Museo del pomodoro

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Museo del pomodoro
Ala ovest della Corte di Giarola
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàCollecchio
IndirizzoCorte di Giarola - strada Giarola 11
Coordinate44°44′26.6″N 10°10′26.9″E / 44.740722°N 10.174139°E44.740722; 10.174139
Caratteristiche
Tipoetnografia, cibo
Collezionimacchinari e oggetti legati alla lavorazione dei pomodori
Periodo storico collezioniXIX - XX secolo
Istituzione2001
FondatoriAssociazione dei Musei del Cibo della Provincia di Parma
Apertura25 settembre 2010
ProprietàAssociazione dei Musei del Cibo della Provincia di Parma
Visitatori2 333 (2022)
Sito web

Il Museo del pomodoro è un museo etnografico dedicato al pomodoro, collocato all'interno della Corte di Giarola, tra Collecchio e Ozzano Taro, zona storicamente vocata alla produzione e alla trasformazione del pomodoro, in provincia di Parma.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il pomodoro e una sua sezione

Nel 2001 fu fondato il "Comitato Promotore dei Musei del Cibo", dal 2003 Associazione dei Musei del Cibo della Provincia di Parma, che riuniva la Provincia di Parma, i Comuni di Soragna, Langhirano e Collecchio, i consorzi di tutela dei Prodotti Tipici, la Camera di Commercio di Parma e le associazioni economiche di categoria; l'ente da allora si occupò della creazione e gestione della rete di Musei del Cibo nella provincia di Parma, avviando una serie di lavori che interessarono alcuni edifici pubblici, tra cui, dal 2004, la Corte di Giarola.[2]

Il museo del pomodoro, collocato al piano terreno dell'ala ovest della grande corte rurale medievale, trasformata alla fine del XIX secolo in fabbrica di conserva e caseificio,[1] fu inaugurato il 25 settembre del 2010 con un convegno dedicato a "Il pomodoro a Parma: storia, imprenditorialità e gusto", cui intervennero Tullio Gregory, direttore dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana, il nutrizionista Giorgio Calabrese, il giornalista gastronomico Davide Paolini e Giancarlo Gonizzi, coordinatore dei Musei del Cibo.[3][4][5]

Percorso espositivo[modifica | modifica wikitesto]

La sala interna con la riproduzione del pomodoro

Il percorso espositivo, collocato all'interno delle antiche stalle della corte rurale, in continuità col Museo della pasta, è suddiviso in sette sezioni.[6]

La prima sezione, caratterizzata dalla presenza di una grande scultura centrale raffigurante un pomodoro sezionato, descrive, attraverso una serie di pannelli, il pomodoro, le numerose varietà esistenti e la storia del suo arrivo in Europa dal continente americano.[6]

La seconda illustra, attraverso alcune immagini e oggetti storici, lo sviluppo dell'industria di trasformazione del pomodoro nel Parmense.[7]

La terza descrive, attraverso l'esposizione di 14 macchinari d'epoca, lo sviluppo delle tecnologie produttive.[7]

La quarta illustra, attraverso la ricca collezione di cassette di pomodori, apriscatole,[7] latte e tubetti, il prodotto finito e gli imballaggi.[8]

La quinta descrive, attraverso alcuni pannelli, lo sviluppo dell'industria meccanica.[8]

La sesta illustra, attraverso immagini e pannelli, i protagonisti e i lavori in fabbrica.[8]

La settima infine descrive, attraverso pannelli, cartoline, dépliant pubblicitari, sculture e cataloghi, la cultura del "Mondo Pomodoro".[8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Ubaldo Del Sante, Un antico centro di trasformazione agro-alimentare - Breve storia della Corte di Giarola, del suo caseificio e della sua fabbrica di conserve (DOC), su storage.aicod.it. URL consultato il 30 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2017).
  2. ^ Albino Ivardi Ganapini, Storia di un progetto, su museidelcibo.it. URL consultato il 29 maggio 2018.
  3. ^ Arriva il Museo del pomodoro, in Quotidiano Nazionale, 13 settembre 2010. URL consultato il 30 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2017).
  4. ^ Oro rosso, nasce il museo il pomodoro è protagonista, in La Repubblica, 25 settembre 2010. URL consultato il 30 gennaio 2017.
  5. ^ Museo del pomodoro: domani a Giarola l'inaugurazione, in Gazzetta di Parma, 24 settembre 2010. URL consultato il 30 gennaio 2017.
  6. ^ a b Villa, p. 71.
  7. ^ a b c Villa, p. 72.
  8. ^ a b c d Villa, p. 74.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Mariagrazia Villa, Il Museo del Pomodoro, in Parma economica, n. 1, Parma, Camera di Commercio di Parma, 2010.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]