991.tb01807.x.

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