Museo diocesano (Sant'Agata de' Goti)

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Museo diocesano di Sant'Agata de' Goti
L'ingresso
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàSant'Agata de' Goti
IndirizzoPiazza del Carmine, Sant'Agata De' Goti, Piazza del Carmine, Snc, 82019 Sant'Agata De' Goti, Piazza del Carmine, 82019 Sant'Agata de' Goti (BN) e Piazza Del Carmine, 82019 Sant'Agata de' Goti
Coordinate41°05′24.36″N 14°30′16.24″E / 41.0901°N 14.50451°E41.0901; 14.50451
Caratteristiche
Visitatori600 (2019)

Il museo diocesano di Sant'Agata de' Goti conserva i reperti di arte sacra provenienti dalla diocesi di Cerreto Sannita-Telese-Sant'Agata de' Goti.

L'idea di creare un museo diocesano a Sant'Agata de' Goti nacque negli anni '70 anche se i primi lavori di adattamento vennero interrotti a causa del terremoto dell'Irpinia del 1980. Nel 1993 il vescovo Mario Paciello propose nuovamente l'istituzione del museo che venne inaugurato il 27 settembre 1996 dall'allora cardinale Joseph Ratzinger.

Collezioni[modifica | modifica wikitesto]

Le collezioni sono esposte in due diverse sezioni: la sezione museale, contenente reperti archeologici ed artistici, e la sezione dei luoghi alfonsiani che custodisce oggetti che ricordano gli anni in cui Sant'Alfonso Maria de Liguori fu vescovo della città.

Sezione museale[modifica | modifica wikitesto]

La sezione museale è ubicata presso la chiesa della Madonna del Carmine nella piazzetta omonima. Vi sono conservati diversi reperti anche molto antichi come una lastra paleocristina del V-VI secolo ed una lastra tombale dell'abate Antonio di Tramonto del 1361. Tra i dipinti esposti è presente una Pietà tardogotica attribuita a Silvestro Buono, una cacciata di Agar e Ismaele ed una Annunciazione del Giaquinto.

Sezione luoghi alfonsiani[modifica | modifica wikitesto]

La sezione dei luoghi alfonsiani è ubicata presso un'ala del palazzo vescovile in piazza Umberto I. Il percorso museale si articola nel cortile interno (dove è sito un lapidario) e negli ambienti che furono abitati da Sant'Alfonso. Vi sono conservati: un affresco staccato del Calise raffigurante la obbedienza del clero al vescovo (1614), la povera sedia episcopale usata dal santo quando dava udienza, alcuni trattati ed i testi dei processi di beatificazione e canonizzazione.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Progetto MURST 1994/99 - Conservazione e valorizzazione dei beni culturali, Appunti di viaggio: i cinque volti del Sannio, Auxiliatrix, 2001.
  • Conferenza Episcopale Campana, Guida al Museo Diocesano di Cerreto Sannita - Telese - Sant'Agata de' Goti, Regione Campania - Giubileo del 2000, 2000.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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